Il-Trafiletto

22/12/13

Paga con il licenziamento, dei tweet razzisti

Licenziata in tronco? No licenziata in volo. Stava volando verso il Sudafrica, come top manager della di un conglomerato mediatico americano la InterActiveCorp, dove si occupava di pubbliche relazioni, e all'atterraggio si è vista recapitare il licenziamento. Colpa di un tweet scritto velocemente prima di partire per il Sudafrica. "Going to Africa. Hope I don't get AIDS. Just kidding. I'm white!", è stato l'ultimo cinguettio di Justine Sacco. "Verso l'Africa. Spero di non prendere l'AIDS. Scherzo. Sono bianca!". Lo scherzo non ha fatto ridere nessuno.

 La IAC controlla circa trentasei società, tra le quali Match.com, The Daily Beast, e Dictionary.com. La reazione e il provvedimento preso nei suoi confronti è stato velocissimo. Nessuna giustificazione, nessuna attenuante. "Il commento è vergognoso, offensivo e non rispecchia in alcun modo il nostro punto di vista o i valori della IAC" ha dichiarato la società in una nota. Il tweet di @justinesacco è stato rimosso e l'account cancellato in poche ore. Ma gli screenshot si sono diffusi viralmente. La Rete è esplosa, i commenti sono diventati migliaia. Più di 'Christmas', gli hashtag trending su Twitter sono diventati #HasJustineLandedYet, #justineSacco flight, #justinesacco yourself, AIDS, e IAC. Il caso è stato coperto globalmente ed è apparso sull'International Business Times, TheWrap, Huffington Post, New York Times, Mashable, New York Daily News, Los Angeles Times, e Business Insider. Mentre Justine Sacco sorvolava il mondo, il mondo non ha sorvolato sul suo tweet. Il New York Times ha scoperto che la frase era stata postata venerdì da Londra e cancellata poche ore dopo insieme all'account e al suo profilo Facebook. Poi ha sollevato il primo beneficio del dubbio chiedendosi se non fosse stato qualcun'altro a scriverlo. Qualcuno non autorizzato magari. Ma la tesi è caduta subito. Non era la prima volta che scriveva post infelici. Nella descrizione sul proprio profilo diceva: "Anche conosciuta per la mia risata grassa".



Nelle ultime ore di vita dell'account il NYT ha fatto in tempo a tracciare un quadro attraverso i post. Riportandone alcuni, come quello di gennaio scorso: "Non posso essere licenziata per cose dette da sbronza, giusto?"





Atterrata Justine Sacco ha chiesto scusa. Per farlo ha dovuto aprire un nuovo account Twitter, @JustineSacco6: "Hey guys, just landed in South Africa. I sincerely apologize for my ignorant tweet and hope you guys can forgive me" (Ei ragazzi, appena atterrata in Sudafrica. Chiedo sinceramente scusa per il mio tweet ignorante e spero vogliate perdonarmi). E ancora. "E' stato stupido postare una cosa del genere, chiedo perdono. Volevo fare una battuta ma mi si è ritorta contro". Infine. "Ho appena saputo di essere stata licenziata. Me l'aspettavo. Sono davvero dispiaciuta e pentita". Sacco ha raccontato di essere stata fotografata al suo arrivo e di star cercando un volo per tornare indietro negli Stati Uniti.                                   fonte

