Il-Trafiletto
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16/09/14

Precariato scolastico in piazza | Rifiuto assoluto alla cancellazione delle graduatorie d'istituto e supplenze

La manifestazione del 10 settembre
a Piazza Montecitorio

Giorno 10 settembre si è svolta una manifestazione di protesta, promossa dai precari della scuola iscritti nelle Graduatorie d'Istituto. 



Alla manifestazione hanno presenziato pure le sigle sindacali ANIEF, FLCGIL, CISL che al fianco delle associazioni e dei gruppi di protesta, hanno dato forza e supporto. Nessuna presenza a rappresentare il mondo politico.

Soltanto la presenza del in piazza del Senatore Murru del Movimento 5 stelle, il resto della realtà politica ha preferito ignorare la manifestazione di protesta. Piazza Montecitorio è stata invasa da quasi 2mila precari che hanno protestato al fianco delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco. Raccolte dichiarazioni dei presenti, a partire dal MIDA che ha provveduto ad organizzare la manifestazione di protesta, ai sindacati, dal Coordinamento Nazionale TFA Ordinario, agli studenti di Scienze della formazione primaria nuovo ordinamento, il Coordinamento precari scuola Roma, il gruppo Docenti abilitati precari e cosi via altri gruppi.

Coloro che hanno dato vita alla manifestazione, hanno chiesto con forza e decisione di continuare a mantenere la terza fascia delle graduatorie d'istituto, invece i tieffini domandano il cambiamento della seconda fascia in una graduatoria provinciale valevole a scorrimento per il ruolo. Tutti unanimi sul fatto che la scuola non soffre di "supplentite" e urge che ai precari vengano garantiti con una certa continuità nel lavoro. Appena montato sarà pubblicato il servizio video con le testimonianze raccolte dalla nostra redazione. Siamo in attesa dei primi comunicati stampa da parte dei gruppi presenti durante la manifestazione.

07/06/14

India | Tempo d'esami di maturità anche per il fuciliere Girone. Diventerà Perito meccanico.

Tempo d'esami per migliaia di studenti dell'ultimo anno delle scuole medie inferiori e superiori. Tra questi ultimi ci sarà un candidato d'eccezione: Salvatore Girone, uno dei due marò del Battaglione San Marco, l'altro è Massimiliano Latorre, che da due anni e mezzo è trattenuto in India dalle istituzioni locali con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati nel Golfo di Kerala mentre erano a bordo della petroliera Enrica Lexie. Anche lui quindi si siederà mercoledì 18 giugno davanti ad un tavolino, non di una scuola bensì all'ambasciata italiana a New Delhi,per sostenere la prima prova d'esame per ottenere il diploma di perito meccanico. Si dovrà tuttavia fare ricorso all'informatica, in quanto tramite via telematica verranno inviati i testi delle prove scritte d'esame alla nostra ambasciata previa garanzia di sicurezza e regolarità, mentre il colloquio si svolgerà in video conferenza e la Commissione d'esame dell'istituto tecnico industriale "Marconi" di Bari, curerà tutti i minimi particolari per assicurare un regolare svolgimento degli esami. Salvatore Girone nell'ottobre scorso aveva superato con la media dell'otto l'esame di idoneità per l'ammissione al quinto anno. (immagine prea dal web)

28/03/14

Studiare o dormire? Meglio studiare...dormendo!

Studiare o dormire? Meglio studiare...dormendo! Sono tanti gli studenti che ci hanno provato, in un'ultimo disperato tentativo prima di un'importante esame!

Imparare, cercando di memorizzare testi o formule matematiche durante il sonno, dopotutto, probabilmente non si tratta di un'idea cosi bizzarra e campata in aria: alcuni inventori di San Francisco hanno creato un'apparecchiatura che aiuta esattamente ad imparare nozioni di testi mentre si dorme serenamente. L'invenzione consiste in un lettore musicale, chiamato BrainBox, e in una fascia da indossare in testa mentre si dorme, alfine di misurare l'attività elettrica cerebrale.
Studiare dormedo

Mentre si studia, premendo il bottone sul dispositivo si diffondono alcuni brani adatti a favorire la concentrazione. In seguito, prima di andare a letto e dormire, si indossa la fascia sudetta e si piazza l'apparecchiatura sul proprio comodino: nel momento in cui la cuffia rileva una fase di sonno profondo (durante il quale pare vengano consolidati i nuovi ricordi), il BrainBox ripropone la musica ascoltata durante lo studio diurno.
Gli inventori affermano che questo processo riattivi e rinforzi la memoria. Sta adesso agli studenti darne conferma, cercando di portare voti soddisfacenti a casa. (science)

07/03/14

Roma | I giovani che usano alcol e droghe hanno i testicoli più piccoli. Lo dicono gli andrologi.

