Il-Trafiletto
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27/03/14

"Gocce" di notizie: Pescara: 250 mila tonnellate di rifiuti tossici avvelenano l'acqua

Pescara-700 mila consumatori contaminati dall'acqua avvelenata dalla discarica Bussi sul Tirino, la più grande bomba ecologica d'Europa. E' una relazione da brivido quella dell'Istituto superiore della sanita' (Iss) che per la prima volta, dal sequestro del sito avvenuto nel 2007, ha messo nero su bianco, in una relazione di 70 pagine, i veleni di Bussi, circa 25 ettari di terreno analizzati scientificamente.

Le acque contaminate della discarica vengono messe in relazione con "la pericolosita' per la salute umana". Acqua di cui hanno usufruito cittadini e utenze sensibili come ospedali e scuole. Nel sito sono state interrate circa 250 mila tonnellate di rifiuti tossici e scarti industriali della produzione di cloro, soda, varechina, formaldeide, percolati, cloruro di vinile, tricloroetilene e cloruro di ammonio dell'ex Polo chimico Montecatini Edison. Il danno ambientale stimato e' di circa 8 miliardi e mezzo mentre per la bonifica occorreranno 600 milioni.
Per il mega inquinamento sono sotto inchiesta 19 persone, quasi tutti ex amministratori della Montedison, accusati di avvelenamento delle acque. Il processo si sta svolgendo in Corte d'Assise a Chieti e la prossima udienza si terra' il 28 marzo. La relazione, datata gennaio 2014, e' stata depositata proprio nel corso del processo dall'avvocatura dello Stato che difende il ministero dell'Ambiente, parte civile nel processo. Il documento, redatto da Riccardo Crebelli e Luca Lucentini, consulenti tecnici dell'avvocatura dello Stato, parte dalla definizione generale di "pericolista' della salute", illustra i dati di riferimento, mettendo insieme quelli dell'Arta, della forestale, di campioni prelevati dai pozzi Sant'Angelo, dalle fontane pubbliche di Torre de' Passeri e in corso Umberto a Pescara, poi a Chieti, a Tocco, a Castiglione e a Popoli. In un punto viene sottolineato come "La serie di azioni poste in essere nel sito industriale e nella mega discarica hanno pregiudicato tutti gli elementi fondamentali che presiedono e garantiscono la sicurezza delle acque, determinando cosi' un pericolo reale e concreto per la salute". La relazione, infine, punta il dito anche contro la mancata informazione: "La qualita' e la protezione della risorsa di origine e stata indiscutibilmente compromessa" e "del significativo rischio non e' stata data comunicazione ai consumatori che non sono stati in condizioni di conoscere la situazione ed effettuare scelte consapevoli".                                                           fonte(AGI) .

24/02/14

Utile alla ricerca per la sua capacità di rigenerare parti del proprio corpo si estingue l'axolotl

L'inquinamento causa l'estinzione di una rara specie di salamandra che nasce e vive nel lago Xochimilco nei pressi di Città del Messico. Utile alla ricerca per la sua capacità di rigenerare parti del proprio corpo.


L’axolotl ha fattezze simili a quelle della salamandra, con corpo tozzo e la presenza di due ciuffi al lato del capo, all’altezza delle branchie. Può raggiungere i 30 centimetri di lunghezza, vive in acqua sui fondali di sabbia fine e si nasconde spesso tra le radici e le rocce per non farsi vedere dai predatori. Dalle popolazioni locali viene spesso chiamato “mostro d’acqua” ed è anche conosciuto con il nome di “pesce messicano che cammina”.

Dopo quattro mesi di ricerche nel lago di Xochimilco nei pressi di Città del Messico, un gruppo di ricerca della Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM) non ha trovato un solo esemplare di axolotl, possibile indizio della sua estinzione in ambiente naturale. L’Ambystoma mexicanum, conosciuto con il più abbordabile nome axolotl, è una salamandra che compie il proprio intero ciclo vitale allo stadio di larva (neotenica) e che vive solamente in un ristretto numero di laghi nei pressi della capitale del Messico. È una specie ad altissimo rischio di estinzione e il fatto che non se ne trovino più esemplari in natura sta facendo temere il peggio a molti ricercatori.

L’axolotl è da tempo oggetto di studio per via della sua capacità di rigenerare parti del proprio corpo. Ne esistono quindi diversi esemplari conservati nei laboratori, che vengono incrociati tra loro per proseguire la specie e gli studi. Il problema è che incrociando esemplari che sono tra loro parenti stretti porta alla nascita di axolotl più deboli e con caratteristiche genetiche differenti da quelle degli animali in natura.

