Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta lardo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta lardo. Mostra tutti i post

08/11/14

Pernici arrosto

INGREDIENTI per 4 persone
PREPARAZIONE: facile
TEMPO: 60 minuti
CALORIE A PORZIONE: 540


*2 pemici
*2 foglie di vite
*6 fette di lardo,
*60 g di burro.
*1/2 bicchiere di madera,
*l grossa fetta di pane,
*sale e pepe

*Pulite le pernici. imbrigliatele. salatele e pepatele.
*Disponete intorno al petto le foglie di vite e ricopritele interamente con lardo, legando bene.
*Soffriggete 40 g di burro in una teglia, rosolatevi le pemici per circa 10 minuti. spruzzandole con il madera
*Passatele in forno caldo per 40 minuti. Mettete il resto del burro in una padella e fate colorire il pane, abbrustolendolo bene.
* Disponete il pane sul piatto di portata e appoggiatevi sopra le pernici, dopo averle tagliate a pezzi. Ricoprite con il sugo di cottura e servite .


Un consiglio per i vini da bere con la cacciagione:
Si consigliano vini piemontesi:
Per una gastronomia dai sapori decisi sono consigliabili vini rossi corposi, intensi, di qualità. Come i grandi vini piemontesi a Denominazione di  Origine Controllata selezionati fra i migliori dell'antica tradizione del Piemonte.
Grignolino del Monferrato Casalese D.O.C. Dal sapore asciutto, gradevolmente amarognolo, appena acidulo. Si adatta anche a bagnacauda, bolliti, arrosti, grigliate .. Ha grado alcolico 12% e si beve a una temperatura di 12-14°C, stappando la bottiglia mezz'ora prima del consumo.
Dolcetto di Ovada D.O.C. Ha sapore asciutto, leggermente mandorlato. ed è ottimo anche con antipasti caldi, brasati, arrosti, carni rosse in genere. Ha una gradazione alcolica del 12%, si beve a una temperatura di 14-16°C, e la bottiglia va stappata mezzora prima del consumo.
Barbera d'Asti D.O.C. Uno dei più antichi vini piemontesi, dal sapore asciutto, caldo, corposo. Invecchiato in fusti di rovere, ha una gradazione del 12,5% ed è indicato anche per le carni rosse, brasati, bolliti, arrosti. Si beve a una temperatura si 12-14°C, stappando la bottiglia almeno un'ora prima del consumo.

05/11/14

Tournedos di capriolo

INGREDIENTI X 6 PERSONE
PREPARAZIONE: facile
TEMPO: 45 minuti + la macerazione
CALORIE A PORZIONE: 630

*1,200 kg di polpa di capriolo,
*100g di lardo,
*1 litro di vino rosso secco,
*qualche foglia di alloro,
* 6-8 bacche di ginepro,
*1rametto di rosmarino,
*1cipolla,
*farina bianca,
*1 litro circa di crema di latte,
*sale,
*2 cucchiai di marmellata di mirtilli rossi
*Rosolate in una casseruola la cipolla e il restante lardo che avrete tritato finissimi: sistemate i tournedos e fateli soffriggere da entrambe le parti.
*Bagnate quindi con un poco di vino della marinata, salate e terminate lo cottura.
*Levate la carne e tenetela da parte al caldo, passate il sugo di cottura al setaccio, legatelo con la crema di latte e con la marmellata di mirtilli.
*Servite i tournedos accompagnandoli con lo salsa.