Si è svolta a Roma nei giorni 4 e 5 marzo una conferenza che ha riunito gli esperti delle tre più importanti società del mondo scientifico che si occupano di Andrologia e che aveva come obiettivo, fra gli altri, quello di mettere in comune le  “Best Practice”. Dalla conferenza, patrocinata da Società Italiana di Andrologia (Sia), Società Italiana di Sessuologia Medica (Siams) e Società Italiana di Urologia (Siu), sono emerse interessanti informazioni su di un mondo, quello dell’Andrologia, che ancora risente della diffidenza e vergogna con le quali spesso l'uomo guarda a questo specialista. ''Ci sono voluti anni”, ha spiegato Vincenzo Mirone, presidente della Sia, “ma ormai le persone sono coscienti della rilevanza di questa figura”, e questo è un successo legato anche alla campagna “Amico andrologo”, condotta nelle scuole di tutta Italia su diecimila studenti maschi, dei quali oltre 4 mila si sono presentati per una visita specialistica. Un altro fattore importante che è emerso riguarda il fatto che, secondo Mirone, “grazie all'intervento di tutti gli specialisti delle diverse aree, come l'endocrinologia, siamo riusciti a creare un modello esportabile all'estero” il che è un ulteriore successo per la nostra specialistica, soprattutto perché è una delle rare volte che un modello organizzativo italiano ha questo successo. Un fatto importante che è emerso in conferenza è che nelle oltre 4.000 visite effettuate è stata riscontrata, nel 14% dei ragazzi, una diminuzione del volume dei testicoli che, dai primi dati sembra essere dovuta all’uso delle droghe ed al consumo di alcool tra i giovani. L’attenzione si è fermata sul fenomeno del “binge drinking”, la nuova moda che porta i ragazzi ad assumere grandi quantità di alcool in poco tempo. Il binge drinking, secondo una definizione, è l'assunzione rapida di un numero di bicchieri di bevande alcoliche, in genere oltre 5. Lo scopo è semplicemente quello di cadere in preda all’ebbrezza alcolica in un intervallo di tempo più o meno breve, nonché nella perdita di controllo. In uno studio pubblicato nel mese di marzo sulla rivista Clinical & Experimental Research, e condotto da ricercatori del Boston Medical Center della Boston University, sono stati analizzati i dati relativi a 446 adulti, fra uomini e donne che avevano episodi di binge drinking, e che a causa di ciò avevano un rischio mortalità significativamente più elevato rispetto ai bevitori moderati regolari. Il fenomeno oramai coinvolge molti ragazzi ed è seguito, ovviamente con molta attenzione, dai vari specialisti. Un ulteriore dato che è emerso nella campagna “amico andrologo” è il desiderio di informazioni sul sesso, a dispetto dei luoghi comuni sulla sovrabbondanza di notizie che i ragazzi avrebbero sul tema. Gli specialisti che hanno partecipato a questa campagna sono stati, a loro dire, letteralmente bombardati da richieste su argomenti che variavano dalla pura e semplice informazione sessuale fino alla contraccezione, per giungere a domande sui sentimenti che si provano per le ragazze. Insomma ancora una volta si è appurata la totale inadeguatezza del nostro sistema scolastico che non è in grado o non vuole dare, per le enormi pressioni contrarie, una seria informazione sessuale ai ragazzi ed alle ragazze, come accade invece secondo Isidori della Società italiana di andrologia medica, nelle scuole degli altri paesi.

26/02/14

Terroristi Boko Haram massacrano 59 ragazzi

Gli orrori della guerra: Massacrati 59 studenti al nord della Nigeria. Commandi miliziani islamici irrompono di notte in un collegio di studenti. Il commando ha sgozzato alcuni ragazzi e ha sparato ad altri, prima di appiccare l'incendio.


Kano (Nigeria)- Gli integralisti islamici nigeriani hanno massacrato 59 morti studenti di un collegio nel nord-est della Nigeria. Lo hanno riferito fonti ospedaliere. Le vittime sono morte per colpi d'arma da fuoco o arse tra le fiamme appiccate all'edificio, che è stato completamente raso al suolo. Il collegio di Buni Yadi accoglie ragazzi tra gli 11 e i 18 anni di età nello stato nord-orientale di Yobe, a 60 chilometri dalla capitale Damaturu. L'attacco è avvenuto alle due di notte mentre gli studenti stavano dormendo.
Secondo alcuni testimoni, il commando ha sgozzato alcuni ragazzi e ha sparato ad altri, prima di appiccare l'incendio. Tutti gli studenti morti sono maschi.

Quello di Yobe e' uno dei tre Stati nord-orientali della Nigeria in cui a maggio è stato imposto lo stato d'emergenza per favorire un'offensiva dei militari contro i guerriglieri di Boko Haram. L'attacco non è stato rivendicato ma le scuole sono uno degli obiettivi preferiti dai miliziani islamici che da quattro anni e mezzo insanguinano la Nigeria con una rivolta che ha fatto migliaia di morti. Proprio nella città di Yobe a settembre erano stati uccisi 40 studenti in un centro per la formazione agraria.     fonte (AGI)

29/11/13

La scuola digitale italiana sotto processo!

