Il-Trafiletto
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19/06/17

Lavorare da casa seguendo 5 regole cardine

Con il Jobs act degli autonomi, debutta anche lo smart working che consente al dipendente di svolgere parte del lavoro a casa anziché in azienda. 


In realtà molto aziende hanno già iniziato a concedere questa possibilità ai dipendenti, ma da oggi con un quadro normativo più chiaro lo smart working acquista consistenza e può diffondersi tra le aziende.

La legge sullo smart working indica una serie di regole generali, sulla retribuzione, sui controlli e anche su eventuali sanzioni disciplinari del lavoratore fuori azienda.
Per avviare lo smart working o anche solo una sperimentazione azienda e dipendente (o sindacati) devono stipulare un accordo che disciplini nei dettagli lo svolgimento del lavoro fuori dall’azienda.

La legge comunque detta delle linee guida generali che serviranno per stipulare gli accordi specifici.

1 - Come funziona lo smart working
Le legge prescrive che datore di lavoro e dipendente possano accordarsi e firmare un’intesa che prevede lo svolgimento del lavoro fuori dall’azienda con tempi e orari da concordare.
Il dipendente utilizza strumenti tecnologici forniti dall’azienda o personali e può svolgere il lavoro dalla propria residenza, dal domicilio o dove vuole.
Il datore può decidere di riconoscere gli stessi incentivi fiscali e legati agli incrementi di produttività ed efficienza del lavoro subordinato svolto in forma ordinaria.

L’azienda resta responsabile della sicurezza sul lavoro e del funzionamento degli strumenti tecnologici a disposizione del dipendente.

2 – L’accordo per lo smart working
La legge spiega come deve essere stipulato l’accordo: deve essere in forma scritta e deve essere oggetto di comunicazione telematica obbligatoria preventiva.
Le parti possono decidere se stipulare un accordo a termine oppure a tempo indeterminato, in questo caso le parti possono chiedere il recesso con un preavviso di 30 giorni.
L’accordo deve disciplinare l’attività lavorativa fuori dall’azienda: si possono mettere limiti giornalieri, settimanali o mensili e prevedere forme di esercizio del potere direttivo e di controllo del datore di lavoro.

Infine si decide quali sono le condotte da sanzionare e con quali sanzioni disciplinari.

3 – Sicurezza 
Anche con lo smart working il datore di lavoro è obbligato a garantire la salute e la sicurezza del dipendente.
Per farlo deve consegnare al dipendente o al sindacato, almeno una volta l’anno, un’informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro.
4 – Lo stipendio
La legge fissa un principio sempre valido in caso di smart working:
il dipendente che svolge il lavoro con lo smart working “ha diritto ad un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato, in attuazione dei contratti collettivi, nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda”.
Discorso diverso se la penalizzazione economica è accompagnata da un riproporzionamento dell’orario di lavoro: in questo caso lo stipendio può essere ridotto.

5 – Smart working: infortuni e malattie
Anche il dipendente che lavora tramite smart working ha diritto alla tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Non solo, la legge prevede che il lavoratore abbia inoltre diritto alla tutela contro gli infortuni sul lavoro avvenuti durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello prescelto per lo svolgimento della prestazione lavorativa all’esterno dei locali aziendali.

Leggi articolo originale

17/10/14

Boom di ordini per la Mokka | Sono 300.000 dopo 2 anni dal suo esordio

Sono trascorsi soltanto 2 anni dalla sua comparsa sul mercato, ma sono stati sufficienti per la Opel, per raggiungere i 300.000 ordini per la Mokka. 


Si tratta di un traguardo notevole dal punto di vista puramente commerciale per la Suv compatta di Opel, la cui richiesta continua a mantenersi su degli standard di alto livello: 100mila sono state le immatricolazioni registrate in soli 7 sette mesi.

Nella vasta gamma della casa automobilistica tedesca, la Mokka si trova ad occupare la 3a posizione tra tutti i modelli che figurano tra i più venduti, dopo Corsa e Astra, piazzandosi davanti a Insignia e Zafira.

Inutile dirlo alla Opel sprizzano soddisfazione da ogni poro: “La Mokka incarna esattamente la nostra idea di modello entusiasmante fornito di tecnologie all'avanguardia a prezzi contenuti,” ha fato sapere Peter Christian Küspert, vice president sales & aftersales Opel Group. “Siamo estremamente soddisfatti del nostro bestseller. È una garanzia di successo e costituisce un tassello importante nella nostra offensiva di prodotto”.