13/02/14

Nuova specie di medusa gigante scoperta in Australia

Le creature marine sono affascinanti, le meduse in special modo, strane, leggere creature trasparenti, multiformi e colorate, talvolta molto pericolose e addirittura mortali. In genere l'uomo si compiace e si crogiola nella convinzione di conoscere tutto, e invece non dovrebbe essere così superbo. Infatti su una lontana spiaggia australiana, si è arenata una medusa gigante, di un tipo non ancora classificato. 
La medusa gigante
 L'animale, trovato da una famigliola che passeggiava sulla spiaggia presso Hobarta, la capitale della Tasmania, ha un diametro di una medusa di 1,5 metri,   appartiene probabilmente al genere Cyanea, le cosiddette meduse "criniere di leone". Dai pochi dati in possesso dei ricercatori, possiede caratteristiche particolari che fanno pensare appartenga a una specie nuova, non ancora descritta dagli studiosi. Mentre altre creature in gelatina del genere Cyanea abitano nei mari artici, attorno all'isola di Tasmania ce sono di almeno altre due specie; questa non sembra essere un esemplare di specie note. Secondo Lisa-Ann  Gerswhin, esperta australiana di invertebrati marini, ci sono state negli ultimi tempi vere e proprie esplosioni di meduse nei mari attorno all'Australia; un aumento improvviso del numero di meduse (comune anche ad altri oceani da alcuni anni, come si può vedere in questa notizia del 2009) che la studiosa imputa a vari fenomeni in atto nei mari di tutto il mondo, come la pesca eccessiva, l'inquinamento, l'aumento della temperatura e l'acidificazione degli oceani.

21/10/13

Oligoelementi: le diatesi e loro classificazioni


La diatesi è la predisposizione, indicante la speciale capacità reattiva dell'organismo a determinati stimoli, sufficienti a determinare reazioni abnormi e malattie.
Le prime due diatesi sono dette “giovani”, o “di nascita”, essendo il risultato del patrimonio genetico fornito dai genitori esprimono capacità di difesa e di adattamento mentre le ultime due sono “di involuzione” o “vecchie”, essendo diatesi verso le quali si evolve come risultato del passaggio degli anni, a seguito del progressivo calo di forza vitale.
Condizioni anormali di vita e patologiche possono accelerare il passaggio verso le diatesi vecchie, di involuzione, rappresentando cosi il progressivo decadimento organico e vitale. Con l’utilizzo degli oligoelementi si possono ripristinare le condizioni favorevoli al mantenimento o al ritorno verso la diatesi “giovane”. C’è da ricordare che una carenza di vitamine e di oligoelementi può creare delle alterazioni strutturali e fisiologiche fino a rendere favorevole il “terreno” alle malattie.
La carenza di oligoelementi può avvenire da situazioni di stress, da inquinamento ambientale, da abuso di farmaci, da assunzione di cibi poveri di elementi minerali, dall’impiego massiccio di pesticidi e prodotti chimici in agricoltura, l’AMETALLOSI è una carenza di atomi metallici, che comporta uno squilibrio generale e provoca malattie funzionali.
Se si corregge quindi questa carenza si riequilibra il metabolismo, si guarisce la malattia funzionale, e si ripristina lo stato armonico di salute Ci sono varie tipi di Medicina oligoterapica, quella qui trattata  è quella a dosi infinitesimali, tutte le altre sono di appannaggio di specialisti medici e vanno seguite sotto stretto controllo clinico.
DIATESI ALLERGICA Mn, iperattiva
E’ detta anche del MANGANESE, le caratteristiche intellettuali e psicologiche sono del TIPO, energico, volitivo, impetuoso, ottimista, fiducioso di sé, nervoso, irascibile, amante delle novità, memoria selettiva, emotivo, passionale.
Il comportamento fisico è caratterizzato da astenia, stanchezza, che scompare durante l’attività, è iperattivo la sera, ha un sonno irregolare.
La predisposizione è alle emicranie periodiche, a allergie agli agenti esterni, alle riniti, alle algie, ai disturbi digestivi o intestinali di tipo nervoso, alla gotta, disturbi mestruali.
DIATESI IPOSTENICA Mn-Cu, iporeattiva, ipostenica
E’ detta anche del MANGANESE-RAME, le caratteristiche intellettuali e psicologiche sono del TIPO calmo, ponderato, indifferente, scarsa memoria, metodico, autocontrollato, non passionale.
Il comportamento fisico è caratterizzato dalla stanchezza di sera e allo sforzo, con mancanza di resistenza, bisogno di riposo, sonno abbastanza buono.
Come predisposizione alle malattie: fragilità delle vie respiratorie, infezioni, reazioni linfatiche e digestive, artrosi, cefalea, diabete, obesità, artrite.
DIATESI DISTONICA, Mn-Co, distonica
E’ detta anche del MANGANESE-COBALTO, le caratteristiche intellettuali e psicologiche sono del TIPO ansioso, nervoso, malinconico, depresso, affaticabile, con cattiva memoria, cattiva concentrazione, invecchiamento organico.
Il comportamento fisico è caratterizzato da stanchezza progressiva agli arti inferiori, disturbi neurovegetativi, circolatori, digestivi, articolari, il sonno è mediocre, soffre di risvegli notturni.
La predisposizione alle malattie si evidenzia nei disturbi neurovegetativi, circolari, cardiovascolari, nella ipertensione, nelle ulcere, negli spasmi, nella colite nei calcoli, nell’artrosi, nella cefalea.
DIATESI ANERGICA, Cu-Au-Ag, astenica
E’ detta del RAME-ORO-ARGENTO, le caratteristiche intellettuali e psicologiche sono mancanza di vitalità, depressione, obnubilazione, indecisione, volubilità, mancanza di memoria e di concentrazione, grande rilassatezza.
Come comportamento fisico si ha stanchezza continua, nessuna autodifesa né fisica né morale, lassitudine generale, insonnia, incubi notturni , angoscia.
La predisposizione alle malattie spesso di tipo degenerativo, come la scoliosi, la febbre, il reumatismo grave, la poliartrite, il blocco linfatico, infezioni acute e recidivanti, degenerazioni tessutali, senilità globale.
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