Il-Trafiletto

24/12/13

Per grazia ricevuta! Dopo 60 anni dalla sua scomparsa Turing viene perdonato dalla Regina Elisabetta II.

Sono dovuti trascorrere ben 60 anni dal suo suicidio affinche la regina Elisabetta concedesse formalmente il suo «perdonato» ad Alan Turing, il genio matematico che, tra le altre sue compiute, durante la II Guerra Mondiale a Bletchley Park, ebbe il merito di riuscire a decodificare l'inpenetrabile codice delle macchine Enigma, allora in uso dalle forze armate tedesche. Turing si tolse la vita quando correva l anno1954, esattamente dopo la fine dell ultimo conflitto mondiale perché era omosessuale. Due anni prima era stato condannato - all'epoca essere gay era un reato - e sottoposto a castrazione chimica.

Il matematico, nato a Londra nel 1912, morì a 41 anni. Per il suo lavoro Turing è considerato, oltre che un genio matematico, il padre dell'informatica e della crittografia moderna. I suoi successi contribuirono a modificare il corso della guerra. Ancora oggetto di polemiche le cause della sua morte: secondo i media britannici, Alan Turing «è stato probabilmente avvelenato con il cianuro, mentre la tesi del suicidio non è mai stata provata».
Alain Turing
La grazia è stata accolta dalla Regina Elisabetta II su richiesta del ministro della Giustizia Chris Grayling, che ha parlato di un «uomo eccezionale con uno spirito brillante»: «La sua vita più tardi è stata oscurata dalla condanna per omosessualità, condanna che consideriamo oggi come ingiusta e discriminatoria e che è ormai annullata», ha dichiarato Grayling.

Già nel 2009, l'allora primo ministro Gordon Brown aveva presentato delle scuse postume, riconoscendo che il grande matematico e logico era stato trattato in modo orribile. Nel 2012, anno del centenario dalla nascita di Turing, undici scienziati britannici, tra cui Stephen Hawking, avevano chiesto l'annullamento della condanna del «matematico più brillante dell'epoca moderna».

La pasta ripiena: Ravioli e taccole

INGREDIENTI per 4 persone
9 di farina- 2 uova medie- 1 cucchiaio di olio d'oliva- 200gr di formaggio fresco di capra
100gr di taccole- 2 carote- 100gr di burro- 2 cucchiai di pinoli- 1 mazzetto di erba cipollina
sale e pepe
Preparazione
MESCOLATE la farina con le uova, 1/2 cucchiaino di sale e l'olio d'oliva,
e impastate fino a ottenere un composto liscio. Avvolgetelo in una
pellicola di plastica e lasciatelo riposare in frigorifero per 30 minuti.

LAVATE e pulite le taccole, pelate e tagliate le carote a bastoncini sottili.

Raviole con taccole
CUOCETE le verdure in acqua salata per 4 minuti, poi scolatele. Nel
frattempo fate saltare i pinoli in padella per un 1 minuto. Scolate le
carote.
PRENDETE la pasta dal frigorifero e, dopo aver ricoperto di farina
il piano di lavoro, stendetela fino a ottenere due fogli di 2 mm di spessore.

POSIZIONATE a distanza di 6 cm 1/2 cucchiaio di formaggio di
capra. Ricoprite con il secondo foglio di pasta e tagliate i vostri ravioli,
pressando con attenzione i bordi per evitare che fuoriesca il ripieno.

METTETE sul fuoco una pentola con abbondante acqua, portate a
ebollizione e salate.

CUOCETE i ravioli per 5 minuti.
Intanto fate sciogliere il burro con i pinoli, aggiungete le verdure e
mescolate brevemente. Lavate l'erba cipollina, asciugatela e tritatela.
Aggiungetela alle altre verdure e e aggiustate di sale e pepe.

Natron il lago che mummifica i corpi

Nel mito era Medusa che con lo sguardo pietrificava chiunque la guardasse, persino dopo che Perseo le tagliò la testa, il suo potere non si esauriva. In Africa e precisamente in Tanzania, potrebbe capitarvi di vedere un animale che appare petrificato. Non spaventatevi, non c'è Medusa in giro, siete solo vicini al
Lago Natron, una fonte d’acqua salina dal colore rosso scuro. Secondo numerose leggende che popolano quella regione, sembra che il lago abbia il potere di pietrificare gli animali che toccano le sue acque.
Senza dubbio si tratta di una storia assai fantasiosa che però non coincide con la realtà.Sono molti, infatti, gli studiosi che hanno analizzato le proprietà chimiche del Natron senza trovare alcun comportamento atipico. Certo c’è da dire che la percentuale di sale presente nell’acqua è anomala, così come il suo colore rosso, dovuto all’alto tasso di sodio presente, o alle elevate temperature ( anche 60°C). Inoltre il lago contiene un’alto indice di natron (carbonio idratato di sodio), che, oltre a dare il nome alla fonte, rende l’acqua estremamente tossica e nociva per chiunque la assapori. Tuttavia né il sodio, né il natron presenti hanno la capacità o il potere di pietrificare, piuttosto sono in grado di disseccare i corpi; tant’è che erano usati dagli antichi egizi nelle pratiche di mummificazione. Perciò gli animali “pietrificati” che trovate in prossimità delle acque, non sono altro che cadaveri caduti nel lago e mummificati dai suoi agenti chimici. La teoria è stata dimostrata anche grazie ad un documentario, che mostra la presenza di vita nelle acque del lago, scelto dai fenicotteri per nidificare.

