Scoperta sensazionale negli
Stati Uniti: trovati i
geni "killer" del cancro! Un decisivo passo avanti nella infinita sfida contro il
cancro, grazie alla
scoperta dei geni necessari per leberare e alimentare la
malattia. Questo è un risultato, che apre in maneira evidente nuovi orizzonti alle
cure anticancro personalizzate, in particolar modo al più comune e devastante
tumore del cervello, ovvero il
glioblastoma multiforme, ed è stato peraltro pubblicato sulla rivista Nature Genetics. La ricerca è stata condotta dal gruppo della
Columbia University di New York con a capo della stessa l'Italiano
Antonio Iavarone, che ha lasciato la nostra Nazione molti anni fa denunciando un gravissimo caso di nepotismo.
Ormai da tempo si era in possesso della
mappa genetica di
varie forme di tumore, come quelli che colpiscono il
polmone, intestino, seno e prostata, ma soltanto adesso per la prima volta nella storia della medicina diventerà possibile individuare, all'interno di queste mappe, i
geni davvero pericolosi, quelli necessari al
cancro per potere sopravvivere: averli scoprirti vuol dire essere in possesso dei bersagli sensibili contro i quali utilizzare i
farmaci e fare un passo decisivo verso
cure personalizzate. «Nel nostro studio abbiamo scoperto che, grazie alla comprensione delle alterazioni genetiche presenti in un singolo tumore, per circa il 15% dei
pazienti potrebbero essere disponibili
farmaci già esistenti», ha detto all'
Ansa Iavarone, che ha condotto la ricerca con un'altra italiana,
Anna Lasorella. «Ricerche come queste - ha aggiunto - sono tanto più importanti in quanto si concentrano su
tumori per i quali non ci sono
terapie efficaci, come i
tumori maligni del cervello».
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Geni "killer" del Cancro |
La
scoperta conferma l'appello recentemente lanciato negli
Stati Uniti dagli
oncologi per cancellare la parola "
tumore". «È una richiesta - ha proseguito Iavarone - che parte dal fatto che ogni caso di
tumore è diverso dall'altro e può avere una
possibilità terapeutica in alcuni casi immediatamente possibile». Non esiste più quindi "
il tumore", ma una miriade di
malattie causate da altrettante
alterazioni genetiche dalle quali dipendono completamente. «Non basta avere la lista dei
geni legati a un tumore: bisogna individuare quelli dai quali la
malattia dipende come da una droga» ha osservato il ricercatore. «Colpirli - ha aggiunto - significa far collassare il
tumore» e per ognuno di essi è possibile sperimentare un
farmaco diverso, fra quelli già disponibili sul mercato. Ciò significa anche poter abbreviare i tempi della sperimentazione, poiché i
farmaci sul mercato hanno già superato le prove relative alla sicurezza.
Gli strumenti per andare a caccia dei
geni killer arrivano dalla
bioinformatica, grazie all'
algoritmo progettato da
Raul Rabadan, sempre della Columbia University. Una volta individuati, la loro funzione viene studiata nelle
cellule staminali tumorali prelevate dal paziente. Questo permette di sperimentare
farmaci antitumorali oggi disponibili contro i bersagli giusti, una volta trasferite nei topi le
staminali tumorali prelevate dai pazienti.
In questo modo è possibile verificare se la
terapia individuata è davvero efficace. Tutto è ancora ad un livello sperimentale e la strada appena all'inizio, ma di sicuro è stata aperta una via nuova, una «roadmap» nella
lotta ai tumori, come la definiscono gli stessi ricercatori.