Il-Trafiletto
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05/03/17

Come eliminare umidità in casa: rimedio definitivo

Come eliminare definitivamente l'umidità dalle pareti di casa nostra, quelle spiacevole oltre che dannose macchie di muffa nera che deturpano oltre che la vosta anche la salute di chi ci abita. 


Eliminare l'umidità dalle pareti delle stanze soggette a questo fastidio, è sempre stato un problema sopratutto per chi dovendoci abitare e addirittura dormire, si sente avviliito alla vista di quelle macchie nere di muffa:

Come eliminare umidità in casa: rimedio definitivo
Come eliminare umidità in casa: rimedio definitivo
Prodotti chimici che costano una cifra, da acquistare ogni anno o addirittura anche più spesso a seconda dei casi più estremi, pare non sortire alcun effetto su questa "bestia nera" che assale i muri e le pareti della nostra abitazione!
Come fare allora per eliminare la muffa causata dall'umidità dalle pareti di casa nostra? Dove la chimica non riesce ci pensa "madre natura"!

Proprio cosi, il rimedio naturale pare essere quello più efficace per eliminare definitivamente la muffa da casa nostra:
Infatti bastanno solo un paio di cucchiai di bicarbonato di sodio, acqua naturale, acqua ossigenata e sale fino per realizzare una miscela che eliminerà definitivamente la mufa dalla nostra vita.
Per preparare la misclea composta da quanto accennato sopra, agiamo cosi:
  • sciogliamo 2 cucchiai di bicarbonato di sodio in 700 ml di acqua e uniamo 2 cucchiai di sale fino;
  • versiamo la soluzione ottenuta in un contenitore da un litro con spruzzino e aggiungiamo 2 cucchiai di acqua ossigenata a 30-40 volumi.
  • agitiamo bene e spruzziamo sulla superficie con la muffa, utilizzando una spazzola a setole dure o uno spazzolino. 

23/03/14

Il farmaco che rivoluzionò il mondo della medicina: la Penicillina.

Negli anni 20 moltissime persone morivano a causa di infezioni batteriche, alcune volte causate da piccolissimi e semplicissimi graffi. Alexander Fleming, uno scienziato e dottore scozzese, stava lavorando in un ospedale di Londra. Lui stava cercando di scoprire i modi per combattere i batteri. Fleming in quel periodo era alle prese con un pericolosissimo batterio chiamato stafilococco. Un giorno,nel chiudere frettolosamente il suo laboratorio perché stava partendo per le vacanze, dimenticò di lavare tutte le apparecchiature prima di lasciarlo. C’era una capsula nella quale stavano crescendo gli stafilococchi. Quando alcune settimane più tardi, Fleming tornò dalle vacanze, si accorse che c’era qualcosa simile a muffa in quella capsula che aveva contaminato le colture, e si accorse anche che la crescita del pericoloso batterio stafilococco si era fermata,probabilmente, pensò, a causa di questa muffa. Fleming chiamò questo antibiotico penicillina. Sapeva che la penicillina poteva essere un’importante scoperta, quindi fece alcuni esperimenti con essa. Tuttavia, non essendo un farmacista, per lui era difficile produrre la penicillina pura. Chiese aiuto ad alcuni scienziati colleghi ma nessuno sembrava interessato nel produrre la penicillina. Fleming ha dovuto aspettare più di dieci anni prima che due brillanti scienziati, Howard Florey e Ernst Chain, finalmente trovarono un modo facile per produrre la medicina. Nel maggio del 1940, il gruppo di ricerca di Florey ebbe abbastanza penicillina per poterla sperimentare con gli animali per la prima volta. Con un semplice esperimento, iniettarono un pericolosissimo batterio in otto topi. Un ora dopo, diedero la penicillina solo a quattro topi. Dopo alcune ore, i quattro topi con la penicillina stavano bene, mentre gli altri quattro erano tutti morti! Durante la Seconda Guerra Mondiale, la penicillina ha salvato molte vite, e nel 1945 Fleming, Florey e Chain vinsero il Premio Nobel per la medicina. Ancora oggi questo antibiotico è utilizzato per combattere la maggior parte dei batteri gram positivi come gli stafilococchi e gli streptococchi, le spirochete (Treponema pallidum e Leptospira), gonococchi e meningococchi.
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