Il-Trafiletto
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12/04/14

Renzi combatterà la burocrazia in modo "violento"| Se Il Cav. diffama i giudici si revoca l'affidamento | Alemanno vuole il voto ad ottobre

MILANO: Il presidente del consiglio Matteo Renzi incontra gli imprenditori del settore al 'Salone del mobile' di Milano e annuncia "una violenta lotta" contro la burocrazia. "Uso il termine violento - ha spiegato a proposito della burocrazia - perche' non abbiamo alternativa". Poi sottolinea che i risultati del suo governo, "una squadra compatta" che ha per obiettivo "cambiare il Paese", si dovranno vedere "in un anno", altrimenti "siamo chiacchieroni". E ancora, rilancia il tema del contrasto all'evasione fiscale che non va fatta con una "battaglia spot come a Cortina, ma in maniera strutturale, incrociando le banche dati". Infine ribadisce che "lunedi'' ci saranno le liste dei candidati ai cda delle aziende pubbliche". Un accenno anche ai rapporti con l'Ue: "Noi che rispettiamo tutte le regole, e non tutti lo fanno, chiediamo di cambiare le regole europee perche' occorre trovare ricette che tengano insieme le riforme con la crescita". (AGI)

MILANO: Il procuratore generale di Milano Antonio Lamanna, nell'esprimere parere favorevole all'affidamento ai servizi sociali di Silvio Berlusconi, ha sottolineato nell'udienza di ieri che se l'ex premier dovesse diffamare i singoli giudici, l'affidamento potrebbe essere revocato. Il magistrato ha portato in aula un articolo comparso sul 'Corriere della Sera' il 7 marzo scorso in cui viene riportato che Berlusconi avrebbe detto, in vista della decisione del Tribunale di Sorveglianza, "sono qui a dipendere da una mafia di giudici". "Non siamo ne' angeli vendicatori, ne' angeli custodi ma siamo qui ad applicare la legge", ha aggiunto durante l'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza, il Pg Antonio Lamanna.(AGI)

ROMA: Dopo l'adesione a Fdi-An per "costruire una casa comune di tutte le persone di destra", Gianni Alemanno scende in campo alle europee candidandosi al Sud. E se dal voto per l'europarlamento dovesse uscire un risultato contrario al governo Renzi, l'ex sindaco di Roma chiede di approvare subito la legge elettorale per andare al voto ad ottobre. (Adnkronos)

19/02/14

Protesta dei piccoli imprenditori: "Ritorneremo se non otterremo quello che ci serve per non chiudere"

In piazza migliaia di commercianti, artigiani, piccoli imprenditori stanchi della burocrazia e della pressione fiscale : "Siamo tanti, tantissimi e rappresentiamo la stragrande maggioranza delle imprese italiane. Il prossimo governo e il Parlamento devono prendere atto di questa grande forza".


Piazza del Popolo ribattezzata Piazza delle Imprese: commercianti, artigiani, piccoli imprenditori hanno organizzato a Roma una manifestazione considerata "storica". A protestare per un fisco e una burocrazia meno oppressivi sono stati - secondo gli organizzatori - in 60mila e hanno chiesto alla politica di cambiare e al futuro premier di convocarli. "Siamo tanti, tantissimi - ha dichiarato Marco Venturi, presidente di Confesercenti - e rappresentiamo la stragrande maggioranza delle imprese italiane. Il prossimo governo e il Parlamento devono prendere atto di questa grande forza" e "devono cambiare registro"; 372.000 imprese hanno chiuso nel 2013, per la crisi economica e per "l'incapacita' politica ed istituzionale" di affrontare la situazione. "Noi non molleremo - ha dichiarato Venturi - saremo dialoganti ma pronti a tornare in piazza, in tutte le piazze italiane, se non avremo concrete e rapide risposte dalle nostre istituzioni". "Siamo stanchi, stanchi: chiediamo rispetto, meritiamo piu' rispetto", ha gridato dal palco il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, secondo cui "non c'e' piu' tempo" ed e' "a rischio la pace sociale"; "Oggi qualcosa e' cambiato - ha sottolineato - la politica non puo' fare finta di niente.

Se non avremo risposte ci riproveremo ancora e saremo piu' numerosi e piu' determinati". Piu' esplicito Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato: "Ci siamo rotti i co..... - ha gridato - non ne posso piu' come imprenditore e come cittadino di essere soffocato da tasse e burocrazia". Poi rivolto al premier incaricato: "Matteo stai preoccupato, se non abbasserai le tasse alle piccole imprese ti faremo nero". "Questa manifestazione - ha concluso - non restera' solo nella nostra memoria ma nella storia, come la piu' grande manifestazione delle piccole e medie imprese italiane". Stessi toni nel discorso del presidente della Cna Daniele Vaccarino: "La manifestazione di oggi e' un evento storico: la politica deve tenerne conto". "Non abbiamo perso la speranza, abbiamo perso la pazienza - ha sottolineato - e non siamo sereni, siamo incaz... La politica ci ha deluso ma nonostante tutto siamo qui per sostenere l'Italia". "Gli invisibili - ha detto ancora - oggi sono tornati visibili, perche' le ragioni dell'impresa diventino le ragioni dell'Italia". "Vale piu' un urlo che tanti discorsi - ha affermato il presidente di Casa Artigiani, Giacomo Basso - vogliamo dignita'". Le richieste di artigiani, piccoli imprenditori, commercianti sono di tagliare il peso delle tasse, favorire l'accesso al credito, ridurre il peso della burocrazia, rilanciare investimenti e consumi, temi simili a quelli evidenziati dai sindacati: "Anche noi ci mobiliteremo nelle prossime settimane - ha annunciato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni - perche' i lavoratori e le imprese hanno oggi gli stessi problemi e devono marciare uniti per la riduzione delle tasse e sollecitare una svolta nella politica economica".
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