Il-Trafiletto
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27/09/14

Incendio devastante nella notte alla Raffineria di Milazzo: si teme un disastro ambientale

A causa dell'esplosione di un serbatoio, all'interno della Raffineria Mediterranea di Milazzo in provincia di Messina, ha luogo un incendio devastante: si teme per un eventuale disastro ecologico-ambientale.


L'incendio, le cui fiamme sono visibili chiaramente anche da svariati chilometri di distanzafanno riferimento ad un deposito dalla capacità di 1 milione di litri di carburante. Nessun ferito, ma quel che più si teme è l'eventualità di un disastro ecologico-ambientale.

Notte di terrore.
Intervengono, dalle vicine caserme dei vigili del fuoco di Milazzo e Messina, 3 squadre, che vanno ad affiancarsi a quelle che prestano servizio di sicurezza all'interno della stessa Raffineria. Da quanto si può apprendere dai dati forniti dalla centrale operativa, la situazione al momento è «sotto controllo» e non è stato previsto nessun piano di evacuazione della zona, anche se molte delle famiglie residenti nella zona hanno scelto di propria iniziativa di allontanarsi in auto presi da terrore, creando ingorghi lungo le strade del comprensorio.
Incendio devastante nella
notte alla Raffineria di Milazzo

L'inferno nella notte.
Le fiamme si sono propagate intorno alle 0,45 a causa ancora da accertare; il rogo, che si eleva altissimo, è visibile per svariati km da tutti i comuni del messinese facenti parte della fascia tirrenica. Il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino, ha attivato immediatamente il Coc (Centro operativo comunale), per fare si di restare in stretto contatto con la Prefettura di Messina che ha il compito di coordinare i soccorsi. Per adesso è stato assicurato che non si corre alcun pericolo per la cittadinanza e che i vigili del fuoco stanno provvedendo a raffreddare con getti d'acqua il serbatoio in attesa che si esaurisca il carburante. L'intera operazione potrebbe perdurare per diverse ore. L'ultimo incidente grave alla Raffineria di Milazzo risale al 4 giugno 1993, quando in una esplosione all'interno dell'impianto Topping 4 morirono 7 persone.

Il sindaco 
Presente sul luogo dell'incidente anche il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino: «L'incendio è in corso - ha chiarito- in quanto dentro il serbatoio è ad ora ancora presente del carburante. Le operazioni di raffreddamento dei serbatoi vicini sono state attivate all'istante facendo rientrare il panico. Per quel che riguarda la questione ambientale ho chiesto all'Arpa di provvedere ad accertare eventuali conseguenze collegate ai fumi che si sono sprigionati. Adesso siamo in attesa che l'azienda comunichi le cause dell'incidente e i tecnici del Ctr, il comitato tecnico regionale, possano anche esprimere un giudizio per comprendere se sono scattate in tempo le misure di sicurezza».


08/03/14

8 Marzo: giornata internazionale della Donna

L’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna fu presa per la prima volta nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti su iniziativa del Partito socialista americano. L'anno seguente, nel 1910, l'iniziativa venne raccolta da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste. Dai documenti del congresso non risultano chiare le motivazioni che spinsero alla scelta proprio di quella data. In realtà fino al 1921 i singoli Paesi scelsero giorni diversi per la celebrazione. Durante la Seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca (1921), viene confermata come unica data per le celebrazioni l’8 marzo in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917.
Mimosa

Falsi storici
In alcuni Paesi si fa invece riferimento a un episodio in cui alcune operaie americane, chiuse in fabbrica dal padrone perché non partecipassero a uno sciopero, persero la vita a causa di un incendio nel 1857. In Italia e altri Paesi si è fatto spesso riferimento a un rogo del 1911 a New York, nel quale persero la vita 134 donne. La leggenda narra che avvenne in una fabbrica di camicie - peraltro inesistente - l'8 marzo. In realtà l'incendio avvenne in febbraio e a seconda dei Paesi cambiano le date, i luoghi e il numero delle vittime. Secondo Tilde Capomazza e Marisa Ombra, che nel libro 8 marzo (Utopia) hanno studiato le origini della celebrazione, le motivazioni date nel ’21, troppo legate a un preciso momento politico, vennero presto abbandonate e sostituite da eventi più simbolici.
La mimosa per la festa delle donne La scelta della mimosa risale invece al 1946: le organizzatrici delle celebrazioni romane cercavano infatti un fiore che fosse di stagione e che costasse poco, e lo trovarono appunto nella mimosa.

26/02/14

Terroristi Boko Haram massacrano 59 ragazzi

Gli orrori della guerra: Massacrati 59 studenti al nord della Nigeria. Commandi miliziani islamici irrompono di notte in un collegio di studenti. Il commando ha sgozzato alcuni ragazzi e ha sparato ad altri, prima di appiccare l'incendio.


