Il-Trafiletto
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20/10/14

Sotto il gelo | Alcuni semplici consigli

State alla guida della vostra auto e sta nevicando: la prima cosa che bisogna montare alla vostra auto sono le gomme invernali! Si tratta di una norma importante per tutte le auto, sia quelle a 2 ruote motrici che quelle a trazione integrale, inclusi i Suv, tutti più o meno pesanti e, per questa causa, più sottoposti ad accentuare le uscite di strada. 


Comunque sia, anche se dovessimo percorrere fondi senza alcuna aderenza, la prima cosa da fare è guidare in maniera quanto più prudente possibile, tenendo sempre una discreta distanza dal veicolo davanti a noi, ma anche cercando di fermarci, di modificare e di cambiare rotta improvvisamente in quanto sugli asfalti viscidi un lieve ed impercettibile disagio dell'auto che può diventare una disastrosa fuori uscita di strada.

Aderenza e motricità.
Oltretutto, in fase di partenza o in quella di stop, in sentieri innevati esiste la necessità di cercare di evitare giri a vuoto delle ruote, mollando la frizione quanto più lentamente possibile se si è in possesso di un’auto dal cambio manuale e dando gas sempre molto moderatamente. Se le ruote dovessero iniziare a slittare è bene inserire la marcia superiore per ridurre la coppia motrice e cercare di recuperare aderenza. In pianura o in salita è meglio usare una marcia lunga per evitare pattinamenti, mentre in discesa è meglio impiegare quella che concilia la motricità per potere governare l’auto con gli effetti del freno motore. Per rendere l’idea: potrebbe essere quella inferiore a quella che si userebbe, ad andatura normale, su asfalto asciutto.

Per le auto con il cambio automatico.
Con la presenza dei cambi automatici-sequenziali, oltretutto gestiti dall’elettronica e inseriti dalla modalità tradizionale, sono valide le stesse norme. Molti di essi comprendono anche la logica Inverno o Neve e tante trazioni integrali e molte SUV hanno anche il dispositivo per il controllo della velocità in discesa: sono aiuti assai efficaci.

Norme da seguire per guidare sotto la neve

03/10/14

Prove di Suv e fuoristrada il 4 ottobre a Vairano | Il ritorno di 4xQuattroruote


Il 4 ottobre giornata speciale: non prendete impegni perchè a furor di popolo torna il 4xQuattroruote che a seguito l'enorme successo riscosso in passato, ripropone l'evento esclusivo degli amanti di Suv e fuoristrada, sulla pista di Vairano. 


Partecipare all'evento lo si potrà fare in maniera del tutto gratuita, l'ingresso, previa registrazione, dalle 8.30 alle 18.00, sarà libero.

Test drive e minicorsi. 
Avrete modo di vivere una giornata particolare ed unica, partecipando a test drive sia sul tragitto di Handling, sia sui percorsi selvaggi del tracciato di fuoristrada al fianco dei driver di Quattroruote. Oltretutto, avrete modo di partecipare a minicorsi - anche questi gratuiti - di guida fuoristrada tenuti dai nostri istruttori di Guida Sicura dell’ASC, Automotive Safety Centre.

Iscriversi e facile. 
Avrete a disposizione vari modelli: Mercedes GLA e GLK 220 CDI 4Matic, ML 350, Toyota RAV4 2.0 e 2.2 4WD e Land Cruiser e Ford Kuga 2.0 TDCi. Per prendere parte all'evento sarà sufficiente è sufficiente iscriversi sul sito dedicato. Al momento, le due edizioni precedenti questa, sono state abbracciate con enorme entusiasmo dal pubblico. Solo per dare qualche numero: nel 2013 sono stati più di 1.000 i partecipanti all’evento durante il quale sono stati effettuati circa 1.200 test drive.

01/10/14

Il nuovo concetto di auto connessa è diverso: perchè?


Nell'immensità della condivisione totalitaria in tempo reale, l’auto poteva continuare a rimanere tagliata fuori da questo modus operandi? Direi proprio di no!


Non si tratta soltanto di un fattore di moda e tendenza, bensì stiamo comunque sia parlando della sicurezza e della rapidità nello spostarsi, della economizzazione d’esercizio, diciamola tutta, dell’intera esistenza stessa dell’auto che prossimamente avrà a venire; all'interno di uno scenario in cui pure le strade, per poter fare fronte al peso del traffico in continua ascesa, che a loro volta dovranno diventare“digitali”.

Le reti senza fili wireless a velocità intermedia e elevata è già in grado di dare vita ai primi esempi di automobile online e l’interesse che i costruttori stanno evidentemente dimostrando in questo affare, la dice lunga pure sulle sue possibilità di sviluppo a breve termine. Sono davvero molteplici gli argomenti che riguarderanno l'argomento, ma quello che più consiglio di soffermarvi è quello concernente la tecnologia V2V (Vehicle to Vehicle) e i 10 fattori fondamentali da sapere sull’argomento. Non vi divertirà certo come le app per scaricare la musica o la ricerca online del ristorante di zona, ma dietro questa sigla si nasconde il vero cambiamento che investirà l’auto nel decennio a venire: da soggetto “passivo” dell’informazione, i veicoli ne diventano parte attiva e integrante. Volete un esempio?

