Il-Trafiletto
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06/04/14

How I Met Your Mother e il finale alternativo

Probabilmente molti di voi hanno sentito parlare di How I Met Your Mother. Serie televisiva Americana trasmessa dalla CBS (e in Italia da Italia1) che si è conclusa da poche settimane con la nona stagione.

Il finale che i nostri autori, Carter Bays e Craig Thomas, avevano pensato per noi non è stato molto gradito da gran parte dei fans. A tal punto che molti di loro, a quanto pare, avrebbero fatto una petizione per cambiare il finale.
How I Met Your Mother

SPOILER!
Nel'ultima puntata vediamo Robin e Barney che divorziano, Tracy, la moglie di Ted, morire e quest'ultimo correre fino alla casa di Robin con la tromba blu e rimettersi con lei (grazie alla "benedizione" dei figli).

Deadline ha informato che l'edizione home video avrà un finale diverso intitolato "happy ending". Il sito spiega che il finale sarà un rimontaggio dove probabilmente Tracy non muore e rimane con Ted e il matrimonio tra Barney e Robin non finisce.

Qualche giorno fa stava circolando su YouTube un video fatto da un ragazzo che proponeva un finale alternativo di HIMYM. Il video è stato rimosso, Deadline pensa che possa essere stato cancellato perchè troppo simile al finale che verrà proposto nella versione home video.


02/02/14

La scienza che ruolo ha avuto nel delitto di Meredith Kercher?

La scienza che ruolo ha avuto durante le indagini nel delitto di Meredith Kercher? Sono in tutto 53 gli anni di carcere inflitti ai 2 dei 3 indagati, esattamente: 28 per Amanda Knox e 25 per Raffaele Sollecito.

Questo è quanto ha sentenziato la Corte d’assise d’appello di Firenze, incaricata a giudicare i due imputati per l’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007.
Nel 2011 in una altra sentenza di secondo grado i giudici si erano espressi a favore di Knox e Sollecito, assolvendoli dal reato, ma nel mese di marzo del 2013 la Corte di Cassazione aveva reso nullo il verdetto, affermando che era necessario la ripetizione del processo. In precedenza l’assoluzione era stata emessa perché le prove di colpevolezza a carico di Amanda e Raffaele non erano stateritenute affidabili. Il tribunale di Firenze invece non è dello stesso avviso, confermando la colpevolezza per entrambi gl'imputati.
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Indagini sul luogo del delitto Kercher

Il ruolo della scienza.
Nella vicenda Kercher c’è tanta scienza. Genetica forense, soprattutto. Perché a inchiodare i due è stata la prova del dna effettuata su un coltello ritrovato nella cucina di Sollecito e sul gancetto del reggiseno di Meredith. In particolare, i periti avevano rinvenuto tracce di dna compatibile con quello della ragazza uccisa sulla lama e con quello di Amanda Knox sul manico. Sul gancio del reggiseno, invece, era stato ritrovato materiale genetico di Sollecito.

Per analizzare il dna, la polizia scientifica ha seguito la procedura standard di amplificazione (cioè replica in più copie) ed elettroforesi (applicazione di un campo elettrico per separare le particelle). I periti hanno ottenuto un grafico composto da una serie di picchi, che poi sono stati confrontati con l’impronta genetica degli imputati. Dalle analisi è emerso che i campioni combaciavano. Il che secondo l’accusa, dimostra inequivocabilmente che Sollecito e Knox sono colpevoli.

Ripetibilità, soglie e contaminazioni.
In genetica forense, comunque, una sola prova non basta. È necessario che il test sia riproducibile e dia sempre lo stesso risultato. Inoltre, per scongiurare il rischio di contaminazioni con dna estraneo (quello di tutte le altre persone che nel corso del tempo sono venute a contatto con l’oggetto da esaminare, poliziotti compresi), gli investigatori hanno imposto una soglia di contaminazione: se il materiale genetico è al di sotto di una certa quantità (50 unità di fluorescenza [Rfu] per i laboratori americani, 30 per i Ris italiani), non può esser preso in considerazione e usato come prova.

La difesa.
È proprio a ripetibilità e contaminazioni, in effetti, che si è appellata la difesa di Sollecito e Knox. Sostenendo che il materiale genetico ritrovato sul coltello fosse sotto soglia e che le impronte sul reggiseno fossero in realtà un mix di diverse persone. Lo stesso Sollecito ne ha parlato diffusamente sul suo blog: “È importante conoscere la quantità del dna per sapere se è possibile ripetere l’analisi e ottenere un risultato affidabile. È necessario fare almeno una seconda amplificazione, soprattutto quando ci si trova alle prese con una scarsa quantità di dna.

[La scientifica] ha ottenuto un profilo in cui su 32 alleli ben 28 erano al di sotto dell’altezza minima di 50 Rfu”. E ancora: “La seconda analisi ha ottenuto un risultato peggiore del primo”, affermazione cui è allegata una tabella con i risultati dell’analisi. Sollecito, inoltre, sostiene che la scientifica abbia deliberatamente ignorato profili genetici di altre persone rinvenuti sul gancetto di reggiseno (in realtà il perito Stefanoni, in merito a questo punto, afferma semplicemente che “è una cosa sulla quale non mi sento di esprimere” perché il materiale genetico non appartenente a Sollecito è insufficiente).

