Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta connettività. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta connettività. Mostra tutti i post

01/10/14

Il nuovo concetto di auto connessa è diverso: perchè?


Nell'immensità della condivisione totalitaria in tempo reale, l’auto poteva continuare a rimanere tagliata fuori da questo modus operandi? Direi proprio di no!


Non si tratta soltanto di un fattore di moda e tendenza, bensì stiamo comunque sia parlando della sicurezza e della rapidità nello spostarsi, della economizzazione d’esercizio, diciamola tutta, dell’intera esistenza stessa dell’auto che prossimamente avrà a venire; all'interno di uno scenario in cui pure le strade, per poter fare fronte al peso del traffico in continua ascesa, che a loro volta dovranno diventare“digitali”.

Le reti senza fili wireless a velocità intermedia e elevata è già in grado di dare vita ai primi esempi di automobile online e l’interesse che i costruttori stanno evidentemente dimostrando in questo affare, la dice lunga pure sulle sue possibilità di sviluppo a breve termine. Sono davvero molteplici gli argomenti che riguarderanno l'argomento, ma quello che più consiglio di soffermarvi è quello concernente la tecnologia V2V (Vehicle to Vehicle) e i 10 fattori fondamentali da sapere sull’argomento. Non vi divertirà certo come le app per scaricare la musica o la ricerca online del ristorante di zona, ma dietro questa sigla si nasconde il vero cambiamento che investirà l’auto nel decennio a venire: da soggetto “passivo” dell’informazione, i veicoli ne diventano parte attiva e integrante. Volete un esempio?

La Ford sta già al lavoro per sperimentare una connettività tale da permettere di eseguire sondaggi con particolari sensori ciò che “riesce a vedere” l’auto che si trova dinanzi a noi. Allora, per esempio, un altro veicolo che effettua una frenata brusca improvvisamente, anche in condizioni di poca visibilità oppure addirittura all'interno di una curva. Una cosa fantastica: è come avere gli occhi avanti di cento metri.


18/09/14

Nissan Pulsar: trazione ecologica e abitacolo infinito

Sono disponibili le nuove foto che ritraggono la Nissan Pulsar, la due volumi solida che annuncia il ritorno della Casa del Sol Levante in questo importante settore, dopo l'abbandono nel 2006 della Nissan Almera per dare spazio alla futura bestseller Nissan Qashqai. 


Di seguito le caratteristiche.
Le misure della Nissan Pulsar sono 4,38 mt di lunghezza con un passo di 2,7 metri, l'obbiettivo è quello di puntare tutto sulla comodità all'interno dell'abitacolo e la capienza di carico per evidenziarsi dalla massa di questo fondamentale settore di categoria: la Casa Madre afferma che l'auto può vantare 692 mm di spazio a disposizione per le gambe dei passeggeri accomodati dietro e un porta bagagli da 385 litri, che può arrivare a 1.365 abbattendo i sedili dietro. Inoltre, è equipaggiata con tutti i dispositivi di sicurezza del pacchetto Nissan Safety Shield, fra cui l'Around View Monitor, l'assistenza alle frenate d'emergenza e quella al parcheggio, l'avviso del superamento di corsia e il sistema di controllo dell'angolo cieco. Di ultima generazione anche l'infotainment, con il NissanConnect di seconda generazione in grado di interfacciarsi con il proprio smartphone.
Nissan Pulsar 

Questi i motori.
Al momento della messa in commercio nei mercati, la serie Nissan Pulsar verrà equipaggiata dal motore dal binomio turbo e benzina DIG-T di 1.2 litri da 115 CV a 4.500 giri e 190 Nm di coppia massima a 2.000 giri.
Le prestazioni che vengono annunciate parlano di un'aumento di velocità da 0-100 km/h in 10,7 secondi, con consumi medi che si attestano intorno ai 5 l/100 km e fuori uscite di CO2 pari a 117 g/km. Chiaramente sarà presente anche un motore a gasolio, per la precisione si tratta del turbodiesel da 110 CV e 260 Nm di coppia, che assicura consumi parecchio ridotti: la Nissan dichiara soltanto 3,6 l/100 km con fuoriuscite di CO2 di soli 94 g/km nel ciclo combinato. Su tutti e due i motori si potrà trovare pure il sistema Start&Stop. Durante il 2015, concludendo, la serie verrà resa completa dal conosciuto ed apprezzato motore DIG-T  di 1.6 litri da 190 CV.
Ogni auto verrà dotata del cambio manuale a 6 marce e, soltanto su esplicita richiesta, con quello automatico, ovvero sia il cambio Nissan XTronic.

