Il-Trafiletto
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03/06/14

Padroni dell'immaginazione| troppa fantasia può creare problemi

HARRY POTTER La fantasia può creare problemi

Harry Potter e la sua magia ha stimolato la fantasia dei ragazzi diventando un fenomeno mondiale. E come tutte le mode tende a trarre validità dal fatto stesso che è popolare e ampiamente diffuso. Ma vale la pena di approfondire. La magia offre una via di fuga quando la realtà sembra sopraffarci, ma non è esente da controindicazioni. Faremmo bene a ricordare che tutto ciò che entra nella nostra mente, ed è associato a emozioni forti, rimane fortemente impresso e attivo, anche a livello inconscio. Il desiderio di controllare il nostro mondo con una bacchetta magica è sempre presente, e particolarmente durante la fase della pre-adolescenza in cui la fantasia è al massimo e la voglia di avventura la rinforza.

La personalità ha cominciato a svilupparsi fin dalla nascita, o dovremmo dire fin dal concepimento, visto che sappiamo che alcuni tratti sono di derivazione genetica. Uno di questi tratti è la ricerca delle sensazioni forti o «novelty seeking». Diverse persone si sentono spinte ad affrontare la vita con curiosità e gusto della novità, e molti ragazzi hanno in sé un po' di tutti questi aspetti. Non c'è nulla di male nel fantasticare un mondo magico se rimane sotto la supervisione della ragione e della logica. E' importante chei genitori abbiano chiara la distinzione tra fantasia e immaginazione. Erroneamente questi termini vengono considerati dei sinonimi, ma non lo sono.

immagine presa dal web
La fantasia non ha né direzione né limiti. È il risultato di associazioni dell'area inconscia del nostro cervello ed è «sbrigliata», non riconoscendo freni inibitori. È un po' come nei sogni: tutto sembra lecito e possibile. L'immaginazione invece ha una direzione che le viene dalle facoltà cognitive. Cioè noi decidiamo che cosa immaginare e orientiamo la mente in quella direzione. Pensiamo per esempio alle vacanze, dove e come vogliamo trascorrerle. Una volta identificate le nostre preferenze, lasciamo libera l'immaginazione che creerà scenari appropriati all'interno dell'orientamento di fondo che abbiamo scelto. Proviamo a spiegare questo ai nostri figli, incoraggiandoli a esercitare tutte le capacità del cervello, in modo armonioso. È importante il dosaggio e un dialogo aperto e frequente con loro.

Fantasticare: istruzioni per tuso
I nostri figli vivono in un contesto molto attraente ma confuso, come un luna park che può divertire ma anche disorientare e spaventare. Ecco alcune linee guida per i genitori.
*Spieghiamo ai nostri figli che il cervello ha bisogno di equilibrio e armonia per funzionare bene, secondo le leggi naturali; esistono due emisferi, in breve, quello analitico-razionale e quello affettivo intuitivo che devono essere usati insieme, in sinergia .
* Spieghiamo la differenza tra fantasia e immaginazione, come abbozzato sopra.
*Troviamo dei piccoli progetti personali che i nostri figli possano accettare e perseguire in tempi brevi ma non brevissimi. Impareranno l'impegno, l'autodisciplina e la perseveranza.
*Dedichiamo loro parte del nostro tempo, dimostrando di saperci divertire con la fantasia, di saper usare l'immaginazione e di saper esercitare il ragionamento logico; aiutiamoli a vedere quando e dove ognuna di queste capacità va utilizzata, e soprattutto in quale misura. Anche una cosa buona in eccesso produce danno.

09/05/14

Ragazzi brasiliani imparano l'inglese videochiamando anziani americani

Ragazzi brasiliani imparano l'inglese tramite videochiamate con degli anziani

L'idea è incredibilmente semplice (infatti non capisco come mai non si faccia da tempo e dovunque). 
Ci sono ragazzi in Brasile che vogliono imparare l'inglese e dall'altra parte ci sono anziani statunitensi che abitano nelle case di riposo che non hanno nessuno con cui parlare e passare il tempo.
E se unissimo queste due cose? Geniale!

La Scuola di Lingue CNA, con l'aiuto della agenzia pubblicitaria FCB Brasil, ha iniziato questo progetto con i ragazzi brasiliani e gli anziani nordamericani. Permettendo cosi ai giovani di imparare una nuova lingua e ai vecchietti di avere una buona compagnia.
Ciò ha infatti permesso di creare delle nuove amicizie.
Videochiamata tra giovani e anziani (presa dal web)

Il progetto è iniziato con la scuola CNA a Libertad, Brasile e nell comunità di ritiro Windsor Park a Chicago, Stati Uniti.
Queste conversazioni vengono registrate e poi caricate privatamente su un canale Youtube per permettere agli insegnanti di vedere come lo studente impara la nuova lingua.

Speriamo di veder presto progetti come questo anche in paesi come il nostro.
Intanto vi lascio il link del video (preso da youtube) qua sotto. (FayerWayer)


    

03/04/14

Per noi italiani risolvere problemi non è mai stato un problema

Eccoci alla rivincita degli ultimi della classe. Il test Ocse-Pisa sulle competenze dei nostri ragazzi quindicenni in matematica, lettura e scienze li aveva visti lontani mille miglia dai soliti asiatici, appena dietro agli europei preceduti dai nord europei. Ma nei test che misurano l'intelligenza pratica, i nostri ragazzi si sono presi la rivincita primeggiando davanti a tutti. 

