Il-Trafiletto
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12/08/15

Attenzione ai Cocktail, sono Bombe Caloriche

Sono sufficienti un paio di queste bevande per assumere un apporto calorico sufficiente per un’intera giornata. 

E’ tempo d’estate, di vacanze, di feste, di apericene, di sane bevute. Ma se si tratta di bevande alcoliche, allora è meglio fare attenzione e darsi una regolata, non solo perché gli alcolici sono dannosi per la salute in genere, ma anche perché sono bevande talmente ricche di calorie da non rendersi conto che basta poco per superare abbondantemente il fabbisogno calorico giornaliero; se poi, come spesso capita, si aspetta la stagione estiva per ritrovare la forma fisica con una dieta, con un paio di cocktail in compagnia di amici e di una buona musica vedremmo il nostro “sacrificio” alimentare vanificarsi nel nulla.

  I cocktail che siamo soliti consumare durante le sere d’estate, sono delle vere e proprie “bombe caloriche”, molte di più di quante si possa immaginare. A metterci in guardia è EVENTA, l’agenzia britannica di organizzazione di eventi, che stila una classifica dei cocktail con maggior apporto calorico, dove al primo posto campeggia il “Long Island”, che con le sue 720 calorie viene paragonato ad un paio di junk food , wurstel avvolti nella pasta sfoglia. Il ”Margarita” dall’alto delle sue 680 calorie sostituisce tranquillamente una porzione di roastbeef, mentre la Pina Colada fa rimpiangere un sostanzioso piatto di lasagne con le sue 640 calorie.

Va un pochino meglio se si sorseggiano cocktail come il Mojito, Bloody Mary, Tequila, Gin tonic, con quantità molto minori di calorie ( 120-195), La scelta ottimale sembra cadere su Cuba Libre, che se preparato con bibita diet ci omaggia con sole 86 calorie.

Comunque alla base di tutto l’importante è conoscere i propri limiti e soprattutto riconoscere immediatamente gli avvertimenti che il nostro organismo ci invia, sia per non vanificare l’obiettivo ponderale che si è prefissati, sia per far sì che una serata passata in allegria possa trasformarsi , come non di rado accade, in tragedia.

17/06/14

La Scienza in Piazza | Food Immersion

La fondazione Marino Golinelli
La fondazione Marino Golinelli e il Comune di Bologna hanno organizzato una nutrita serie che comprende oltre 100 eventi che hanno avuto luogo nell'arco delle due settimane dal 28 Marzo al 13 Aprile.

Il tema principale che ha legato i diversi momenti della manifestazione è il cibo, in particolare per quanto riguarda: nutrizione e lotta allo spreco; opportunità di scambio culturale; consumo consapevole e sostenibilità.
Si sono toccati cosi diversi temi: scienza, tecnologia, agronomia, botanica, medicina, educazione alimentare, sport, igiene e molto altro. Il centro storico di Bologna e alcuni quartieri cittadini si trasformeranno in un Science Centre.

Ci saranno numerose attività: tavole rotonde, workshop, incontri con gli autori, laboratori, mostre, esposizioni, eventi animati e anche un Children Center che accoglierà i bambini dai 2 agli 11 anni.(science)


22/04/14

Pomodori rossi di salute

Questo ortaggio, oggi così universalmente apprezzato sia in cucina che dai nutrizionisti, non ha sempre avuto vita facile. Castore Durante, famoso medico attivo intorno alla metà del Cinquecento, così sottolineava le scarse, a suo dire, qualità dei pomodori: «Frigidi come le mandragore, mangiansi con pepe, sale e olio ma danno poco e cattivo nutrimento».