Un consiglio per i vini da bere con la cacciagione:
Si consigliano vini piemontesi:
Per una gastronomia dai sapori decisi sono consigliabili vini rossi corposi, intensi, di qualità. Come i grandi vini piemontesi a Denominazione di  Origine Controllata selezionati fra i migliori dell'antica tradizione del Piemonte.
Grignolino del Monferrato Casalese D.O.C. Dal sapore asciutto, gradevolmente amarognolo, appena acidulo. Si adatta anche a bagnacauda, bolliti, arrosti, grigliate .. Ha grado alcolico 12% e si beve a una temperatura di 12-14°C, stappando la bottiglia mezz'ora prima del consumo.
Dolcetto di Ovada D.O.C. Ha sapore asciutto, leggermente mandorlato. ed è ottimo anche con antipasti caldi, brasati, arrosti, carni rosse in genere. Ha una gradazione alcolica del 12%, si beve a una temperatura di 14-16°C, e la bottiglia va stappata mezzora prima del consumo.
Barbera d'Asti D.O.C. Uno dei più antichi vini piemontesi, dal sapore asciutto, caldo, corposo. Invecchiato in fusti di rovere, ha una gradazione del 12,5% ed è indicato anche per le carni rosse, brasati, bolliti, arrosti. Si beve a una temperatura si 12-14°C, stappando la bottiglia almeno un'ora prima del consumo.

02/11/14

Cervo in crema di latte

INGREDIENTI x 6 persone
PREPARAZIONE: elaborata
TEMPO: 50 minuti + la macerazione
CALORIE A PORZIONE: 370

cervo in crema di latte : il trafiletto
Cervo in crema di latte

* 7 kg di carne di cervo in pezzi,
*3-4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva,
*50 g di lardo,
*1/2 litro di crema di latte,
*1/2 cipolla,
*2-3 bacche di ginepro, un po' di timo, sale e pepe.
Per macerare: 1litro circa di crema di latte,
*l cipolla,
*6-7 bacche di ginepro,
*1 ciuffo di timo,
*1spicchio d'aglio,sale,acefo di vino bianco
• Lavate i pezzi di carne con acqua e aceto, poi sciacquateli accuratamente in acqua corrente, sgocciolateli bene strizzandoli un po' e poneteli in una terrina; copriteli con la crema di latte, le spezie tagliuzzate o sbriciolate e un po' di sale. Lasciate macerare coperto in luogo fresco e asciutto controllando che la carne non prenda aria. Il tempo della macerazione dipende dalla carne: se è fresca richiede 8 giorni, se invece è già in parte frollata ne bastano 2.
• Se dovete far macerare la carne per parecchi giorni, sostituite completamente la crema di latte e le spezie ogni 2 giorni e muovete i pezzi di carne ogni giorno. Ricordatevi che la crema utilizzata per la macerazione non può essere usata nella solsa.
• Passato il tempo, scolate bene la carne; scaldate l'olio e fatevi diventare trasparente il lardo tritato finissimo; aggiungete la 1/2 cipolla tritata finissima e gli odori e fate insaporire, quindi aggiungete lo carne e fatela rosolare a fuoco medio. Abbassate lo fiamma, salate e pepate e aggiungete a filo metà della crema di latte; lasciate assorbire coperto per circa 20 minuti smuovendo la carne ogni tanto.
• Quando la carne sarà quasi cotta, versate in una teglia di portata la crema di latte rimasta e fate scaldare; travasatevi la carne scolata dal sugo di cottura, filtrate bene quest'ultimo e aggiungete anch'esso nella teglia. Mescolate bene in modo che il sapore si uniformi, portate a ebollizione a fuoco dolcissimo e quindi servite subito .
 
Un consiglio per i vini da bere con la cacciagione:
Si consigliano vini piemontesi:
Per una gastronomia dai sapori decisi sono consigliabili vini rossi corposi, intensi, di qualità. Come i grandi vini piemontesi a Denominazione di  Origine Controllata selezionati fra i migliori dell'antica tradizione del Piemonte.
Grignolino del Monferrato Casalese D.O.C. Dal sapore asciutto, gradevolmente amarognolo, appena acidulo. Si adatta anche a bagnacauda, bolliti, arrosti, grigliate .. Ha grado alcolico 12% e si beve a una temperatura di 12-14°C, stappando la bottiglia mezz'ora prima del consumo.
Dolcetto di Ovada D.O.C. Ha sapore asciutto, leggermente mandorlato. ed è ottimo anche con antipasti caldi, brasati, arrosti, carni rosse in genere. Ha una gradazione alcolica del 12%, si beve a una temperatura di 14-16°C, e la bottiglia va stappata mezzora prima del consumo.
Barbera d'Asti D.O.C. Uno dei più antichi vini piemontesi, dal sapore asciutto, caldo, corposo. Invecchiato in fusti di rovere, ha una gradazione del 12,5% ed è indicato anche per le carni rosse, brasati, bolliti, arrosti. Si beve a una temperatura si 12-14°C, stappando la bottiglia almeno un'ora prima del consumo.

