Il-Trafiletto
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06/08/17

Come bruciare grasso pancia con miele e cannella

Fonte - Tribù Golosa - I benefici del miele unito alla cannella sono riconosciuti e diffusi un po' in tutto il mondo : se guardiamo al passato, possiamo vedere questi elementi usati in svariati paesi e culture per diversi scopi medici. 


Anche le culture più antiche erano consapevoli dei benefici del miele sulla pelle e sui capelli.

Oggi vedremo i benefici della bevanda a base di miele associato alla cannella , sull'eliminazione del grasso intorno al girovita.
INGREDIENTI:
  • -250 ml di acqua 
  • - 1 cucchiaino di cannella in polvere 
  • - 2 cucchiaini di miele
PROCEDIMENTO:
  • Fai bollire l'acqua, spegni ed unisci la cannella. 
  • Quando l'acqua si è intiepidita unisci il miele.
Bevi appena preparata, possibilmente come prima cosa la mattina appena svegli, oppure prima di andare a dormire.

Leggi articolo originale

20/03/14

Storia dell'oro colato: considerazioni sull'uso del miele in cucina

Cosa può spingerci ad usare il miele in cucina? Lo usiamo nel latte, nel tè, nello yogurt, sul pane, e abbiamo visto alcune interessanti ricette in abbinamento a carne, pesce, dolci.
L’aroma del miele interagisce con quelli delle bevande o delle diverse farine o lievitazioni, e si abbina più o meno bene a seconda del tipo di miele che abbiamo scelto, ma il suo ruolo resta da protagonista o da comprimario. Fin dai tempi antichi è stato usato, in cucina, come un conservante. E’ dotato infatti di alcuni sistemi antimicrobici tra cui l’acidità (il suo pH è mediamente 3,9), che si oppone alla crescita di diversi microorganismi, mentre l’alta concentrazione zuccherina li uccide per disidratazione dovuta all’attività osmotica.
Miele in cucina

Il gastronomo romano Apicio, vissuto nel primo secolo dopo Cristo, e autore di un famoso trattato, “L’arte culinaria”, ne consigliava l’uso per conservare in immersione diversi tipi di frutta e persino la carne (più a lungo d’inverno, solo per pochi giorni d’estate). Il miele può essere utilizzato in cucina per trattare quei frutti o quelle verdure che tendono ad ossidarsi velocemente e a scurirsi, come le mele o i carciofi. Lo scurimento dei vegetali e della frutta tagliati, in presenza di ossigeno, è dovuta a degli enzimi chiamati polifenolossidasi. Il miele contiene delle sostanze in grado di inibirli, e il suo potere antiossidante, ha il vantaggio, rispetto al limone (che viene normalmente usato a questo scopo per l’effetto inibitore della vitamina C che esso contiene) di essere meno invadente a livello aromatico, lasciando semplicemente un lieve sottofondo dolce. E’ ancora l’acidità che permette di usare il miele per la marinatura cruda di pesce o carni come sostituto del limone o dell’aceto.  Il miele si è rivelato anche uno straordinario elemento stabilizzante di un’emulsione (che è una miscela di sostanze normalmente non mescolabili, cioè grassi e sostanze acquose -per esempio la maionese- che richiedono la presenza di una sostanza emulsionante e energia cinetica per mescolare). L’emulsione miele-olio ha la particolarità di essere stabile, ma soprattutto non necessita dell'aggiunta di alcun additivo nel processo di trasformazione. "Sappiamo tutti come viene fatta una citronette: olio, succo di limone e aromatizzanti", dice Pregl, "la stessa cosa vale per il mio prodotto. Vi sono una parte grassa: l' olio e una parte acquosa: il miele e in più eventualmente vi si possono aggiungere altri ingredienti. L’ igroscopicità del miele, cioè la sua capacità di assorbire e trattenere l’umidità, è quella che permette di mantenere fragranti e morbidi i prodotti da forno, oppure, in un pesce sottoposto a marinatura, di sottrarne l’acqua.  Si può sostituire allo zucchero il miele in molte ricette di prodotti da forno. Occorre allora ricordare che a pari peso di sostanza secca, il miele è da una volta a una volta e mezzo più dolce dello zucchero. Se invece si parla di miele allo stato naturale, il suo tasso dolcificante è più o meno pari a quello dello zucchero, nonostante il miele sia composto da circa l’83% di sostanza secca e circa il 17% di acqua. Si può utilizzare la stessa quantità di miele rispetto a quella di zucchero, avendo però l’avvertenza di ridurre del 20% le sostanze liquide utilizzate nella ricetta. Per esempio, per 100 grammi di miele utilizzati in sostituzione del corrispettivo peso in zucchero, vanno tolti 20 grammi di liquido o di burro. Nei prodotti da forno la funzione del miele è di conferire morbidezza, mantenendo l’umidità, evitando lo sbriciolamento; e inoltre colore e aroma. Aiuta inoltre la lievitazione costituendo un nutrimento per i lieviti. Un’impastatrice può essere utile se si vuole evitare l’appiccicarsi del miele alle mani e ridurre i tempi di lavorazione. La temperatura del forno va tenuta bassa o moderata (circa 160-180°) se si vuole evitare un effetto di iscurimento del prodotto, perché il miele si caramella a temperatura inferiore rispetto allo zucchero.