Opel Mokka

08/10/14

Parigi 2014: al Salone dell'auto un evento tanto atteso la Hyundai i20 la prima "donna" dello stand Coreano

La nuova Hyundai i20

La scena è tutta per la nuova Hyundai i20 allo stand della casa automobilistica coreana. La kermesse dell'auto tanto attesa, finalmente è giunta ad aprire i battenti.


Assolutamente rinnovata in ogni suo dettaglio, la 2a generazione, che è pronta a regalare qualcosa di innovativo ai clienti appassionati di motori, iniziando da quello che ogni occhio vuole: il design! Il nuovo frontale si sviluppa orizzontalmente, lo speciale trattamento del montante e l'attenzione particolare alle finiture degli interni, senza dimenticare accessori e dotazioni elettroniche degne di categorie superiori. 

Comunque sia anche lo spazio come si suol dire, vuole la sua parte! Di sicuro tra gli aspetti più salienti e fondamentali del progetto: allungata di 40 mm, allargata di 26 mm in confronto al modello precedente, la nuova nata di casa Hyundai risulta altre sì più abbassata di 16 mm per conferirle maggiore aggressività, riuscendo nonostante tutto a proporre un bagagliaio oltre modo spazioso (326 o 1.042 litri in base alla posizione dei sedili).

I motori.
Per l'occasione, la kermesse parigina, la i20 ha ribadito che, il prossimo anno, condurrà all'esordio il nuovo motore 3 cilindri di 1.0 litri T-GDI, un vero è proprio concentrato di tecnologia da 120 CV e 172 Nm di coppia, che si allinea con le scelte tecnologiche della concorrenza e promette prestazioni brillanti unite a consumi contenuti. Nella serie troveranno posto pure i motori benzina di 1.2 litri da 70 e 84 CV - anche in versione bifuel (benzina Gpl) - il nuovo 1.4 da 100 CV e i diesel 1.1 e 1.4 litri da, rispettivamente 75 e 90 CV.

Delusi chi, concludendo, immaginava di poter vedere pure la i20 Coupé, che di recente s'era intravista grazie ad alcuni bozzetti ufficiali: il modello si farà, ma debutterà più avanti, con la speranza di vederne da subito un allestimento sportivo ispirato all'impegno nei rally.


23/09/14

La prima grande trasformazione personale nasce in famiglia | seconsa parte

La prima grande trasformazione personale, passa attraverso la famiglia e per fare il salto di qualità bisogna mettere in gioco anche divieti e limitazioni, ma non preoccupatevi, i risultati si vedranno presto. 


Per quattro giorni a settimana, provate a limitare l'uso della Tv, di Facebook e di YouTube usandoli solo per un'ora al giorno e utilizzate il tempo,che normalmente spendete per queste cose, per alcune attività divertenti con la famiglia.

Impostate una normale notte di gioco da tavolo, una volta alla settimana e ogni tanto raccontate ai vostri figli circa la vostra storia di famiglia.
Imparate a dire dei "sì" e dei "no" ai vostri figli, e state con loro facendoli provare varie abilità quali: la pesca, la pittura, il giardinaggio o il lavorare insieme con i computer. 
Prendetevi del tempo per loro e quando decidete, non lasciatevi disturbare da niente e nessuno.

Impostate la sveglia, sempre 15 minuti prima, del solito orario e usate questo tempo per pianificare e pensare le vostre giornate e a quello che volete raggiungere.

Ogni tanto ordina le cose che hai in casa e prova a dare, a chi ha bisogno, questi tuoi oggetti, che non usi più.

Impara a leggere un libro, la sera quando rientri a casa, per una volta alla settimana.

Prenditi del tempo per ordinare tutti gli appuntamenti, come i controlli dentistici, che hai continuato a rimandare e imposta dei  piani di emergenza e metti tutto questo per iscritto e  rendendilo visibile in casa, così che tutti lo possono vedere e ricordartelo in caso di dimenticanza.

Se vi siete persi la prima parte la trovate cliccando qui.
In famiglia: il primo cambiamento personale

11/09/14

Mobile Fuel per ricaricabili | Fastweb propone la nuova offerta per le sim ricaricabili

Il noto gestore di telefonia e provider adsl, Fastweb, decide di allargare il proprio budget proponendo un'offerta all'utenza, davvero interessante e competitiva: Mobile Fuel anche per ricaricabili. 