Il digitale sta prendendo possesso sempre di più della scuola italiana. A testimonianza di ciò, la premura con cui si sta dirigendosi verso i fondi messi a disposizione dal Miur per la banda larga oppure per l'acquisto dei tablet, oltre che gli investimenti di colossi della tecnologia, come Apple, Microsoft, Samsung, e dell'editoria, la cui squadra è formata dalle varie case editrici come Zanichelli, Rcs, Mondatori, Pearson e Giunti.
Ma a confermare quanto detto, lo dimostrano il sempre crescente numero di sperimentazioni che hanno origine dal basso, ovvero dalla classe dei docenti, riguardo le nuove metodologie didattiche che risulatano integrate con i new media e che stanno rivoluzionando alcuni aspetti fondamentali della didattica e del processo di apprendimento.
Sorge spontanea la domanda: ma quali sono i potenziali vantaggi e i dubbi che accompagnano questo mutamento?
Uso dei tablet in classe

Semplice, a mettere in risalto tale varietà di aspetti del digitale, sono proprio loro, i protagonisti della realtà scolastica, gli studenti e i docenti stessi che in queste ore si stanno incontrando a Bergamo per condurre un vero e proprio processo alla scuola digitale all'interno di Tablet School 2, un convegno organizzato dal Centro Studi ImparaDigitale e l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo per condividere le esperienze e discutere della didattica con e senza le tecnologie, davanti a un pubblico di oltre 1.200 persone (sopratutto ragazzi).

Sul palco del Seminario Papa Giovanni XXIII questa mattina si sono “scontrati” trenta studenti, metà pro e metà contro l'uso dei tablet in classe e, in generale, la digitalizzazione della scuola. Se per alcuni gli strumenti digitali sono sinonimo di collaborazione, un modo per abbattere virtualmente le mura della classe e della scuola, per portare avanti progetti anche con istituti diversi, per altri significa rallentare lo svolgimento dei programmi, aumento delle distrazioni e spreco inutile di risorse.
Sono emersi soprattutto i problemi di infrastruttura: banda troppo stretta per far navigare tanti studenti contemporaneamente, programmi che crashano, app che non si aprono, pagine dei libri digitali che non si caricano.

Altre questione, invece, è se con questi strumenti i ragazzi possono davvero studiare e apprendere meglio di quanto non facciano ora.
Secondo Dianora Bardi creatrice del metodo ImparaDigitale in corso di sperimentazione nelle classi del Liceo Scientifico Lussana di Bergamo, il punto è ripensare completamente la didattica, trasformando il metodo di trasmissione verticale delle conoscenze (dal docente che spiega all'alunno che ascolta passivamente) in uno trasversale.
“Portare la tecnologia in una classe senza trasformare il metodo di insegnamento crea danni. Dobbiamo piuttosto lavorare sulle competenze, sulle abilità e sulle risorse del singolo, per renderlo più capace di affrontare in modo adeguato le relazioni nei diversi contesti di vita e di risolvere in modo più efficace i problemi”.

Per quanto riguarda l'efficacia dell'uso dei tablet in classe, attualmente è in corso una valutazione da parte dell'Università Bocconi di Milano, che sta confrontando per la prima volta il metodo di insegnamento messo a punto da ImparaDigitale (un campione di oltre 300 studenti) con quello tradizionale. Anche arrivare all'esame di maturità dopo aver passato un anno a creare il proprio percorso di studio attraverso un e-book non è penalizzante per Bardi. I docenti, però, devono essere preparati: “Il tablet è solo uno strumento, come la penna e il foglio. La tecnologia non è centrale, ma è un'occasione per rivoluzionare la didattica e avvicinarla alla quotidianità dei ragazzi”.

15/11/13

Sciopero generale degli studenti

Sono capitata in mezzo al corteo degli studenti, cantavano e ballavano, sorridevano felici con la musica forte e tanta inutile polizia tutt'attorno.
Sciopero generale degli studenti.
Non serve a niente scioperare, è un pezzo che non ci si fila nessuno dei nostri scioperi e delle nostre proteste, ma anche lasciar correre in silenzio non va bene.
Hanno il diritto di sperare, di credere di poter fare la differenza: lo sciopero è un diritto.
Avessi ancora quell'età, uno striscione, anche uno soltanto, l'avrei dedicato a quelle loro coetanee rimaste a corto di sogni a far le baby-prostitute.
Bravi ragazzi combattono per il loro futuro: sciopero generale sia.
I sogni dei giovani sono il futuro che deve ancora accadere: un futuro migliore.
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