19/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Torrone al miele

Associamo il torrone alle festività natalizie, ma secondo me è un dolce adatto anche ad altre occasioni. Questa ricetta davvero golosa, vi farà venir voglia di farlo ben prima delle feste. Provatelo.
Torrone al miele
  Ingredienti: 250 gr di miele, 150 gr di zucchero, 400 gr di mandorle, 200 gr di nocciole o pistacchi, 2 chiare d'uovo, 1 cucchiaio di arancio candito, 1 buccia di limone grattugiata o a pezzetti
Procedimento:
Cuocere il miele a bagnomaria per 1 ora, 1 ora e mezza continuando a mescolare con un cucchiaio di legno in una casseruola grande. Quando il miele è alla “caramella” aggiungere le chiare a neve un po' alla volta sempre mescolando. La massa diventa bianca e spumosa. Aggiungere quindi lo zucchero fatto caramellare a parte. Importante: continuare a mescolare per un po' finché il composto assume consistenza. Aggiungere le mandorle e le nocciole calde, dopo averle fatte asciugare in forno, la buccia di limone e l'arancio candito. Mescolare il tutto in fretta perché la massa tende a indurirsi. Disporla quindi in un foglio di ostia, facendola assumere forma rettangolare e aggiungere un altro foglio sopra. Dopo un quarto d'ora tagliare a pezzi lunghi.

18/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Strudel di mele

Solo poche parole: provate questo strudel, non lo lascerete mai più
Strudel di mele
 STRUDEL DI MELE
Ingredienti: Per la pasta: 300g di farina; 50g di burro; 1 uovo; 125ml di acqua; olio extravergine di oliva; sale.
Per il ripieno: 6 mele; 75g uvetta; 1 cucchiaio di miele; cannella in polvere; pangrattato.
Per decorare: zucchero a velo.

Deponete su un piano la farina a fontana, versate nella cavità centrale l’uovo, il burro ammorbidito a pomata, 125ml d’acqua e un pizzico di sale. Lavorare fino ad ottenere una pasta liscia, morbida ed elastica. Formate una palla e lasciatela riposare per un’ ora. Stendete la pasta con il mattarello fino a renderla sottilissima senza romperla. Preparate l’impasto con le mele tagliate a dadini, l’uvetta, il miele, un pizzico di cannella e il pangrattato e stendetelo sopra la pasta, arrotolate il tutto e spennelate lo strudel con il rosso dell'uovo sbattuto con un po' di latte. Infornate a 180°-190° per circa 50 minuti. Lasciatelo intiepidire, spolveratelo di zucchero e servite.

17/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Biscottini al miele

Buongiorno amanti dell'oro colato, oggi una fantastica ricettina per realizzare dei biscottini speciali, cui potrete dare le forme che preferite sbizzarrendovi con la fantasia.
BISCOTTINI AL MIELE
Ingredienti: 300 gr di farina, 170 gr di burro a temperatura ambiente, 1 cucchiaino e 1/2 di cannella in polvere, 1 cucchiaino di zenzero in polvere, 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere, mezza bustina lievito in polvere, 6 cucchiai di miele di acacia.