Il nonsense del maestro del Realismo

Nell'appuntamento pre-natalizio con la mia rubrica, vi parlerò di due racconti classici dell'autore considerato uno dei grandi della letteratura russa, ovvero di Nikolaj Vasil'evič Gogol'.

I due racconti di cui vi parlerò tra qualche secondo, benché acquistabili separatamente in qualunque libreria, sono stati pubblicati nello stesso volume della collana i Tascabili Economici Newton, ormai fuori pubblicazione, ma che si può ancora scovare su qualche bancherella del mercatino dell'usato, proprio come ho fatto io.

Tascabili Economici Newton
Il primo di questi due racconti è Il cappotto. In questa breve opera facciamo la conoscenza di Akakij Akakievič, un impiegato calmo e pacifico, che davanti alle costanti prese in giro dei suoi colleghi non si scompone minimamente, tranne quando gli viene impedito di svolgere il compito che ama più di ogni altra cosa, ovvero copiare tutto ciò che gli viene dato da copiare. La tranquilla vita di Akakij viene però sconvolta quando, all'arrivo dell'inverno, si rende conto che il suo vecchio e ormai logoro cappotto non è più riparabile e dovrà comprarne uno nuovo. In costante restrizioni per poter racimolare abbastanza, Akakij non riesce a pensare ad altro che al suo nuovo cappotto, ma è solo quando finalmente riesce a comprarsi il nuovo cappotto che le sue disavventure hanno inizio.

Il secondo racconto, invece, è Il naso dov'è l'assessore collegiale Kovalëv ad essere protagonista di un fatto insolito e quanto mai curioso quando, svegliandosi un mattino scopre che il suo naso è scomparso. La scomparsa del naso si aggrava quando, deciso ad andare dalla polizia per sporgere denuncia, Kovalëv incontra il suo stesso naso vestito di tutto punto che va affermando di non conoscerlo affatto.

Già maestro del Realismo, Gogol', si distinse per la sua grande capacità di raffigurare situazioni comiche e grottesche, sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, con uno stile visionario e fantastico, tanto che in molti arrivarono a definire Gogol' come un precursore del Realismo magico.

Nikolaj Vasil'evič Gogol'
Il cappotto e Il naso sono i due racconti che rappresentano meglio l'emblema della contrapposizione tra il senso e nonsense del realismo grottesco di Gogol', esempi significativi della fantasia smisurata dell'autore e della sua capacità di scrivere di vicende cinicamente ironiche e realiste, con elementi quanto mai insulsi come un comune cappotto o un naso.
Il cappotto, molto più de Il naso, viene considerato, insieme ai romanzi Il revisore e Anime morte, uno dei suoi più grandi capolavori.

Con parole scelte con cura, personaggi creati ad arte fin nei minimi particolari, con manie e peculiarità uniche, Gogol' si dimostra un maestro anche nei brevi racconti, in grado di accompagnare il lettore con la sua immancabile ironia tra le fredde strade russe e i suoi curiosi abitanti.
Come disse Dostoevskij, un altro grande autore della letteratura russa: “Siamo tutti usciti dal Cappotto di Gogol'”

Con queste parole io vi auguro di trascorre un felice e sereno Natale, circondati dall'affetto delle persone a voi più care.

Donna coraggiosa salva la vita ad un uomo sepolto vivo, è accaduto in Brasile

Se vi trovaste al cimitero, a visitare la tomba di un vostro caro e sentiste dei rumori provenire dalla tomba accanto, che fareste? Scappereste terrorizzati o cerchereste di capire? Il coraggio di una donna ha salvato una vita umana.  E' successo a Ferraz de Vasconcelos (San Paolo, Brasile), una donna si era recata come di consueto presso un cimitero locale, per raccogliersi davanti alla tomba di un familiare, quando ha avvertito degli strani rumori provenire da una tomba confinante.
Una fase del dissotterramento

Dopo essersi avvicinata, la donna ha notato le mani di un uomo sotterrato, che stava tentando di uscire dalla fossa in cui si era drammaticamente risvegliato. Una storia davvero agghiacciante: dopo l’iniziale terrore, la donna ha chiamato subito le autorità locali, facendo sì che l’uomo sepolto vivo venisse salvato. Ora, l’uomo, di cui non è stata diffusa l’identità, si trova in un ospedale locale: vi resterà ricoverato finché non si rimetterà dalle conseguenze fisiche e psicologiche di questa orribile esperienza. La polizia locale ha aperto un’inchiesta, per scoprire perché l’uomo si trovasse lì: pare che fosse stato picchiato, nel bel mezzo di una rissa, e poi sotterrato dai suoi aggressori.
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