Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta pressione arteriosa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pressione arteriosa. Mostra tutti i post

08/09/14

Ipertensione arteriosa: cambiamo i nostri comportamenti

Sono i valori di pressione sistolica e diastolica superiori a 140 mmHg e a 90 mmHg che determinano la condizione di ipertensione arteriosa.

Bisogna procedere con delle regole ben precise per garantire l'esatta modaità di misurazione della pressione e la possibilità di riprodurre certi valori rilevati (vedi tabella sotto). L'ipertensione è solita manifestarsi prevalentemente negli uomini tra i giovani (il rapporto donne/uomini all'età di 30 anni è di 0,6-0,7), invece man mano che si va avanti con l'età è solita apparire tra le donne (rapporto donne/uomini all'età di 65 anni = 1,1-1,2 a 1).

Questo aumento nelle donne è probabilmente mediato da meccanismi di natura ormonale. Da un punto di vista pratico la diagnosi di ipertensione va effettuata sulla base di almeno 2 misurazioni di pressione per visita ripetute 3 volte in un mese, con un valore finale della pressione determinato sulla base della media delle singole misurazioni ambulatoriali. È inoltre importante informare il paziente della necessità di non fumare, non assumere caffeina e non effettuare attività fisica intensa nei 30 minuti che precedono la misurazione. Operativamente la misurazione della pressione deve seguire una serie di procedure per garantire correttezza e riproducibilità del dato rilevato.
Misurazione della
pressione arteriosa

Nel dettaglio si consiglia di:
- tenere il paziente seduto in una ambiente tranquillo per qualche minuto prima di effettuare la misurazione;
- togliere gli indumenti che costringono il braccio prima dell'applicazione del bracciale;
- effettuare due misurazioni separate da un intervallo di 1-2 minuti ricorrendo a una terza misurazione solo se le prime due sono molto diverse tra loro;
- utilizzare bracciali standard per le persone di corporatura normale, ma usare i bracciali appositi per la misurazione nei bambini e negli obesi;
- posizionare il bracciale a livello del cuore utilizzando le fasi di comparsa e di scomparsa dei rumori di Korotkoff per identificare la pressione sistolica e la pressione diastolica;
- misurare la pressione dopo 1 e 5 minuti dall'assunzione della posizione eretta negli anziani, nei diabetici e in tutte le condizioni in cui si sospetta un'ipotensione ortostatica.

L'ipertensione arteriosa è un fattore di rischio cardiovascolare, che può potenziare l'azione negativa di altri fattori di rischio. La maggior parte dei casi di ipertensione è dovuta ad abitudini di vita non corrette. Fin dalla giovane età è consigliabile mantenere la pressione arteriosa a livelli normali, seguendo alcune semplici regole di comportamento. In particolare, per tenere la pressione entro limiti di norma occorre:
- seguire una dieta equilibrata
- non fumare
- tenere sotto controllo il peso
- fare attività fisica.
Cosa fare e cosa non fare
per non favorire l'incremento
della pressione arteriosa

Per quanto riguarda la dieta è bene mangiare molta frutta e verdura e assumere pochi grassi saturi. Bisognerebbe quindi consumare regolarmente pesce, riducendo il consumo della carne rossa. L'alcol va assunto con moderazione (al massimo un bicchiere di vino al giorno per la donna e due per l'uomo) perché ha un ruolo importante nello sviluppo e il mantenimento dello stato ipertensivo. Ridurre l'assunzione di sodio aiuta a prevenire l'ipertensione e a migliorare il controllo della pressione negli ipertesi. Non solo gli ipertesi ma anche i soggetti con pressione normale non dovrebbero superare i 5 g al giorno di sale da cucina (che corrispondono a circa un cucchiaino da tè), soglia di assunzione ritenuta attualmente accettabile. Per ridurre l'assunzione di sodio si consiglia quindi di:
- preferire gli alimenti freschi a quelli precotti;
- risciacquare i cibi in scatola, per esempio il tonno, qualora non sia possibile utilizzare l'alimento fresco;
- insaporire i piatti utilizzando le spezie (aglio, prezzemolo, basilico, cannella, peperoncino eccetera) al posto del sale;
- leggere le etichette degli alimenti e se possibile preferire quelli a basso contenuto di sodio.

Inoltre se si è in buona salute si può ricorrere ai sostituti del sale che contengono cloruro di potassio al posto di cloruro di sodio. I sostituti del sale vanno utilizzati con cautela nei soggetti con insufficienza renale perché possono portare a ipercaliemia, (aumento della concentrazione di potassio). Smettere di fumare è utile per ridurre il rischio di sviluppare un'ipertensione arteriosa e controllare più facilmente uno stato ipertensivo già esistente. Vanno pertanto incoraggiati i programmi di disassuefazione e di informazione sul rischio del tabagismo. Per stabilire se il proprio peso corporeo è corretto occorre valutare l'indice di massa corporea che si ottiene dividendo il peso (espresso in chilogrammi) per il quadrato dell'altezza (espressa in metri): BMI= peso (kg)/altezza x altezza (m2) Una persona si definisce:
- sottopeso, se il suo indice di massa corporea è minore di 18,5 kg/m2
- normopeso, se il suo indice di massa corporea è compreso tra 18,5 kg/m2 e 24,9 kg/m2
- sovrappeso, se il suo indice di massa corporea è compreso tra 25kg/m2 e 29,9kg/m2
- obesa, se il suo indice di massa corporea è uguale o superiore a 30kg/m2.