Procedimento:
Impastare la farina, la cannella, lo zenzero e i chiodi di garofano con il burro. Aggiungere il miele e impastare ancora sino ad ottenere un impasto omogeneo. Avvolgerlo nella pellicola trasparente e riporlo in frigo a riposare per un'ora. Stendere con il mattarello l'impasto sulla spianatoia ben infarinata ad un'altezza di circa 5 mm. Ricavare le forme con un tagliabiscotti a piacere e cuocere nel forno preriscaldato a 180° fino a quando saranno leggermente dorati. Una volta raffreddati divertitevi a decorarli a piacere.

16/03/14

Miele e bellezza: cosa il miele può fare alla vostra pelle? Renderla meravigliosa

Vi sono persone che se le togli dai libri non sanno fare altro....può darsi, ma credo che la conoscenza aiuti ad avere una mente aperta, ad alimentare la curiosità e la curiosità è ricerca, approfondimento, scoperta. Lo scrivo perchè la stragrande maggioranze delle persone ignora che vi sono alcuni prodotti che possiamo usare in modi diversi con gran beneficio, in tempi in cui risparmiare è una filosofia di vita, non inaquinare un dovere e aver cura di noi stessi una forma di rispetto e consapevolezza.
Perciò ecco alcuni suggerimenti per usare il miele a favore della bellezza.
Acne: Se avete problemi di acne, provate ad applicare un po' di miele sulle zone critiche, per velocizzare la guarigione. Se è spuntato un brufolo improvviso, stendete sulla sua superficie una piccola quantità di miele, applicate un cerottino e lasciate agire per 30 minuti. Il miele contribuisce a contrastare l'infiammazione e svolge una benefica azione antibatterica.
Maschera per il viso: Per realizzare una maschera per il viso nutriente, unite 2 cucchiaini di miele e 2 cucchiaini di latte. Applicate la maschera sulla pelle con movimenti delicati e circolari. In questo modo potrete dedicarvi un massaggio rilassante e distensivo. Lasciate agire la maschera al miele per 10 minuti prima di risciacquare con acqua tiepida.
Crema idratante al miele: Per ottenere una crema idratante completamente naturale da utilizzare per la cura del viso, preparate una tisana alla camomilla molto concentrata e unite del miele, preferibilmente alle erbe, fino ad ottenere un composto omogeneo, facile da applicare sulla pelle. Si tratta di una miscela idratante da utilizzare mattina e sera sul viso. Si conserva in frigorifero per 4 giorni. Qui la ricetta completa. Leggi anche: Miele alle erbe e calendula: la natura in soccorso della pelle
Maschera viso yogurt e miele: Ecco come preparare una maschera per il viso allo yogurt e miele, adatta soprattutto per la pelle secca. Mescolate un cucchiaio di yogurt e un cucchiaio di miele e applicate il composto sul viso. Se occorre, aumentate leggermente le quantità degli ingredienti. Lasciate agire per 15 minuti e risciacquate con acqua tiepida.

