Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta fiducia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fiducia. Mostra tutti i post

06/03/14

Opel gioca le sue carte | Connettività per una rinascita certa e duratura.

Opel gioca le sue carte! Connettività per una rinascita certa e duratura.
La risorsa su cui puntare le proprie carte è connettività, vista come atout per riconquistare la fiducia e le preferenze dei clienti, particolarmente fra i giovani, senza ovviamente trascurare i guadagni che potrebbe ricavarne dalla gestione dei dati ottenuti dai vari consumatori.

Questo è quanto affermato da Karl-Thomas Neumann, numero uno dell'azienda automobilistica tedesca durante una conferenza stampa con i giornalisti al Salone di Ginevra.
"Metteremo Onstar, il nostro sistema di connettività in tutte le nostre auto a partire dall'anno prossimo, salvo le versioni più economiche" ha detto il manager."
Il sistema, sviluppato dalla casamadre General Motors negli Usa, ha già 6,5 milioni di utenti fra Stati Uniti, Canada, Messico e Cina. Oltre a fornire informazioni all'automobilista e trasmetterlo alla rete, il sistema permette anche l'azione inversa, ovvero è capace di lanciare allarmi in caso di incidente stradale e fornisce potenzialmente anche informazioni all'azienda, che Opel ha intenzione di monetizzare.

Opel alla riconquista del mercato
L'argomento della privacy.

"Saremo i proprietari di quelle informazioni e potremmo rivenderle" spiega Neumann, secondo il quale "il business è potenzialmente molto grande: pensate che Facebook ha pagato WhatsApp 50 dollari per cliente".
Il manager avverte che "naturalmente siamo consci dei problemi di privacy e agiremo con la massima trasparenza: mostreremo al cliente di quali informazioni disponiamo e gli chiederemo il permesso di utilizzarle".
L'informazione più immediata è naturalmente la localizzazione: "se il proprietario dell'auto acconsente un ristorante accanto al quale passa potrebbe inviargli tramite noi un buono sconto".

I progressi nel business. 

Neumann è da un anno esatto ai vertici di Opel. Da buon maratoneta, sintetizza così i tempo trascorso: "Abbiamo percorso i primi 10 chilometri che non sono i più difficili. Ma adesso siamo consci che possiamo arrivare fino in fondo".
L'obiettivo per il 2014 è di aumentare la quota di mercato in un Europa, previsto in crescita del 2% circa. In primo luogo grazie ai nuovi motori benzina (il 3 cilindri da 1 litro di cilindrata) e diesel (il 1.6), entrambi con emissioni inferiori ai 100 gm/km di CO2, e poi con il rinnovo della gamma (qui a Ginevra sono state presentate due versioni della Adam, la S e la Rocks).
Dopo aver dimezzato le perdite l'anno scorso, l'obiettivo finanziario di Opel è di raggiungere il pareggio entro il 2016, grazie anche ai risparmi derivanti dalla joint venture con Peugeot.

Obiettivo 2° posto in Europa. 

Neumann guarda ancora più avanti: "Siamo il marchio numero tre in Europa (dopo Volkswagen e Renault) e puntiamo a medio termine a salire al secondo posto". Il problema più grosso da risolvere per Opel, soprattutto in Germania, è quello dell'immagine deteriorata dalla crisi del 2009 (quando General Motors aveva messo in vendita l'azienda) e da anni di quota di mercato in flessione. Per risalire la china, oltre ai prodotti, serve uno sforzo di marketing mirato: come le recenti pubblicità con Claudia Schiffer (per sottolineare l'immagine tedesca) e con l'allenatore del Borussia Dortmund Juergen Klopp.

25/02/14

Cinque consigli per affrontare un distacco soft dai figli

Nostra figlia non è più nostra DISTACCHI FAMILIARI

Le ansie di fronte all'autonomia dei ragazzi. Cinque consigli per affrontare un distacco soft dai figli


Mia figlia Giulia di 19 anni frequenta l'università lontano da casa, e fino a poco tempo fa ritornava da noi ogni fine settimana. Ora ha cominciato a rientrare ogni 15 giorni e non sembra interessata a stare con noi, perché esce continuamente con gli amici, tornando sempre tardi, non prima delle due. Anche se capisco che ha bisogno di vivere la sua vita, non trovo giusto che ci tratti così! Erica F.

La vostra ansia è comprensibile di fronte a un cambiamento così grande. Prima vostra figlia era sempre in casa mentre ora è sempre fuori. È normale che una figlia cerchi di stare con i suoi coetanei, anche se questo viene vissuto male dai genitori. Ha bisogno di confrontarsi, di sentirsi inserita in un gruppo, di esplorare la vita. Ma tutto questo non significa che l'abbiate persa. È evidente che il vostro rapporto ha bisogno di cambiare, di trasformarsi tenendo conto del nuovo contesto di esperienze e distanze, non solo geografiche ma anche di maturazione.