20/05/14

Non è la solita minestra

I fast food sono ormai i punti di riferimanto di tanti giovani, che con pochi euro si mangiano un panino e una birra. In questi templi dell'american style mangereccio ( 5 minuti necessari a divorare il tutto) si celebra il rito del trionfo del trigliceride. Mettiamoci allora anche le patatine fritte che vengono servite in un cartoccetto a parte, e via!

So solo che per me non è così. lo, che non appartengo più alla categoria dei giovani ma a quella degli ipertesi con problemi di colesterolo, non ho dubbi: meglio un buon minestrone. Come quelli fatti con tutti i crismi, a partire dal battuto con un po' di lardo, (poco lardo, visti problemi di cui sopra), da un trionfo di verdure di stagione e dall'ingrediente fondamentale per la buona riuscita di questo piatto: il tempo di cottura. Solo cuocendo lentamente e a lungo, i sapori delle verdure si amalgamano per diventare quella magica alchimia di gusto che fa del minestrone tutte le volte un piatto speciale. Mangiato caldo d'inverno ci riscalda anche il cuore, ma si può gustare anche freddo nelle giarnate di primavera, stagione dove le verdure si trovano fresche.
Non è la solita minestra

AI FAGIOLI CON TAGLIATELLE
Preparazione: abbastanza facile Tempo: 2 ore e 1/2 Calorie a porzione: 580
Ingredienti x 4 • 700g di fagioli borlotti secchi • 200 g di tagliatelle • 30 g di pancetta a dadini • una tazza di passata di pomodoro • una cipolla • 2 carote • 1 costa di sedano • 4 foglie di lattuga • 6 di verza • aglio, prezzemolo, basilico, rosmarino • un litro e 1/2 di brodo • olio, grana, peperoncino, sale, pepe
Tenete i fagioli a bagno in acqua fredda per almeno 15 ore. Mettete in pentola cipolla, sedano e carote tritati con la pancetta e soffriggete in poco olio per qualche minuto. Aggiungete la verza e la lattuga tagliate a striscioline, poi i fagioli scolati, e lasciate insaporire; versate la passata di pomodoro e bagnate con il brodo. Cuocete a fuoco basso per 2 ore, mescolando spesso
Tritate finemente basilico, prezzemolo e rosmarino con 1/2 spicchio d'aglio e un pezzetto di peperoncino; raccogliete il tutto in terrina con un po' di grana e un filo d'olio extravergine. Versate le tagliatelle poco prima che le verdure siano cotte e il mix di sapori, togliete dal fuoco con la pasta al dente. Salate, pepate e fate riposare il minestrone qualche minuto prima di servire

AI CECI CON ORECCHIETTE
Preparazione: facile ternpo: 3 ore Calorie a porzione: 630
Ingredienti x 4 • 300 g di ceci secchi • 150g di orecchiette • 2grosse patate • 100g di cotenna di maiale • una cipolla, uno spicchio d'aglio • una decine di foglie di basilico • un bicchiere di salsa di pomodoro • olio extravergine d'oliva, sale, pepe
Mettete i ceci a bagno in acqua fredda per almeno 15 ore. Tritate finemente l'aglio, la cipolla, il basilico e fateli soffriggere in un'ampia casseruola. Fiammeggiate la cotenna, lavatela, asciugatela, tagliatela a listarelle e unitela al soffritto, insieme ai ceci scolati. Sbucciate le patate, lavatele e tagliatele a piccoli pezzetti; unitele ai ceci, aggiungete la salsa di pomodoro e versate in casseruola circa 3 litri d'acqua. Salate, coprite e fate cuocere a fuoco basso per 2 ore e 1/2. Unite le orecchiette circa 20 minuti prima di finire la cottura e salate. Togliete dal fuoco, irrorate la minestra con olio extravergine d'oliva, pepate a piacere e servite.