Soli 10,00 € mensili, altrimenti 12,00 € per tutti coloro che desiderano oppure che hanno la necessità di cambiare il proprio smartphone, per avere il piano telefonico Mobile Fuel che comprende:
  • Internet senza limiti 
  • 300 minuti di chiamate 
  • 300 sms verso tutti 
  • chiamate illimitate verso tutti i numeri mobili ed un numero fisso FASTWEB
Oltretutto, per tutti coloro che sceglieranno di effettuare l'acquisto dell’offerta Mobile Fuel contestualmente a un abbonamento di rete fissa Fastweb può usufruire di un ulteriore sconto pagando solo 5,00 € al mese.
Mobile Fuel per ricaricabili

Mobile Fuel è un’offerta per piani telefonici mobili ricaricabili che permette di avere il totale controllo della spesa, ma pure il massimo della flessibilità per la clientela, in quanto che, con il sistema di ricarica automatica, se il cliente dovesse dimenticare di effettuare la ricarica, provvederà a tutto Fastweb. Per monitorare il credito residuo e le spese effettuate in qualunque momento, sarà sufficiente scaricare la App MyFASTWEB disponibile sia in versione Android sia iOS.

L'offerta Mobile Fuel va a completare il carnet mobile FASTWEB, che propone ad oggi offerte in abbonamento tutto incluso, fino alla nuova ricaricabile. Fastweb assicura quindi la propria attenzione a tutti coloro che hanno la necessità di fare uso dei vantaggi della propria offerta non solo per la casa ma pure per il comparto mobile, ad un prezzo davvero interessante e competitivo. Per maggiori dettagli sulla nuova offerta mobile, consultare il sito www.fastweb.it.


15/08/14

Chimica in casa | Atomi e molecole tra le mura domestiche

Chimica in casa

Chimica in casa di Yann Verchier e Nicolas Gerber Edizioni Dedalo, 15,00 euro (176pp, 2013). 

Chiediamo ad un gruppo di bambini cos'è la chimica. Qualcuno dirà che è saper fare le pozioni magiche, qualcun altro parlerà di esperimenti difficili da capire, molti strabuzzeranno gli occhi oppure rimarranno in silenzio.

Ma se domandiamo loro cos'è il Lego non ci sarà nessuna perplessità. Insomma, chi non ha giocato con i mattoncini più famosi del mondo? Allora immaginiamo che gli elementi chimici siano proprio come dei Lego in miniatura da assemblare per creare fantastiche costruzioni. Volete ottenere l'alcol? Niente di più semplice! Basta associare atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno. Ecco un modo semplice per spiegare la chimica ai più piccoli. È l'obiettivo di questo libro che invita il lettore a osservare il mondo che ci circonda, svelando in modo semplice e accessibile tutti i principi fondamentali di questa materia affascinante: dal sistema periodico alle reazioni chimiche, dalle proprietà dei metalli alle soluzioni. Il tutto partendo dalla nostra vita quotidiana e dalla casa.

Capitolo dopo capitolo e stanza dopo stanza, scopriremo, per esempio, come funziona il televisore, come fanno le saponette a lavarci, come mai i profumi profumano e quali sono i segreti per preparare una buona maionese. Per rendere ancora più accattivante la descrizione degli argomenti, vengono proposti numerosi esperimenti, tutti facilmente realizzabili con oggetti di uso quotidiano. Attraverso una serie di curiosi aneddoti vengono, inoltre, ripercorse le tappe e le principali scoperte di questa scienza che ha contribuito così tanto a formare il nostro attuale stile di vita.(science)


13/03/14

"Gocce" di notizie: Lavoro, pressione fiscale, edilizia scolastica e piano per la casa