15/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Mele al forno mielate

Facilissima da preparare, con questa ricetta potete dare sfogo alla vostra creatività e fare mille e più variazioni. Qui vi sono alcune opzioni che potete prendere in considerazione e farne uno spunto per i vostri esperimenti.
 I torsoli delle mele devono essere tolti, e le mele possono essere o pelate, o mantenute con la buccia (in questo caso qualche incisione impedisce alla mela di “scoppiare”). Il buco può essere riempito con una noce di burro e 1 cucchiaio di miele, utilizzando in questo caso miele di tiglio o miele di castagno, che riescono a mantenere in parte il loro aroma nonostante la cottura. Per una versione più dietetica (per chi soffre di fegato e non può mangiare grassi animali cotti) al burro si può sostituire crema di nocciole, lasciando sul fondo della teglia una mestolata di acqua e zucchero di canna, e aggiungendo nel buco anche qualche dattero spezzettato o nocciole tostate spezzettate se non si ha la crema, con magari una spolverata di zucchero di canna o muscovado, che caramelli.
Mele al forno mielate
 Si cuoce per mezz’ora a 180°, osservando il livello di caramellatura desiderata. Se invece si vuole che il miele dia il massimo del suo aroma, si usa crudo, facendone sciogliere un cucchiaino nel buco di ogni mela al momento di servire, sfruttando il calore della uscita dal forno. Allora sarà molto indicato qualche miele dal sapore fruttato, come l’ailanto, con la sua nota di moscato, o caramellato-aromatico, come l’erica, o dal sapore di zuccheri cotti (come l’erica carnea o la marruca), o magari qualche miele di origine urbana (che di solito contiene sempre un po’ di ailanto e di tiglio), per potenziare la fragranza fruttata della mela aggiungendo freschezza. Le mele renette sono di solito le migliori candidate alla cottura, ma anche le mele golden. In realtà questa ricetta è perfetta per le improvvisazioni, utilizzando qualsiasi mela si trovi per la casa.

14/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Pan Speziato

Ingredienti prima parte: 750 g di acqua, 500 g di miele, 250 g di zucchero invertito, 250 g di zucchero semolato, 2 g di sale, 10 g di anice stellato, 4 g di scorza di limone, 4 g di cannella, 4 g di misto spezie (pepe rosa, noce moscata, chiodi di garofano, maggiorana).

Ingredienti seconda parte: 900 g di farina debole (senza glutine, oppure 00), 100 g di fecola di patate, 26 g di bicarbonato, 16 g di Baking,100 g di rhum, 2 g di vaniglia.

Pan speziato
Procedimento Lasciare in infusione gli ingredienti della prima parte per 12 ore. Unire, mescolando con la frusta, gli ingredienti della seconda parte setacciati e miscelati, infine il rhum. Deporre in stampi imburrati per tre quarti della altezza e cuocere in forno a 160° per 50/60 minuti circa.

12/03/14

Soria dell'oro colato: il miele in cucina, Mousse di castagne e gelatina di cachi

Ecco a voi un altro dessert che farà vibrare la luce diniva che è in voi, che unisce il miele alle castagne, due sapori che si sposano benissimo. Vedrete!
Preparare in un recipiente 200 gr di purea di castagne o marroni cotti in acqua e poi passati in un passa pomodori; aggiungere ancora a caldo 100 gr. di zucchero e 1/3 di polpa di baccello di vaniglia.
Fare raffreddare a 18/20° (temperatura ambiente).

Preparare intanto 300 g di panna montata da aggiungere mescolando alla purea raffreddata. Si può usare miele di Tiglio e Castagno o solo di Castagno: aggiungerlo al gusto nella purea, meglio se portato a 35/40° (se si usa il miele si può evitare di mettere la vaniglia, in quanto il forte aroma del miele utilizzato coprirebbe quello della vaniglia). Preparare a parte dei pezzi di marroni canditi o anche delle castagne cotte in acqua e poi fatte sgocciolare e asciugare da inserire nella mousse. Le castagne asciutte possono essere spennellate con del miele caldo di Tiglio e Castagno o Castagno e spolverate di zucchero e passate qualche minuto in forno a 200/210°.
Per la gelatina: unire 500 gr di purea di cachi a 300g di zucchero e 10g di pectina; cuocere come una confettura a 85/90° e poi fare raffreddare. A questo punto formare un dolce con l'utilizzo del sac à poche, o al piatto oppure in un bicchiere, mettendo a strati o a fantasia la mousse di castagne, la gelatina di cachi e i pezzi di castagne. Si può infine decorare con dei riccioli o sfogliatine di cioccolato o con dei biscottini fatti in casa.

