Il-Trafiletto
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19/12/17

Come trovare lavoro in rete: parole chiavi e motori di ricerca

Fonte - ELLE.it - Come trovare lavoro in rete è stato chiesto a una delle nostre relatrici di Elle Active!, Elisa Contessotto, creative strategist, seo expert e formatrice dell'area didattica di SEOZoom. 


Ecco i consigli da applicare subito se stai cercando lavoro in rete:


Intenti di ricerca precisi, ti conducono verso contenuti migliori: ogni volta che facciamo una ricerca su Google, che digitiamo una query, lo facciamo con un intento.

Stiamo cercando qualcosa e il motore di ricerca ci offre il risultato che ritiene rispondere meglio al nostro bisogno.

La query "offerte di lavoro" viene cercata in media 74mila volte al mese. I volumi di ricerca per i brand delle più note agenzie interinali superano le 400mila ricerche mensili.

Sono numeri incredibili se confrontati con gli annunci di lavoro effettivamente presenti in rete.

Ecco perché può essere strategico provare varie strade oltre alla ricerca di annunci più diffusa:

Qualche esempio: identificare le società di recruitment, seguire gli annunci di lavoro pubblicati direttamente dalle aziende (spesso presenti nella sezione 'career' o 'lavora con noi').

Ogni settore professionale ha le sue peculiarità anche nella modalità di accesso.

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02/10/17

Chiamata persa vuota conto telefonico

Fonte - Il Giornale - Una telefonata, poi riattaccano e l'utente richiama: scatta la truffa. 


La polizia con un messaggio sui social ha messo in guardia gli utenti su l'ultima truffa organizzata per prosciugare il conto.



Di fatto compare sul telefono una chiamata con un prefisso normale, ad esempio 02, quello di Milano.

Quando si risponde la conversazione non parte.

E così chi riceve la chiamata richiama quel numero, ma di fatto non risponde nessuno, un sistema prosciugherà il conto in base ai minuti che si passano al telefono quando si richiama il numero.

Un meccanismo diabolico che ha già fatto diverse vittime, così la polizia postale ha diramato una nota:

Il malcapitato riceve una telefonata da un numero che ha per prefisso 02 ( Milano) che, però, appena viene accettata fa cadere la linea - hanno dichiarato gli agenti.

Essendo costretto a richiamare perché potrebbe essere una telefonata importante, la vittima non riceve alcuna risposta dall’altra parte, bensì il suo credito inizia a diminuire in base al tempo trascorso in linea.

Ecco dunque la lista dei numeri da non richiamare:

+39 02 692927527; +39 02 22198700; +39 02 80887028; +39 02 80887589; +39 02 80886927. 

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24/06/17

Come dormire con il caldo: consigli utili

Come dormire con il caldo di questa estate che si preannuncia più rovente che mai, con temperature ben al di sopra dei 40 gradi ed un tasso di umidità oltre i limiti! 


Dormire con il caldo che accompagna le nostre notti è davvero un impresa titanica, sudore, afa, umidità e gola secca ci fanno passare le notti in bianco:

Come dormire con il caldo: consigli utili
Come dormire con il caldo: consigli utili
Alzarsi durante la notte per bere, essere stressati perchè non si trova posa ed il cuscino e madido di sudore emanando calura da qualsiasi parte lo si giri, sono tutti fattori che ci fanno stare male durante il giorno, facendoci diventare nervosi e stanchi prima ancora di iniziare la giornata!
Ecco dunque alcuni utili consigli per affrontare con le dovute accortezze il caldo delle notti estive che ormai sono arrivate, in modo tale da affrontare questo forte disagio con la giusta attitudine.

 
Per prima cosa sarà bene fare uso del cotone, lenzuola, indumenti e guanciali devono essere di fresco cotone, perchè è un tessuto che favorisce la traspirazione e assorbe il sudore.
Rinfrescatevi a dovere prima di andare a dormire, una doccia fresca e corroborante aiuta ad abbassare la temperatura del corpo ed eliminare il sudore dalla pelle:

 
in alternativa potete sempre fare un pediluvio con acqua fresca!
Rinfrescate le lenzuola prima di andare a dormire, magari mettendole nel frigo o nel congelatore per qualche minuto dentro un sacchetto.
Evitate di scaldare la stanza da letto, accendendo forni e similari, abbassate le luci artificiali.
Usate la buona e sempre utile borsa dell'acqua calda, si proprio quella che durante l'inverno di ha scaldato adesso d'estate potrà essere utile per rinfrescarvi:
riempitela con del ghiaccio, per applicarla a mò di impacchi sul collo, polsi e piedi!
Durante il giorno bevete molta acqua, almeno 8 bicchieri, circa 2 lt per intenderci, di cui l'ultimo prima di andare a letto:

mi raccomando non un bicchiere d'acqua ghiacciato, ma fresco!

