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16/06/14

Eventi & Mostre | Sperimentando 2014

Sperimentando 2014
Tra gli eventi e le mostre che nell'anno 2014 si svolgeranno, meritano particolare attenzione, Sperimentando 2014, Festa Scienza Filosofia, Giornate della biodiversità e per concludere La Scienza in piazza con una sorta di Food Immersion.

In questo post proverò ad analizzare e farvi un sunto, riguardo alle suddette mostre ed eventi, cercando di darvi le nozioni necessariea per farvi fare un'idea di ciò che vi apprestate a seguire. Iniziamo con Sperimentando 2014, si tratta di una mostra interattiva con esperimenti di fisica e chimica e osservazioni di scienze naturali e biologiche, pensata sia per visitatori di ogni età che per studenti e insegnanti delle scuole secondarie.

La mostra comprende circa 200 exhibits, spesso realizzati con materiale semplice e di uso comune. Giunta alla tredicesima edizione, la kermesse di quest'anno ha come sottotitolo "Scienza e nuove tecnologie" e illustrerà le ricadute nella tecnica e nella vita quotidiana delle scoperte scientifiche dell'ultimo secolo, in particolare per quanto riguarda robotica, comunicazioni, nuovi materiali, nanotecnologie, genetica e molto altro ancora.(science)





29/04/14

Antichi frutti e semi in difesa della biodiversità

Immagine presa dal web

Diventare paladino di antichi frutti in difesa della biodiversità di cereali, legumi, ortaggi e frutta, è stata lanciata in Italia, ormai da qualche anno, una campagna per mettere in piedi una rete di «salvatori di semi», sull'esempio di quanto è già in atto nel resto del mondo occidentale.

 


Ideatrice e sponsor dell'iniziativa è Civiltà Contadina, un'associazione che ha organizzato un gruppo di persone per trasformarle in sentinelle della biodivervità, sempre più minacciata dalle multinazionali del seme. La strategia? Ospitare nel proprio orto piante rare con l'obiettivo di costituire una banca genetica del seme, aperta e pubblica. Il progetto è di creare, in questa prima fase, cento orti conservativi, e in ognuno di essi, un «Seed Savers» di Civiltà Contadina dovrà adottare almeno una varietà destinata all'estinzione. E che non si tratta di un'idea campata in aria sta a dimostrarlo l'esperienza austriaca: dopo otto anni di sensibilizzazione i Seed sono 5.000 e le piante conservate negli orti ben 8.000. Tutti i soci che entrano a far parte della rete dei «SeedSavers» di Civiltà Contadina, pagando una quota di iscrizione, avranno a disposizione semi, conoscenzee strumenti indispensabili a mantenere integro e vivibile il pianeta.
C'è molto amore e poesia nelle storie dei "Seed Savers", i salvatori di semi. Amore per la ricerca di cibi perduti o diventati ormai rarissimi; poesia di sapori unici finora riservati solo alle generazioni passate, al massimo ai nostri padri. Quella di Nardello, pioniere di questa pratica, sono vicende solo apparentemente esclusive, riservate a pochi «fissati», romantici della biodiversità e dell'ecologia. Esse racchiudono in realtà elementi di grande modernità e alcuni preziosi insegnamenti. Tra questi ci sono la forza di volontà, la testardaggine, il lavoro umile ma tenace di chi da una manciata di semi ricava intere colture che si tramandano nei decenni. Colture ricche di... culture ben poco astratte. Dentro quei semi (di pomodori gialli o di aglio violetto) ci sono altre storie da raccontare, queste ancora più secolari. La storia di una popolazione che impara a selezionare quello che le serve, osserva come reagisce il terreno, conosce la specie più resistenti e, senza l'ausilio di armamentari chimici, riesce a resistere alle aggressioni esterne. In quei semi c'è la memoria di quello che poteva essere ma non è stato. È il prezzo del progresso, si dice. Che offre meno qualità, però la garantisce a tutti. Ma i conti non tornano. Perché dopo un secolo di chimica, siamo di nuovo a cercare la panacea dei mali di questo progresso ricorrendo alle promesse della genetica. Ogm o bio?. Potremmo dire a questo punto, sì al bio accompagnato da una maggiore attenzione alla biodiversità. D'altronde proprio la tenacia dei "Seed Savers" ci sprona a tentare di imboccare strade più impegnative che potrebbero portare molto lontano. Perché nella biodiversità è contenuto un altro importante insegnamento: il rispetto della differenza. E una civiltà che si ingegna a mantenerla e a ravvivarla, probabilmente acquisisce una maggiore sensibilità verso più ampie e profonde diversità che coinvolgono donne e uomini di altre culture e religioni.

