Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta capriolo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta capriolo. Mostra tutti i post

17/11/14

Rarissimo capriolo con un solo corno in mezzo al cranio, l'unicorno esiste

Il mito dell'unicorno  ha affascinato intere popolazioni e fatto sognare milioni di persone. Eppure nessuno mai, nemmeno i più audaci sostenitori della loro mitica esistenza sono riusciti a portare concrete prove della loro esistenza. Sembra però che una recente scoperta smentisca chi ha sempre sostenuto che gli unicorni non sono mai esistiti.

Infatti nei boschi della Slovenia abitava un rarissimo esemplare di capriolo dotato di un unico corno piazzato proprio in mezzo al cranio. Il povero animale , che è stato abbattuto da un cacciatore, presentava una rara deformità a causa della quale i palchi delle corna, si sono fusi in un unico corno che ha fatto subito pensare al famoso animale fantastico protagonista di molte fiabe. A studiare questo rarissimo caso sono stati chiamati diversi scienziati, come Bostjan Pokorny dell'ERICo Institute, un'istituto di ricerca naturalistica sloveno, e tutti affermano di non aver mai visto nulla di simile.

Al questo strano fenomeno è stato dedicato un articolo sul National Geographic sloveno e il prof Pokorny spiega: «In questa specie di capriolo, soltanto ai maschi crescono i palchi, strutture ossee bilaterali e simmetriche che si sviluppano da due peduncoli, ossia estensioni del cranio. Tuttavia, in questo caso molto particolare e atipico, i peduncoli, che dovrebbero essere separati, sono cresciuti insieme in un'unica struttura». L'esemplare in questione era avanti con l'età e di stazza notevole, segno che la sua deformità, forse dovuta ad un trauma subito nelle prime fasi dello sviluppo, non deve averlo indebolito al cospetto di altri maschi.
Il cranio del capriolo
immagine presa dal web

Proprio le dimensioni dell'animale e l'età avanzata, insieme al fatto che avesse un solo palco, sono state le motivazioni che il cacciatore ha addotto per aver scelto proprio quell'animale (in un paese dove la regolamentazione della caccia ai cervidi è molto severa). Da lontano, ha detto, aveva visto che l'animale aveva un solo corno - non certo una rarità per i caprioli - ma non che il palco era posizionato proprio al centro del cranio.






05/11/14

Tournedos di capriolo

INGREDIENTI X 6 PERSONE
PREPARAZIONE: facile
TEMPO: 45 minuti + la macerazione
CALORIE A PORZIONE: 630

*1,200 kg di polpa di capriolo,
*100g di lardo,
*1 litro di vino rosso secco,
*qualche foglia di alloro,
* 6-8 bacche di ginepro,
*1rametto di rosmarino,
*1cipolla,
*farina bianca,
*1 litro circa di crema di latte,
*sale,
*2 cucchiai di marmellata di mirtilli rossi
*Rosolate in una casseruola la cipolla e il restante lardo che avrete tritato finissimi: sistemate i tournedos e fateli soffriggere da entrambe le parti.
*Bagnate quindi con un poco di vino della marinata, salate e terminate lo cottura.
*Levate la carne e tenetela da parte al caldo, passate il sugo di cottura al setaccio, legatelo con la crema di latte e con la marmellata di mirtilli.
*Servite i tournedos accompagnandoli con lo salsa.

Un consiglio per i vini da bere con la cacciagione:
Si consigliano vini piemontesi:
Per una gastronomia dai sapori decisi sono consigliabili vini rossi corposi, intensi, di qualità. Come i grandi vini piemontesi a Denominazione di  Origine Controllata selezionati fra i migliori dell'antica tradizione del Piemonte.
Grignolino del Monferrato Casalese D.O.C. Dal sapore asciutto, gradevolmente amarognolo, appena acidulo. Si adatta anche a bagnacauda, bolliti, arrosti, grigliate .. Ha grado alcolico 12% e si beve a una temperatura di 12-14°C, stappando la bottiglia mezz'ora prima del consumo.
Dolcetto di Ovada D.O.C. Ha sapore asciutto, leggermente mandorlato. ed è ottimo anche con antipasti caldi, brasati, arrosti, carni rosse in genere. Ha una gradazione alcolica del 12%, si beve a una temperatura di 14-16°C, e la bottiglia va stappata mezzora prima del consumo.
Barbera d'Asti D.O.C. Uno dei più antichi vini piemontesi, dal sapore asciutto, caldo, corposo. Invecchiato in fusti di rovere, ha una gradazione del 12,5% ed è indicato anche per le carni rosse, brasati, bolliti, arrosti. Si beve a una temperatura si 12-14°C, stappando la bottiglia almeno un'ora prima del consumo.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.