ALLE RAPE E PISELLI 
Preparazione: facile Tempo: 1 ora e 40 Calorie a porzione: 470
Ingredienti x 4 • un kg di rape • 100g di piselli secchi • 200 g di pasta corta • 100g di prosciutto crudo e 50 di lardo • 2 litri di brodo di carne • una patata e una carota • aglio, prezzemolo • burro, formaggio grana, sale, pepe
Tenete a bagno i piselli in acqua fredda per almeno 15 ore. Mettete in una larga casseruola l'aglio tritato con il lardo e fate soffriggere, mescolando, per una decina di minuti. Tritate grossolanamente il prosciutto crudo, aggiungetelo in casseruola al soffritto e cuocete per circa 5 minuti. Sbucciate le rape e la patata, raschiate la carota e affettate sottilmente tutte queste verdure; aggiungetele al soffritto e fatele insaporire per qualche minuto nel condimento. Unite i piselli dopo averli ben scolati, versate il brodo, coprite la pentola e cuocete a fuoco basso per un'ora e mezzo o poco meno. Versate la pasta, regolate di sale, pepate a piacere e portatela a cottura. Spegnete il fuoco quando il minestrone è pronto, incorporatevi una noce di burro, spruzzate con formaggio grana grattugiato, mescolate e servite.

ALLA ZUCCA E FAGIOLI 
Preparazione: facile Tempo: 2 ore e 1/2 Calorie a porzione: 450
Ingredienti x 4 • 1/2 kg di zucca • 150g di fagioli bianchi di Spagna secchi • 4 fette di pane casereccio • un litro di latte • 50 g di burro • olio, sale, pepe
Tenete a bagno per almeno 18 ore i fagioli in acqua fredda. Prima di cuocerli scolateli, metteteli in una pentola con 2 litri d'acqua leggermente salata e lessateli per 30 minuti dal momento del bollore. Mettete intanto per qualche minuto la zucca nel forno caldo, eliminate la scorza, i semi e i filamenti, e fatela a pezzettini. Mettete sul fuoco una larga casseruola con 30 g di burro e 2 cucchiai d'olio d'oliva, unite I pezzetti di zucca e fateli rosolare; salateli e cuoceteli a fuoco basso per 30 minuti. Aggiungete i fagioli alla zucca con circa un litro e 1/2 del loro brodo, salate e versate il latte, mescolando con cura. Coprite la pentola e fate cuocere a fuoco basso per circa 2 ore, mescolando delicatamente di tanto in tanto Versate la pasta, regolate di sale, pepate a piacere e portatela a cottura. Spegnete il fuoco a cottura finita, controllate il sale e pepate a piacere (qui il pepe è importante). Servite la minestra in piatti fondi individuali, accompagnando con le fette di pane casereccio rosolate nel restante burro.

AL RISO E LENTICCHIE 
Preparazione: facile Tempo: 2 ore Calorie a porzione: 490
Ingredienti x 4 • 200 g di lenticchie secche • 200 g di riso per minestre • 50 g di pancetta affumicata .400 g di pomodori pelati • 2 piccole cipolle • una foglia d'alloro e qualche foglia di salvia • olio extravergine d'oliva, sale, pepe
Tenete a bagno in acqua fredda le lenticchie per almeno 12 ore. Sbucciate e affettate le cipolle, e tagliate la pancetta a dadini piccoli. Mettete in una larga casseruola i dadini di pancetta e fateli tostare a fuoco basso in modo che diventino croccanti e perdano il loro grasso, unite le cipolle tagliate e 2 cucchiai d'olio, e fate soffriggere. Versate in casseruola le lenticchie ben scolate, e fatele insaporire per qualche minuto, mescolando; unite l'alloro, le foglie di salvia e i pomodori pelati schiacciati. Bagnate con un litro e 1/2 abbondante di acqua bollente, regolate di sale e pepate a piacere. Coprite la pentola e cuocete per un'ora a fuoco basso. Unite il riso e continuate a cuocere per altri 20 minuti circa, mantenendo il fuoco basso, la pentola scoperta e mescolando spesso. Eliminate le foglie di alloro e di salvia, spegnete il fuoco e condite la minestra con 3 cucchiai d'olio d'oliva extravergine versati a filo, Mescolate bene e servite.