La tragedia di Linate continua a fare vittime | Morta suicida Paola Rota

Paola Rota, 32 anni, dopo la morte dei genitori e del fratellino aveva portato avanti il ristorante di famiglia. Dodici anni fa era proprio lei che stavano andando a trovare i suoi genitori e un fratellino di 6 anni.quando perdevano la vita sul volo Sk686, a Linate. Volevano fare una sorpresa a Paola, ventenne, studentessa grazie a una borsa di studio a Copenaghen.
I loro nomi finirono nell’elenco delle 118 vittime della strage nell’aeroporto milanese, la più grande tragedia dell’aeronautica civile in Italia.
Una tragedia che continua ad allungare la sua ombra anche a 12 anni di distanza. E contro una famiglia in particolare, quella dei Rota, stimati ristoratori bergamaschi. La famiglia di Paola Rota composta da Giovanni, 49 anni, morto insieme a mamma Clara, 44 anni e al fratellino, Michele, 6 anni, l’8 ottobre del 2001, un altro fratello Matteo morto suicida a trent'anni, un anno fa.
aeroporto di linate la tragedia del volo Sk686
Nel 2001 stava svolgendo il servizio civile ed era stato lui ad accompagnare i familiari a Linate. Aveva vissuto quasi in diretta la scioccante morte dei suoi. Così come il dolore aveva stroncato quasi subito nonno Alfonso, padre di Clara. Il 7 ottobre del 2001, era andato a salutare la figlia in partenza e tornando a casa era rimasto ferito in un incidente stradale. Non sembrava nulla di grave, ma il giorno dopo, il macigno che si era abbattuto sulla sua famiglia lo aveva travolto e il 21 dello stesso mese era morto. Paola era diventata la roccia della famiglia. Sembrava una donna forte. Nel 2001, rimasta sola con i due fratelli, Matteo e Clemens (ora 22enne) era riuscita a portare avanti l’attività di famiglia. All’ albergo-ristorante gestito dal padre, un complesso inserito in un ampio parco alla periferia di Ubiale Clanezzo nella bassa Valle Brembana, aveva aggiunto un centro benessere. Nel 2005 si era laureata in Relazioni pubbliche allo Iulm di Milano, discutendo una tesi incentrata proprio sulla tragedia di Linate. Era anche diventata mamma, di Filippo 5 anni e mezzo, e Olivia, nata tre mesi fa. Ieri il suo compagno non riusciva e mettersi in contatto con lei ed è andato a cercarla a casa, in via Marconi e Ubiale Clanezzo. Prima di togliersi la vita, impiccandosi, aveva accompagnato come tutte le mattine Filippo allo scuolabus e aveva scambiato qualche chiacchiera con le altre mamme. La camera ardente è stata allestita lontano dalla casa della famiglia di Clanezzo, per evitare traumi al figlio maggiore. Il feretro della trentaduenne è stato infatti composto nella villa in cui viveva il fratello Matteo, dove sorge anche il ristorante della famiglia, “Belvedi”: i Rota erano infatti proprietari, dagli Anni Ottanta, anche del castello di Clanezzo, proprio da loro trasformato in ristorante. I funerali saranno celebrati lunedì pomeriggio, nella chiesa di Almenno San Bartolomeo. La stessa dove un anno fa venne dato l’ultimo saluto anche a Matteo.

Primo sì alla trasformazione delle Province

Trasformare i consigli provinciali in assemblee dei sindaci, che lavoreranno a titolo gratuito;
la Camera ha approvato ieri sera il disegno di legge sulle Province e le città metropolitane.
Il ddl del ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio, ora va al Senato: se diventerà legge, trasformerà i consigli provinciali in assemblee di sindaci (eliminando stipendi a giunte e consiglieri), istituirà 9 città metropolitane e regolerà la fusione dei comuni.
Il ministro degli Affari regionali,
Graziano Delrio

I consigli provinciali diventeranno assemblee dei sindaci, che lavoreranno a titolo gratuito; istituzione di 9 città metropolitane; disciplina della fusione dei comuni: sono questi i tratti salienti del disegno di legge Delrio su "città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni" approvato alla Camera dei Deputati in tarda serata sabato. L’assemblea di Montecitorio ha approvato il disegno di legge con 277 voti favorevoli e 11 contrari (Sel). Hanno votato a favore Pd, Nuovo centrodestra, Scelta civica, Per l’Italia; contro Lega e Sel. Non hanno partecipato alla votazione in segno di protesta la Lega Nord, Forza Italia e il Movimento 5 Stelle. Si tratta solo del primo passo per l’ok definitivo: il provvedimento deve ora passare infatti all’esame del Senato. Nell’intento del disegno di legge, che dovrà essere ora discussa dal Senato - le Province comprenderanno aree più vaste di quelle attuali e i loro rappresentanti saranno designati non più dai cittadini, ma dagli amministratori locali, che sceglieranno tra i sindaci dei comuni del territorio. Rispetto a oggi, non bisognerà pagare gli stipendi a presidenti, consiglieri e assessori. La struttura portante della Repubblica delle autonomie dovrebbe avere il suo perno su due soli livelli territoriali di rappresentanza politica: i comuni e le regioni. Ricordiamo che la Provincia di Piacenza va in scadenza di mandato nella primavera prossima: il governo ha deciso di non far celebrare le elezioni in vista dell'abolizione.

21/12/13

ORIGINALE PRESEPE IN SCALA REALE, COSTRUITO ALL’INTERNO DI UN APPEZZAMENTO AGRICOLO DI UN COMUNE SICILIANO, CON PERSONAGGI DI CARTAPESTA E SCENARI DI CARTONE E LEGNO


