Il-Trafiletto
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02/01/14

Il nuovo anno inizia con una raffica di scioperi

Non si sono ancora digerite tutte le leccornie delle feste natalizie e di fine anno e non abbiamo ancora terminato di festeggiare l’addio a un 2013 problematico, che già è in arrivo una raffica di disagi con il nuovo anno, soprattutto nel settore pubblico, dei trasporti e delle telecomunicazioni. Ecco di seguito una tabella indicativa dei prossimi scioperi, salvo naturalmente eventuali soppressioni dell’ultimo momento. MERCOLEDI 8 GENNAIO - sciopero di 4 ore dei lavoratori dell'Enav, indetto dall’Anpcat, precisamente dalle 13.00 alle 17.00, saranno assicurati i voli di Easy Jet. GIOVEDI 9 GENNAIO– sciopero sempre nel settore aereo proclamato dall’Usb Lavoro Privato e coinvolgerà il personale milanese di Malpensa e Linate, dalle ore 10.00 alle 14.00. SABATO 18 GENNAIO - sara' la volta del personale navigante di cabina di EasyJet. Lo sciopero, proclamato dall'Avia, sara' di 4 ore, dalle 12:00 alle 16:00. MERCOLEDI 29 GENNAIO - a incrociare le braccia sara' il personale di terra e di volo del Gruppo Meridiana. Lo sciopero, indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl Trasporti, sara' di 24 ore. Per il trasporto pubblico locale è stato indetto uno sciopero per il VENERDI 24 GENNAIO, indetto dall'Usb Lavoro Privato, e riguarderà metro, bus e tram. Lo sciopero del personale si articolera' in 24 ore con modalita' territoriali e con il rispetto delle fasce di garanzia. Per i lavoratori Telecom aderenti alla Cisal-comunicazione e Snater inizierà MARTEDI 7 GENNAIO: fino al 31 salteranno l'ultima ora del turno (divisione Caring). Infine LUNEDI 13 GENNAIO e' prevista la protesta degli avvocati, indetta dall'Unione camere penali italiane, con l'astensione dalle udienze e dalle attivita' giudiziarie fino al 15 gennaio.

22/12/13

La tragedia di Linate continua a fare vittime | Morta suicida Paola Rota

Paola Rota, 32 anni, dopo la morte dei genitori e del fratellino aveva portato avanti il ristorante di famiglia. Dodici anni fa era proprio lei che stavano andando a trovare i suoi genitori e un fratellino di 6 anni.quando perdevano la vita sul volo Sk686, a Linate. Volevano fare una sorpresa a Paola, ventenne, studentessa grazie a una borsa di studio a Copenaghen.
I loro nomi finirono nell’elenco delle 118 vittime della strage nell’aeroporto milanese, la più grande tragedia dell’aeronautica civile in Italia.
Una tragedia che continua ad allungare la sua ombra anche a 12 anni di distanza. E contro una famiglia in particolare, quella dei Rota, stimati ristoratori bergamaschi. La famiglia di Paola Rota composta da Giovanni, 49 anni, morto insieme a mamma Clara, 44 anni e al fratellino, Michele, 6 anni, l’8 ottobre del 2001, un altro fratello Matteo morto suicida a trent'anni, un anno fa.
aeroporto di linate la tragedia del volo Sk686
Nel 2001 stava svolgendo il servizio civile ed era stato lui ad accompagnare i familiari a Linate. Aveva vissuto quasi in diretta la scioccante morte dei suoi. Così come il dolore aveva stroncato quasi subito nonno Alfonso, padre di Clara. Il 7 ottobre del 2001, era andato a salutare la figlia in partenza e tornando a casa era rimasto ferito in un incidente stradale. Non sembrava nulla di grave, ma il giorno dopo, il macigno che si era abbattuto sulla sua famiglia lo aveva travolto e il 21 dello stesso mese era morto. Paola era diventata la roccia della famiglia. Sembrava una donna forte. Nel 2001, rimasta sola con i due fratelli, Matteo e Clemens (ora 22enne) era riuscita a portare avanti l’attività di famiglia. All’ albergo-ristorante gestito dal padre, un complesso inserito in un ampio parco alla periferia di Ubiale Clanezzo nella bassa Valle Brembana, aveva aggiunto un centro benessere. Nel 2005 si era laureata in Relazioni pubbliche allo Iulm di Milano, discutendo una tesi incentrata proprio sulla tragedia di Linate. Era anche diventata mamma, di Filippo 5 anni e mezzo, e Olivia, nata tre mesi fa. Ieri il suo compagno non riusciva e mettersi in contatto con lei ed è andato a cercarla a casa, in via Marconi e Ubiale Clanezzo. Prima di togliersi la vita, impiccandosi, aveva accompagnato come tutte le mattine Filippo allo scuolabus e aveva scambiato qualche chiacchiera con le altre mamme. La camera ardente è stata allestita lontano dalla casa della famiglia di Clanezzo, per evitare traumi al figlio maggiore. Il feretro della trentaduenne è stato infatti composto nella villa in cui viveva il fratello Matteo, dove sorge anche il ristorante della famiglia, “Belvedi”: i Rota erano infatti proprietari, dagli Anni Ottanta, anche del castello di Clanezzo, proprio da loro trasformato in ristorante. I funerali saranno celebrati lunedì pomeriggio, nella chiesa di Almenno San Bartolomeo. La stessa dove un anno fa venne dato l’ultimo saluto anche a Matteo.
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