AI FAGIOLI DI SOIA E SPAGHETTI 
Preparazione: facile Tempo: 3 ore Calorie a porzione: 420
Ingredienti x 4 • 200 g di fagioli rossi di soia secchi • 200 g di spaghetti • 400 g di broccoli • un litro di brodo • una cipolla, una carota, una costa di sedano • un spicchio d'aglio • 30 g di burro • grana, olio, sale, pepe
Tenete a bagno i fagioli di soia per 12 ore. Scolateli, metteteli in una pentola e lessateli per un'ora dal bollore. Tritate la cipolla con l'aglio, scaldate in una larga casseruola 3 cucchiai d'olio col burro, unite il trito e soffriggete per qualche minuto. Pulite la carota, il sedano e i broccoli, tritate grossolanamente sedano e carota, e tagliate a pezzetti i broccoli. Aggiungete i broccoli e il trito al soffritto, e fateli insaporire nel condimento, mescolando bene. Scolate i fagioli di soia tenendo da parte la loro acqua di cottura, versateli in pentola unendoli alle verdure, mescolate per alcuni minuti, quindi bagnate con il brodo di carne e con circa un litro dell'acqua di cottura dei fagioli. Coprite la pentola e cuocete la minestra a fuoco basso per circa un'ora e 3/4. Spezzettate gli spaghetti, uniteli alla minestra e portateli a una cottura abbastanza al dente. Togliete dal fuoco, condite con pepe a piacere e con un'abbondante spolverata di grana, mescolate e servite.

19/04/14

TERRINA DI ANITRA ALL'ARANCIA

BUONA PASQUA!
Pe il giorno di Pasqua volete stupire i commensali con una preparazione raffinata? Cimentatevi allora con le terrine. Occorrono soltanto un po' di tempo e di pazienza, ma il successo è assicurato.
Questa è una preparazione che ha bisogno di riposare in frigorifero prima di essere servita. Per questo possiamo prepararla anche stasera, e per domani faremo un figurone.

Ingredienti x 6un'anatra da 7,5 kg .• 300 G di carne di maiale .• 250 G di lardo a fettine • un'arancia succosa non trattata .• 2 cucchiai di pistacchi • un rametto di salvia • uno spicchio d'aglio timo • rosmarino • una foglia di alloro • un bicchiere di vino bianco secco • una carota • una piccola cipolla • un bicchiere di brandy olio d'oliva extraverginesale e pepe 
Difficoltà: elaborata Tempo: un'ora e 40 minuti +il riposo