11/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Macedonie e miele

Gli usi del miele in cucina sono quasi infiniti, e la creatività nel dessert con frutta e miele  può aprirvi le porte delle più svariate sensazioni del gusto.
Il miele è decisamente acido e la sua acidità può essere utilizzata anche come antiossidante. Nella tradizione italica per condire la frutta tagliata a dadini si ricorre allo zucchero e soprattutto al limone la cui ben conosciuta acidità impedisce l’ossidazione. La presenza del limone però mal si addice all’aggiunta di altri condimenti (per esempio il vino) ed ogni macedonia assume il medesimo sapore.
Macedonia di frutta

Il miele, da solo, è capace di sostituirsi al limone impedendo per lungo tempo l’ossidazione e di dolcificare in sostituzione dello zucchero. I vari mieli poi sono in grado di sprigionare diversi gusti e sapori: un miele di agrumi conferisce profumi floreali, un miele di tiglio un sapore mentolato, un miele di acacia un sapore vanigliato, vellutato e così via. Lasciamo perciò alla fantasia del cuoco l’abbinamento del miele più appropriato per la “sua” macedonia di frutta: macedonia di piccoli frutti con miele di rododendro, macedonia con aggiunta di macedonia noci e nocciole tostate e miele di acacia, macedonia di frutta mista con succo d’arancia e miele di agrumi, macedonia con uva, Asti Spumante e miele di acacia, e per ogni regione ed ogni stagione ci si può sbizzarrire: Moscati piemontesi o di Sicilia, Prosecchi trevigiani o Lambruschi emiliani. Molti  potranno trovare abbinamenti e variazioni sul tema potendo conferire più serietà o piacevolezza al piatto. Anche senza preparare una macedonia, non sapete cosa vi perdete se non provate ad immergere una fragola nel miele di acacia o ad addolcire uno spicchio di arancia con miele di agrumi o una mela con il tarassaco. Non pensate di peccare di golosità, così facendo unite la frutta al dolce in un connubio salutare che talvolta invitare ad un maggior consumo della frutta fresca, che invece spesso manca alla nostra dieta.

09/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Torta di castagne al miele di castagno

Questa torta vi farà esplorare il mondo del gusto, vi farà entrare in quei paradisi dove morbidezza e colore saziano i sensi. E che cosa altro non è il miele se non il biglietto per il paradiso?

TORTA DI CASTAGNE AL MIELE DI CASTAGNO
Torta di castagne
al miele di castagno

Ingredienti: 500 gr di castagne secche pelate, dolci, di buona qualità; 100 gr di farina bianca o 150 di farina di kamut; 2 uova; 3 cucchiai di miele di acacia; 2 cucchiai di miele di castagno; 1 bustina di lievito in polvere.
Procedimento: Si mettono in ammollo le castagne per un’ora in acqua tiepida, cambiando l’acqua due volte e si cuociono per 45 minuti. Si fanno raffreddare e se ne tiene da parte il contenuto di una tazza per la decorazione e mezzo bicchiere della loro acqua di bollitura. Si frullano due uova intere. Si aggiunge il mezzo bicchiere d’acqua di bollitura, con i 3 cucchiai d’acacia sciolti dentro. Si uniscono alle uova le castagne e l’acqua col miele, frullando finemente il tutto. Si aggiunge la farina e si rifrulla finché l’impasto diventa spumoso come una crema. Si aggiunge il lievito e si frulla ancora. Si versa il tutto in una teglia di circa 40 cm di diametro. Si immergono le castagne tenute da parte  nell’impasto (che emergano in modo decorativo, ma che siano più profondamente possibile nell’impasto per evitare che il forno le secchi troppo). Si inseriscono nel forno freddo, poi si cuociono per 40 minuti a 180 gradi, più 10 minuti a 190. Si spalma la superficie di miele di castagno, che oltre a dolcificare insaporisce col suo tocco amarognolo e con quelle note di fave di cacao o di carruba che ben si sposano col sapore delle castagne.

08/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Marmellata di more al miele d'acacia

Se amate la marmellata da spalmare dolce e preziosa ecco una splendida variante tutta da gustare e  che vi consiglio vivamente di provare (ho fatto anche una rima). 
Ingredienti: 800 g di more e 500 g di miele d’acacia
Dopo aver raccolto le more stenderle e pulirle eliminando i piccioli, e poi farle bollire in una pentola per circa 20 minuti. Successivamente, per eliminare completamente i semini (fastidiosi quando si infilano tra i denti), passare le more bollite prima con un passa-verdura e poi con un apposito passino (reperibile nei negozi di casalinghi).