Allestimenti e prezzi.
Gli allestimenti che previsti sono 3 per quel che concerne il mercato italiano: Visia, Acenta e Tekna, con costi che si attestano intorno ai 17.900 e 24.350 . L'equipaggiamento di serie delle versioni che faranno il loro esordio comprendono cerchi d'acciaio da 16 pollici, 6 airbag, vetri e specchietti elettrici, luci diurne a Led, climatizzatore manuale e divano posteriore frazionabile, computer di bordo, impianto audio con presa Usb, connettività Bluetooth, comandi al volante e cruise control.

Le Acenta potranno contare, oltretutto, pure dei fari fendinebbia, del clima automatico bidirezionale, dello specchietto interno fotocromatico, del bracciolo posteriore, del volante di pelle, dei cerchi di lega da 16", del sistema Nissan Intelligent Key con tasto di avviamento e dei sensori luci e pioggia. Completano la serie delle Teckna, offrendo in più il Safety Shield, i gruppi ottici a Led, il bracciolo anteriore scorrevole, i cerchi di lega da 17", i vetri posteriori oscurati, il pacchetto Nissan Connect con display da 5,8 pollici con navigatore, l'Around View Monitor e la retrocamera.


25/05/14

La famiglia Ocean al completo | Ekoore presenta il V 5,5", X2 5,0" e l'Y 4,7".

La famiglia Ocean, adesso è complata! Ekoore, dopo l'importante successo avuto dai tre modelli X, XL e Z della serie Ocean, presenta il resto della serie Ocean che mancavano all'appello, per completare la serie, con uno smartphone per ogni dimensione. 

Chiaramente si tratta di modelli rigorosamente con caratteristiche di ultima generazione, e forniti di tecnologia Dual SIM, con  un accattivante design.
Ocean V - 5,5"

Ocean V – 5.5″
Si tratta di uno smartphone che in sintensi può definirsi: "tutto quello che cerchi". 
Ocean V è senz'altro uno dei punti di forza della serie Ocean. Equipaggiato con uno schermo da 5.5 pollici, una CPU OctaCore, 2GB di memoria RAM, e 16GB di memoria interna che a sua volta può espandersi attraverso micro SD. La fotocamera è da 14.1 Mpx, mentre la batteria rimovibile è da 2400mAh, il tutto contornato da un comparto di connettività completo in tutto e per tutto, incluso anche l’NFC.

Ocean X2 – 5.0″
Ocean X2 – 5.0″

La sintesi di questo modello? Compatto ed Elegante!
Ocean X2 è l'erede degli Ocean X. Da esso modello, eredita solamente le dimensioni dello schermo, che sono state lasciate invariate, ovvero sia da 5 pollici. Il settore hardware è stato nettamente migliorato sotto ogni punto di vista, basti pensare alla presenza del processore OctaCore, 2GB di memoria RAM, 16 GB di memoria interna espandibile tramite micro SD, fotocamera da 16Mpx e batteria rimovibile da 2000mAh. Direi che può bastare.
Ocean Y – 4.7″

Ocean Y – 4.7″
Uno smartphone completo ed accessibile.
Ocean Y è lo smartphone della serie Ocean che possiede lo schermo più piccolo: 4.7″. La CPU QuadCore, ed 1GB di memoria RAM, fanno il paio con i 4GB di memoria interna che può essere estesa, tramite micro SD. La fotocamera è da 8 Mpx, mentre la batteria rimovibile da 1800mAh, ed il prezzo è davvero vantaggioso!
Maggiori informazioni sui nuovi smartphone le potete trovare sul sito ufficiale dell'azienda.