19/06/17

Lavorare da casa seguendo 5 regole cardine

Con il Jobs act degli autonomi, debutta anche lo smart working che consente al dipendente di svolgere parte del lavoro a casa anziché in azienda. 


In realtà molto aziende hanno già iniziato a concedere questa possibilità ai dipendenti, ma da oggi con un quadro normativo più chiaro lo smart working acquista consistenza e può diffondersi tra le aziende.

La legge sullo smart working indica una serie di regole generali, sulla retribuzione, sui controlli e anche su eventuali sanzioni disciplinari del lavoratore fuori azienda.
Per avviare lo smart working o anche solo una sperimentazione azienda e dipendente (o sindacati) devono stipulare un accordo che disciplini nei dettagli lo svolgimento del lavoro fuori dall’azienda.

La legge comunque detta delle linee guida generali che serviranno per stipulare gli accordi specifici.

1 - Come funziona lo smart working
Le legge prescrive che datore di lavoro e dipendente possano accordarsi e firmare un’intesa che prevede lo svolgimento del lavoro fuori dall’azienda con tempi e orari da concordare.
Il dipendente utilizza strumenti tecnologici forniti dall’azienda o personali e può svolgere il lavoro dalla propria residenza, dal domicilio o dove vuole.
Il datore può decidere di riconoscere gli stessi incentivi fiscali e legati agli incrementi di produttività ed efficienza del lavoro subordinato svolto in forma ordinaria.

L’azienda resta responsabile della sicurezza sul lavoro e del funzionamento degli strumenti tecnologici a disposizione del dipendente.

2 – L’accordo per lo smart working
La legge spiega come deve essere stipulato l’accordo: deve essere in forma scritta e deve essere oggetto di comunicazione telematica obbligatoria preventiva.
Le parti possono decidere se stipulare un accordo a termine oppure a tempo indeterminato, in questo caso le parti possono chiedere il recesso con un preavviso di 30 giorni.
L’accordo deve disciplinare l’attività lavorativa fuori dall’azienda: si possono mettere limiti giornalieri, settimanali o mensili e prevedere forme di esercizio del potere direttivo e di controllo del datore di lavoro.

Infine si decide quali sono le condotte da sanzionare e con quali sanzioni disciplinari.

3 – Sicurezza 
Anche con lo smart working il datore di lavoro è obbligato a garantire la salute e la sicurezza del dipendente.
Per farlo deve consegnare al dipendente o al sindacato, almeno una volta l’anno, un’informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro.
4 – Lo stipendio
La legge fissa un principio sempre valido in caso di smart working:
il dipendente che svolge il lavoro con lo smart working “ha diritto ad un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato, in attuazione dei contratti collettivi, nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda”.
Discorso diverso se la penalizzazione economica è accompagnata da un riproporzionamento dell’orario di lavoro: in questo caso lo stipendio può essere ridotto.

5 – Smart working: infortuni e malattie
Anche il dipendente che lavora tramite smart working ha diritto alla tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Non solo, la legge prevede che il lavoratore abbia inoltre diritto alla tutela contro gli infortuni sul lavoro avvenuti durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello prescelto per lo svolgimento della prestazione lavorativa all’esterno dei locali aziendali.

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18/06/17

Come conservare bene le vostre scarpe

Se le vostre scarpe sono troppo strette o se volete saperne di più su di loro, in questo post vi darò qualche consiglio per migliorare il rapporto con le vostre calzature. 


Per togliere le macchie dalle scarpe di camoscio si può usare anche una normale lima per le unghie, strofinando prima la parte macchiata con acqua tiepida.

I prodotti per le mani possono essere utili anche per le calzature.
La conferma arriva dal solvente per le unghie, adatto per sbarazzarvi dei graffi e dalle strisciate scure che si formano sulla parte in gomma delle scarpe.
Per alcuni sarà scontato, ma molti non lo sanno: il deodorante funziona anche per i piedi.
In alternativa, per eliminare il cattivo odore si possono mettere nella suoletta delle scarpe del bicarbonato di sodio o del borotalco.

Il calore può ammorbidire la pelle (in particolare quella di camoscio), quindi per allargare le scarpe strette è consigliabile indossarle con dei calzettoni e riscaldarle con l'asciugacapelli.