I vostri sentimenti di affetto non perderanno di valore ma andranno canalizzati diversamente. Per esempio, quando vostra figlia rientra a casa dall'università, non chiedetele subito tutto quello che ha fatto, ma lasciatela percepire che state cercando di rispettare le sue scelte, anche se il cuore di genitore non cessa di battere. Sarà sicuramente un messaggio positivo non fare domande mantenendo un atteggiamento di ragionevole fiducia. In questo modo svolgerete un ruolo di supporto e rappresenterete un autentico punto di riferimento. Vostra figlia ha bisogno di vedere che la vostra vita non dipende unicamente da lei, per quanto bene le vogliate. È troppo pesante per lei sentirsi responsabile della vostra felicità, anche se questo non gliela chiedete apertamente. Vediamo quindi insieme come potreste aiutare praticamente vostra figlia accompagnandola in questa delicata transizione verso nuovi equilibri:

1. Accettiamo lo nostra frustrazione di genitori di fronte all'inevitabile perdita, almeno parziale, di controllo sul comportamento dei figli. Si tratta di un processo naturale e sano di «lutto» che finisce con l'accettazione della situazione che fa crescere noi e loro.

2. Le nostre ansie sui figli, li rendono più insicuri e nervosi: va bene ammettere che siamo ansiosi per loro, ma dobbiamo eliminare le nostre paure che rendono poco efficace il rapporto.

3. Offriamo dei momenti piacevoli, da trascorrere insieme. Scegliamo di ridere di Dai stessi, raccontando le stupidaggini che facevamo alla loro età. Questo ci renderà più credibili ai loro occhi, e renderà loro più disponibili all'ascolto

4. Introduciamo l'idea di responsabilità, anche sul piano finanziario, proponendo" l'autogestione di una somma mensile predeterminata, che sia ragionevole. Suggeriamo criteri per valutare le spese e organizzarsi, magari citando personali esperienze, anche negative, che ci hanno insegnato qualcosa.

5..Crescere è una “porta stretta” che impone a tutti, genitori e figli, di ridurre il bagaglio che fino a quel momento abbiamo ritenuto indispensabile, per avventurarci insieme con gli elementi essenziali in una strada nuova. Nessuno è nato genitore, mentre tutti siamo nati figli. Forse abbiamo tutti bisogno di un vero Genitore

Fiducia è data | Renzi da il via alle riforme

Fiducia per il governo Renzi al Senato. Hanno votato si' 169 senatori contro i 139 contrari, ma tra chi non ha dato il proprio via libera all'esecutivo c'e' anche chi ha apprezzato molti dei punti tracciati dal premier. Il premier si e' rivolto anche al Movimento 5 stelle che pero' ha ribadito che fara' opposizione dura. 

Questo governo - ha spiegato Renzi - "non e' una operazione di lifting", non e' "un bluff" ne' "una operazione di potere", se questo esecutivo fallisce e non riesce a fare le riforme restano le macerie e "il rimpianto di un'occasione perduta". Il presidente del Consiglio nella sua replica al Senato ha voluto ribadire la volonta' di imprimere una accelerazione ma soprattutto di voler parlare ai cittadini. "Non usero' mai il doppio registro", "no al Truman Show, no al cinema o a interventi spot", "non si puo' continuare a prendere in giro gli italiani", ha detto il Capo dell'esecutivo. Il premier ha citato Sandro Pertini, "il Paese vuole esempi e non prediche" e rigettato al mittente le critiche per non aver citato, nel suo discorso programmatico, il Sud ("Serve una svolta radicale, bisogna uscire dalla cultura della lamentazione") e Giorgio Napolitano. "E' vergognoso aver costretto il presidente della Repubblica" al bis, il Capo dello Stato lo si rispetta "realizzando le riforme", ha detto Renzi.