Kano (Nigeria)- Gli integralisti islamici nigeriani hanno massacrato 59 morti studenti di un collegio nel nord-est della Nigeria. Lo hanno riferito fonti ospedaliere. Le vittime sono morte per colpi d'arma da fuoco o arse tra le fiamme appiccate all'edificio, che è stato completamente raso al suolo. Il collegio di Buni Yadi accoglie ragazzi tra gli 11 e i 18 anni di età nello stato nord-orientale di Yobe, a 60 chilometri dalla capitale Damaturu. L'attacco è avvenuto alle due di notte mentre gli studenti stavano dormendo.
Secondo alcuni testimoni, il commando ha sgozzato alcuni ragazzi e ha sparato ad altri, prima di appiccare l'incendio. Tutti gli studenti morti sono maschi.

Quello di Yobe e' uno dei tre Stati nord-orientali della Nigeria in cui a maggio è stato imposto lo stato d'emergenza per favorire un'offensiva dei militari contro i guerriglieri di Boko Haram. L'attacco non è stato rivendicato ma le scuole sono uno degli obiettivi preferiti dai miliziani islamici che da quattro anni e mezzo insanguinano la Nigeria con una rivolta che ha fatto migliaia di morti. Proprio nella città di Yobe a settembre erano stati uccisi 40 studenti in un centro per la formazione agraria.     fonte (AGI)

26/01/14

Google Glass, aiutano i vigili del fuoco nel fare una mappa dell'incendio

Non sono ancora distribuiti su larga scala, e i Google Glass hanno trovato un incredibile applicazione in vari settori. Anche i vigili del fuoco hanno trovato il modo di farsi aiutare da questi occhiali speciali facendosi mappare il luogo dell'incendio.


Patrick Jackson, pompiere e programmatore autodidatta di Rocky Mount, North Carolina, sta lavorando ad una applicazione che potrebbe cambiare davvero il modo in cui i vigili del fuoco svolgono il loro difficile lavoro, rivela il sito specializzato Mashable. La versione inziale dell'app ha un numero ridotto di funzioni, come la ricezione dei messaggi o l'dentificazione degli idranti più vicini. Jackson prevede però che l'app potrebbe un giorno essere in grado di fornire mappe e planimetrie degli edifici e fornire diagrammi per l'estrazione di civili da un veicolo.

Anche se queste funzioni ancora non sono pronte, Jackson ritiene di poter avere una versione dell'app pronta per l'uso nei prossimi sei mesi, molto probabilmente prima che i Google Glass stessi siano disponibili sul mercato. Gli occhiali ipertecnologici, però, verrebbero impiegati nei ruoli di gestione e sicurezza all'esterno degli edifici e non da chi lavora all'interno. Questo perché i Google Glass non possono essere indossati sotto la maschera in dotazione ai pompieri. Jackson - si legge su Mashable - spera che Google possa proporre una versione delle sue 'lenti' specifica per i vigili del fuoco.

02/01/14

Il mistero del fantasma del Wem Town Hall tra mito e leggenda!

In quanti siete che avete sentito parlare almeno una volta nella vostra vita del mistero del fantasma del Wem Town Hall? Bhè tenete presente che si tratta di una storia che si è divulgata in maniera globale e che ha le sue origini in Inghilterra! Calma, vi starete chiedendo di che cosa sto parlando, bene allora facciamo soltanto un salto indietro…nel tempo! Spostiamoci a circa 19 anni fa, esattamente il giorno 19 novembre 1995, quando un devastante incendio ha quasi raso al suolo un conosciuto edificio chiamato, appunto, Wem Town Hall, situato a Shopshire, in Inghilterra.

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Fantasma di Wem Town Hall
Questo mistero è fra quelli che hanno maggiormente coinvolto l’opinione pubblica nel corso di questi ultimi 20 anni, in quanto che quel giorno di novembre, i vigili del fuoco furono provati duramente, e non affatto facile spegnere quell’incendio. Gli occorsero tantissime ore per avere la meglio sulle fiamme. Oggi, il Wem Town Hall è un centro che ospita diverse attività culturali, quali mostre d’arte, concerti e eventi artistici del genere. Tale incendio, nonostante fosse di grande entità, non provocò alcuna vittima.

Nonostante tutto, un fotografo dilettante riuscì più volte ad avvicinarsi all’edificio in fiamme e a scattare diverse foto, scatenando più volte l’ira dei pompieri. Il suo nome era Tony O’Rahilly, ed alcune foto da lui scattate in quell’occasione fecero il giro del mondo. In base a quanto dichiarato dall’uomo, in alcune delle sue foto era visibile chiaramente la sagoma di una bambina, o meglio del fantasma di una bambina, che se ne stava in piedi vicino all’ingresso dell’hotel. La storia iniziò a fare scalpore, dato che in quel momento effettivamente non erano presenti bambini, e dunque ci si iniziò a chiedere come fosse possibile una cosa del genere.

Si iniziò a diffondere la voce che si trattasse del fantasma di Jane Churn, una bambina che nel 1677 appiccò incendi nella stessa zona e che rase al suolo tantissime abitazioni. Dopodiché, però, fu tutto smentito, poiché la ASSAP si espresse dicendo che la ragazza fantasma fu generata dal fumo proveniente da un tizzone ardente ai piedi della ringhiera, mentre Vernon Harrison, ex presidente della Royal Photographic Society, constatò che si trattava di una figura prodotta dal fumo e dalle luci…sarà vero?
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