(fonte Vita e Salute articolo di Ennio Battista)

18/04/14

Denuncia dei medici: miopia in forte aumento tra i giovani per colpa della tecnologia.

Oramai si sa, stiamo per molto, troppo tempo davanti al PC, al nostro smartphone, ai videogames, aumentando così le ore nelle quali siamo rintanati in casa riducendo di conseguenza l’esposizione alla naturale luce del sole. Tutto ciò si traduce in un aumento esponenziale della miopia, soprattutto tra i giovani. Oggi in Europa il 35 per cento, vale a dire una persona su tre, soffre di una miopia più o meno marcata; negli anni settanta la percentuale si aggirava intorno al 20% e addirittura il 10 per cento negli anni 30, e si prevede che questa percentuale arriverà al 40% nei prossimo decennio. I medici oculisti di tutto il mondo sono in allarme e parlano di una vera e propria epidemia di miopia. Il primo grido d’allarme è stato lanciato nel maggio 2012 da uno studio australiano pubblicato su The Lancet. Lo studio, effettuato nell’Asia del miracolo economico (Cina, Giappone, Taiwan, Singapore, Hongkong, Corea del sud) rivelava che alla fine del percorso scolastico addirittura il 90% dei giovani delle zone urbane non aveva più una perfetta acuità visiva, ma presentava prevalentemente una lieve miopia. Nella miopia c’è naturalmente in ballo una predisposizione genetica, ma la tecnologia odierna ha avuto un impatto negativo su questa patologia con l’emissione di luce Blu. La luce blu è parte dello spettro solare e naturalmente viene diffusa dal sole, ma la luce artificiale, i Led, gli schermi degli smartphone, dei tablet, e altri videogiochi o gadgets riescono a emettere radiazioni Blu anche il 30% in piu’ di quella presente in natura. La Luce Blu ha una lunghezza d’onda corta e quindi una maggior frequenza ed energia, che provoca sfocatura e una riduzione di contrasto sulla Retina. Inoltre la luce blu provoca rossore e irritazione agli occhi, secchezza, affaticamento e visione offuscata , oltre a mal di testa e a disturbi del sonno, con alterazione del ritmo sonno/veglia. Altra causa del diffondersi così rapido della miopia è la scarsa esposizione alla luce naturale. Due studi pubblicati su Ophthalmology (realizzati uno a Taiwan, l’altro in Danimarca) hanno mostrato che se i bambini trascorrono più tempo all’aperto si riduce il rischio di miopia, perché la dopamina, un neurotrasmettitore prodotto nella retina sotto l’effetto della luce naturale, gioca un ruolo cruciale nella buona trasmissione delle immagini al cervello, e sembra anche che sia in grado di evitare una crescita eccessiva dell’occhio dalla nascita ai 25 anni, il cosiddetto “occhio troppo lungo” che rende l’occhio miope. I bambini quindi non devono rimanere a lungo in ambienti confinati sia in casa che nelle aule scolastiche. La luce naturale sicuramente previene la miopia.

12/02/14

Scoperto un nuovo metodo per isolare un raro tipo di cellule staminali

La ricerca sulle staminali sta facendo passi da gigante, e ogni giorno si raggiunge un traguardo, che fa parte di un viaggio iniziato nella seconda metà di questo secolo e si è sviluppato in modo significativo solo negli ultimi dieci anni.

Un nuovo metodo per isolare un raro tipo di cellule staminali umane pluripotenti con precise mutazioni indotte da modifiche genetiche, sviluppata dalla ricerca della University of California di San Francisco e' stata pubblicata su 'Nature Methods'. Lo studio di Bruce Conklin e colleghi potrebbe rendere possibile la semplice generazione di linee cellulari di staminali pluripotenti indotte con precise mutazioni che potrebbero aiutare a capire le basi genetiche delle patologie.