S.Marzano
Verso la fine del Settecento compaiono, in libri di ricette o di giardinaggio, i primi accenni all'uso alimentare di questa solanacea. Da Le bon jordinier, pubblicato nel 1785, apprendiamo che «i frutti del pomodoro si mangiano solo cotti; alcune persone si adattano a mangiarli crudi, malgrado il loro sapore giudicato generalmente sgradevole». Oggi sappiamo che il pomodoro fluidifica il sangue, favorisce l'eliminazione dell'acido urico, regola l'intestino pigro e, per la sua ricchezza di vitamina C e caroteni (precursori della vitamina A), protegge efficacemente le arterie. Consumare pomodori ben maturi, freschi e crudi, in insalate miste e integrate con aromi quali basilico, aglio, cipolla, rucola, origano, maggiorana può portare notevoli vantaggi agli arteriosclerotici, agli ipertesi, agli obesi. Recentemente si sono apprezzate le proprietà antiossidanti e antitumorali del licopene, uno dei pigmenti rossi del pomodoro. Studi condotti presso la Harvard School of Public Health (Usa) hanno accertato che il licopene riduce del 45 per cento il rischio di tumore alla prostata. Il licopene è termostabile, resiste al calore, e si trova quindi anche nella salsa per la pasta o la pizza. Esperienze italiane testimoniano l'utilità dei pomodori nella riduzione del rischio di tumori allo stomaco, al colon e al retto. Vanno però assolutamente evitati i pomodori non perfettamente maturi: sono ricchi di solanina, un alcaloide tossico per il sistema nervoso. Non si dimentichi, infine, che il pomodoro,come altre solanacee (patate, peperoni, melanzane), può aggravare l'artrite in alcuni soggetti predisposti.

17/02/14

Ecco una opportunità di lavoro: Arriva il primo Master on-line in Italia su Nutrizione e Dietetica Applicata allo sport

In tempi magri come questi meglio saperne fare di "mestieri". Arriva il primo Master on-line in Italia su Nutrizione e Dietetica Applicata allo sport. Ad organizzarlo è l’Università Politecnica delle Marche; il settore sta riscuotendo un notevole interesse, è sempre maggiore la richiesta di esperti da parte dei praticanti di attività sportiva di ogni disciplina e livello. Il Master di I livello in Nutrizione e Dietetica applicata allo sport si propone come fine quello di consentire ai laureati in Medicina e Chirurgia, Scienze e tecnologie farmaceutiche, Scienze biologiche e motorie, nonché ai possessori del diploma ISEF e del diploma universitario in Dietistica, di acquisire conoscenze sulla gestione di problematiche alimentari e nutrizionali applicate all’ambito sportivo per soggetti sani (amatori e non) e per soggetti con diagnosi di patologie metaboliche (es. diabete) e/o funzionali (es. cardiopatie, miopatie).

Nutrizione Dietetica e Sport
Altri professionisti, in possesso di altre lauree, ma ugualmente interessati a tali argomenti, troveranno in questa offerta formativa i mezzi adeguati per acquisire valide e concrete conoscenze su temi spesso trattati in forma contradditoria. Il Master di I livello in Nutrizione e Dietetica Applicata allo Sport, strutturato in 9 moduli, esami e progetto finale (Tesi), poggia sullo strumento del Campus Virtuale. Lo studente, seguito da un tutor personalizzato, potrà realizzare e complementare gli studi intrapresi con il materiale didattico ricevuto al proprio domicilio, collegandosi al portale Internet dei corsi quando lo ritiene necessario, con la possibilità ad esempio di accedere alle domande di autovalutazione con soluzioni e commenti, partecipare a forum e condividere esperienze con alunni di tre diversi continenti. Il titolo di Master ottenuto è riconosciuto a livello internazionale. Per informazioni visitare il sito www.funiber.it, scrivere a univpm@funiber.org o chiamare il numero 071 2204160 (Università Politecnica delle Marche – Facoltà di Medicina).

21/01/14

Società Umbria operante nel settore della nutraceutica raddoppia il proprio fatturato nel 2013

Altra buona notizia. Un'azienda umbra, specializzata nella produzione in dispositvi medici, ha raddoppiato il proprio fatturato, chiudendo il 2013 a quota 10 milioni di euro. Triplicato anche il personale.

 

Azienda umbra corre verso Russia, Turchia ed Europa con il sostegno di Simest Pizeta Pharma Spa si consolida. La società umbra, nata a Ponte San Giovanni (Pg) nell'ottobre del 2010, specializzata nella produzione di dispositivi medici, prodotti di nutrizione complementari alla medicina tradizionale e probiotici a ceppo specifico di seconda generazione (partecipata al 5% da Gepafin, finanziaria della regione dell'Umbria, e al 5% dalla Zernike Meta Ventures, società di capitali privati e pubblici che opera nel campo degli start-up aziendali), ha raddoppiato il proprio fatturato chiudendo il 2013 a quota 10 milioni di euro. Triplicato dal 2011 anche il personale fisso che oggi si attesta sulle 100 unità, distribuito tra ricerca, marketing, amministrativo e commerciale.


