Il-Trafiletto
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05/06/14

Ciampino (Roma) | "L'amicizia non ha prezzo". Muore di overdose sulla tomba del suo migliore amico.

Amici nella vita, uniti nella morte, anche se a due anni di distanza. Davide Vitale, 38 anni di Torino, ma trapiantato da molti anni a Cecchina, una frazione di Albano (Roma) ma solo recentemente trasferitosi ad Aprilia (Roma),è stato rinvenuto privo di vita sulla tomba del suo migliore amico, morto di overdose due anni fa. A fare la tragica scoperta è stata proprio la mamma di Damiano, il suo amico morto, recatasi al cimitero di Ciampino per rendere omaggio alla tomba del proprio figlio. La signora ha trovato Davide in terra, privo di vita, tra bottiglie vuote di birra e una siringa sporca di sangue,al braccio ancora legato il laccio emostatico. Ha poi avvertito il custode del cimitero, il quale ha avvisato la polizia scientifica. Ora il corpo è a disposizione dell'autorità giudiziaria presso l'istituto di medicina legale di Tor Vergata. Sono state trovate nella tasca della giacca dell'uomo deceduto due foto che lo ritraggono con Damiano, l'amico sepolto nella tomba sulla quale si è lasciato morire. Nel portafogli aveva un foglietto con su scritto: "L'amicizia non ha prezzo". Ora sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte, anche se la presenza di bottiglie di alcol e la siringa non sembrano lasciare dubbi. Davide aveva dei piccoli precedenti penali e qualche anno fa fu vittima di una aggressione nella quale fu colpito alla gola con una coltellata, ne uscì vivo per miracolo. La polizia sta cercando di rintracciare lo spacciatore che gli ha procurato la dose mortale.

16/04/14

Arabia Saudita | violenza alle donne: multa e arresto in caso di recidività.

La lotta antiviolenza contro la donna nel mondo sembra stia dando i suoi primi frutti. In Arabia Saudita, le autorità del regno wahabita, culla dell’Islam conservatore dove le donne sono tenute in uno stato di tutela permanente da parte degli uomini della loro famiglia e private della maggior parte delle libertà hanno deciso che ai mariti che “picchiano” le loro mogli saranno comminate sanzioni pecuniarie fino a 50.000 riyal (poco meno di 10mila euro). La nuova norma che entrerà in vigore a partire dalla prossima settimana prevede, secondo quanto riferisce la tv satellitare “al Arabiya”, “un minimo” dell’equivalente di mille euro per i mariti violenti oltre ad una pena detentiva di “non meno di un mese e non più di un anno in caso di recidività”. Riferisce sempre l’emittente di proprietà saudita: “ La sanzione pecuniaria sarà cancellata ed il reato verrà giudicato secondo la legge islamica della Shariya, molto più severa in quanto prevede pesanti punizioni corporali, in caso di decesso o di infermità permanente della vittima”. La nuova legge, come spiega alla tv araba il direttore generale del ministero per gli Affari sociali, Mohammed al Harbi, “è stata studiata dai giuristi per garantire il massimo livello di efficienza” per combattere il fenomeno delle violenze contro le donne.

02/02/14

Stati Uniti, Iowa. Bimba di tre anni uccisa dalla maestra: non voleva togliersi il cappotto!

Storia di ordinaria follia in un asilo di Orange City, nell’Iowa, Stati Uniti. Autumn Elgersma, bambina di tre anni, è stata sbattuta violentemente a terra dalla sua maestra di asilo, per essersi rifiutata di obbedire. L’impatto col duro pavimento le ha procurato delle fratture al cranio che le hanno causato ferite al cervello risultate fatali. La responsabile del folle gesto, Rochelle Sapp, responsabile dell’asilo di Orange City, nell’Iowa è stata arrestata dalla polizia. La piccola vittima, dopo aver trascorso due giorni in ospedale, è morta  per le gravi ferite riportate al cervello. Lo riferisce una tv locale . Le autorità cittadine hanno spiegato che Rochelle Sapp gestiva un asilo nella città di Orange City. Il 29 ottobre, subito dopo l’incidente, la maestra aveva chiamato al telefono i genitori della bambina dicendo che la piccola era caduta dalle scale. La madre, arrivata immediatamente all’asilo ha preso la piccola e l’ha portata di corsa in un ospedale locale. Da lì è stata trasferita in un centro traumatologico più attrezzato situato a Sioux Falls. I medici della struttura hanno diagnosticato fratture al cranio e un trauma al cervello. Due giorni dopo è morta. Agli agenti la maestra ha ammesso in un secondo momento di aver scaraventato a terra la bimba dopo che si era rifiutata di togliersi il cappotto. La donna inizialmente era stata arrestata con l’accusa aver procurato lesioni e aver messo in pericolo la vita di un minore. Ora che la piccola è morta avrà contro dei capi di imputazione ben più gravi. Philip e Jennifer Elgersma, genitori di Autumn, distrutti dal dolore, hanno pubblicato una dichiarazione in cui ringraziano quanti hanno pregato per la bambina

