Il-Trafiletto
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12/08/14

Guida pratica per ragazze in gamba

Guida pratica per ragazze in gamba
di Rossella Palomba

Guida pratica per ragazze in gamba Come fare ricerca e vivere felici di Rossella Palomba. Scienza Express, 12,00 € (128pp,2013)

Essere uno scienziato è difficile, ma essere una scienziata lo è ancora di più.

Questa guida è un vero manuale di sopravvivenza per donne che vogliono intraprendere una professione scientifica e avere anche un certo successo. A partire dai dati sulla situazione attuale dei ricercatori e delle ricercatrici italiane ed europee, Rossella Palomba, demografa del CNR, illustra i meccanismi (formali e informali) che regolano le carriere all'interno del mondo accademico e scientifico e dà alcuni consigli pratici su come emergere al suo interno. Ogni capitolo presenta anche una storia raccontata da una ricercatrice su come e perché si è avvicinata a questo lavoro, in che modo vi ha preso parte ed è riuscita (o non è riuscita) ad avanzare a livello professionale.

Non ci sono ricette magiche per Rossella Palomba: "L'unica cosa che veramente vi serve e che non può mancare è il cervello: non c'è strumento che lo possa sostituire". Un libro per ragazze in gamba che dovrebbe essere letto da tutti gli uomini che fanno ricerca.(science)

26/02/14

40enne madre di due bambini viene curata al seno destro quando il tumore è presente in quello sinistro. Malasanità a Rimini.

Il caso di malasanità è datato 2011, ma in questi giorni è ritornato sulle colonne della carta stampata dal momento che lo scorso 16 dicembre si è tenuta l’udienza preliminare davanti al gip del tribunale di Rimini. Una donna di 41 anni, mamma di due bimbi e malata di tumore al seno sinistro è stata prima operata al seno giusto ma è stata poi sottoposta ad un trattamento di chemioterapia e a diverse sedute di radioterapia al seno sbagliato, ben ventidue. Nonostante la visibile cicatrice dell’operazione sul seno sinistro, la cura di radioterapia è stata effettuata sul seno destro, ovvero quello sano. Senza contare che ora il tumore rischia di tornare. E’ così scattata la presentazione della denuncia per lesioni e la battaglia legale”. La Procura, dopo aver sequestrato le cartelle cliniche della donna e in forza di una perizia medico legale affidata a due esperti di Milano, ha chiesto l’archiviazione. Secondo la perizia della Procura infatti non vi sarebbero lesioni penalmente rilevanti. Il legale della donna, l’avvocato Roberto Urbinati, però si è opposto, presentando una serie di perizie oncologiche e psicologiche di parte in cui emerge il danno per colpa medica e per negligenza. Un danno che i periti quantificano in “una riduzione delle possibilità di sopravvivenza della paziente non inferiore al 20%”. Il gip non ha ancora sciolto la riserva. E' tuttora in fase di stallo anche la causa civile che la signora riminese ha intentato contro l’Ausl romagnola. Assistita dagli avvocati Roberto Urbinati e Alessandro Pagliarani, ha prima tentato la via della conciliazione dove però l’azienda sanitaria non si è presentata. Poi l’udienza civile per danni (si chiede un risarcimento di 800 mila euro) fissata per lo scorso 18 febbraio, è slittata a causa di un errore nell’assegnazione al giudice non competente. “E’ il primo caso in Italia di un tale errore – dice l’avvocato Urbinati -. Nel mondo, solo negli Stati Uniti, in Pennsylvania, uno analogo a quello commesso all’ospedale di Rimini”

23/02/14

Tumori: efficacia dell'Aloe Arborescens in associazione alla chemioterapia

L'Aloe è una pianta dalle proprietà molto particolari, comprovate da molteplici studi. Negli ultimi anni (a partire dal 2009) un recente studio ha dimostrato a tutti gli effetti le proprietà antitumorali dell'aloe arborescens che abbinata in chemioterapia in molti pazienti con carcinoma metastatico in fase iniziale permette di ridurre la tossicitià della chemio introducendo sostanze endogene immunomodulanti o esogene.
Aloe Arborescens

Tale efficacia è stata evidenziata in oltre 240 casi di pazienti con patologie differenti (cancro del colon-retto, cancro al polmone etc) trattati con chemioterapia con l'aloe o senza per verificare l'efficacia del trattamento,  dimostrando non solo gli enormi benefici verso il paziente ma anche la capacità di ridurre la mortalità in coloro che l'assumono nel periodo successivo al trattamento, portando anche alla regressione del tumore.  Ecco come è avvenuto il trattamento: l'Aloe viene somministrata per via orale seguendo la ricetta di padre romano Zago (un frate brasiliano dell'Ordine dei Frati Minori,che ha trascritto un'antica ricetta arrivata a lui oralmente, ma utilizzata fin dall'antichità in Oriente e Sud America, in un libro) durante la chemioterapia e anche dopo: il tutto a 10 millilitri tre volte al giorno senza sospensioni fino al termine della malattia, a partire da 5 giorni prima dell'inizio della chemioterapia in una miscela composta da 300 grammi di foglie fresche di aloe, 500 grammi di miele e 40 milligrammi di alcol. Sia le risposte complete che quelle parziali hanno evideziato nei pazienti a cui era stata somministrata l'aloe, un netto miglioramento rispetto a coloro che avevano seguito solo la chemioterapia: ben il 34% contro il 19%. Il controllo finale della malattia ottenuta dai pazienti ha evidenziato  in coloro che sono stati trattati con l'aloe, un miglioramento ampiamente maggiore rispetto a quella dei pazienti  trattati solo con la chemioterapia (67% contro 50%). Da non sottovalutare la percentuale di sopravvivenza dei pazienti a 3 anni, che ha evidenziato una maggiore percentuale rispetto a quella dei pazienti non trattati con l'aloe. L'aloe è una pianta molto importante grazie alle sue ampie funzioni antitumorali, antioddisanti, antiproliferative, immunostimolanti.  L'aloe è stata impiegata con successo in diverse terapie per il trattamento della psoriasi, iperlipidemia e diabete mellito e può esercitare effetti anticolesterolo ed effetti antidiabetici. Inoltre permette la stimolazione facilitando la riparazione delle ferite. Questo studio suggerisce quindi che l'aoe può essere integrata con successo alla chemioterapia per aumentare le chance di guarigione e sopravvivenza a lungo termine per combattere il cancro e facilitare la regressione del tumore.
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