La Ford sta già al lavoro per sperimentare una connettività tale da permettere di eseguire sondaggi con particolari sensori ciò che “riesce a vedere” l’auto che si trova dinanzi a noi. Allora, per esempio, un altro veicolo che effettua una frenata brusca improvvisamente, anche in condizioni di poca visibilità oppure addirittura all'interno di una curva. Una cosa fantastica: è come avere gli occhi avanti di cento metri.


27/09/14

Incendio devastante nella notte alla Raffineria di Milazzo: si teme un disastro ambientale

A causa dell'esplosione di un serbatoio, all'interno della Raffineria Mediterranea di Milazzo in provincia di Messina, ha luogo un incendio devastante: si teme per un eventuale disastro ecologico-ambientale.


L'incendio, le cui fiamme sono visibili chiaramente anche da svariati chilometri di distanzafanno riferimento ad un deposito dalla capacità di 1 milione di litri di carburante. Nessun ferito, ma quel che più si teme è l'eventualità di un disastro ecologico-ambientale.

Notte di terrore.
Intervengono, dalle vicine caserme dei vigili del fuoco di Milazzo e Messina, 3 squadre, che vanno ad affiancarsi a quelle che prestano servizio di sicurezza all'interno della stessa Raffineria. Da quanto si può apprendere dai dati forniti dalla centrale operativa, la situazione al momento è «sotto controllo» e non è stato previsto nessun piano di evacuazione della zona, anche se molte delle famiglie residenti nella zona hanno scelto di propria iniziativa di allontanarsi in auto presi da terrore, creando ingorghi lungo le strade del comprensorio.
Incendio devastante nella
notte alla Raffineria di Milazzo

L'inferno nella notte.
Le fiamme si sono propagate intorno alle 0,45 a causa ancora da accertare; il rogo, che si eleva altissimo, è visibile per svariati km da tutti i comuni del messinese facenti parte della fascia tirrenica. Il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino, ha attivato immediatamente il Coc (Centro operativo comunale), per fare si di restare in stretto contatto con la Prefettura di Messina che ha il compito di coordinare i soccorsi. Per adesso è stato assicurato che non si corre alcun pericolo per la cittadinanza e che i vigili del fuoco stanno provvedendo a raffreddare con getti d'acqua il serbatoio in attesa che si esaurisca il carburante. L'intera operazione potrebbe perdurare per diverse ore. L'ultimo incidente grave alla Raffineria di Milazzo risale al 4 giugno 1993, quando in una esplosione all'interno dell'impianto Topping 4 morirono 7 persone.

Il sindaco 
Presente sul luogo dell'incidente anche il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino: «L'incendio è in corso - ha chiarito- in quanto dentro il serbatoio è ad ora ancora presente del carburante. Le operazioni di raffreddamento dei serbatoi vicini sono state attivate all'istante facendo rientrare il panico. Per quel che riguarda la questione ambientale ho chiesto all'Arpa di provvedere ad accertare eventuali conseguenze collegate ai fumi che si sono sprigionati. Adesso siamo in attesa che l'azienda comunichi le cause dell'incidente e i tecnici del Ctr, il comitato tecnico regionale, possano anche esprimere un giudizio per comprendere se sono scattate in tempo le misure di sicurezza».


03/06/14

Assenteismo | Salerno: Netturbini a casa o al bar mentre i colleghi timbravano i loro cartellini. Indagati.

13 obblighi di firma e 9 ordini di custodia cautelare ai domiciliari dopo un'indagine durata due anni nei confronti di operatori ecologici del concorzio Bacino Salerno/1. I lavoratori in questione (o presunti tali) erano addetti alla pulizia delle strade, ma al lavoro non si presentavano mai, coperti dai colleghi i quali timbravano i loro cartellini, oppure arrivavano al lavoro con ore di ritardo, andandosene prima del termine. Tutto ciò dopo una serie di segnalazioni giunte al Sindaco Dott.Franco Longanella il quale informava il Comandante della Polizia locale Maggiore Giuseppe Contaldi che, dopo una serie di indagini, segnalava il fatto alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore in provincia di Salerno. L'indagine è iniziata prima con pedinamenti dei dipendenti sul posto di lavoro, ai quali veniva riconosciuto un comportamento illecito, non presentandosi al lavoro o in ritardo, o addirittura timbrando cartellini di colleghi assenti. A questo punto l'indagine, denominata "operazione easy badge", continuava con le riprese video, soprattutto dell'orologio marcatempo e dell'ingresso dell’area logistica del Consorzio, autorizzate da Sostituto Procuratore Dott. Roberto Lenza. Le immagini registrate mettevano in risalto un comportamento illecito di alcuni singoli dipendentii i quali, nonostante non si fossero mai avvicinati all'orologio marcatempo, avevano il loro cartellino timbrato regolarmente, sia in entrata che in uscita. Inoltre, come se non bastasse, alcuni avevano timbrato nel proprio cartellino ore di servizio straordinario in realtà mai svolto anche in orari e giorni inconsueti. Finito ai domiciliari anche il cosiddetto 'responsabile sovracomunale',al quale spettava una apposita indennità per controllare il lavoro svolto nei Comuni di Roccapiemonte e Castel San Giorgio dagli altri operatori, come dire, quando non c'è il gatto i topi ballano. Nel frattempo le strade dei comuni di Castel San Giorgio e Roccapiemonte, come si nota anche dalle riprese video dei militari, si riempivano sempre più di cumuli di rifiuti. A conclusione delle indagini il G.I.P., su richiesta del Sostituto Procuratore Dott. Roberto LENZA, emetteva 22 provvedimenti di cui 9 ordinanze di custodie cautelare agli arresti domiciliari e 13 provvedimenti di obbligo di firma per i dipendenti pubblici coinvolti nell’indagine.(immagine presa dal web)

