Comunicazione "vehicle-to-vehicle"! Car to car negli USA è legge ormai. Arriva un
segnale forte alla
case automobilistiche ad adeguarsi alle
nuove tecnologie.
Ciò che è stato reso ufficialmente pubblico dal
segretario ai Trasporti dell'amministrazione Obama,
Antonhy Fox, è una specie di "out out" nei
confronti dell'industria automobilistica americana a far si che i
nuovi veicoli compresi i camion, messi in
commercio dalle
fabbriche Ford,
General Motors e via dicendo, debbano essere
equipaggiati con un
sistema di comunicazione "car to car", capace di
segnalare l'avvicinarsi di un mezzo anche quando questo non è
visibile al conducente in modo tale da
prevenire o quanto meno diminuire le
probabilità di
incidenti sulle
strade.
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Car to Car |
Lo
scopo del governo di Washington è in effetti quello di rendere
obbligatorio l'utilizzo delle nuove tecnologie di sicurezza con un'indonea
normativa. Lo stesso
Antonhy Fox ha dato annuncio pubblicamente come entro la fine del mandato dell'
amministrazione in carica a inizio 2017, dovrebbe essere completata una
proposta di legge a tal proposito. Intanto, nel 2012, il
Dipartimento dei trasporti ha dato il via libera ad uno
studio su un
campione di 3.000
veicoli per dare dimostrazione come la
presenza a bordo di sistemi capaci di far
parlare fra loro i veicoli, possa contribuire ad
evitare collisioni nel 70-80% dei casi di
potenziali incidenti che coinvolgono
automobilisti sobri.
I
produttori di auto, dal canto loro, stanno
lavorando da anni allo
sviluppo di soluzioni anti collisione basate sulla
comunicazione "vehicle-to-vehicle", soluzioni pensate per
interoperare anche con le
avanzate tecnologie di guida autonoma in
fase di
sperimentazione, a cominciare dalla
sterzata e dalla
frenata automatica. Sotto il
profilo prettamente
tecnico, le
componenti hardware e
software per i
sistemi "car to car" sono praticamente pronti per la
distribuzione di massa;
case automobilistiche e
regolatori si trovano semmai davanti altri ostacoli da superare per arrivare a realizzare una
rete grande a sufficienza di
veicoli compatibili con i sistemi di cui sopra.
Nodi ancora scoperti della questione, in tal senso, sono sostanzialmente la
sicurezza e la
privacy, attributi che – come ha ribadito in queste ore l'
Alliance of Automobile Manufacturers - vanno tutelati entrambi agli occhi dei
consumatori (timorosi del fatto che i
dati personali relativi a
posizione e
velocità di crociera siano
condivisi pubblicamente) e all'interno di un
quadro giuridico adeguato. Una rassicurazione in merito è già arrivata dallo stesso
Fox, secondo cui le
informazioni scambiate tra i veicoli non dovrebbero includere
dati identificativi del singolo utente. Resta il fatto che le case auomobilistiche vogliono tassativamente
evitare rischi (
denunce e richieste di risarcimento danni) legati alle
lesioni di cui potrebbero essere vittima i
passeggeri a bordo di
auto dotate di
sistemi di comunicazione.
Non di meno, infine, potrebbe scatenarsi una lotta per l'accesso allo spettro di
banda di frequenza necessaria per far funzionare i sistemi
"vehicle to vehicle", lotta che coinvolgerebbe la
Federal Communications Commission e probabilmente anche il
Congresso. La
tecnologia prevista dal piano studiato dal
Dipartimento dei trasporti utilizza
reti radio a corto raggio, in grado di inviare segnali fino a 300 metri per
comunicare la posizione di un veicolo, la sua
velocità e la sua
direzione.
L'accelerata data dal
segretario dei trasporti non arriva in buona sostanza come il classico fulmine a ciel sereno.
L'
uso della tecnologia per supportare e coadiuvare le
capacità di guida del conducente è ormai un must dell'
industria a quattro ruote, e la corsa alla nuova
frontiera della guida automatica ne è una conferma. In passato gli enti
regolatori federali si sono concentrati su attributi di prevenzione propri dell'
auto come gli
airbag. Oggi guardano decisamente oltre. E questo anche perché il numero di decessi dovuti ad
incidenti stradali negli
Usa ha superato quota 33.500 nel 2012, mille in più del 2011 e in aumento dopo che negli ultimi sette anni il numero delle
vittime è stato in flessione.