Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta associazioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta associazioni. Mostra tutti i post

29/06/14

Norma antievasione fiscale: da domani pagamenti oltre i 30 euro obbligatori con il POS.

Doveva entrare in vigore il 31 dicembre scorso, ma soltanto domani 30 giugno, con sei mesi di ritardo,farà la sua comparsa la norma antievasione che prevede per tutte le imprese e i lavoratori autonomi la norma secondo la quale  sono tenuti ad ottenere i pagamenti superiori ai 30 euro anche attraverso il POS, ovvero potranno far ricorso al pagamento elettronico. Molte sono state le proteste dai più svariati tipi di associazioni, proteste secondo loro dovute ai maggiori costi e commissioni per questo genere di pagamento. Si è accertato che il costo medio per un'impresa si aggiri intorno ai 1200 euro l'anno,senza tener conto delle difficoltà logistiche per i lavoratori professionali e artigiani che esercitano il proprio mestiere fuori sede, ognuno di questi deve essere in possesso del terminale POS, quindi con altre spese. Però come si dice, "fatta la legge, scoperto l'inganno"; chi non sarà provvisto di POS non andrà incontro ad alcuna sanzione, perchè “la mancata installazione del terminale Pos non produce un inadempimento sanzionabile”, affermano i consulenti del lavoro, quindi nessun obbligo."Questa norma potrebbe far leva sul rapporto cliente- professionista -spiega Mauro Pagani, responsabile delle Politiche industriali della Cna - il quale professionista potrebbe essere invogliato all'uso del POS per non perdere il cliente". In poche parole l'uso del terminale POS per aziende e professionisti dovrebbe essere un modo per ridurre l’uso del denaro contante e – di conseguenza – anche i pagamenti “in nero”, favorendo la tracciabilità delle transazioni e la lotta all’evasione fiscale.(immagine presa dal web)

20/04/14

Ma guarda che combinazione!

Per una corretta alimentazione non basta conoscere la qualità di ciò che mangiamo. Occorre fare attenzione agli abbinamenti che, se non vengono rispettati, in alcuni casi corrono il rischio di appesantire lo stomaco, allungando i tempi di digestione e provocando fastidiosi gonfiori

Mangiare in modo bilanciato e vario è la regola numero uno per digerire bene, introdurre tutti i nutrienti necessari all' organismo e non assumere calorie in eccesso. Per raggiungere questi risultati, però, è importante anche sapere come associare al meglio i diversi cibi. Non tutti gli alimenti, infatti, stanno bene insieme. E così, oggi che i pasti sono quasi sempre costituiti da poche portate, è fondamentale conoscere gli abbinamenti che forniscono una quota energetica ottimale senza affaticare la digestione. Ma allora, secondo voi, è meglio optare per una bistecca alla Bismarck o per un . piatto di spaghetti alle vongole? Ed è più opportuno finire il pasto con una fetta di ananas o con un dolce?
immagine presa dal web

• ASSOCIAZIONI NO Proteine + proteine.
Che derivino da carni, formaggi oppure dai legumi fa poca differenza. Le proteine, di qualunque origine siano, dovrebbero rappresentare solo il 12-15% dell'introito calorico giornaliero. Per questo, far seguire a una bistecca una porzione di formaggio, o far precedere un piatto di arrosto da un cocktail di gamberi è proprio sconsigliato. Introdurre nello stesso pasto due porzioni di proteine rischia di rallentare e affaticare i processi digestivi. E inoltre cucinare la carne con formaggio oppure uova, o anche accompagnarla con un piatto di fagioli o di ceci determina un sovraccarico calorico
Proteine + grassi. Altrettanto sconsigliato è sommare carni, formaggi e uova con condimenti particolarmente ricchi di grassi. La conseguenza sarebbe un pasto iper-calorico di difficile digestione e con un apporto di lipidi, presenti anche negli alimenti proteici, troppo elevato. Meglio quindi un uovo sodo al posto di uno al tegamino, come è preferibile una bistecca alla griglia al posto di una fettina al burro. Se proprio si vuole usare qualche condimento, meglio privilegiare i grassi di origine vegetale a quelli animali. In questo modo è possibile contenere l'assunzione di acidi grassi saturi a favore di quelli mono e polinsaturi che hanno effetti più favorevole sul sistema cardiovascolare.

Zuccheri semplici + proteine. Dopo un pasto ricco di grassi e proteine bisogna cercare di limitare l'ingresso di zuccheri. Frutta e dolci, infatti, tendono a fermentare provocando gonfiore addominale e cattiva digestione. È bene sottolineare come in questo caso le conseguenze possono variare molto da un soggetto all'altro, dice Ferrero. Ci sono persone in cui le funzioni digestive non vengono alterate dalla combinazione zuccheri e proteine e in cui i processi di fermentazione non hanno conseguenze particolarmente evidenti. Altre invece non possono proprio permettersi questa combinazione. Un'eccezione va fatta per gli abbinamenti con il miele, che invece può essere associato a tutti gli alimenti, poiché contiene zuccheri semplici, subito digeribili.