06/03/14

Opel gioca le sue carte | Connettività per una rinascita certa e duratura.

Opel gioca le sue carte! Connettività per una rinascita certa e duratura.
La risorsa su cui puntare le proprie carte è connettività, vista come atout per riconquistare la fiducia e le preferenze dei clienti, particolarmente fra i giovani, senza ovviamente trascurare i guadagni che potrebbe ricavarne dalla gestione dei dati ottenuti dai vari consumatori.

Questo è quanto affermato da Karl-Thomas Neumann, numero uno dell'azienda automobilistica tedesca durante una conferenza stampa con i giornalisti al Salone di Ginevra.
"Metteremo Onstar, il nostro sistema di connettività in tutte le nostre auto a partire dall'anno prossimo, salvo le versioni più economiche" ha detto il manager."
Il sistema, sviluppato dalla casamadre General Motors negli Usa, ha già 6,5 milioni di utenti fra Stati Uniti, Canada, Messico e Cina. Oltre a fornire informazioni all'automobilista e trasmetterlo alla rete, il sistema permette anche l'azione inversa, ovvero è capace di lanciare allarmi in caso di incidente stradale e fornisce potenzialmente anche informazioni all'azienda, che Opel ha intenzione di monetizzare.

Opel alla riconquista del mercato
L'argomento della privacy.

"Saremo i proprietari di quelle informazioni e potremmo rivenderle" spiega Neumann, secondo il quale "il business è potenzialmente molto grande: pensate che Facebook ha pagato WhatsApp 50 dollari per cliente".
Il manager avverte che "naturalmente siamo consci dei problemi di privacy e agiremo con la massima trasparenza: mostreremo al cliente di quali informazioni disponiamo e gli chiederemo il permesso di utilizzarle".
L'informazione più immediata è naturalmente la localizzazione: "se il proprietario dell'auto acconsente un ristorante accanto al quale passa potrebbe inviargli tramite noi un buono sconto".

I progressi nel business. 

Neumann è da un anno esatto ai vertici di Opel. Da buon maratoneta, sintetizza così i tempo trascorso: "Abbiamo percorso i primi 10 chilometri che non sono i più difficili. Ma adesso siamo consci che possiamo arrivare fino in fondo".
L'obiettivo per il 2014 è di aumentare la quota di mercato in un Europa, previsto in crescita del 2% circa. In primo luogo grazie ai nuovi motori benzina (il 3 cilindri da 1 litro di cilindrata) e diesel (il 1.6), entrambi con emissioni inferiori ai 100 gm/km di CO2, e poi con il rinnovo della gamma (qui a Ginevra sono state presentate due versioni della Adam, la S e la Rocks).
Dopo aver dimezzato le perdite l'anno scorso, l'obiettivo finanziario di Opel è di raggiungere il pareggio entro il 2016, grazie anche ai risparmi derivanti dalla joint venture con Peugeot.

Obiettivo 2° posto in Europa. 

Neumann guarda ancora più avanti: "Siamo il marchio numero tre in Europa (dopo Volkswagen e Renault) e puntiamo a medio termine a salire al secondo posto". Il problema più grosso da risolvere per Opel, soprattutto in Germania, è quello dell'immagine deteriorata dalla crisi del 2009 (quando General Motors aveva messo in vendita l'azienda) e da anni di quota di mercato in flessione. Per risalire la china, oltre ai prodotti, serve uno sforzo di marketing mirato: come le recenti pubblicità con Claudia Schiffer (per sottolineare l'immagine tedesca) e con l'allenatore del Borussia Dortmund Juergen Klopp.

26/01/14

I gioielli intelligenti | La frontiera della moda del futuro

Si fa sempre più strada la tecnologia indossabile. Frontiera del futuro indossare indumenti e accessori intelligenti. Anche i gioielli saranno connessi con il nostro smatphone e ci avviseranno delle nostre notifiche in arrivo.