09/02/14

Comunicazione "vehicle-to-vehicle" | Negli USA è legge!

Comunicazione "vehicle-to-vehicle"! Car to car negli USA è legge ormai. Arriva un segnale forte alla case automobilistiche ad adeguarsi alle nuove tecnologie.

Ciò che è stato reso ufficialmente pubblico dal segretario ai Trasporti dell'amministrazione Obama, Antonhy Fox, è una specie di "out out" nei confronti dell'industria automobilistica americana a far si che i nuovi veicoli compresi i camion, messi in commercio dalle fabbriche Ford, General Motors e via dicendo, debbano essere equipaggiati con un sistema di comunicazione "car to car", capace di segnalare l'avvicinarsi di un mezzo anche quando questo non è visibile al conducente in modo tale da prevenire o quanto meno diminuire le probabilità di incidenti sulle strade.
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Car to Car

Lo scopo del governo di Washington è in effetti quello di rendere obbligatorio l'utilizzo delle nuove tecnologie di sicurezza con un'indonea normativa. Lo stesso Antonhy Fox ha dato annuncio pubblicamente come entro la fine del mandato dell'amministrazione in carica a inizio 2017, dovrebbe essere completata una proposta di legge a tal proposito. Intanto, nel 2012, il Dipartimento dei trasporti ha dato il via libera ad uno studio su un campione di 3.000 veicoli per dare dimostrazione come la presenza a bordo di sistemi capaci di far parlare fra loro i veicoli, possa contribuire ad evitare collisioni nel 70-80% dei casi di potenziali incidenti che coinvolgono automobilisti sobri.

I produttori di auto, dal canto loro, stanno lavorando da anni allo sviluppo di soluzioni anti collisione basate sulla comunicazione "vehicle-to-vehicle", soluzioni pensate per interoperare anche con le avanzate tecnologie di guida autonoma in fase di sperimentazione, a cominciare dalla sterzata e dalla frenata automatica. Sotto il profilo prettamente tecnico, le componenti hardware e software per i sistemi "car to car" sono praticamente pronti per la distribuzione di massa; case automobilistiche e regolatori si trovano semmai davanti altri ostacoli da superare per arrivare a realizzare una rete grande a sufficienza di veicoli compatibili con i sistemi di cui sopra.

Nodi ancora scoperti della questione, in tal senso, sono sostanzialmente la sicurezza e la privacy, attributi che – come ha ribadito in queste ore l'Alliance of Automobile Manufacturers - vanno tutelati entrambi agli occhi dei consumatori (timorosi del fatto che i dati personali relativi a posizione e velocità di crociera siano condivisi pubblicamente) e all'interno di un quadro giuridico adeguato. Una rassicurazione in merito è già arrivata dallo stesso Fox, secondo cui le informazioni scambiate tra i veicoli non dovrebbero includere dati identificativi del singolo utente. Resta il fatto che le case auomobilistiche vogliono tassativamente evitare rischi (denunce e richieste di risarcimento danni) legati alle lesioni di cui potrebbero essere vittima i passeggeri a bordo di auto dotate di sistemi di comunicazione.

Non di meno, infine, potrebbe scatenarsi una lotta per l'accesso allo spettro di banda di frequenza necessaria per far funzionare i sistemi "vehicle to vehicle", lotta che coinvolgerebbe la Federal Communications Commission e probabilmente anche il Congresso. La tecnologia prevista dal piano studiato dal Dipartimento dei trasporti utilizza reti radio a corto raggio, in grado di inviare segnali fino a 300 metri per comunicare la posizione di un veicolo, la sua velocità e la sua direzione.
L'accelerata data dal segretario dei trasporti non arriva in buona sostanza come il classico fulmine a ciel sereno.

L'uso della tecnologia per supportare e coadiuvare le capacità di guida del conducente è ormai un must dell'industria a quattro ruote, e la corsa alla nuova frontiera della guida automatica ne è una conferma. In passato gli enti regolatori federali si sono concentrati su attributi di prevenzione propri dell'auto come gli airbag. Oggi guardano decisamente oltre. E questo anche perché il numero di decessi dovuti ad incidenti stradali negli Usa ha superato quota 33.500 nel 2012, mille in più del 2011 e in aumento dopo che negli ultimi sette anni il numero delle vittime è stato in flessione.
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