DA SCUOLA A FISCO, IL PROGRAMMA. "SE FALLIAMO, COLPA MIA"

GIUSTIZIA. "E' arrivato il momento, parto dalla giustizia amministrativa"
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Uscire dal penultimo posto della classifica Ocse per la capacita' di attrazione. Tempi certi anche al ruolo dei dirigenti, non puo' esistere la possibilita' di un dirigente a tempo indeterminato che fa il bello e il cattivo tempo. Sblocco totale dei debiti della P.a.; una misura destinata a dare ossigeno alle imprese.
DICHIARAZIONE DEI REDDITI. "Riuscire a inviare a tutti i dipendenti pubblici e ai pensionati direttamente a casa la dichiarazione dei redditi precompilata". Attraverso la rete.
CUNEO FISCALE."Una riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale"
ITALICUM, RIFORMA DEL SENATO E REVISIONE DEL TITOLO V. Cambiare la configurazione del Senato, togliendo il passaggio della fiducia e del bilancio, e la possibilita' di svolgere l'incarico di senatore non con l'elezione diretta e indennita', ma come assunzione di responsabilita' dai territori. Quello successivo e' superare il titolo V per come lo abbiamo conosciuto fino a oggi, per rivedere le competenze esclusive delle Regioni", ha proseguito. "Bisogna introdurre una clausola di intervento della legge Statale anche dove la materia sia di competenza regionale per garantire l'unita' dell'ordinamento".
DIRITTI CIVILI. "Sui diritti lo sforzo da fare e' di ascoltarsi e trovare un compromesso anche quando non mi soddisfa del tutto"
CULTURA. "La cultura e' una cosa con cui si mangia"-"Bisogna avere il coraggio di aprirsi agli investimenti privati e ai posti di lavoro"
 MARO'.....garantisco un impegno personale e del governo"

 "NON HO L'ETA'..." Oggi riflettevo che io non ho l'eta' per sedere nel Senato della Repubblica. Oggi davanti a voi siamo qui non per inseguire un record anagrafico, o allungare il curricula o per toglierci qualche soddisfazione"- "Noi chiediamo fiducia perche' pensiamo che l'Italia ha una necessita' urgente per recuperare la fiducia e uscire dalla crisi. L'Italia e' un paese arruginito, incatenato". "L'opportunita' non e' pari, e' dispari", ha concluso, "ce n'e' solo una. Se dovessimo perdere questa sfida la colpa sarebbe solo mia", ha concluso.                                                fonte(AGI)

23/12/13

Il decreto Salva-Roma vuol salvare anche i palazzinari

Si chiede di nuovo la fiducia, e questa volta sul decreto salva-Roma. Il motivo del contendere è la proposta presentata da Fraccaro (M5S), che permette agli enti pubblici di recedere dagli affitti onerosi con un solo mese di preavviso: un provvedimento che riguarderebbe i costosi Palazzi Marini che ospitano Montecitorio (costati 444 milioni di euro in 18 anni, come sollevato da il Corriere della Sera) e che solo due giorni fa era stata annullato dal Senato.
A quel punto il Pd si era detto disponibile a reinserire lo stop, ma all’improvviso, secondo quando denunciato dai 5 Stelle, si è scoperto un emendamento alla legge di stabilità che annullerebbe nuovamente la “norma contro gli affitti lussuosi”.
Buonanno