14/01/14

Ha solamente 6 anni. Bambino muore d'infarto.

Era già stato visitato il giorno prima nello stesso pronto soccorso dell’Ospedale G.B. Grassi di Ostia per quei dolori addominali, dolori più lievi tanto da convincere i medici a dimetterlo con una prognosi di pochi giorni diagnosticandogli una colica addominale. Un bambino italiano di sei anni e' morto, secondo quanto riferito da fonti ospedaliere, durante il trasporto in ambulanza dall'ospedale di Ostia al Bambino Gesu'. Il piccolo, accompagnato nuovamente dai genitori al pronto soccorso e' stato immediatamente portato in codice rosso nella sala emergenze dove ancora vigile e' stato assistito dal medico di turno, dall'anestesista e dal pediatra. Secondo quanto riferito dai genitori il bambino accusava dolori addominali e svenimenti. A causa delle sue condizioni critiche i medici hanno deciso di trasferirlo immediatamente presso l'ospedale Bambino Gesu' su un'ambulanza del 118: il bambino e' stato accompagnato dal pediatra e dall'anestesista. Il piccolo è arrivato all’Ospedale Pediatrico intorno alle 22,40 già in arresto cardiaco, ma nonostante i numerosi tentativi dei medici di rianimarlo, non ce l’ha fatta ed ha cessato di vivere. La salma è ora al Bambino Gesù a disposizione dell'autorità giudiziaria. I carabinieri della compagnia di Pomezia, agli ordini del comandante Marco Staziani, stanno raccogliendo testimonianze da entrambe le parti per ricostruire la dinamica dei fatti e, con l’aiuto della documentazione presa in ospedale, il quadro clinico del bambino.

31/12/13

Voglio fare il maestro, non rubare.

Rinaldo è un bambino rom, giunto dalla Romania con la sua famiglia nel 2012, viaggiando in furgone per un giorno e una notte e stabilendosi in un campo nomadi a Torino, vicino a Mirafiori. Egli sogna una vita diversa da quella che impara giorno per giorno al campo. Lo ha fatto sapere tramite una lettera che ha scritto a scuola alla maestra Elisa e che ha molto colpito l’opinione pubblica e le autorità locali. << Da grande voglio fare il maestro anche io. Così avrò un lavoro, non avrò bisogno di andare a rubare. E potrò insegnarlo agli altri. Per questo ho chiesto alla maestra di insegnare a non rubare - ha scritto Rinaldo nella lettera – qui al campo molti vanno al grande magazzino a rubare, oppure rapinano borsette, telefonini.>> Gli fa eco la madre Giulia: << Veniamo dalla Romania, vogliamo restare qui a vivere. Meglio fare la lavavetri che rubare. In Romania vivevamo in case di muratura, vicino a Timisoara. Poi gli affitti sono saliti e il lavoro è sparito. Mio figlio Rinaldo – dice ancora la signora Giulia - ha avuto il coraggio di dire al padre che “è meglio lavorare, andare ai semafori piuttosto che andare a rubare >>. Inoltre al bambino è stato chiesto: << E se non riuscirai a fare il maestro?>> <poliziotto - dice deciso Rinaldo, che sa che il campo dove vive con la mamma e il papà, ed altre centinaia di rom è abusivo - stiamo qui fino a quando non vengono a spaccare il campo. Così posso andare a scuola>>.
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