La società britannica, che si occupa di progettare software per il mercato dell'elettronica di consumo, ha sviluppato una linea di gioielli dotati di connettività, grazie alla sua ultima piattaforma Bluetooth Smart. La collana con pendente, con tecnologia integrata, consente infatti all'utente di personalizzare il colore e la luminosità emessa per soddisfare il proprio umore o coordinare il monile con un abito particolare. Fin qui l'aspetto puramente estetico. Ma l'elettronica integrata nel gioiello è stata progettata per supportare un'ampia gamma di funzioni, tra tutte quella di avvisare gli utenti delle nuove notifiche arrivate sul proprio smartphone.

CSR - si legge in una nota - ha recentemente intervistato i consumatori riguardo ai loro punti di vista sulla tecnologia indossabile e ha verificato che il 72% degli intervistati ritiene che i dispositivi debbano essere anche belli e il 67% ammette che è importante che si adattino al loro stile personale. "Molti dei dispositivi tecnologici indossabili che si trovano sugli scaffali oggi hanno grandi caratteristiche ma non prendeno in considerazione che i consumatori li vogliono belli, dispositivi all'avanguardia che completino il loro stile personale", dice Paul Williamson, Direttore Low Power Wireless della CSR. Il gioiello, che è stato progettato in collaborazione con la boutique Cellini, unisce un design di alta qualità con la connettività supportata dalla tecnologia Bluetooth Smart di CSR, la CSR1012. In pratica chi indossa il gioiello può essere avvisato ad ogni nuova notifica del proprio iPhone. Questo perché il microprocessore all'interno della collana supporta il servizio di notifica Apple (ANCS), una nuova funzionalità rilasciata in iOS 7 che consente ai dispositivi periferici di accedere a tutte le notifiche generate su un dispositivo iOS tramite una connessione Bluetooth. "Sebbene questi prototipi siano stati progettati per avvisare gli utenti delle notifiche arrivate sul loro smartphone potrebbero essere usati per molte altre cose", sottolinea Williamson. Gli sviluppatori potrebbero ''integrare anche capsule di profumo per consentire agli utenti di rilasciare uno spruzzo della loro fragranza preferita in determinati momenti della giornata. Abbiamo voluto dare ai nostri clienti un assaggio di quello che potevano fare con questa tecnologia. Le possibilità per dispositivi con tecnologia veramente da indossare sono infinite", conclude il manager.

09/01/14

Comprare un auto nuova: purché sia hi-tech!

Comprare un’auto nuova? Si, a patto che sia hi-tech! Da un'indagine di mercato, pare che sia venuto alla luce questo particolare che alla fine non dovrebbe sorprendere più di tanto, che evidenzia come gli automobilisti tengono in alta considerazione prima di un acquisto di auto nuova, la dotazione tecnologica, particolarmente per quel che riguarda la connettività: uno su due vorrebbe il "pilota automatico".
index
Auto hi-tech
Le automobili connesse e impreziosite di dotazioni tecnologiche sono una realtà ormai più che affermata, una componente sempre più determinante del panorama automobilistico. Una risorsa di importanza vitale per le case costruttrici. Lo affermano gli ultimi annunci in arrivo dal Ces di Las Vegas e lo ribadisce uno studio di Accenture eseguito su un campione di oltre 14.000 automobilisti di 12 Paesi, tra cui l'Italia. Il risultato della ricerca è il seguente: oltre un 1/3 degli intervistati, il 39% per l’esattezza (la percentuale sale al 54% per il campione italiano), vogliono vetture con il massimo di hi-tech e considerano questo aspetto il primo passo prima di compiere la propria scelta di un auto nuova.

Tradotte in ottica mercato, tali volontà, mettono in luce, secondo gli esperti della società di consulenza americana, la presenza di una domanda ad alto potenziale, che può interessare positivamente non solo i produttori di auto ma anche i fornitori di servizi di manutenzione e i rivenditori. Una sorta di volano, quindi, per tutta l'industria automotive che deve ancora trovare adeguato riscontro a livello di offerta in concessionaria, anche se i modelli di auto etichettabili come connesse già disponibili sono già molti.