TERRINA DI ANITRA ALL'ARANCIA
PULITE l'anatra togliendo la pelle e il grasso. Spolpatela accuratamente, separando il petto dal resto della carne. Spezzettate la carcassa. 
METTETE a marinare in un contenitore la carne di maiale insieme a quella d'anatra (escluso il petto) con tutti gli aromi, sale, pepe e il bicchiere di brandy. Lasciate riposare per 12 ore. 
TAGLIATE il petto d'anatra a filetti e mettetelo a marinare in una ciotola con il succo d'arancia per3 ore. 
SOFFRIGGETE in un tegame la carota e la cipolla con due cucchiai d'olio, aggiungete la carcassa dell'anatra e fatela rosolare. Innaffiate con il bicchiere di vino bianco e, quando sarà evaporato, unite due bicchieri d'acqua.
SALATE quanto basta e fate bollire molto lentamente fino a quando il brodo si sarà ristretto della metà. Quando sarà pronto filtratelo con un colino.
PRENDETE le carni che avete lasciato in infusione per dodici ore nel brandy, sgocciolatele, tritatele finemente e passatele al setaccio, per ottenere una consistenza cremosa.
AGGIUNGETEi pistacchi sbucciati, sale e pepe e un poco di scorza d'arancia grattugiata. 
FODERATE un recipiente stretto e lungo, della capienza di un litro circa, con le fettine di lardo. Versatevi metà della farcìa e metà del brodo, poi ancora la rimanente farcìa e il brodo che resta. 
COPRITE il tutto con le restanti fettine di lardo e chiudete molto bene con la carta stagnola. Nel caso usatene un doppio strato per garantire una miglior sigillatura. 
CUOCETE a bagnomaria in forno caldo a 180 gradi per un'ora. 
SFORNATE, lasciate raffreddare e mettete in frigorifero per una giornata prima di servire.

02/04/14

"Lardo ai giovani": di Colonnata naturalmente

"Lardo ai giovani", ha scritto un grande giornalista sportivo nonché eccellente gastronomo, Gianni Mura, cultore del maiale e dei suoi prodotti derivati. Perché oggi le carni di maiale e i salumi sono rivalutati anche dai nutrizionisti, avendo modificato - per la migliore alimentazione e cura degli animali - rispetto al passato, la qualità dei loro grassi. 

La quota di grassi saturi, insidiosi per le arterie, è molto più bassa, e sono invece aumentati i grassi monoinsaturi, simili a quelli dell'olio d'oliva e non dannosi. Dunque mangiare salumi, in giusta e moderata quantità, non è davvero peccato per nessuno (se non per musulmani ed ebrei, ma è tutt'altra storia). Fra i salumi di più antica tradizione primeggia proprio il lardo, il più semplice e schietto. Costituito dallo strato sottocutaneo del grasso del maiale, il lardo è un grande interprete della nostra cucina tradizionale sia come cibo energetico "povero" sia come ingrediente in molte zuppe e piatti a base di pane, fagioli, verdure e carni. Tutta l'Italia ha amato ieri e oggi il lardo. In particolare quello di miglior gusto e qualità.
il suggestivo borgo toscano di Colonnata nelle
Alpi Apuane, in provincia di Massa Carrara,
dove si produce il lardo più
conosciuto d'Italia
.

Sono due piccoli, sperduti, suggestivi borghi a dare il nome ai prodotti più celebri e preziosi: il valdostano lardo di Arnad e quello toscano di Colonnata, nelle Alpi Apuane.Il lardo di Arnad, dal delicato gusto di montagna, è ottenuto da giovani suini di allevamenti italiani, oltre che valdostani, del Piemonte, Veneto, Lombardia ed Emilia. Il lardo, preparato nel Comune di Arnad e dintorni, rifilato e senza cotenna, è sistemato in appositi contenitori, i "doils" in legno di castagno (oggi anche in acciaio), alternando strati di lardo e strati di sale e aromi, con ricette che ogni produttore custodisce gelosamente; la stagionatura minima è di tre mesi e può superare l'anno. Forse ancor più celebre, il lardo di Colonnata, dolce e ricco di aromi, è così com'è, senza alcuna aggiunta, anch'esso ottenuto da suini pesanti italiani. Prodotto fra i marmi delle Apuane, il suo segreto è proprio quello di maturare in vasche ("conche") di marmo, perfette , per mantenere e stagionare (almeno sei mesi) il lardo a strati alternati con le spezie in una salamoia di acqua, sale, aglio, pepe nero, spezie e aromi vari (anche qui ogni produttore ha segrete ricette). Tolto  dalla conca, il lardo viene diviso in candide pezzature e ogni fettina che se ne taglia si scioglie dolcemente in bocca. Ma la Toscana è forse la regione dove più ci si può vantare di produrre ottimo lardo, come quello anch'esso nobile della Val di Greve. Perché in queste terre l'aria del mare si incontra con l'aria pura degli Appennini e, come ben sanno i gastronomi e gli esperti, oltre alla mano sapiente dell'uomo è necessario anche l'aiuto di madre natura per fornire al nostro cibo tutte le sue migliori qualità.