Mercato del lavoro, riduzione della pressione fiscale, edilizia scolastica e piano per la casa: quattro pilastri su cui costruire il rilancio dell'economia italiana. Matteo Renzi li ha presentati oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, in una sala stampa colma all'inverosimile, con il suo governo al completo ad assistere e coadiuvato da una serie di 'cartelli' presentati attraverso la tecnica dello 'split screen' - a schermo diviso, con il premier da una parte e le slide con la spiegazione delle misure dall'altra - mutuata da quella vista alla Casa Bianca durante un discorso del Presidente Obama, solo pochi giorni fa. Una lunga esposizione, in cui non sono mancate battute di spirito, come anche nel botta e risposta con i giornalisti in sala. Cio' su cui non e' disposto a secherzare Renzi e'il percorso delle riforme. "Seriamente", premette rispondendo a una cronista, "se non riusciremo ad arrivare al superamento del bicameralismo perfetto, non dico che terminera' questa esperienza di governo, ma dico che io lascero' la politica". Prima di allora, tuttavia, c'e' da mettere mano alle misure economiche per il rilancio economico del Paese. Il fisco, innanzi tutto, con dieci miliardi di riduzione del cuneo fiscale tutti a favore dei lavoratori, in particolare quelli che hanno stipendi netti fino a 1.500 euro al mese i quali, gia' dal primo maggio, si ritroveranno una busta paga piu' pesante che garantira' loro un maggiore guadagno di circa mille euro all'anno. Il provvedimento, dovrebbe avere effetto dal primo maggio perche' "per il primo aprile non ci sono i tempi tecnici per adeguare le buste paga", ha detto il premier per poi aggiungere in dialetto romanesco: "Non je la famo". La misura vale 10 miliardi e andra' a beneficio di circa 10 milioni di italiani. La copertura arrivera' "dal risparmio di spesa", da altre manovre di bilancio e, ha assicurato il premier, "senza aumento di tassazione". Il rilancio dell'economia passa anche dall'edilizia scolastica che, assicura Renzi, dara' ossigeno nuovo all'intero settore delle costruzioni. Il piano vale 3,5 miliardi e dal primo aprile sara' attiva a Palazzo Chigi l'unita' di missione per le scuole annunciata nei giorni scorsi.
C'e' poi il cavallo di battaglia di Renzi costituito dal jobs act che si sostanziera' con un decreto legge ed un disegno di legge. Il secondo sarebbe "una delega per riorganizzare l'intero sistema e sara' il Parlamento a discuterne", ma servira' per riordinare "l'intero sistema del lavoro". Nel frattempo e' stato approvato un decreto legge che prevede semplificazioni nell'apprendistato e nei contratti a termine. Questi ultimi potranno durare al massimo tre anni.                          fonte(AGI)

17/01/14

Google con Nest Lab l’avremo in casa| Queste le ragioni dell’acquisizione!

Google con la collaborazione di Nest Lab presto l’avremo in casa! Le ragioni dell’acquisizione sono una maggiore attenzione all’hardware . Per potere comprendere a fondo dove sta andando la tecnologia, sarà sufficiente osservare i movimenti e le strategie di Google.
 Certamente non vi annoierete, questo è garantito. La scorsa settimana, durante il Ces di Las Vegas, la notizia più importante è stata l'accordo tra l'azienda di Mountain View, Audi, Honda, Nvidia, General Motors e Hyundai per condurre Android sulle auto e sviluppare il futuro connesso delle quattro ruote. Intorno la meta del mese di gennaio invece Google ha annunciato l'acquisizione per 3,2 miliardi di dollari di Nest Lab, azienda attiva nella domotica, fondata da Tony Fadell e Matt Rogers, già facenti parte attiva del team che sviluppò iPhone e iPod per Apple qualche tempo fa. Nest Lab è sorta nel 2010 e si occupa di sviluppare oggetti per la casa intelligente capaci di regolare la temperatura e rilevare il fumo. Hanno venduto parecchio negli Usa, perché sono semplici da usare, in grado di regolarsi sulle abitudini degli utenti e di gestire alcune funzioni autonomamente.

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Termostato intelligente Google-Nest
Il business principale di Google lo sappiamo bene che è la pubblicità online ma l'azienda si sta sempre più spostando sull'hardware: basta pensare all'acquisizione di Motorola Mobility da 13 miliardi di dollari, lo sviluppo dei Google Glass che saranno sul mercato entro quest'anno, Chromecast, per la tv via internet, i pc Chromebook che stanno vendendo bene negli Stati Uniti e le recenti acquisizioni nella robotica. Nest continuerà come business autonomo mantenendo il brand, sul modello di Motorola. Va bene tutto, ma in realtà a cosa serve a Google?