Rimettere sul fuoco ed aggiungere il miele fino ad ebollizione, facendolo bollire il minimo indispensabile per conservarne il più possibile l’aroma e le proprietà. Invasettare riempiendo il vasetto fino all’orlo ed immediatamente rovesciarlo. Inoltre, per recuperare la parte (preziosa) di polpa rimasta attaccata ai semini, possiamo farla bollire in acqua e filtrarla aggiungendo poi del miele. Otterremo così un delizioso succo di more da tenere in frigo. Il miele d’acacia rende vellutata la consistenza della marmellata esaltando il sapore delle more, senza essere “agressivo” come lo zucchero, dando luogo ad una percezione complessa in cui è possibile distinguere contemporaneamente il confettato del miele e l’acidulo-amaro delle more.

06/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Dessert Europeo

Per invogliarvi non so più dove andare a prendere le ricettine a base di miele, quella che verrà descritta sotto è davvero particolare, divinamente semplice e semplicemente divina.

Questo dessert è stato soprannominato "europeo" perché è nato come un'improvvisazione nella cucina londinese di Peter Jones, con gallette d'avena inglesi, yogurt greco, fichi turchi e un miele portoghese, ma ovviamente può essere un dessert tutto italiano.

 Le gallette d'avena sono state scelte perché l'avena è un cereale dal sapore leggermente dolce che non stride con gli altri elementi. Il miele era un millefiori portoghese dal sapore fruttato-cotto, carico, che riesce a farsi sentire tra gli altri sapori.

Dunque abbiamo un intreccio di consistenze diverse: il croccante leggero della galletta (meglio se leggermente scaldata) ancora più attenuato dai liquidi dello yogurt e del miele, la densità avvolgente dello yogurt e quella più pronunciata del miele, la fresca granulosità del fico; è un intreccio di sapori in cui si armonizzano il dolce-fruttato all'acidulo e al leggermente salato della galletta.

04/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina e i dolci, Turiddi

E’ una ricetta tradizionale calabrese, buona da non dirsi e di una semplicità estrema.  Far bollire un bicchiere di olio di oliva e due di vermouth; dopo la bollitura lasciar intiepidire e aggiungere un cucchiaio di zucchero e farina quanto basta fino ad ottenere un impasto compatto (tipo gnocchi). Formare dei bastoncini con l'impasto del diametro di un centimetro e mezzo e tagliarli in lunghezza tre centimetri. Successivamente incavare ogni pezzo con le dita per ricavare degli gnocchi che faremo friggere in una padella con olio di oliva. Sciogliere poi in un'altra padella del miele di agrumi con un po’ di succo di limone; versarvi i dolcetti e mescolarli fino a quando si ricoprono completamente di miele e sono pronti a essere disposti su un piatto.

03/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Miele da bere, Lime e miele di tiglio

Che ne pensate di un cocktail a base di miele? Ecco una proposta invitante da poter anche reinterpretare a vostro piacimento. Non ci sono dosi, regolatevi come più vi piace e provate anche a cambiare miele......
Lime e miele di tiglio

Pochi gli ingredienti essenziali: acqua, miele di tiglio, foglie di mentuccia, lime tagliato a cubetti, poche gocce di un distillato di ginepro. Il lime è meno invadente del limone, ha il profumo degli agrumi, ha la freschezza dei fiori, ha l’acidità e il corpo; le foglioline di mentuccia sono così invitanti da poter essere mangiate; il miele dà il dolce, ma è anch’esso fresco e insieme avvolgente; il distillato è il tocco del proibito, dell’intrigante, che sicuramente è più che adatto per una bevanda che non è stata preparata per i bambini.  Non si tratta di qualcosa che è dolcificato col miele, attenzione! E’ qualcosa di ben diverso, è il modo di evidenziare, anche attraverso una bevanda, il sapore di un miele; con ogni miele è possibile pensare ad una combinazione diversa.

