Il-Trafiletto
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30/08/14

Frutta fresca per mantenere la freschezza

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Frutta fresca
Qui di seguito analizzeremo le virtù di frutta e verdure di largo consumo, facilmente reperibili nella stagione estiva. Il consumatore deve fare tesoro di quanto viene detto e sperimentare lui stesso sulla base del dati che gli vengono forniti. La freschezza è carica di un sentimento del corpo che è benessere materiale e mentale, il mondo vegetale è ricco di elementi naturali che permettono di conservare inalterata la salute.
Banana
È ricca di fosforo, magnesio, potassio, ferro, amido e zucchero. Le vitamine A, B e C che contiene la rendono importante per la nutrizione, la crescita, lo sviluppo del sistema osseo, e per l'equilibrio nervoso. Per renderla più gustosa si può seguire l'avvertenza di sbucciarla almeno un'ora prima di consumarla, tagliarla a fette o schiacciarla completamente. Essendo però molto povera di cellulosa è meglio non abusarne perché può provocare stitichezza.
Ciliegia Èstraordinariamente ricca di sali minerali e zucchero che la rendono energetica, ricostituente, rimineralizzante. Calma i nervi, regola il fegato e lo stomaco, è tonica e rinfrescante. Le ciliegie mangiate di mattina, a digiuno, sono molto attive. Un giorno o due a regime esclusivo di ciliegie è un ottimo rimedio per eliminare scorie e tossine. La tisana di peduncoli, con l'aggiunta di qualche goccia di frutto fresco, è un diuretico efficace. Per prepararla far bollire qualche minuto g 20 di peduncoli in un litro d'acqua, lasciar raffreddare, filtrare e berne a volontà.
Melone
Ricco di zucchero e di vitamina A. La vitamina A favorisce il rigenerarsi delle cellule, e costituisce un elemento di ringiovanimento. La sua azione lassativa e diuretica lo rende consigliabile a chi soffre di reumatismi, gotta ed emorroidi e a chi è affetto da stitichezza, ritenzione urinaria o calcoli renali. La polpa è un ottimo calmante se applicata su bruciature leggere e infiammazioni locali. Pera Il frutto fresco contiene zucchero, pectine, tannino e minerali in abbondanza. Come la maggior parte dei frutti freschi è ricca di vitamina C, e anche di vitamine A e B.
Pera è un ottimo calmante per le eccitazioni nervose, stimola le funzioni delle ghiandole endocrine, normalizza la pressione arteriosa, depura il sangue e drena i reni. Ha un'azione disinfettante che impedisce le putrefazioni intestinali. È bene consumarle la mattina, a digiuno, e all'inizio dei due pasti principali.
Pesca 
Grazie al suo zucchero e agli idrati di carbonio, aiuta a ricostituire le riserve di energia. È inoltre diuretica, leggermente lassativa e contribuisce a mantenere il giusto grado di alcalinità del sangue. La leggera stimolazione che esercita sulla secrezione gastrica favorisce anche la digestione.
Pompelmo 
Fornisce all'organismo zuccheri e alcune sostanze benefiche, in particolare i principi amari e gli oli volatili che fortificano polmoni e stomaco. Ha un'azione stimolante sull'appetito e attiva la digestione. Preso al mattino, a digiuno, è diuretico e disintossicante; purifica sangue, drena reni e fegato. Ottimo e gradevole il succo, di cui si può berne tranquillamente un bicchiere prima dei pasti due o tre volte al giorno. E sbagliato aggiungere dello zucchero, se non si tollera il sapore si può usare del miele


16/04/14

Un patrimonio scomparso?

Un patrimonio di specie e varietà di frutta e verdura si è persa nel tempo a favore delle varietà più produttive. Ecco le principali e preziose varietà da ritrovare

Se provate a osservare la merce posta in vendita sugli scaffali di un negozio di frutta e verdura la prima cosa che salta agli occhi è la scarsa varietà dell'offerta. Valutazioni ingiustificate? Non proprio.Forse per i più giovani, ma per noi che eravamo ragazzini negli anni '50 ricordiamo tante varietà di frutte e verdura ora perse nel tempo. Per esempio, puntate l'attenzione sulle mele: per quanti sforzi facciate ne avrete a disposizione quattro varietà: le americane Red Delicious e Golden Delicious, le neozelandesi Gala e le giapponesi Fuji. Quattro varietà di mele che rappresentano il 90 per cento della produzione. Eppure all'inizio del Novecento l'Italia poteva fregiarsi di migliaia di varietà, alcune pregiate e apprezzate in tutto il mondo. Cosa è successo? La melicoltura tradizionale ha ceduto il passo a quella intensiva di pianura negli anni Sessanta e le varietà locali sono state rapidamente sostituite da quelle straniere: più produttive, più grandi, più belle, più adatte alle tecniche moderne, a sentir loro. Così, in appena quarant'anni è scomparsa un'enorme ricchezza. Se poi entrate in un supermercato, vi accorgerete che nonostante i migliaia di articoli posti in vendita, al momento della scelta noterete che si tratta di una pia illusione: non a caso quando incontrate lo scaffale dei legumi, scoprirete che ce ne sono appena cinque tipi. Una volta, invece, le varietà erano ben 3.600. E lo stesso andante vale per insalata, patate, pomodori, carciofi, aglio e altro ancora. Ma non tutto è perduto: a difesa dei cibi in via d'estinzione sono scese in campo numerose associazioni che lavorano per recuperare un patrimonio dal valore inestimabile. Allora, cominciamo a conoscere alcuni capolavori dimenticati della cultura alimentare italiana, campioni per resistenza alle malattie, per il sapore inebriante e la ricchezza di nutrienti.