 L'analista Danny Sullivan ha detto al New York Times: «A Google piace sapere tutto quello che può su di noi, quindi suppongo che i device che monitorano cosa succede nella nostre case saranno un eccellente strumento per dare informazioni». Lo scenario a questo punto sarebbe: Google sa che cosa cerchiamo online, che cosa guardiamo in tv, che abitudini abbiamo in casa. Al quotidiano americano, un anno fa il fondatore Tony Facell aveva detto: «Ogni volta che accendi la tv, è un'informazione che sei in casa. Quando le porte del frigorifero sono aperte, è un altro sensore, un'altra informazione». Il suo termostato intelligente può tracciare ed elaborare queste informazioni e in futuro i sensori saranno in grado di interagire tra di loro.


Hardware, software, sensori e algoritmi possono programmarsi in maniera autonoma oppure da remoto con lo smartphone. Si può immaginare che Google potrà così aggiornarci sulla temperatura di casa, un'intrusione o altro direttamente su Google Now. È evidente che la privacy è il terreno scivolosissimo su cui Google dovrà muovere questi passi.

Su questo il Fadell, intervistato da The Verge, ha detto che è prematuro parlare di quale sarà il livello di integrazione tra Google e Nest che le policy della privacy non cambieranno e che non verranno condivisi con Google i dati dei consumatori, anche se non ha voluto pronunciare la parola «mai». C'è tuttavia un'altra spiegazione dietro i 3,2 miliardi di dollari di Google.  
Mountain View ha interesse nel mondo dell'energia da qualche tempo e ha investito oltre 300 milioni di dollari su aziende attive nel solare che offrono ai consumatori la possibilità di mettere pannelli fotovoltaici sui tetti delle loro case riducendo i consumi energetici. Perché questo percorso sia virtuoso occorrono però le famose smart grid, la cui prima caratteristica è essere in grado di dare informazioni molto puntuali su consumi e orari. Gli Stati Uniti su questa tecnologia sono in ritardo. Il termostato intelligente di Nest-Google potrebbe essere una risposta.



08/01/14

In "Home Chat": la gestione della casa da remoto!

In "Home Chat": gestire casa propria da remoto è quello che il produttore coreano Lg propone al Ces di Las Vegas! Mandare un ordine, una disposizione via chat al frigorifero o qualunque altro elettrodomestico per informare che si sta per andare in vacanza, oppure si starà fuori per lavoro per una o due settimane e che quindi, sarà necessario in automatico, di impostare la modalità a risparmio energetico, pare essere uno scenario che visto in questo preciso momento, bizzarro ma poco ci manca.

Il produttore coreano Lg ha messo in mostra dunque la tecnologia al riguardo al Ces di Las Vegas, la più grande kermesse al mondo dedicata alla tecnologia che da qualche tempo ha volto la propria attenzione verso la casa.

"Home Chat" di LG
La piattaforma i cui sopradetto si chiama "Home Chat" e funziona per capirci meglio come servizio di instant messaging utilizzata dal software giapponese Line, molto simile a WhatsApp, che conta circa 300 milioni di utenti nel mondo.

L'idea è utilizzare il linguaggio naturale e una piattaforma di uso comune per fare della gestione intelligente della casa una cosa semplice. Si possono mandare messaggi al robot aspirapolvere, magari impostando la pulizia di alcuni angoli dell'abitazione in determinati orari. Oppure con la lavastoviglie, il condizionatore, la lavastoviglie. Il Ces ha dedicato un padiglione alla "connected home" dove start up e protagonisti più consolidati mettono i tasselli per la nuova generazione delle nostre abitazioni. Aziende come Arrayent, invece, si occupano della connettività necessaria per sviluppare le applicazioni, la sicurezza e l'adozione degli standard.

Gli annunci più rilevanti arrivano dai coreani, oltre a Lg c'è Samsung. Quest'ultima ha lanciato "Smart Home", una unica applicazione che consente di mettere in comunicazione diversi oggetti: smartphone, tablet, smart tv, smartwatch e fotocamere per gestire gli elettrodomestici di casa. Il vantaggio competitivo dei due colossi è che producono essi stessi lavatrici, frigoriferi e così via. A offrire il controllo da remoto di quello che abbiamo ci sono però da tempo anche i protagonisti tradizionali, come Whirpool. Nella casa intelligente ci sono anche alcune funzioni di intrattenimento. Ad esempio nell'offerta di Lg è possibile cercare sullo smartphone le foto delle vacanze e uplodare le migliori direttamente sullo schermo lcd del frigorifero.