Già in cantiere tre nuovi prodotti da lanciare sul mercato per il 2014. "Si tratta – spiega Lucio Leonardi, vice presidente Pizeta Pharma Spa – di un farmaco naturale hormone free per la menopausa, Femal, attivo sia nei casi di menopausa naturale che nei casi di menopausa indotta dalla chemioterapia; l'Astarte, un nuovo probiotico attivo che agisce a livello intestinale e che, grazie alla combinazione di 4 diversi lactobacilli, previene e cura le vaginosi batteriche, anche quelle croniche; e un integratore alimentare per l'endometriosi e la dismenorrea". L'azienda umbra, grazie al supporto di Simest, la società italiana che assiste le imprese italiane che investono all'estero, ha in progetto di svilupparsi nei paesi dell'Est, della Russia e dell'Europa, guardando con interesse a Spagna e Francia, ma anche a Turchia (che potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per l'espansione nell'area Sud mediterranea) e al Brasile (importante punto di appoggio per tutto il Sud America). "La società – spiega Maurizio Zampetti, presidente Pizeta Pharma Spa – ha terminato lo start-up e, dopo tre anni dall'apertura, per il primo anno, chiude in utile. L'idea è quella di continuare a crescere, aprendo nuove sedi all'estero per avere così delle basi per la commercializzazione dei nostri prodotti. Per il futuro l'obiettivo è quindi quello di consolidare l'azienda e di posizionare sul mercato nuovi prodotti. In programma c'è anche la realizzazione di una nostra sede produttiva". In Italia il mercato del farmaco tradizionale è sostanzialmente stazionario, mentre il mercato degli integratori è in crescita del 4 per cento. Pizeta Pharma Spa, unica società in Umbria che opera nel settore della nutraceutica, è forte di ben 15 prodotti già inseriti sul mercato, al 70% dedicati alla cura della donna, al 20% alla dermatologia e al 10% all'angiologia.                                                    fonte Il Sole24ORE

20/10/13

Il Regno Unito ospita il primo hamburger di carne artificiale!

Servito il primo hamburger di carne artificiale nella capitale del Regno Unito. Cotto e mangiato in diretta in uno studio televisivo di Londra il primo hamburger creato facendo uso delle cellule staminali di un mucca, sviluppate in vitro fino ad ottenere i 140 grammi di manzo, "sintetico" ma del tutto indistinguibile, chiaramente non il sapore, da un hamburger originale. Alfine di produrre la carne, lo scienziato olandese Mark Post è partito da cellule staminali prelevate da un manzo, per poi farle moltiplicare e crescere in un liquido di coltura di origine animale, ma già si sta cercando un alternativa per poi spingerle ad evolversi in tessuto muscolare. Tale procedimento è durato tre mesi.
L'esperimento ha dato vita a carne sufficente per un hamburger, cucinato con aggiungendo soltanto un pizzico di sale e pepe. Adesso i palati fini della tavola faranno valere le loro ragioni, denunciando che il sapore non è affatto piacevole, dato che è stato prodotto soltanto da tessuto muscolare, e che gran parte del gusto della carne è dovuto al grasso e al sangue.
Al momento, oltretutto, la carne artificiale non presenta affatto nessuna convenienza economica: per crearla sono stati spesi infatti ben 250.000 Euro, forniti da un anonimo finanziatore, il che ne fa probabilmente l'hamburger più costoso della storia. Con questa esibizione chiarmente Mark Post spera di trovare nuovi fondi per le sue ricerche.
Lo scienziato ritiene che, dopo avere dimostrato che esiste la possibilità di produrre carne commestibile artificialmente , il prezzo di produzione calerà rapidamente fino a divenire più basso di quello della carne vera. 
Hamburger di carne artificiale

Lo scienziato Olandese sta già studiando il modo di generare anche cellule adipose e persino ossee (per chi vuole rosicchiare una braciola artificiale), nonché di equipaggiare la sua carne di un sistema circolatorio che consenta di produrla in grossi tranci, perchè al momento cresce in sottili striscioline, in quanto che il liquido nutriente non riuscirebbe a raggiungere le cellule.
La produzione di carne è attualmente sotto accusa per la sua scarsa sostenibilità: allevare bovini e suini occupa una quantità di suolo coltivabile sproporzionata rispetto alla quantità di cibo ottenuta, e produce in abbondanza gas che contribuiscono al riscaldamento globale. Secondo Post la carne artificiale risolverebbe questo problema, soddisfacendo le tendenze carnivore di molti esseri umani con un consumo di risorse che, secondo le prime stime, sarebbe molto inferiore di quello della carne autentica (dal 60% al 90% in meno). E senza far soffrire alcun essere vivente.
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