La proposta del governo è quella di inserire la correzione nel primo decreto utile dopo Natale. I grillini: “Se non sarà messo nel milleproroghe il 27 dicembre, facciamo ostruzionismo fino a fine anno e salta il decreto Salva Roma”. In poche parole, se il governo non manterrà la promessa, Lega Nord e M5S riapriranno le ostilità alla Camera quando, archiviata la fiducia, si tratterà di dare il via libera al decreto con il voto finale sul provvedimento. Ma le opposizioni hanno l’appoggio anche del segretario democratico Matteo Renzi: “La norma contro gli affitti d’oro è giusta”, ha commentato a Che tempo che fa, “sono d’accordo con i 5 stelle. Nessuno ha il monopolio delle buone idee. E’ giusto chiedere sacrifici ai deputati. Possono benissimo avere uffici più piccoli”. E dopo l’apertura subito precisa: ” Il movimento Ciinque stelle non è un movimento fascista, sono sfascisti e in 3 o 4 decidono tutti tra loro perché molti, invece, ci vorrebbero dare una mano”. Neanche il tempo di cantare vittoria per la cancellazione dal decreto dell’emendamento che penalizzava i Comuni impegnati a combattere il gioco d’azzardo, che lo scontro si è spostato sulla delicata questione degli affitti d’oro. “La casta”, hanno commentato i deputati M5S Castelli e Fraccaro, “ha trovato un altro modo per bloccare il nostro intervento contro gli affitti d’oro. Abbiamo trovato un emendamento nella legge di stabilità che impedisce allo Stato di disdire alcuni contratti con i ‘palazzinari”. I responsabili sarebbero la Ragioneria dello Stato ed il Governo: “Abbiamo trovato questa norma, scritto sotto invito della Ragioneria dello Stato, con il quale il relatore del provvedimento della Stabilità esclude dalla rescissione dei contratti di affitto quei privati che hanno dei fondi di garanzia legati agli immobili in questione. Significa – spiega la deputata – che se i proprietari degli immobili hanno una assicurazione su quell’immobile, lo Stato non può disdire il contratto. E guarda caso, sembra che la società Milano 90 che affitta i locali alla Camera dei deputati una assicurazione del genere ce l’hanno”. Il ministro Dario Franceschini ha difeso invece la necessità di procedere con il voto di fiducia senza intervenire sugli affitti: “La commissione Bilancio della Camera ha fatto un lavoro importante sul testo del decreto, approvando alcuni emendamenti soppressivi su materie che erano state poste dal Senato. L’incrocio del calendario parlamentare con la legge di Stabilità, non essendo stato possibile raggiungere alcun accordo nella conferenza dei capigruppo, spingono il governo a porre la questione di fiducia”. E ha aggiunto: “E’ emerso in queste ore un problema nella Legge di stabilità che non si può modificare in questo provvedimento. Prendo l’impegno, a nome del Governo, di approfondire nella pausa di questi giorni come intervenire per correggere nel primo dei provvedimenti di urgenza che il governo sarà chiamato ad affrontare”. Ma in Aula per tutto il giorno è regnato il caos. Leghisti e i cinque stelle hanno chiesto a gran voce che il governo correggesse subito il pasticcio intervenendo sul decreto salva Roma, in discussione a Montecitorio. Uno per tutti il leghista Gianluca Buonanni, che dopo il suo intervento ha mostrato un “forcone” di cartone. Nella notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre, la Commissione bilancio della Camera aveva dato il via libera al testo: nell’ultima versione, erano state eliminate le norme che prevedevano tagli per i Comuni ‘no-slot’ che contrastano il gioco d’azzardo ed era stata reinserita la possibilità di recesso dagli affitti per i palazzi istituzionali. Prevista anche la soppressione del comma 20-septiesdecies dell’articolo 1 che consentiva alle Province la deroga al patto di stabilità. Il testo che a priori dovrebbe intervenire per permetter l’aiuto di alcune municipalizzate a Roma e che ha consentito alla capitale di votare il bilancio previsionale per il 2014, ha al suo interno anche “misure finanziarie urgenti per gli enti locali”.                                            fonte

13/11/13

Letta esorta ad avere fiducia:"L'Olimpiade è un obiettivo alla nostra portata, come la ripresa economica"

In un intervento al Coni, Letta esorta ad avere fiducia:"Ripresa a portata di mano, anche se i segnali ancora non si vedono" ammette il presidente del Consigio dei ministri Enrico Letta intervendo al Coni,e promette una nuova legge sugli impianti sportivi entro gennaio con cui lanciare la corsa ai Giochi estivi dopo il ritiro di Roma dalla gara per il 2020
Enrico Letta Presidente del Consiglio
"Per far ripartire l'economia e i consumi l'elemento di fiducia è fondamentale - ha continuato Letta -. Ci sono segnali macroeconomici che non si vedono nè si toccano, ma i dati ci dicono che la ripresa nel 2014 è a portata di mano". Tuttavia il presidente del Consiglio non ha potuto nascondere la difficoltà nel far quadrare i conti pubblici nel 2013.

Letta ha ribadito la necessità di un "intervento del pubblico, senza il quale tutto sarà più difficile e complicato" ricordando quanto fatto dall'esecutivo, nonostante le difficoltà a rispettare i paletti peri i conti pubblici, sul fronte "dell'edilizia scolastica e l'impiantistica sportiva".

E proprio per questo "il governo presenterà alla legge di stabilità un emendamento che risolva il problema dell'impiantistica sportiva che in Italia è complessivamente deficitario". Un provvedimento che, di fatto, supererebbe la legge sugli stadi già bloccata in Parlamento: "Nei prossimi giorni ci sarà la presentazione dell'emendamento e l'appello che faccio al parlamento è di approvarlo per avere da gennaio 2014 un quadro normativo coerente. Abbiamo bisogno di impianti sportivi moderni, che possano essere usati sempre durante tutta la settimana". Impianti nuovi e moderni che potrebbero essere il volano per la candidatura dell'Italia a ospitare le Olimpiadi del 2024: "E' una partita che dobbiamo giocare". Una presa di posizione che sembra chiudere il cerchio sulla crisi che ha travolto l'Italia. Così come a febbraio del 2012 l'ex premier Mario Monti ritirò la candidatura di Roma per il 2020 per "una scelta di responsabilità di fronte alla crisi", oggi Letta rilancia: "L'Olimpiade è un obiettivo alla nostra portata, come la ripresa economica".
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.