Sempre dai display si possono ottenere informazioni sullo stato di conservazione degli alimenti. Oltre ai messaggini con il cellulare, per comunicare con gli elettrodomestici di casa si può usare anche la voce. Con un semplice comando come "esco", la casa può spegnere la televisione, impostare la temperatura su qualche grado in meno e molto altro. A proposito di televisioni, le dimensioni che l'industria cerca di imporre sono sempre maggiori.

Quest'anno sono arrivati schermi fino a 110 pollici, praticamente un cinema nel salotto di casa. La tecnologia di punta ora è il 4k, chiamato anche Ultra Hd. Questi schermi hanno una definizione 4 volte maggiore rispetto al Full Hd. Quanto ai display, l'antica opposizione tra plasma e lcd è stata vinta dal secondo e dal led, sua evoluzione. Intanto, anche se è ancora molto costoso, avanza l'oled. I produttori cercano inoltre di farsi attraenti con nuove forme: i nuovi modelli sono curvi.

La ragione sta, secondo chi vende le tv, nella possibilità di mettere al centro della scena l'utente, anche se nel caso dei nuovi schermi oled pare che ci siano anche ragioni produttive. Visto che uno degli ambienti più connessi è destinata a diventare la cucina, Samsung ha presentato la Chef Collection, una gamma di elettrodomestici per la cucina che combina le tecnologie dell'azienda con l'esperienza di alcuni chef stellati. La nuova linea comprende un frigorifero capace di mantenere temperature diverse per ogni alimento, conservando in contenitori che possono essere direttamente messi sui fornelli per la cottura. Ci sono inoltre un piano cottura, un forno, un microonde e una lavastoviglie dotata della nuova tecnologia WaterWall che promette una migliore pulizia.

28/12/13

Il cervello…diviso a metà tra “poesia” ed “ingegno”! Siete poeti o ingegneri?

Eravate a conoscenza che il cervello, la nostra banca dati, il nostro centro universale, il fulcro di ogni nostro ragionamento, è diviso a metà? Bene, sappiate che il nostro cervello è suddiviso in due emisferi, uno “poeta” e uno “ingegnere”! A questo punto vi chiederete, come è giusto che sia, se siete in possesso della consapevolezza di quale delle due parti sia dominante in voi? Allora basta solo che lo scopriate voi stessi senza influenze alcune, grazie a questa fantastica classifica!

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Fig.1
Non solo prima di dormire, ma anche quando siete da soli in casa, o quando siete distratti: se vi capita di pensare a situazioni che mai si sono verificate e probabilmente mai si verificheranno, allora significa che probabilmente l’emisfero destro è dominante in voi!



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Fig.2
Lo scarabocchio è comunque una forma d’arte, e le persone che si ritrovano a scarabocchiare qualsiasi foglio gli si presenti davanti potrebbero essere dominate dall’emisfero destro, quello del poeta, dell’artista!



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Fig.3
Quante volte durante il giorno vi accorgete di aver fatti dei collegamenti assolutamente insensati ed illogici? Questo potrebbe essere un altro sintomo della dominanza dell’emisfero destro!



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Fig.4
Il vostro lato artistico esce fuori dopo aver letto un libro, quando siete pieni d’ispirazione e provate a buttare giù i vostri pensieri. Ma… le regole grammaticali, per voi, sono solo d’impiccio!



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Fig.5
Quante lingue avete provato ad imparare, nel corso della vostra vita? E quante effettivamente siete riusciti ad assimilare? Non fate confusione, o potreste non uscirne più!



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Fig.6
Quante volte vi siete ritrovati ad ascoltare continuamente la stessa canzone mentre studiate o lavorate? Nonostante questa vi faccia anche distrarre, il più delle volte, voi l’ascoltate lo stesso, perché vi da la forza per andare avanti durante la giornata!


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Fig.7
Scuola, università o lavoro: questi tre ambiti ci mettono spesso di fronte a compiti, test, esami e quant’altro. Se vi sentite più sicuri scrivendo un saggio o comunque un testo letterario, rispetto all’affrontare un esame a scelta multipla, significa che l’emisfero destro può essere dominante!