• ASSOCIAZIONI SI' Carboidrati + proteine. Un piatto completo? Tagliatelle al ragù, di carne o di pesce. A patto che non si esageri con le porzioni e con i condimenti, naturalmente. L'associazione di carboidrati e proteine è ottima (nonostante il diverso parere dei cultori della "dieta dissociata") dal punto di vista energetico. Ed è anche quella che permette di introdurre tutta la varietà di nutrienti da cui dovrebbe essere composta la nostra alimentazione: aminoacidi, zuccheri, grassi e vitamine. Verdure + proteine. I sali minerali di cui sono ricche le verdure che facilitano l'assorbimento degli amminoacidi da parte dell'intestino.
 Verdure + grassi. Tutti i vegetali sono ricchi di fibre che limitano l'assorbimento dei lipidi e ne facilitano la scissione, e quindi la digeribilità. Così, uova o formaggio con un contorno di zucchine, insalata, pomodori e finocchi vanno benissimo.
Verdure + zuccheri. Lo stesso principio vale anche per l'associazione verdure e zuccheri. Le fibre di cui sono ricchi i vegetali trattengono parte degli zuccheri facendo sì che di questi venga assorbita soltanto una quantità ridotta. Gli zuccheri, inoltre, se si mangiano insieme con altri alimenti, vengono assorbiti meno rapidamente rispetto a quando sono assunti da soli. Il vantaggio di questa combinazione di zuccheri e vegetali è che non si verifica un improvviso aumento della glicemia, quel meccanismo biochimico che è alla base dell'accumulo dei grassi nei tessuti.

RELAZIONI PERICOLOSE Non solo i cibi, tra loro. Anche i farmaci possono interagire con alcuni alimenti determinando effetti non voluti. Ecco cosa eliminare dalla tavola quando si segue una particolare cura.
• Antidepressivi Quando si è in cura con un particolare classe di antidepressivi, i cosiddetti "anti-MAO", bisognerebbe limitare il consumo di formaggi, soprattutto di quelli fermentati e stagionati, di banane, alcolici, fegato, cioccolato, carne e pesce affumicati, e caffè. Il rischio? Che si scatenino crisi di ipertensione.
• Antistaminici Ogni allergico lo sa: quando si prendono antistaminici meglio bere acqua. I'alcol, infatti, provoca una sonnolenza invincibile, perché amplifica l'effetto degli antistaminici.
• Anticoagulanti In questo caso sono le verdure a foglie verdi a dover essere evitate in quanto sono ricche di vitamina K che riduce l'effetto dei farmaci. Le fibre invece possono rendere difficile la regolazione del dosaggio.
• Diuretici Occorre aumentare il consumo di cibi ricchi di potassio, come banane, arance e frutta secca, perché una diuresi frequente aumenta l'eliminazione di questa sostanza provocando spossatezza e senso di affatica mento.
• Antibiotici L'assunzione di latte e derivati riduce riduce l'assorbimento delle tetracicline, uno degli antibiotici più diffusi.

19/04/14

Social network | Impossibile sfuggire | Adesso ci rintracciano con Nearby Friend!

Social network: impossibilie sfuggire, adesso ci rintracciano con Nearby Friend! Ormai appare sempre più impossibile rimanere nascosti, qualunque cosa facciamo, siamo sempre più rintracciabili: tutta colpa dei social network.

Facebook recentemente ha realizzato una funzione che sarà in grado di rintracciare se uno dei nostri amici si trova nei pressi della zona in cui stiamo. La funzione in questione sarà implementata prossimamente negli States con un update nelle applicazioni mobili per i sistemi operativi di iOS e Android. 'Nearby Friend', questo il nome della funzione, che ad onor del vero sarà «opzionale»: infatti gli utenti potranno decidere se abilitarla o meno.
Nearby Friend di Facebook

La novità, afferma il product manager Andrea Vaccari, fornirà agli utenti di sapere quando i propri amici si trovano nei dintorni in modo da incontrarli. Facebook pare tutto sommato intenzionato ad aiutare i suoi iscritti a rimanere in contatto nel «mondo reale» oltre che in quello <<virtuale>>.

'Nearby Friend', fa sapere la compagnia, è discrezionale e se attivata terrà traccia della posizione semprè, anche quando non si sta navigando sul social. Ogni utente potrà decidere a chi far arrivare le notifiche, anche per un periodo di tempo limitato. L'opzione potrà essere disattivata in qualsiasi momento.

Nonostante queste precauzioni, negli Usa alcune associazioni hanno già sollevato preoccupazioni per le conseguenza che si potrebbero riversare sulla privacy da parte della nuova funzione che amplifica le potenzialità della registrazione in luoghi e località già possibile su Facebook. Jeffrey Chester, direttore esecutivo del Center for Digital Democracy, riporta il Wall Street Journal, ha fatto richiesta alla Federal Trade Commission di rivedere il prodotto. Nel mentre un portavoce di Facebook a difesa del progetto ha spiegato che gli iscritti riceveranno dei promemoria periodici sulle impostazioni di 'Nearby Friends'.

18/11/13

Perchè si dice "non avere nè arte nè parte"?

Senza arte nè parte
Questo adagio viene usato in scioltezza, almeno dalle mie parti, anche se devo dire che lo sentivo molto di più anni fa che non adesso.
Non avere nè arte nè parte ovvero non conoscere un mestiere e non avere nè beniappoggi. Nel Medioevo, tutti coloro che praticavano un'arte o un mestiere erano iscritti alle corporazioni distinte a seconda delle attività. Queste corporazioni,  vere e proprie associazioni, salvaguardavano gli interessi degli iscritti e li aiutavano a ragiu gere determinati fini economici. Inoltre, le corporazioni entravano nelle divisioni poilitiche, "prendevano partito", anche questo sempre a vantaggio degli iscritti. In definitiva, avere arte e parte (e infatti esiste anche il detto chi ha arte ha parte) significava appunto essere in grado di svolgere una professione che dava sicuramente da vivere e forniva appoggio in caso di bisogno, mentre coloro che non erano iscritti alle corporazioni venivano considerati poveri diavoli, gente, appunto, che non nè arte nè parte.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.