Un'attività fisica regolare è fondamentale per mantenere una condizione di benessere cardiovascolare e controllare il proprio peso corporeo. La riduzione della pressione è più marcata nei soggetti ipertesi rispetto ai normotesi. L'attività fisica va programmata sulla base delle caratteristiche cliniche individuali e in base al profilo di rischio cardiovascolare del soggetto. Ai soggetti sedentari andrebbe consigliato di effettuare un'attività aerobica moderata per 30-45 minuti ogni giorno (cammino, jogging o nuoto).(l'infermiere)


28/06/14

Il catrame delle sigarette, perchè non lo eliminiamo? Ecco come.

Le classiche sigarette (non quelle elettroniche) sono costituite da una miscela di diversi tabacchi e di vari ingredienti che ogni tanto vengono modificati dalle aziende produttrici per esigenze del gusto dei fumatori. Circa quattromila sono le sostanze che producono il fumo che noi fumatori usiamo come "aerosol". Tra queste migliaia di sostanze, in grandissima parte nocive al nostro organismo quella più importante è il catrame, una sostanza corpuscolare responsabile sicuramente di tumori all'apparato respiratorio, cavo orale, gola e corde vocali, ma anche su organi come rene e vescica, in percentuali enormemente maggiori rispetto a un non fumatore. Si può eliminare il catrame dai nostri polmoni? Sì, basta volerlo.Il modo? SMETTERE DI FUMARE. Due parole facili da dire ma molto difficile da mettere in pratica, specialmente per i più accaniti fumatori.Vediamo cosa succede al nostro organismo una volta aver smesso di fumare. 1) Dopo circa 20 minuti dall'ultima sigaretta viene a normalizzarsi la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.  l2) Dopo 8 ore l'anidride carbonica presente nel sangue comincia a diminuire mentre inizia a ritornare alla normalità la quantità di ossigeno. 3) 24 ore dopo la circolazione sanguigna è in netto miglioramento. 4) un mese dopo nel nostro organismo non si riscontra più la presenza di nicotina e cominciamo a respirare meglio. 5) un anno dopo si è dimezzato il rischio di patologie cardiache rispetto a quando si fumava e per i nostri polmoni inizia la disintossicazione dal catrame. 6) Dopo 10 anni anche il rischio di tumore alla gola, esofago, corde vocali, vescica e reni diminuisce. 7) dopo 15 anni si è ritornati come nuovi, paragonabili a chi non ha mai fumato per quanto riguarda, infarti, tumori e decessi dovuti al fumo. Come si vede è un processo molto lento quello della normalizzazione dell'organismo di un fumatore, ma se i risultati sono questi, perchè non provare? Magari aiutandoci con un'alimentazione salutare e lunghe camminate? Proviamoci! (immagine presa dal web)

31/12/13

Tai Chi, l'arte del combattimento simulato e dei movimenti lenti fa bene agli anziani

 Tai Chi, la boxe della suprema polarità è un'arte marziale cinese, che si è diffusa anche in Occidente ed è conosciuta come una ginnastica e come medicina preventiva. Essa era una tecnica di combattimento simulato e oggi conosciuta come ginnastica e come tecnica di medicina preventiva, potrebbe migliorare la salute del cuore degli anziani: è il Tai Chi, o taijiquan, tecnica legata al movimento fisico e a una profonda filosofia di vita che affonda i suoi contenuti in antichissime teorie come quella del Bagua, dell'Yi Jing, ovvero dell'eterna alleanza degli opposti e, più in generale, del Taoismo.
Tai Chi

La lista delle sue implicazioni positive sulla salute si allunga sempre di più e oggi scopriamo, grazie a uno studio pubblicato sull'European Journal of Preventive Cardiology e promosso dall'Hong Kong Polytechnic University , che il Tai Chi, che consiste principalmente nell'esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari che ricordano una danza silenziosa, ma che in realtà mimano la lotta con un opponente immaginario, è un vero e proprio toccasana per la salute degli anziani dopo i 60 anni, quando il corpo comincia a mostrare i segni di indebolimento. I ricercatori hanno analizzato 69 soggetti anziani, tenendoli sotto osservazione, tra cui 29 praticavano Tai Chi da almeno 3 anni per almeno un'ora e mezza alla settimana . I risultati hanno mostrato che questi soggetti risultavano più in salute in quasi tutte le osservazioni emodinamiche, tra cui la pressione arteriosa, la resistenza vascolare e la pressione del polso. Un miglioramento significativo e' stato registrato, inoltre, in merito alla conformità delle arterie grandi e piccole (dal 40-44 per cento in piu') e alla forza muscolare, in particolare del ginocchio. Insomma, erano più tonici e in salute rispetto a coloro che non lo avevano mai praticato. William Tsang, principale autore dell'indagine, ha spiegato che "questo è il primo studio che esamina i possibili effetti del Tai Chi sulla compliance arteriosa, confrontando i praticanti anziani Tai Chi con i coetanei non praticanti. Riteniamo che il miglioramento provocato dagli esercizi dipenda dalla combinazione di allenamento aerobico, stretching, concentrazione mentale e meditazione promossa dai movimenti tipici del Tai Chi. Un ulteriore vantaggio che favorisce l a promozione della disciplina tra gli anziani - ha concluso - è che può essere praticata in qualsiasi momento e ovunque, senza vincoli di apparecchiature o palestre" . Un'ulteriore conferma, insomma, della validità della "ricetta" che gli antichi cinesi ci hanno tramandato grazie a questa disciplina che agisce sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di corpo e spirito, per raggiungere un benessere completo, coinvolgendo muscoli, polmoni, cuore e mente.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.