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Fig.8
Non dovete nascondere il vostro lato più sensibile: è normale, ognuno di noi ce l’ha, chi più nascosto e chi meno, ma la sensibilità e la fragilità sono sinonimi di umanità, e dunque non bisogna vergognarsi di tali caratteristiche!


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Fig.9
Guardando un film o leggendo un libro, vi eccitate anche con il più insignificante dei particolari, mentre nelle conversazioni quotidiane con le persone che avete intorno morite di noia! Questa può essere un’altra caratteristica dell’emisfero destro dominante!



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Fig.10
E non c’è niente di cui vergognarsi, anzi: è una cosa bellissima, avere un proprio mondo al quale solo noi stessi abbiamo libero accesso! Tra le caratteristiche elencate, quante sentite che facciano parte del vostro modo di vivere?

22/12/13

Mini Imu? Mai più! Parola di Saccomanni.

Difesa ad oltranza riguardo la legge di stabilità che domani avrà il via libera definito del Senato. «Dà un segno di discontinuità». C'è stata «un'azione coerente tra quello che il governo aveva impostato e i cambiamenti del parlamento - spiega il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, in un intervento a Domenica In. Si parla di una legge che non ha una strategia. Io non lo credo. L'impostazione è rimasta tale: poi nuovi interventi importanti tipo quello sugli esodati o le non autosufficienze».
Fabrizio Saccomanni

Riguardo la luce in fondo al tunnel della recessione conferma «Abbiamo avuto una lunga crisi, credo che ne stiamo uscendo. Anche l'Europa é in fase di recupero, ma credo si debba avere fiducia». Anche perché « se si reagisce sempre vedendo gli effetti negativi non se ne esce». Confindustria e sindacati «sono parti sociali importanti - aggiunge -, e il dialogo con queste forze credo che debba continuare: ma oggi l'industria italiana, che é una delle più importanti d'Europa, deve fare uno sforzo di ristrutturazione, di innovazione e di modernizzazione». Il responsabile del Tesoro sottolinea che «i proventi della lotta all'evasione sono aumentati da 2 a 12 miliardi nel 2012. E per il 2013, che è un anno di crisi, abbiamo indicazioni che l'importo sia più o meno lo stesso».
Saccomanni si esprime anche  sulla mini Imu sulla prima casa: in più di 2.300 Comuni i proprietari di abitazione principale chiamati a pagare una quota dell'Imu residua perché la loro aliquota, nel 2012 o nel 2013, si è alzata rispetto al parametro standard del 4 per mille. «Nel 2013 - ricorda il ministro - è stata completamente abolita la tassa sulla casa. A fine anno c'è un piccolo onere...». Alla domanda sul fatto che non succederà più risponde deciso: «No assolutamente». Ha avuto problemi con i Comuni e con il presidente dell'Anci Fassino? «Non c'è mai stato un vero problema. Ma abbiamo risorse limitate», risponde Saccomanni.
Per concludere una battuta sull'intervista di Diego Armando Maradona durante la trasmissione Che tempo che fa sulle tasse ed evasione fiscale. «Come ministro responsabile dell'agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza mi sono sentito personalmente offeso», afferma Saccomanni.

19/12/13

Perchè si dice "essere come l'ebreo errante"?

Questo adagio affonda le sue radici nella storia del popolo ebreo, popolo senza patria, condannato ad errare nel mondo.
Ebreo errante
Essere come l'ebreo errante, cambiare spesso casa, non trovare mai pace, andare sempre in giro. Questa locuzione deriva da una vecchia leggenda, ripresa da molte opere letterarie, da Goethe e Graf, e si riferisce ad un episodio che si sarebbe verificato in occasine della passione di Cristo.
 Mentre il Nazareno camminava verso il Calvario, chino sotto la pesantissima croce, a causa della eccessiva stanchezza, si fermò per un breve istante, e si appoggiò al muro di una casa. Ma il proprietario dell'abitazione che probabilmente si stava gustando lo spettacolo, ritenne opportuno mostrarsi più crudele dei soldati romani, che avevano lasciato fare, ingiungendo a Cristo: "Cammina"!
Cadde allora sul suo capo una maledizione divina: l'ebreo fu allora condannato ad errare per il mondo, per tutta l'eternità, senza mai avere pace, con in tasca soltanto cinque soldi, ritornando negli stessi posti ogni cinque anni.
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