Nell'appuntamento
pre-natalizio con la mia rubrica, vi parlerò di due racconti
classici dell'autore considerato uno dei grandi della letteratura
russa, ovvero di Nikolaj Vasil'evič
Gogol'.
I due racconti di cui vi parlerò tra qualche
secondo, benché acquistabili separatamente in qualunque libreria, sono stati pubblicati nello stesso volume della collana i
Tascabili Economici Newton, ormai fuori pubblicazione, ma che
si può ancora scovare su qualche bancherella del mercatino
dell'usato, proprio come ho fatto io.
Tascabili Economici Newton |
Il primo di questi due racconti è Il cappotto.
In questa breve opera facciamo la conoscenza di Akakij Akakievič, un
impiegato calmo e pacifico, che davanti alle costanti prese in giro
dei suoi colleghi non si scompone minimamente, tranne quando gli
viene impedito di svolgere il compito che ama più di ogni altra
cosa, ovvero copiare tutto ciò che gli viene dato da copiare. La
tranquilla vita di Akakij viene però sconvolta quando, all'arrivo
dell'inverno, si rende conto che il suo vecchio e ormai logoro
cappotto non è più riparabile e dovrà comprarne uno nuovo. In
costante restrizioni per poter racimolare abbastanza, Akakij non
riesce a pensare ad altro che al suo nuovo cappotto, ma è solo
quando finalmente riesce a comprarsi il nuovo cappotto che le sue
disavventure hanno inizio.
Il secondo racconto, invece, è Il naso dov'è
l'assessore collegiale Kovalëv ad essere protagonista di un fatto
insolito e quanto mai curioso quando, svegliandosi un mattino scopre
che il suo naso è scomparso. La scomparsa del naso si aggrava
quando, deciso ad andare dalla polizia per sporgere denuncia, Kovalëv
incontra il suo stesso naso vestito di tutto punto che va affermando
di non conoscerlo affatto.
Già maestro del Realismo, Gogol', si
distinse per la sua grande capacità di raffigurare situazioni
comiche e grottesche, sullo sfondo di una desolante mediocrità
umana, con uno stile visionario e fantastico, tanto che in molti
arrivarono a definire Gogol' come un precursore del Realismo
magico.
Nikolaj Vasil'evič Gogol' |
Il cappotto e Il naso sono i due
racconti che rappresentano meglio l'emblema della contrapposizione
tra il senso e nonsense del realismo grottesco di Gogol',
esempi significativi della fantasia smisurata dell'autore e della sua
capacità di scrivere di vicende cinicamente ironiche e realiste, con
elementi quanto mai insulsi come un comune cappotto o un naso.
Il cappotto, molto più de Il naso,
viene considerato, insieme ai romanzi Il revisore e Anime
morte, uno dei suoi più grandi capolavori.
Con parole scelte con cura, personaggi creati ad
arte fin nei minimi particolari, con manie e peculiarità uniche,
Gogol' si dimostra un maestro anche nei brevi racconti, in
grado di accompagnare il lettore con la sua immancabile ironia tra le
fredde strade russe e i suoi curiosi abitanti.
Come disse Dostoevskij,
un altro grande autore della
letteratura russa: “Siamo tutti usciti dal Cappotto di
Gogol'”
Con queste parole io vi auguro di trascorre un
felice e sereno Natale, circondati dall'affetto delle persone a voi
più care.