01/03/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Pancetta di maiale al miele di agrumi, fagioli e radicchi

Se l'uomo non potesse assaporare i cibi e le sfumature di sapore, se non potesse sentire gli odori, che vita farebbe? Una grama, insulsa vita. Invece abbiamo la possibilità di esplorare icampi infiniti del gusto, facendo sì che i cibi possano entrare in contatto con il nostro palato e le nostre papille gustative per regalrci momenti indimenticabili.
Pancetta di maiale al miele di
agrumi, fagioli e radicchi
PANCETTA DI MAIALE AL MIELE DI AGRUMI, FAGIOLI E RADICCHI
Ingredienti: 400 gr di pancetta; 200 gr di borlotti lessati; 200 gr di radicchio rosso; 100 gr di agro di mele; 70 gr di miele di agrumi; 1 spicchio d’aglio; 1 rametto di rosmarino; olio extra-vergine di oliva  
Procedimento: Condire bene la pancetta con sale, pepe e sfregarla con l’aglio e il rosmarino, metterla sulla griglia del forno che avremo preventivamente scaldato ad 80°, lasciarla cuocere un paio di ore con una placca sotto la griglia per l’eventuale caduta di liquidi o grassi. Tagliare il radicchio e condirlo con olio e sale, condire nel medesimo modo anche i fagioli. Mettere sul fuoco l’agro di mele ed il miele fino ad ottenere uno sciroppo denso. Raffreddare la pancetta e affettarla sottilmente, disporre nei piatti l’insalata di fagioli, sovrapporre le fette di pancetta e il radicchio, condire con la riduzione e pepe macinato.

28/02/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Sarde in saor di miele

Non potete nemmeno immaginare quali sensazioni gustative scateni questo piatto a contatto con il palato. Per questo voglio che lo assaggiate. 
Ingredienti per 4 persone: 1kg di sarde, 1kg di cipolle bianche dolci, 20gr di pinoli, 40 gr uva passa, 3 dl di aceto di miele o di vino bianco, 30gr di miele di tiglio, farina 00 q.b., olio extra vergine di oliva.  
Sarde in saor di miele

Preparazione 1) Pulire le sarde, avendo cura di eliminare le viscere, le squame e le teste. Infarinarle e farle friggere in abbondante olio extra vergine di oliva sino a che saranno dorate. Porre le sarde da parte salandole e asciugando l'olio in eccesso, con carta assorbente. 2) In una pentola dorate le cipolle tagliate finemente in circa 80gr di olio extra vergine di oliva e aggiungete quindi mezzo bicchiere di acqua e lasciar cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti. Aggiungere l'aceto, i pinoli e l'uva passa, che avrete avuto cura di lasciare ammorbidire in una scodella da caffè latte con una soluzione di acqua e miele di tiglio, per almeno due ore. Tenere in cottura il tutto per altri 10 minuti circa, coprendo con un coperchio. 3) In una terrina sistemare quindi il pesce a strati alternato dalla cipolla pinoli e uva passa. In fine versare sopra il liquido di cottura della cipolla. Conservare in un luogo fresco o frigorifero per due giorni prima di consumarle. Le sarde si potranno poi conservare per circa una settimana in un luogo fresco a riparo da luce diretta o in frigorifero. Il miele di tiglio può essere sostituito da un miele di arancio o rosmarino.

27/02/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Acciughe in salamoia dolce

Vi sono sapori che mandano i miei sensi e relativo cervello in stanby a lungo, e la ricettina che sto per condividere con voi a me fa questo effetto.  Se avete un palato troppo fine, questo non è un piatto per voi, ma almeno una volta provate dei gusti forti.
Procurarsi delle acciughe fresche, da mettere in salamoia. Si diliscano, si adagiano su piatto o vassoio formando uno primo strato che si ricopre con sale grosso, miele (un bel miele di montagna, magari), aceto di miele (l'aceto di miele è un tipo di aceto che si ottiene per fermentazione acetica dell'idromele. Essendo l'idromele ritenuta la bevanda alcolica più antica, l'aceto di miele è probabilmente l'aceto più antico al mondo. L'aceto era in effetti conosciuto già dagli antichi Egizi, come prova una iscrizione presente su un vaso egizio, risalente all'8.000 a.C., adibito appunto al contenimento di aceto..)
Acciughe in salamoia