L'arte dell'arrangiarsi ha radici profonde negli italiani, popolo di artigiani e mestieranti, e il "problem solving" come lo chiamano ora perchè l'italiano ce lo stiamo dimenticando, non è mai stato un nostro problema. Noi italiani non ci fermiamo mai, qualsiasi intoppo ci capiti, noi troviamo una soluzione anche temporaneo, ma che ci permette di continuare il nostro lavoro.
Ci inventiamo gli espedienti più incredibili per poterci arrangiare. Ricordo, per chi non ha vissuto l'"era" del telefono a gettoni, che a Napoli un signore per poter vivere si inventò il lavoro di "noleggiatore di cellulare". Con un investimento iniziale contenuto, anche se a quel tempo i cellulari grandi come un tostapane costicchiavano, ne acquistò uno e si mise a stazionare negli incroci nei momenti di punta, quando si formano gli ingorghi. Se ne andava fra le auto urlando: "Vuoi dire a tua moglie di non buttare la pasta che tardi? Vuoi avvertire il capufficio che arriverai con un ora di ritardo? Vuoi avvertire una Lei che ti aspetta al bar Margherita che non sarai puntuale causa un ingorgo?" E non sembrava vero al marito avvertire la moglie e al ragazzo avvertire la Lei di turno, nonchè evitarsi un rimprovero dal capufficio. Ecco quest'arte di arrangiarsi, anzi questa "problem solving" è un'abilità tutta italiana, e noi l'abbiamo trasmessa ai nostri ragazzi, che hannon fatto una gran bella figura davanti ai loro coetanei mondiali, infarciti di tanta teoria e poca pratica. Evviva i nostri ragazzi!

26/02/14

Terroristi Boko Haram massacrano 59 ragazzi

Gli orrori della guerra: Massacrati 59 studenti al nord della Nigeria. Commandi miliziani islamici irrompono di notte in un collegio di studenti. Il commando ha sgozzato alcuni ragazzi e ha sparato ad altri, prima di appiccare l'incendio.


Kano (Nigeria)- Gli integralisti islamici nigeriani hanno massacrato 59 morti studenti di un collegio nel nord-est della Nigeria. Lo hanno riferito fonti ospedaliere. Le vittime sono morte per colpi d'arma da fuoco o arse tra le fiamme appiccate all'edificio, che è stato completamente raso al suolo. Il collegio di Buni Yadi accoglie ragazzi tra gli 11 e i 18 anni di età nello stato nord-orientale di Yobe, a 60 chilometri dalla capitale Damaturu. L'attacco è avvenuto alle due di notte mentre gli studenti stavano dormendo.
Secondo alcuni testimoni, il commando ha sgozzato alcuni ragazzi e ha sparato ad altri, prima di appiccare l'incendio. Tutti gli studenti morti sono maschi.

Quello di Yobe e' uno dei tre Stati nord-orientali della Nigeria in cui a maggio è stato imposto lo stato d'emergenza per favorire un'offensiva dei militari contro i guerriglieri di Boko Haram. L'attacco non è stato rivendicato ma le scuole sono uno degli obiettivi preferiti dai miliziani islamici che da quattro anni e mezzo insanguinano la Nigeria con una rivolta che ha fatto migliaia di morti. Proprio nella città di Yobe a settembre erano stati uccisi 40 studenti in un centro per la formazione agraria.     fonte (AGI)

20/02/14

Marker biologico | Scoperto il primo "evidenziatore" biologico per la depressione adolescenziale!

Marker biologico! Scoperto il primo "evidenziatore" biologico per la depressione adolescenziale! Una specie di impronta digitale utile per diagnosticare e trattare preventivamente i sintomi della depressione negli adolescenti.

La depressione adolescenziale secondo la ricerca finanziata da Wellcome Trust è una condizione che colpisce prevalentemente i ragazzi maschi che evidenziano una serie di sintomi depressivi e livelli elevati di cortisolo, l'ormone che viene secernato dallo stress, fino a 14 volte in più del normale. Lo studio pubblicato su Pnas, mostra in che maniera i ricercatori dell'università di Cambridge hanno identificato questo primo biomarcatore della patologia.

«La depressione è una malattia terribile che colpirà dieci milioni di persone solo nel Regno Unito, a un certo punto della loro vita» dice Ian Goodyer dell'università di Cambridge, che ha condotto lo studio. «Attraverso la nostra ricerca, ora abbiamo un vero e proprio metodo per identificare gli adolescenti con più probabilità di sviluppare una depressione clinica, questo ci aiuterà a studiare interventi mirati». I ricercatori hanno misurato i livelli di cortisolo nella saliva in due grandi coorti separate di adolescenti.
Depressione adolescenziale

La prima era composta da 660 ragazzi che hanno fornito quattro campioni al mattino presto prima di andare a scuola nell'arco di una settimana e poi ancora dodici mesi più tardi. Un secondo gruppo, composto da 1.198 adolescenti, ha fornito campioni di prima mattina nell'arco di tre giorni di scuola.

Combinando le autovalutazioni dei ragazzi nell'arco di un anno con i risultati relativi al cortisolo, gli studiosi sono stati in grado di dividere i ragazzi della prima coorte in quattro sottogruppi distinti. Vanno da quelli con livelli normali di cortisolo e bassi sintomi di depressione fino a quelli con livelli alti di cortisolo ed elevati sintomi di depressione.
I ricercatori sperano in tal modo di avere un biomarcatore facilmente misurabile in questo caso, cortisolo più sintomi depressivi, consentirà di identificare gli adolescenti ad alto rischio e prendere in considerazione nuove strategie di salute pubblica.
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