Cina, Brasile, Indonesia e Malesia sono, in ogni caso, i Paesi che hanno espresso il più forte interesse per le tecnologie in-car, di fatto una novità assoluta nei mercati cosiddetti emergenti. In linea generale gli automobilisti sono maggiormente interessati (lo dice il 90% del campione) alla possibilità di avere qualche funzione di guida autonoma, e nella fattispecie sistemi di frenata di emergenza e anti collisione e parcheggio completamente automatico. Molto gettonata, dal 75% degli automobilisti censiti, è anche un'altra voce dell'infotainment di bordo, e più precisamente le informazioni sullo stato di salute della vettura. Al 59% degli utenti piacerebbe invece disporre di un sistema di comunicazione car to car, il 57% aspira a connettersi in Rete dal monitor del cruscotto, il 56% di poter dettare email al computer di bordo mentre si sta guidando (il 35% già dispone di queste funzioni) e il 63% sogna di controllare le funzioni dello smartphone direttamente dal volante (solo il 17% del campione dichiara di usufruire di tali funzionalità sin d'ora). Il 46%, e tale dato va forse letto in relazione al fenomeno del momento, quello delle auto che si guidano da sole, cita infine il pilota automatico come tecnologia desiderata a bordo della propria auto.

Guardando alle tecnologie già accessibili a bordo, la metà esatta degli utenti ritiene importante e necessaria (facendone già uso) la presenza di un sistema di info traffic aggiornato in tempo reale mentre il 30% afferma di ricorrere sin d'ora a servizi di assistenza remota (e il 31% dice di essere molto interessato ad usarli) e il 13% fa uso di servizi telematici per la reportistica dello stato di salute della vettura (con un 39% di utenti molto interessati). Entertainment (musica, giochi, social network) e information (news) sono servizi online e on demand che oltre un terzo degli automobilisti confermano di utilizzare già oggi. E un ulteriore 25% è attratto dall'idea di iniziare a farlo. C'è quindi anche un 11% di utenti che assicura di fruire di servizi di elearning direttamente dal cruscotto.
Curioso, e significativo, il fatto che la forma di pagamento preferita per i servizi connessi in auto (con una percentuale del 28%) sia quella dell'addebito mensile su carta di credito o conto PayPal, segno di una certa affezione alle modalità di consumo del traffico dati su dispositivo mobile.

Driver italiani molto sensibili alle funzionalità automatiche.
Quanto agli automobilisti nostrani, l'81% vorrebbe poter contare da subito sugli aggiornamenti sul traffico in tempo reale per la segnalazione di congestioni e incidenti e il 31% sui sistemi di rilevazione degli autovelox. Il 67% sarebbe invece felice di poter disporre di sistemi di parcheggio automatici e l'89% di funzioni di arresto automatico della vettura e relativa attivazione della chiamata di emergenza in caso di necessità. Il 74%, dato che suona strano ma non troppo, vorrebbe avere a bordo una scatola nera per monitorare la guida e ridurre i premi assicurativi.

Chi ha già investito su auto con una certa dotazione tecnologica sfrutta nel 33% dei casi i servizi legati all'entertainment, come musica, giochi e internet (un ulteriore 27% del campione dichiara che se ne servirà presto) e nel 42% dei casi servizi che consentono di accendere e attivare comandi da remoto. Solo il 15%, invece, ha già adottato (il 34% lo farà a breve) sistemi che monitorano lo stato di salute e di manutenzione della vettura. E questa, forse, è la percentuale che più stona rispetto al principio che vede le auto connesse come un passo in avanti sostanziale per migliorare la sicurezza di veicoli e di chi vi sta a bordo.

08/01/14

In "Home Chat": la gestione della casa da remoto!