Se non riuscite col calore, provate a cambiare elemento:
un ottimo metodo per allargare le scarpe strette infatti è quello di tenerle nel frigorifero per circa un'ora con sopra un sacchetto per alimenti riempito d'acqua a metà.
Le scarpe possono essere molto utili quando si viaggia, e non solo per camminare, provate a usarle come contenitori per imballare oggetti fragili e proteggere i vostri occhiali da sole o materiale in vetro, ad esempio.
Se venite sorpresi dalla pioggia e vi ritrovate le scarpe bagnate meglio non usare tovaglioli di carta per asciugarl, meglio la carta di giornale.
Il piede sudato può essere un problema non indifferente, specialmente nei mesi estivi quando non si indossano calze.

In questo caso per assorbire l'umidità è importante indossare calzini assorbenti in lana o materiale sintetico (da evitare quelli di cotone).
Questa informazione invece è utile per chi deve allargare delle ballerine, un tipo di scarpa spesso molto dolorosa.
Indossando dei calzini di spugna bagnati è possibile ammorbidire la pelle delle scarpe.

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08/03/17

Come rottamare bollo auto e cartelle esattoriali Equitalia

Come rottamare il bollo auto e tutte le cartelle esattoriali Equitalia ed i crediti con il fisco, questo e molto altro ancora riguardo il provvedimento. 


Il provvedimento di fatto non riguarderà soltanto le cartelle esattoriali di Equitalia, ma anche tutti i crediti col fisco.

Le sanzioni e gli arretrati sulla tassa per l'auto dunque potrebbero godere di alcuni sconti e potrebbero essere pagati in 5 rate.
E a questo procedimento aderiranno pure tutte le Regioni e i Comuni che non si affidano ad Equitalia per la riscossione e le ingiunzioni.

Come riporta diritto.it la procedura da seguire è molto semplice: saranno esentati dal pagamento delle sanzioni e degli interessi tutti coloro che hanno ricevuto cartelle con emissione tra il 2000 e la fine del 2016.

Bisognerà pagare la somma del bollo, gli interessi per il ritardo sulla iscrizione a ruolo, le somme dell'aggio e le spese per le procedure e per le notifiche delle cartelle.

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05/03/17

Come eliminare umidità in casa: rimedio definitivo

Come eliminare definitivamente l'umidità dalle pareti di casa nostra, quelle spiacevole oltre che dannose macchie di muffa nera che deturpano oltre che la vosta anche la salute di chi ci abita. 


Eliminare l'umidità dalle pareti delle stanze soggette a questo fastidio, è sempre stato un problema sopratutto per chi dovendoci abitare e addirittura dormire, si sente avviliito alla vista di quelle macchie nere di muffa:

Come eliminare umidità in casa: rimedio definitivo
Come eliminare umidità in casa: rimedio definitivo
Prodotti chimici che costano una cifra, da acquistare ogni anno o addirittura anche più spesso a seconda dei casi più estremi, pare non sortire alcun effetto su questa "bestia nera" che assale i muri e le pareti della nostra abitazione!
Come fare allora per eliminare la muffa causata dall'umidità dalle pareti di casa nostra? Dove la chimica non riesce ci pensa "madre natura"!

Proprio cosi, il rimedio naturale pare essere quello più efficace per eliminare definitivamente la muffa da casa nostra:
Infatti bastanno solo un paio di cucchiai di bicarbonato di sodio, acqua naturale, acqua ossigenata e sale fino per realizzare una miscela che eliminerà definitivamente la mufa dalla nostra vita.
Per preparare la misclea composta da quanto accennato sopra, agiamo cosi:
  • sciogliamo 2 cucchiai di bicarbonato di sodio in 700 ml di acqua e uniamo 2 cucchiai di sale fino;
  • versiamo la soluzione ottenuta in un contenitore da un litro con spruzzino e aggiungiamo 2 cucchiai di acqua ossigenata a 30-40 volumi.
  • agitiamo bene e spruzziamo sulla superficie con la muffa, utilizzando una spazzola a setole dure o uno spazzolino. 

20/02/17

Novità scadenze revisione auto 2017

Novità, scadenze e molto altro ancora verrà introdotto in questo 2017 per quel che concerne la revisione dell'auto. 


Con il nuovo anno arrivano anche novità per la revisione dell'auto. Il primo gennaio di quest'anno è entrata in vigore una nuova direttiva europea che richiede una maggiore preparazione per il personale addetto alla revisione auto.

