Il-Trafiletto
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20/10/14

Sotto il gelo | Alcuni semplici consigli

State alla guida della vostra auto e sta nevicando: la prima cosa che bisogna montare alla vostra auto sono le gomme invernali! Si tratta di una norma importante per tutte le auto, sia quelle a 2 ruote motrici che quelle a trazione integrale, inclusi i Suv, tutti più o meno pesanti e, per questa causa, più sottoposti ad accentuare le uscite di strada. 


Comunque sia, anche se dovessimo percorrere fondi senza alcuna aderenza, la prima cosa da fare è guidare in maniera quanto più prudente possibile, tenendo sempre una discreta distanza dal veicolo davanti a noi, ma anche cercando di fermarci, di modificare e di cambiare rotta improvvisamente in quanto sugli asfalti viscidi un lieve ed impercettibile disagio dell'auto che può diventare una disastrosa fuori uscita di strada.

Aderenza e motricità.
Oltretutto, in fase di partenza o in quella di stop, in sentieri innevati esiste la necessità di cercare di evitare giri a vuoto delle ruote, mollando la frizione quanto più lentamente possibile se si è in possesso di un’auto dal cambio manuale e dando gas sempre molto moderatamente. Se le ruote dovessero iniziare a slittare è bene inserire la marcia superiore per ridurre la coppia motrice e cercare di recuperare aderenza. In pianura o in salita è meglio usare una marcia lunga per evitare pattinamenti, mentre in discesa è meglio impiegare quella che concilia la motricità per potere governare l’auto con gli effetti del freno motore. Per rendere l’idea: potrebbe essere quella inferiore a quella che si userebbe, ad andatura normale, su asfalto asciutto.

Per le auto con il cambio automatico.
Con la presenza dei cambi automatici-sequenziali, oltretutto gestiti dall’elettronica e inseriti dalla modalità tradizionale, sono valide le stesse norme. Molti di essi comprendono anche la logica Inverno o Neve e tante trazioni integrali e molte SUV hanno anche il dispositivo per il controllo della velocità in discesa: sono aiuti assai efficaci.

Norme da seguire per guidare sotto la neve

08/02/14

USA | Obama pensa di sospendere gli acquisti degli F35 perché costosi e poco sicuri. E l’Italia?

Dovevano essere i “cacciabombardieri del futuro”, invece sono troppo costosi ed anche poco sicuri, al punto che il Presidente Obama pensa di bloccare le commesse, mentre l’Italia investe 15 miliardi di euro per questi caccia che forse potrebbero non decollare mai. Secondo il rapporto del Pentagono “le prestazioni sull’efficienza complessiva continuano ad essere immature” e rendono necessarie “soluzioni industriali con assistenza e lavori inaccettabili per operazioni di combattimento”. La fusoliera, in particolare, è soggetta a crepe che richiedono continua assistenza, circostanza che – in caso di guerra o conflitto – rischierebbe di comprometterne in modo pesante l’operatività. E sempre sul fronte dell’affidabilità della fusoliera, già un anno fa la Difesa statunitense aveva sottolineato come, nel tentativo di ridurre il peso del velivolo lo si era reso talmente fragile che – se colpito da un fulmine – poteva esplodere. Risultato: il cacciabombardiere non può volare a meno di 45 km da un temporale. Per non parlare della scarsa visibilità posteriore e del sistema radar incapace di inquadrare gli obiettivi. Anche dal punto di vista economico permangono parecchi dubbi. Barack Obama ha scoperto che gli F35 sono troppo costosi. «I costi previsti di operatività e manutenzione della flotta degli F35, una volta messa in linea, sono stati calcolati insostenibili dai vertici del dipartimento della Difesa» degli Stati Uniti: se le spese non caleranno, l’intero programma di costruzione del nuovo aereo da guerra è destinato a saltare perché anche gli Usa – dopo Canada e Olanda – sarebbero costretti a rinunciare all’acquisto. . E l’Italia rimarrebbe forse il solo Paese al mondo a volere ancora un aereo che costa troppo e non è nemmeno in grado di combattere. E' a questo punto prevedibile che la vicenda possa tornare all'ordine del giorno in politica, sebbene fonti del Ministero della Difesa lascino intendere che al momento non ci sia troppo spazio per ripensamenti. L’intera operazione dovrebbe costare circa 12 miliardi di euro, ma l’incertezza sui costi finali è alta . L’Italia ha già finanziato l’acquisto di 90 caccia F-35 (inizialmente erano 131) per l’aviazione e per la Marina: due terzi sono modelli ‘tradizionali’ Lightning 2; un terzo invece F-35B a decollo corto ed atterraggio verticale
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