Le malattie umane sono state statisticamente associate a un vasto numero di mutazioni genomiche, ma provocare precisi cambiamenti nel genoma, lasciandolo generalmente perturbato in modo da poter studiare gli effetti biologici di queste mutazioni e' molto complicato. Con il nuovo studio, gli scienziati hanno adattato alle cellule staminali umane pluripotenti un metodo classico usato nella genetica del lievito. L'approccio tradizionale e' stato arricchito con tecniche di biochimica digitale: gli scienziati hanno isolato rare cellule staminali umane pluripotenti con precise mutazioni nei geni desiderati.                                                                     fonte (AGI) 

19/12/13

Biotetica, clonazione, genetica sono gli ingredienti di nuovo appassionante thriller

Dna, geni, ricerca scientifica, la scienza al servizio dell'umanità, ma questo umano intento è sempre al primo posto? Cosa si nasconde dietro questo puro proposito? Avidità, potere, business? Etica e morale spesso vengono calpestate a scapito di altri e ben più oscuri scopi, la biforcazione di una strada, verso il bene comune da un lato e verso interessi di un'oligarchia di potenti.
Domande che si pone Marco Bertolino, autore di questo frizzante thriller dove azione, suspance e colpi di scena si dipanano a ritmo incalzante e coinvolgente, che incollano il lettore alle pagine di Genoma, questo il titolo del libro, come se stesse guardando un film. Non solo thriller, ma spunto di riflessione su temi sorprendentemente attuali, che ci riguardano da vicino. Un insegnante universitario si ritrova ad indagare sulla morte del suo migliore amico e......

Genoma
MARCO BERTOLINO (Torino, 1965) è traduttore e critico cinematografico. Appassionato da sempre di cinema e letteratura, è regista di numerosi corto e mediometraggi presentati in varie edizioni del Torino Film Festival fra gli anni Ottanta e Novanta. Dal 2001 è giornalista pubblicista e collabora con riviste specializzate (Cineforum) e non (Il mucchio selvaggio). Iscritto al Sindacato Critici Cinematografici (SNCCI), è autore di una serie di volumi dedicati a diversi aspetti della storia della settima arte. Genoma è il suo primo romanzo. la genetica, la clonazione, la bioetica. E proprio la sua formazione e passione cinematografica fanno sì che questo vulcanico romanzo contenga nei  titoli dei capitoli, citazioni e rimandi cinematografici,ed i personaggi rimandano a personaggi di film, cui li legano anche somiglianze caratteriali. Genoma è pubblicato dall’editore Simonelli solo online a 3,99 € su AMAZON, ITUNES e altri bookstore.

03/11/13

Diagnosticare precocemente l'autismo: una strada possibile

L'ospedale Burlo Garofolo di Trieste ha questo l'obiettivo. I progetti di ricerca avviati sono due, come specificato dalla struttura ospedaliera.
Il primo sullo screening e diagnosi molto precoce dei disturbi dello spettro autistico per mettere in evidenza fra i 12-18 mesi la presenza di segnali di rischio; il secondo per mettere a punto ed implementare un protocollo diagnostico terapeutico condiviso ed integrato per la diagnosi e presa in carico precoce dei bambini, con una scala di valutazione basata sull'osservazione di alcuni comportamenti del bambino.
Autismo
Questi disturbi dello spettro autistico, infatti, non vengono diagnosticati e confermati  prima dei 3-4 anni di età, anche se è possibile riconoscere i segnali di rischio a 18 mesi, e la definizione della patologia è considerata affidabile a 24 mesi. L'autismo si manifesta entro i primi tre anni di vita, ed è caratterizzato da un insieme di condizioni che coinvolgono inabilità gravi nell'interazione sociale, comunicazione, capacità immaginative e comportamenti ripetitivi. Attualmente si preferisce parlare di disturbi dello spettro autistico (asd), che registrano una prevalenza di 1 su 88 bambini e nella maggior parte dei casi è dimostrabile una causa genetica.
''La diagnosi e l'avvio di un intervento precoce - spiega la struttura - può migliorare notevolmente la prognosi di questi bambini e la qualità di vita delle loro famiglie. Cruciale è quindi individuare le migliori pratiche per lo screening e la diagnosi già nelle prime fasi dello sviluppo''. A tal fine l'unità di Neuropsichiatria infantile del Burlo sta lavorando a programmi che permettano l'individuazione ed il trattamento precoce (secondo il modello Early Start Denver Model), lavorando in accordo con gli operatori sanitari sul territorio delle asl, e con progetti di ricerca dedicati ai bambini molto piccoli dai 12-18mesi.