MELONE "BANANA". Un tempo si trovavano anche meloni a forma di banana, una forma che racchiudeva aromi e nutrienti incomparabili. Ormai non li conosce più nessuno, ma grazie ai Savers sono ancora vivi in Canada.
SEDANO"VIOLETTO" Spicca per i colori rosso, rosato e violetto. La varietà violetta produce più clorofilla e antocianine, ed è una miniera di micronutrienti.
ASPARAGI Chi ricorda più il violetto d'Albenga, quello pistoiese e le numerose altre varietà famose per sapore, vitamine, sali minerali e oligoelementi? Assolutamente da riscoprire.
BUONADAMA (Atreplice) Le sue foglie carnose a forma di cuore impreziosivano le insalate e le coloravano, soprattutto grazie ai loro vividi colori. Una pianta da far riemergere dall'oscurità per riportare alla luce solarità, sapori e vitamine.
CARDO GOBBO DI NIZZA DEL MONFERRATO Un prodotto straordinario, croce nt dolce. PEPERONE CORNO DI BUE DELLA CARMAGNOLA Qualità organolettiche di prim'ordine. AGLIO ROSSO DI VESSALICO Ecco un altro prodotto sconosciuto ai più, dal sapore intenso e dall'estrema conservabilità.
ALBICOCCHE DEL VESUVIO Sono soprannominate con tanti vezzeggiativi, ma le accomuna una unica caratteristica: l'essere un tesoro della natura di elevatissima qualità nutrizionale.
GRANO SARACENO DELLA VALTELLINA Il seme era soprannominato la «bistecca dei poveri». Ha sfamato per millenni le popolazioni della zona. Oggi, la moderna dietologia lo raccomanda a chi è allergico al glutine.
POMODORO PIENNOLO. Sapore inconfondibile e ricchezza ineguagliabile di acidi organici. ZOLFINO. Potremmo chiarnarlo il super, piccolo fagiolo: gusto unico e nutrienti superiori. Chi l'ha assaggiato non dimenticherà
grano saraceno
albicocche del vesuvio
asparagi selvatici
aglio rosso di Vessalico
peperone corno di bue della Carmagnola
pomodori Piennolo
sedano violetto
cardo gobbo di Nizza del Monferrato
fagioli zolfini
melone banana
Atreplice detto Buonadama

09/12/13

FAGOTTINI DI PROSCIUTTO

Le vitamine A e C del melone, e le proteine del prosciutto, se completate dai carboidrati forniti dal pane, fanno di questo antipasto un piatto completo ed equilibrato. Calorico al punto giusto solo 206 kcal per porzione
Ingredienti per 4 porzioni • 250 gr di prosciutto crudo tagliato un po' spesso • 1 melone • 70 gr di hemmental • 1 mazzetto di erba cipollina. 

DIVIDETE a metà il melone, eliminate i semi, tagliatelo a grossi spicchi ed eliminate lo buccia. Quindi affettate i vari spicchi con un coltello affilato (sarebbe utile usare quello di ceramica, che, oltre a essere molto tagliente, evita la veloce ossidazione della frutta). Dovrete ottenere tante piccole fettine sottili.
Fagottini di prosciutto

ELIMINATE il grasso del prosciutto, stendete le fette su un tagliere, sistemate su ciascuna di esse alcune scaglie sottili di formaggio, sovrapponete le fettine di melone, mettendone più di una per ogni fetta di prosciutto.

ARROTOLATE il prosciutto e chiudetelo a fagottino, successivamente legatelo con i fili incrociati di erba cipollina, annodandoli delicatamente affinché non si rompano.

SISTEMATE i fagottini di prosciutto e melone su un piatto da portata, decorate a piacere con foglioline di prezzemolo fresco e servite subito in tavola.

VARIANTI APPETITOSE
1• Se eliminate dagli ingredienti il formaggio, l'antipasto sarà ugualmente gustoso e meno calorico: solo 138 kcal per porzione.  
2• AI posto dell'emmental potete utilizzare un formaggio fresco più delicato, tipo robiola o crescenza.
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