il candido salume su una
fetta di pane alle erbe.
Ma per gustarlo al meglio, c'è chi lo predilige al naturale, senza alcuna aggiunta, in fettine sottili su fette di pane. I cavatori delle Apuane, mangiavano il lardo di Colonnata sopratutto con il pane toscano senza sale, accompagnato da giovane vino rosso: una miscela energetica ideale per chio pratica un lavoro faticoso. Meglio ancora se il pane è a fette, caldo per far sprigionare al salume tiepido, tutti i suoi delicati aromi. Meno aromatico, il lardo di Arnad lo si può gustare come antipasto, servito con miele e noci, e accompagnato da pane nero. Tutto il miglior lardo è anche ottiomo ingrediente per i sughi (leggeri: non devono annullarne l'aroma)  e anche per accompagnare le carni (l'ardellate, cioè avvolte in fette di lardo per insaporirle e mantenerle teneri).

Tagliatelle al lardo Per 4 persone: 350 g di tagliatelle, 150 g di lardo toscano affettato, 2 di di panna liquida, una cipolla, 3 cucchiai di olio d'oliva extravergine, 60 g di formaggio pecorino grattugiato, un bicchierino di brandy, sale, pepe. Tritate molto finemente 50 g di lardo toscano assieme alla cipolla e fate appassire il tutto a fuoco lento con l'olio. Aggiungete la panna e il brandye cuocete per 10 minuti facendo restringere il liquido, poi salate e pepate. Lessate a metà cottura le tagliatelle, scolatele e conditele con la panna liquida insaporita e il pecorino grattugiato. Sistemate in una pirofila, di cui avrete imburrato con cura i bordi e il fondo, e coprite tutta la superficie della pasta con i 100 g di lardo rimasti in fettine. Fate gratinare in forno caldo per 7-8 minuti e servite le taqliatelle in tavola nella pirofila.

28/10/13

Gnocchi di patate al tè nero fumeè: viaggio nell'intensità del gusto

La stagione dalle mie parti è ancora bella e tiepida, questo mese di Ottobre sembra non voler aprire le porte all'autunno, ma la mente è già predisposta al calar della luce e il corpo tende ad impigrirsi.
Anche lo stomaco ha le sue esigenze, e quindi si risveglia il desiderio di piatti più invernali. Ecco qui un primo piatto che secondo me è di transizione.
Gnocchi
GNOCCHI DI PATATE AL TE' NERO FUMEE'

Preparazione: 35 minuti
Cottura: 50 minuti
Difficoltà: facile

Ingredienti:
Per gli gnocchi
1 kg di patate
150 gr di farina bianca "00"
150 gr di fecola di patate
10 cucchiaini di tè nero affumicato
50 gr di lardo
1 uovo
1/2 cipolla bianca
noce moscata, salvia, sale e pepe

Cuocete le patate partendo da acqua fredda profumando con 4 cucchiaini di tè nero affumicato. Scolatele, pelatele, e schiacciatele: unite la farina, la fecola, l'uovo, un pizzico di sale e pepe, e una grattata di noce moscata. Amalgamate bene il tutto. Stendete l'impasto ottenuto con le mani, formate dei cilindri di circa 2 cm di diametro e formate gli gnocchi.
Tritate insieme la cipolla, la salvia e il lardo e soffriggeteli in padella. Portate a bollore l'acqua per gli gnocchi, salatela e profumatelacon 6 cucchiaini di tè. Cuocete gli gnocchi, scolateli e fateli saltare direttamente in padellacon il condimento. Togliete dal fuoco e servite.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.