19/10/13

Scoperta sensazionale negli Stati Uniti: trovati i geni "killer" del cancro!

Scoperta sensazionale negli Stati Uniti: trovati i geni "killer" del cancro! Un decisivo passo avanti nella infinita sfida contro il cancro, grazie alla scoperta dei geni necessari per leberare e alimentare la malattia. Questo è un risultato, che apre in maneira evidente nuovi orizzonti alle cure anticancro personalizzate, in particolar modo al più comune e devastante tumore del cervello, ovvero il glioblastoma multiforme, ed è stato peraltro pubblicato sulla rivista Nature Genetics. La ricerca è stata condotta dal gruppo della Columbia University di New York con a capo della stessa l'Italiano Antonio Iavarone, che ha lasciato la nostra Nazione molti anni fa denunciando un gravissimo caso di nepotismo.
Ormai da tempo si era in possesso della mappa genetica di varie forme di tumore, come quelli che colpiscono il polmone, intestino, seno e prostata, ma soltanto adesso per la prima volta nella storia della medicina diventerà possibile individuare, all'interno di queste mappe, i geni davvero pericolosi, quelli necessari al cancro per potere sopravvivere: averli scoprirti vuol dire essere in possesso dei bersagli sensibili contro i quali utilizzare i farmaci e fare un passo decisivo verso cure personalizzate. «Nel nostro studio abbiamo scoperto che, grazie alla comprensione delle alterazioni genetiche presenti in un singolo tumore, per circa il 15% dei pazienti potrebbero essere disponibili farmaci già esistenti», ha detto all'Ansa Iavarone, che ha condotto la ricerca con un'altra italiana, Anna Lasorella. «Ricerche come queste - ha aggiunto - sono tanto più importanti in quanto si concentrano su tumori per i quali non ci sono terapie efficaci, come i tumori maligni del cervello».
Geni "killer" del Cancro

La scoperta conferma l'appello recentemente lanciato negli Stati Uniti dagli oncologi per cancellare la parola "tumore". «È una richiesta - ha proseguito Iavarone - che parte dal fatto che ogni caso di tumore è diverso dall'altro e può avere una possibilità terapeutica in alcuni casi immediatamente possibile». Non esiste più quindi "il tumore", ma una miriade di malattie causate da altrettante alterazioni genetiche dalle quali dipendono completamente. «Non basta avere la lista dei geni legati a un tumore: bisogna individuare quelli dai quali la malattia dipende come da una droga» ha osservato il ricercatore. «Colpirli - ha aggiunto - significa far collassare il tumore» e per ognuno di essi è possibile sperimentare un farmaco diverso, fra quelli già disponibili sul mercato. Ciò significa anche poter abbreviare i tempi della sperimentazione, poiché i farmaci sul mercato hanno già superato le prove relative alla sicurezza.
Gli strumenti per andare a caccia dei geni killer arrivano dalla bioinformatica, grazie all'algoritmo progettato da Raul Rabadan, sempre della Columbia University. Una volta individuati, la loro funzione viene studiata nelle cellule staminali tumorali prelevate dal paziente. Questo permette di sperimentare farmaci antitumorali oggi disponibili contro i bersagli giusti, una volta trasferite nei topi le staminali tumorali prelevate dai pazienti.
In questo modo è possibile verificare se la terapia individuata è davvero efficace. Tutto è ancora ad un livello sperimentale e la strada appena all'inizio, ma di sicuro è stata aperta una via nuova, una «roadmap» nella lotta ai tumori, come la definiscono gli stessi ricercatori.
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