Poetica e suggestiva l’idea di ricostruire la scena della Nascita all’interno di un uliveto, con materiali poveri, a volte anche riciclati, in piccoli fabbricati di muratura e legno. I muretti in pietra a secco, come si faceva negli anni passati, un mulino,  un fiumiciattolo, una graziosa chiesa rurale con tanto di chierichetto che suona il campanello d’inizio della messa ed altre suggestive componenti del paesaggio o di interni. Un Presepe di cartapesta, cartone e  legno.
Tutto ispirato dall’idea di fare rinascerein qualsiasi posto Gesù  in mezzo alla gente che lavora e che vive del suo lavoro. 
foto Ubaldo Scifo
Gli oggetti sono veri e concreti: gli attrezzi per impastare il pane, quelli usati dai contadini, il banchetto del calzolaio, quelli da lattoniere per riparare  le pentole gli attrezzi dello scalpellino, che si ripropongono attraverso un linguaggio nuovo e poetico: raccontare la loro storia e la storia dei loro fruitori attraverso la  loro materia, il loro rumore. In molti casi i personaggi sono in movimento, ed anche meccanismi dei loro utensili come la mola dell’arrotino, il tornio a pedale che gira e via dicendo. I Recinti con animali di cartapesta, la tosatura delle pecore, e la riproduzione delle stalle o dei manufatti per la produzione della ricotta e dei formaggi. Ed ancora la realizzazione di ceste in vimini, la produzione delle scope di saggina. Vale la pena di andare a visitare questo piccolo villaggio del ricordo a Cassibile, in provincia Siracusa, dall’8 Dicembre al 9 gennaio. L’ingresso è libero, si puo’ lasciare un piccolo contributo partecipando all’estrazione di premi che consistono in giocattoli e prodotti dell’artigianato locale.
Resiste incredibilmente alle intemperie, questo salto dentro una  dimensione surreale, che ha come soli riferimenti i poveri-nobili mestieri della Sicilia di anni fa e la nascita di Gesù. Questo per ricordarci che tutti siamo nati poveri e che in fondo, continuiamo ad esserlo, nelle nostre calde case dentro le nostre false sicurezze.
(Ubaldo Scifo – Ti Piaci U’ Presepe?)



Il video girato è dedicato dall’autore al Lavoro, a coloro cui è stato tolto e a quanti  ancora lo stanno cercando..

La rivista Science stila la classifica 2013 della ricerca scientifica in vari campi

La rivista Science ha stilato la top ten del 2013 relativa alla ricerca nei vari campi della scienza a partire dalle terapie anticancro, la manipolazione del DNA, alla scoperta di nuovi materiali, che potranno e tutti lo speriamo cambiare in meglio la nostra vita e dare speranza a coloro che combattono con la malattia.
Vediamo allora di che si tratta.
Immunoterapia anticancro: il posto d'onore della classifica è stato assegnato alle nuove tecniche anticancro chiamate immunoterapie. Queste tecniche inducono le cellule immunitarie del corpo ad attaccare le cellule tumorali e per Science ''rappresentano un cambiamento epocale nel modo in cui viene affrontata la lotta a questa malattia''.
Riscrivere il Dna: la tecnica è usata come un bisturi per la chirurgia sui singoli geni. La sua popolarità è salita quest'anno, quando è stata utilizzata per manipolare i genomi di varie piante, animali e cellule umane.
Dna, minicervello, immunoterapia,
raggi cosmici, perovskite

La rivoluzione delle celle solari: una nuova generazione di materiali, fra cui la perovskite, permette di ottenere celle solari più economiche e facili da produrre rispetto alle celle di silicio.  
Vaccini più efficaci: nel 2013 è stata usata la struttura di un anticorpo come modello per progettare un immunogeno, ossia un ingrediente principale del vaccino. Il vaccino ha funzionato contro il virus respiratorio sinciziale umano (RSV) che colpisce i bambini.
Il cervello trasparente: si chiama Clarity la tecnica di immagine che rende il tessuto cerebrale trasparente e fa vedere nei dettagli le cellule nervose. Il metodo ha cambiato il modo in cui si osserva questo organo.
Mini-organi in provetta: nel 2013 sono stati fatti notevoli progressi nella realizzazione di mini organi in provetta chiamati organoidi. Tra questi: gemme di fegato, mini-reni e piccoli cervelli. Questi organi in miniatura possono rivelarsi migliori nello studio delle malattie rispetto agli animali.
L'origine dei raggi cosmici: sebbene noti da 100 anni, era ancora ignota l'origine dei raggi cosmici, particelle ad alta energia provenienti dallo spazio. Quest'anno è stato osservato che i raggi cosmici nascono nelle nubi di detriti lasciati dalle supernove, ossia stelle esplose alla fine della loro vita.
Il ritorno della clonazione: dopo anni di tentativi falliti si torna alla clonazione terapeutica. Sono stati clonati embrioni umani da cui sono state derivate cellule staminali a scopi terapeutici.
Il sonno che purifica: studi sui topi hanno mostrato che il cervello, durante il sonno, pulisce i canali tra i neuroni consentendo al liquido cerebrospinale di fluire meglio in essi.
Il micro zoo che vive nel corpo umano: La prima mappa del Dna dei microrganismi che vivono nel corpo umano, il cosiddetto 'microbioma', è uno strumento senza precedenti al servizio della prevenzione e di future cure
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