Il-Trafiletto
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03/06/14

Assenteismo | Salerno: Netturbini a casa o al bar mentre i colleghi timbravano i loro cartellini. Indagati.

13 obblighi di firma e 9 ordini di custodia cautelare ai domiciliari dopo un'indagine durata due anni nei confronti di operatori ecologici del concorzio Bacino Salerno/1. I lavoratori in questione (o presunti tali) erano addetti alla pulizia delle strade, ma al lavoro non si presentavano mai, coperti dai colleghi i quali timbravano i loro cartellini, oppure arrivavano al lavoro con ore di ritardo, andandosene prima del termine. Tutto ciò dopo una serie di segnalazioni giunte al Sindaco Dott.Franco Longanella il quale informava il Comandante della Polizia locale Maggiore Giuseppe Contaldi che, dopo una serie di indagini, segnalava il fatto alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore in provincia di Salerno. L'indagine è iniziata prima con pedinamenti dei dipendenti sul posto di lavoro, ai quali veniva riconosciuto un comportamento illecito, non presentandosi al lavoro o in ritardo, o addirittura timbrando cartellini di colleghi assenti. A questo punto l'indagine, denominata "operazione easy badge", continuava con le riprese video, soprattutto dell'orologio marcatempo e dell'ingresso dell’area logistica del Consorzio, autorizzate da Sostituto Procuratore Dott. Roberto Lenza. Le immagini registrate mettevano in risalto un comportamento illecito di alcuni singoli dipendentii i quali, nonostante non si fossero mai avvicinati all'orologio marcatempo, avevano il loro cartellino timbrato regolarmente, sia in entrata che in uscita. Inoltre, come se non bastasse, alcuni avevano timbrato nel proprio cartellino ore di servizio straordinario in realtà mai svolto anche in orari e giorni inconsueti. Finito ai domiciliari anche il cosiddetto 'responsabile sovracomunale',al quale spettava una apposita indennità per controllare il lavoro svolto nei Comuni di Roccapiemonte e Castel San Giorgio dagli altri operatori, come dire, quando non c'è il gatto i topi ballano. Nel frattempo le strade dei comuni di Castel San Giorgio e Roccapiemonte, come si nota anche dalle riprese video dei militari, si riempivano sempre più di cumuli di rifiuti. A conclusione delle indagini il G.I.P., su richiesta del Sostituto Procuratore Dott. Roberto LENZA, emetteva 22 provvedimenti di cui 9 ordinanze di custodie cautelare agli arresti domiciliari e 13 provvedimenti di obbligo di firma per i dipendenti pubblici coinvolti nell’indagine.(immagine presa dal web)

02/02/14

Stati Uniti, Iowa. Bimba di tre anni uccisa dalla maestra: non voleva togliersi il cappotto!

Storia di ordinaria follia in un asilo di Orange City, nell’Iowa, Stati Uniti. Autumn Elgersma, bambina di tre anni, è stata sbattuta violentemente a terra dalla sua maestra di asilo, per essersi rifiutata di obbedire. L’impatto col duro pavimento le ha procurato delle fratture al cranio che le hanno causato ferite al cervello risultate fatali. La responsabile del folle gesto, Rochelle Sapp, responsabile dell’asilo di Orange City, nell’Iowa è stata arrestata dalla polizia. La piccola vittima, dopo aver trascorso due giorni in ospedale, è morta  per le gravi ferite riportate al cervello. Lo riferisce una tv locale . Le autorità cittadine hanno spiegato che Rochelle Sapp gestiva un asilo nella città di Orange City. Il 29 ottobre, subito dopo l’incidente, la maestra aveva chiamato al telefono i genitori della bambina dicendo che la piccola era caduta dalle scale. La madre, arrivata immediatamente all’asilo ha preso la piccola e l’ha portata di corsa in un ospedale locale. Da lì è stata trasferita in un centro traumatologico più attrezzato situato a Sioux Falls. I medici della struttura hanno diagnosticato fratture al cranio e un trauma al cervello. Due giorni dopo è morta. Agli agenti la maestra ha ammesso in un secondo momento di aver scaraventato a terra la bimba dopo che si era rifiutata di togliersi il cappotto. La donna inizialmente era stata arrestata con l’accusa aver procurato lesioni e aver messo in pericolo la vita di un minore. Ora che la piccola è morta avrà contro dei capi di imputazione ben più gravi. Philip e Jennifer Elgersma, genitori di Autumn, distrutti dal dolore, hanno pubblicato una dichiarazione in cui ringraziano quanti hanno pregato per la bambina
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