L’accusa.
Gli scienziati, già nel 2011, avevano risposto a queste obiezioni. Giuseppe Novelli, genetista, rettore dell’Università di Tor Vergata e consulente per la procura, ci aveva raccontato che “il dna c’è ed è inequivocaibile. C’è da capire perché è lì, chi ce l’ha messo, ma non si può dire che non sia sufficiente”. Spiega Novelli che la polizia aveva dimostrato l’assenza di qualsiasi contaminazione nei campioni – affermazione accettata dalla Corte – e che la soglia indicata dagli statunitensi, 50 Rfu, è uno standard che “non ha senso”. È bene comunque precisare che, mentre il materiale genetico rinvenuto sul coltello è sotto la soglia, quello sul gancetto del reggiseno è ampiamente superiore a 50 Rfu. Per ora, dunque, il capitolo è chiuso. Resta da vedere cosa succederà in terzo grado.

24/01/14

Siamo sempre e solo noi... in fondo alla classifica | Sperimentazione animale: Italia sotto accusa!

Siamo sempre e solo noi...in fondo alla classifica! L'Italia, risulta essere in fondo, anche nella decenza riguardo la sperimentazione animale.
La nostra Nazione, infatti, è l’unica tra gli stati membri a non aver ancora metabolizzato la direttiva 63, emanata il 22 settembre 2010 dal Parlamento europeo alfine di regolamentare la “protezione degli animali utilizzati a fini scientifici”.

E pensare che da Bruxelles era già giunta, lo scorso mese di giugno, un primo avvertimento, affinchè potessimo recepire quanto prima il senso della normativa: termine ultimo per la sua introduzione nel diritto nazionale era fissato alla data del 10 novembre 2010, mentre la scadenza per l’approvazione aveva termine il primo gennaio 2013. Insomma, un bel po di tempo per poterne capire il significato, ma evidentemente siamo troppo duri di comprendonio, al punto tale che siamo stati capaci di sprecare la bellezza di quasi 3 anni andando fuori tempo massimo. E' per tale motivo che dunque la Commissione europea, cosi come riporta l’Ansa, sta meditando di prendere le contromisure, denunciando l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione: se il tribunale dovesse condannare il nostro paese, si prospetta il pagamento di ben 150.000 € di multa per ogni giorno ulteriore di violazione ( niente male, tanto c'è chi paga!).

In realtà, qualcosa l’avevamo fatta. Peccato che il decreto legislativo che avrebbe dovuto recepire la normativa europea sia ancora bloccato al Senato. Nella proposta di legge, la 587 del 2012, l’Italia ha tra l’altro inserito vincoli molto più restrittivi di quelli previsti dalla direttiva stessa.
Sperimentazione animale

L’articolo 13 contiene infatti una serie di emendamenti che introducono ulteriori divieti e obblighi per i ricercatori: tra questi, il divieto di xenotrapianti, cioè il trapianto tra organi di specie diverse, e sostanze d’abuso, il divieto di “esperimenti e procedure che non prevedono anestesia o analgesia” e di quelli condotti su “cani, gatti e primati non umani” e l’“orientamento della ricerca all’impiego di metodi alternativi”.

Restrizioni che molti, all’interno della comunità scientifica, temono possano segnare la fine di molti studi di biomedicina e farmacologia: “Basterebbe che l’Italia, come hanno già fatto Gran Bretagna, Francia, Spagna, Belgio, Danimarca, Svezia, Germania e altri paesi, recepisse così com’è la direttiva europea in materia”, ci aveva detto Marta Piscitelli, vice presidente dell’Associazione Italiana per le scienze degli animali di laboratorio. I vincoli introdotti dall’Italia, oltre a violare l’articolo 2 della normativa Ue (che prevede appunto che gli stati membri avrebbero dovuto “informare la commissione” entro il 1 gennaio 2013 qualora avessero voluto introdurre misure nazionali più rigorose), sono stati giudicati “immotivati, poco argomentabili e di difficile condivisione”. Insomma, non ci facciamo mancare nulla, esageriamo sempre e comunque: complimentoni!!

26/12/13

Rockstar vende i suoi brevetti sulle tecnologie wireless.

Rockstar, un consorzio appoggiato sia da Apple, Microsoft e Blackberry, è alla ricerca di qualcuno che possa acquistare la proprietà completa di alcuni dei suoi brevetti wireless, in quanto che sembra che nessuno ne vuole acquisire la licenza.

Il Consorzio Rockstar, formato da diverse società tecnologiche, e tra queste ci sono pure Apple e Microsoft, sta cercando di trarre profitto dalla vendita di una parte dei suoi brevetti riguardanti tecnologie wireless, in base a quanto riporta Bloomberg.
Fonti anonime hanno fatto sapere che Rockstar è impegnato in trattativa alfine di vendere brevetti Nortel Networks, i quali sono prevalentemente legati alla tecnologia wireless, in quanto il Consorzio non è stato capace di concederli in licenza a qualche società interessata.
Il consorzio Rockstar
I titolari dei brevetti in vendita potranno a loro volta concedere in licenza, l'uso della tecnologia brevettata ad altre società, perchè ne acquisiranno ogni singola forma della proprietà.
Il consorzio, che comprende anche BlackBerry, Ericsson e Sony, ha combattuto con Google per l'acquisto di 6.000 brevetti Nortel nel 2011 per un valore complessivo di 4,5 miliardi di dollari.
I brevetti riguardano tecnologie legate al wireless, wireless 4G, data networking, ottiche, voce, Internet e semiconduttori.
Rockstar ha recentemente presentato denunce contro Google e altri produttori di smartphone come Samsung e HTC per rivendicare la proprietà intellettuale dei suoi brevetti. Rockstar ha già iniziato la vendita di alcuni dei sopracitati brevetti. Nel mese di luglio, la società Spherix Inc. ha fatto sapere di avere acquisito una serie di brevetti da Rockstar. Spherix ha pagato una cifra indefinita in contanti e 1 milione in stock option, con l'accordo finale che vede Rockstar riceve una percentuale degli utili futuri che Spherix avrà dai brevetti acquisiti.
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