Il-Trafiletto
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18/07/14

Perchè sbadigliamo?

Perchè sbadigliamo?
Nessuno sa con certezza perché sbadigliamo.

Sappiamo che l'attività dello sbadigliare aumenta con i livelli di alcuni neurotrasmettitori cerebrali, tra cui la dopamina e la serotonina, e diminuisce con la concentrazione degli oppioidi endorfine.

Un'ipotesi del perché sbadigliamo è che una lunga inalazione seguita da una breve espirazione porta una quantità maggiore di ossigeno e riduce la concentrazione di biossido di carbonio, il che potrebbe spiegare perché si sbadiglia quando si è stanchi, annoiati o bloccati in una stanza dove l'aria è pesante. In effetti, però, sbadigliare non è un modo efficace per aumentare i livelli di ossigeno, né tanto meno fornirne un supplemento ferma lo sbadiglio. Altre teorie invocano il controllo della temperatura, sia del corpo sia del cervello, particolarmente sensibili alle variazioni e bisognosi di condizioni termiche costanti per funzionare. Infine, un' altra teoria è che lo stretching che spesso accompagna lo sbadiglio (fare entrambe le cose contemporaneamente si dice "pandiculazione") ci tenga pronti per l'azione.

Si pensa che il carattere contagioso dello sbadiglio sia funzionale a mantenere interi gruppi di animali allerta e a sincronizzare il loro ciclo di sonno e veglia.(science)


18/04/14

Denuncia dei medici: miopia in forte aumento tra i giovani per colpa della tecnologia.

Oramai si sa, stiamo per molto, troppo tempo davanti al PC, al nostro smartphone, ai videogames, aumentando così le ore nelle quali siamo rintanati in casa riducendo di conseguenza l’esposizione alla naturale luce del sole. Tutto ciò si traduce in un aumento esponenziale della miopia, soprattutto tra i giovani. Oggi in Europa il 35 per cento, vale a dire una persona su tre, soffre di una miopia più o meno marcata; negli anni settanta la percentuale si aggirava intorno al 20% e addirittura il 10 per cento negli anni 30, e si prevede che questa percentuale arriverà al 40% nei prossimo decennio. I medici oculisti di tutto il mondo sono in allarme e parlano di una vera e propria epidemia di miopia. Il primo grido d’allarme è stato lanciato nel maggio 2012 da uno studio australiano pubblicato su The Lancet. Lo studio, effettuato nell’Asia del miracolo economico (Cina, Giappone, Taiwan, Singapore, Hongkong, Corea del sud) rivelava che alla fine del percorso scolastico addirittura il 90% dei giovani delle zone urbane non aveva più una perfetta acuità visiva, ma presentava prevalentemente una lieve miopia. Nella miopia c’è naturalmente in ballo una predisposizione genetica, ma la tecnologia odierna ha avuto un impatto negativo su questa patologia con l’emissione di luce Blu. La luce blu è parte dello spettro solare e naturalmente viene diffusa dal sole, ma la luce artificiale, i Led, gli schermi degli smartphone, dei tablet, e altri videogiochi o gadgets riescono a emettere radiazioni Blu anche il 30% in piu’ di quella presente in natura. La Luce Blu ha una lunghezza d’onda corta e quindi una maggior frequenza ed energia, che provoca sfocatura e una riduzione di contrasto sulla Retina. Inoltre la luce blu provoca rossore e irritazione agli occhi, secchezza, affaticamento e visione offuscata , oltre a mal di testa e a disturbi del sonno, con alterazione del ritmo sonno/veglia. Altra causa del diffondersi così rapido della miopia è la scarsa esposizione alla luce naturale. Due studi pubblicati su Ophthalmology (realizzati uno a Taiwan, l’altro in Danimarca) hanno mostrato che se i bambini trascorrono più tempo all’aperto si riduce il rischio di miopia, perché la dopamina, un neurotrasmettitore prodotto nella retina sotto l’effetto della luce naturale, gioca un ruolo cruciale nella buona trasmissione delle immagini al cervello, e sembra anche che sia in grado di evitare una crescita eccessiva dell’occhio dalla nascita ai 25 anni, il cosiddetto “occhio troppo lungo” che rende l’occhio miope. I bambini quindi non devono rimanere a lungo in ambienti confinati sia in casa che nelle aule scolastiche. La luce naturale sicuramente previene la miopia.
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