Il-Trafiletto
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29/10/13

Problemi cardiologici? Parliamone con la psiche

Problemi cardiologici? Parliamone con la psiche! Già, proprio cosi, infatti pare che a seguito di una ricerca effettuata in Grecia, resa pubblica durante un meeting della Società europea di cardiologia, la Esc, si è potuto appurare che dinanzi a forme di assistenza psicologica, le mortalità dovute a malattie coronariche, siano in forte calo.
Il risultato da corpo ancor di più alla convinzione che questa tipologia di sofferenza possa avere delle origini in parte ad una componente psicologica.
Già in precedenza alcuni studi avevano evidenziato come la frequenza degli attacchi cardiaci fosse fortemente indotta da fattori come depressione, isolamento, precarie condizioni economiche e stress cronico. La ricerca effettuata nella penisola Ellenica fa un ulteriore passo avanti e associa la frequenza delle recidive in base alla qualità dell'aiuto psicologico ricevuto.
La dottoressa Zoi Aggelopoulou, coautrice dello studio, spiega: «Gli infermieri della nostra unità coronarica hanno osservato che era meno probabile che i pazienti avessero altri attacchi cardiaci, morissero o ritornassero in ospedale se gli parlavamo delle loro cure, suonavamo musica per loro o davamo a chi è religioso la possibilità di pregare. Questo ci ha fatto pensare che le malattie coronariche non avessero solo un'origine fisica, ma anche una componente psicologica».
Aiuto psicologico per il cuore

L'impressione è poi stata confortata da una meta-analisi condotta su nove studi medici casuali e controllati. Il risultato è stato a dir poco sorprendente: dopo due anni dal ricovero, la probabilità di morte o recidiva si riduceva di ben il 55% in presenza di aiuto psicologico (l'influenza è invece pressoché nulla nel corso dei primi due anni).
«I pazienti vogliono sapere cosa accadrà loro dopo che avranno lasciato l'ospedale, se potranno continuare ad avere rapporti sessuali, che tipo di medicinali dovranno prendere», ha proseguito Aggelopoulou. «La nostra ricerca mostra che fornire informazioni e rassicurazioni diminuisce la loro probabilità di morire o avere un altro attacco cardiaco. Purtroppo le unità coronariche sono sotto pressione, in Grecia abbiamo spesso 1o 2 infermieri a occuparsi di 10 o 20 pazienti. Tuttavia sapere che semplicemente parlando ai malati o introducendo la musicoterapia si potrebbero ridurre del 55% le morti e i ritorni in ospedale dovrebbe essere un forte incentivo».
Ora serviranno ulteriori studi per verificare quali sono le metodologie di assistenza psicologica più efficaci e più opportune da introdurre.

20/10/13

Extraterrestri? La verità tra le stelle!

Extraterrestri? La verità tra le stelle! Di certo uno degli argomenti più frequenti nella nobile storia del cinema è il primo contatto... con gli extraterrestri ovviamente. Non c'è giorno, mese, anno che ad Hollywood non si pensi a produrre almeno una decina di film con protagonisti gli alieni, o extraterrestri che dir si voglia. Troverete interessante sapere come il boom degli alieni abbia avuto inizio negli anni ’50 del XX secolo e come la loro prima apparizione risalga a ben oltre 100 anni fa, in una pellicola francese dal titolo “Viaggio nella Luna“.
L'argomento ha generato molta curiosità nel campo cinematografico, ai vari registi di documentari e autori. Sono venute alla luce quindi svariate teorie riguardo il primo contatto degli extraterrestri con la nostra specie, i presunti rapimenti, sulla loro influenza sulla nostra storia, sulla loro presenza celata tra noi, e cosi via dicendo. In qualunque negozio di libri avrete molte probabilità di trovarvi in un intero scaffale pregno di questo genere di libri, invece su tutti i canali televisivi specializzati in documentari almeno una sera alla settimana viene dedicata esclusivamente a queste teorie.
Appare abbastanza evidente che la popolarità di questo argomento, indipendentemente dal tipo di fonte informativa, ha fatto si di renderlo costantemente onnipresente nelle nostre vite. Se, quindi, veniamo assaliti continuamente con storie simili a queste, sarà poi possibile che le nostre convinzioni personali ne possano risentire, possano essere influenzate?
Extraterrestri

Come sempre, quando le nostre menti iniziano ad indagare ci assale con veemenza una domanda, ci rivolgiamo a Ipsos Global @dvisor per cercare di venire a capo e compredere cosa ne pensa il mondo, la società che ci circonda. Buon per noi per noi il fatto che è stato eseguito tre anni fa uno studio speciale riguardo la effettiva esistenza degli extreterrestri. Da quanto si può dedurre dai risultati, pare che un partecipante su cinque a livello mondiale crede che esseri alieni siano arrivati sulla Terra e che abbiano vissuto tra noi. A livello nazionale, le percentuali più elevate si registrano in India (45%) e in Cina (42%), mentre all’estremità opposta dello spettro figurano Svezia, Belgio e Paesi Bassi con appena l’8%. Generalmente sono le donne ad essere restie (83%) più degli uomini (78%) a non credere che gli alieni siano già presenti nella nostra società.
Naturalmente stiamo parlando di dati raccolti tre anni fa. Da allora abbiamo guardato molti film e documentari e ascoltato le teorie più strane sugli alieni. E voi cosa ne pensate? Si sono già insediati sulla Terra o sono ancora nello spazio infinito in attesa del momento giusto?
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