In "Home Chat": gestire casa propria da remoto è quello che il produttore coreano Lg propone al Ces di Las Vegas! Mandare un ordine, una disposizione via chat al frigorifero o qualunque altro elettrodomestico per informare che si sta per andare in vacanza, oppure si starà fuori per lavoro per una o due settimane e che quindi, sarà necessario in automatico, di impostare la modalità a risparmio energetico, pare essere uno scenario che visto in questo preciso momento, bizzarro ma poco ci manca.

Il produttore coreano Lg ha messo in mostra dunque la tecnologia al riguardo al Ces di Las Vegas, la più grande kermesse al mondo dedicata alla tecnologia che da qualche tempo ha volto la propria attenzione verso la casa.

"Home Chat" di LG
La piattaforma i cui sopradetto si chiama "Home Chat" e funziona per capirci meglio come servizio di instant messaging utilizzata dal software giapponese Line, molto simile a WhatsApp, che conta circa 300 milioni di utenti nel mondo.

L'idea è utilizzare il linguaggio naturale e una piattaforma di uso comune per fare della gestione intelligente della casa una cosa semplice. Si possono mandare messaggi al robot aspirapolvere, magari impostando la pulizia di alcuni angoli dell'abitazione in determinati orari. Oppure con la lavastoviglie, il condizionatore, la lavastoviglie. Il Ces ha dedicato un padiglione alla "connected home" dove start up e protagonisti più consolidati mettono i tasselli per la nuova generazione delle nostre abitazioni. Aziende come Arrayent, invece, si occupano della connettività necessaria per sviluppare le applicazioni, la sicurezza e l'adozione degli standard.

Gli annunci più rilevanti arrivano dai coreani, oltre a Lg c'è Samsung. Quest'ultima ha lanciato "Smart Home", una unica applicazione che consente di mettere in comunicazione diversi oggetti: smartphone, tablet, smart tv, smartwatch e fotocamere per gestire gli elettrodomestici di casa. Il vantaggio competitivo dei due colossi è che producono essi stessi lavatrici, frigoriferi e così via. A offrire il controllo da remoto di quello che abbiamo ci sono però da tempo anche i protagonisti tradizionali, come Whirpool. Nella casa intelligente ci sono anche alcune funzioni di intrattenimento. Ad esempio nell'offerta di Lg è possibile cercare sullo smartphone le foto delle vacanze e uplodare le migliori direttamente sullo schermo lcd del frigorifero.

Sempre dai display si possono ottenere informazioni sullo stato di conservazione degli alimenti. Oltre ai messaggini con il cellulare, per comunicare con gli elettrodomestici di casa si può usare anche la voce. Con un semplice comando come "esco", la casa può spegnere la televisione, impostare la temperatura su qualche grado in meno e molto altro. A proposito di televisioni, le dimensioni che l'industria cerca di imporre sono sempre maggiori.

Quest'anno sono arrivati schermi fino a 110 pollici, praticamente un cinema nel salotto di casa. La tecnologia di punta ora è il 4k, chiamato anche Ultra Hd. Questi schermi hanno una definizione 4 volte maggiore rispetto al Full Hd. Quanto ai display, l'antica opposizione tra plasma e lcd è stata vinta dal secondo e dal led, sua evoluzione. Intanto, anche se è ancora molto costoso, avanza l'oled. I produttori cercano inoltre di farsi attraenti con nuove forme: i nuovi modelli sono curvi.

La ragione sta, secondo chi vende le tv, nella possibilità di mettere al centro della scena l'utente, anche se nel caso dei nuovi schermi oled pare che ci siano anche ragioni produttive. Visto che uno degli ambienti più connessi è destinata a diventare la cucina, Samsung ha presentato la Chef Collection, una gamma di elettrodomestici per la cucina che combina le tecnologie dell'azienda con l'esperienza di alcuni chef stellati. La nuova linea comprende un frigorifero capace di mantenere temperature diverse per ogni alimento, conservando in contenitori che possono essere direttamente messi sui fornelli per la cottura. Ci sono inoltre un piano cottura, un forno, un microonde e una lavastoviglie dotata della nuova tecnologia WaterWall che promette una migliore pulizia.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.