"Gli standard elevati dei controlli tecnici - si legge nel testo della direttiva 2014/45/UE - richiedono che il personale che effettua i controlli possieda un livello elevato di capacità e di competenze".
"È opportuno quindi introdurre un sistema di formazione che comprenda una formazione iniziale e corsi periodici di aggiornamento o un esame appropriato.

Dovrebbe essere definito un periodo transitorio per consentire il passaggio senza difficoltà del personale attuale addetto ai controlli a un regime di formazione periodico o di esame", recita il provvedimento.
"Al fine di assicurare standard elevati in materia di formazione, competenze e controllo, agli Stati membri - prosegue la direttiva - dovrebbe essere consentito di prescrivere competenze supplementari e corrispondenti requisiti in materia di formazione".
Nell'ambito della discussione sulla legge di bilancio 2017, la commissione Bilancio della Camera dei deputati ha bocciato l'emendamento presentato dal parlamentare del Pd Francesco Ribaudo, secondo il quale "gli uffici competenti del Dipartimento per i trasporti terrestri e le imprese autorizzate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti [...]

Prima di effettuare la revisione ai veicoli soggetti alla revisione obbligatoria" avrebbero dovuto "verificare l'avvenuto pagamento, dell'anno in corso e degli anni precedenti, della tassa di proprietà, della tassa di circolazione e della situazione di fermo amministrativo".

Al momento della revisione, dunque, non si controllerà il bollo auto .

REVISIONE AUTO: QUELLO CHE C'E' DA SAPERE...Leggi articolo originale

07/06/15

Proteggere Tablet e Smartphone in Spiaggia | Cosa ...

UNIVERSO NOKIA: Proteggere Tablet e Smartphone in Spiaggia | Cosa ...: Portare i nostri tablet e smartphone in spiaggia è una comodotà, ma anche un rischio visto il rischio che esiste di farli cadere in acqua o...

11/10/14

Saper leggere il contatore Enel

Ecco alcune semplici indicazioni per leggere in maniera adeguata il contatore Enel:

1) osservando il contatore si può notare un display, a destra di esso vi è il cosiddetto “pulsante di lettura”. Prima di procedere con la lettura, assicuratevi che funzioni: basta guardare il display, nell’angolo in basso a sinistra dovrebbe comparire l’indicazione “L1″, se invece appare un triangolo con un punto esclamativo e in casa non vi è corrente, sarà il caso di contattare gli operatore Enel.
Contatore Enel
immagine presa dal web

2) leggere il contatore Enel è semplice, vi basterà schiacciare il pulsante a destra del display così da scandire in successione le varie pagine di lettura del contatore. La prima volta che si schiaccia il “pulsante di lettura” comparirà la scritta “Numero Cliente” subito seguita dal vostro codice identificativo. La seconda volta che si esercita pressione sul pulsante, si potrà visualizzare la tariffa in vigore, se viene mostrata la sigla T3 sarà applicata una tariffa fissa, mentre se essa si alterna a T2 sarà applicata la tariffa bioraria.

3) potranno essere visualizzate le voci F1, F2, F3, che fanno riferimento a tre differenti fasce orarie: la Fascia 1 va dalle 8,00 alle 19 di tutti i giorni feriali eccetto sabato. La Fascia 2 vale dalle 7,00 alle 8,00 e dalla 19,00 alle 23,00 dei giorni feriali, sabato escluso. Infine, la Fascia 3 va dalle 00,00 alle 7 e dalle 23 alle 24 dal lunedì al sabato, tutte le domeniche comprese, più relativi festivi (1 gennaio, 6 gennaio, giorno di Pasquetta, 25 aprile, 15 agosto, 1 novembre, 25 e 26 dicembre).
4) il terzo “push” vi consentirà di visualizzare la potenza istantanea, che si aggiorna automaticamente ogni 2 minuti, essa rappresenta la potenza utilizzata al momento della lettura.
5) se continuate a premere il pulsante arriverete finalmente alla sezione di vostro interesse e apparirà il messaggio “Lettura – Potenza“. Da qui potranno essere visionari i consumi del periodo ATTUALE. Quindi avremo un A1 (riferito al consumo in fascia oraria F1), un A2 (che fa riferimento alla fascia oraria due) e A3 (riferito ad F3). Le prime A1, A2, A3, riferiscono al consumo effettivo di KWh nel periodo attuale, al contrario, continuando a premere il pulsante di lettura, appariranno nuovamente le voci “A1, A2, A3″ ma queste faranno riferimento al consumo reale del mese PRECEDENTE. Se avete altri dubbi, questi possono essere dissipati scaricando la guida ufficiale messa a disposizione dall’Enel.

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