 Man mano si pongono gli strati successivi. Il tempo di marinatura può variare in base alla “cottura” che si vuole realizzare. Non è necessario che la carne sbianchi completamente come quando si abbonda con il limone, è importante che il pesce si trasformi al punto da potersi conservare alcuni giorni sott’olio. Dopo una dozzina di ore dalla preparazione, dissalare le acciughe e asciugarle parzialmente, tagliare alcuni spicchi d’aglio, aggiungere il peperoncino e l’olio extravergine di oliva. “Non è un piatto per palati fini, ogni sapore giunge sparato perché il sale risulta sempre importante ed allora l’acido deve contrastare, il peperoncino aprire tutti i pori, l’aglio può essere utile alla digestione  ed il miele infine, anche se abbondante, quasi non si sente e la sua funzione, oltre all’effetto acidificante più morbido, è di conferire un tocco di originalità a un piatto adatto a una cena estiva”.

26/02/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Orate al miele


Oggi vorrei allietare il vostro palato con un nuovo e divino abbinamento.
ORATE AL MIELE
Comprate due belle orate, sfilettarle (magari fatele sfilettare dal pescivendolo) e salarle con moderazione, dividere il pesce in listarelle e immergerlo in un’emulsione di olio extravergine d’oliva, due cucchiai di miele (rododendro, acacia, agrumi, non melata e poi vedremo il perché) e poche gocce di aceto balsamico o aceto di mele.
Orate al miele

 E’ importante il bilanciamento di dolce, acido e salato. Il miele in questa situazione non deve servire a fare agrodolce ed il suo sapore può passare anche in secondo piano. Il miele in questa preparazione ha lo scopo di acidificare, deve in pratica sostituirsi al limone. L’aceto, che pare acido in bocca, non ha per legge pH inferiore a 6, il limone ha pH 2,8/3 e il miele? Alta montagna, acacia e arancio hanno pH di poco superiore a 3, (la melata si avvicina a 5) possono macerare come il limone senza sovrastare i sapori con il gusto troppo agro. Dopo pochi minuti di infusione o un poco di più se si desidera una maggior frollatura, il pesce è pronto per essere servito. Una spruzzata di rosmarino può decorare e aromatizzare il piatto. Il pesce non è forse così crudo come può piacere ai puristi, ma neppure snaturato e standardizzato dal succo di limone. L’acidità del miele, sorprendente e sconosciuta ai più perché mascherata dal sapore dolce, potrà essere sfruttata in altre preparazioni di uso più comune.

25/02/14

Storia dell'oro colato: il miele in cucina, Branzino con carciofi

Ecco un raffinato piatto che manderà in estasi tutti gli amanti del pesce.

BRANZINO CON CARCIOFI
Branzino con carciofi

Ingredienti: due branzini sfilettati (otto filetti), un cucchiaio di miele di cardo, una tazza da caffè di olio, sale pepe, olive nere 
Procedimento: sfilettare il pesce, dividere ciascun filetto ancora in due e sezionarlo anche longitudinalmente, se si vogliono ottenere strati più sottili per accentuare la marinatura del pesce. Preparare una emulsione unendo con un frustino il miele con la metà dell’olio, il sale ed il pepe, allungare l’emulsione con l’olio rimanente. Immergere i filetti di pesce nell’emulsione e lasciarli macerare da un minimo di 15 minuti sino a alcune ore a seconda del grado di marinatura del pesce che si vuole raggiungere. Prelevare dunque il pesce e disporre nei piatti. Nel frattempo si saranno tagliati i carciofi in fettine sottili, per impedirne l’ossidazione verranno immersi in una terrina con acqua ed un cucchiaino di miele. I carciofi, poi, verranno conditi con il succo del pesce e l’olio di marinatura. I carciofi verranno quindi utilizzati per ricoprire i filetti del pesce. Le olive potranno decorare il piatto. Il miele viene utilizzato in questa ricetta per il suo potere antiossidante (carciofi), acidificante (per marinare il pesce) e igroscopico (di assorbimento di acqua) in quanto sottrae liquido al pesce.
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