Il-Trafiletto
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20/09/14

Il fisco in Grecia scova piscine coperte dai teli mimetici

In Grecia gli evasori furbetti hanno escogitato un trucco per pagare meno tasse. Hanno coperto le loro piscine con teli mimetici in modo che dall'alto non fossero visibili e localizzabili. Gli ispettori del fisco utilizzano foto satellitari di Google Earth, ma così coperte le piscine sfuggono ai controlli.


Piscine delle ville non dichiarate al Catasto, scovate dagli ispettori del fisco, usando Google Earth già a partire dal 2010. Un sistema facile e a costo zero. L’iniziativa anti-evasione aveva così scovato decine di piscine (nelle isole delle Cicladi o sui monti di Pendeli o Parnitha) comparse come d’incanto affianco a lussuose ville che fino al giorno prima erano dichiarate come edifici rurali abbandonati. Possedere una piscina in Grecia è considerata una «prova incontrovertibile di reddito».

Il fisco greco è abbastanza pesante per le piscine: 1 mq di vasca porta 160 euro di tasse Come riporta giovedì la stampa del Paese, per ogni metro quadrato di piscina privata all’aperto l’erario calcola circa 160 euro di reddito. Un esempio: una piscina di 50 metri quadrati vale da sola 8.000 euro che, tassati al 10 per cento, si traducono in 800 euro di tasse l’anno. Per le piscine coperte la tassazione raddoppia. Gli ispettori del fisco hanno scoperto le piscine nascoste dai teli militari durante controlli nei sobborghi più ricchi di Atene e in alcune delle note isole del jet set, come ad esempio Mykonos.

I teli dell’Esercito «Abbiamo visto i teloni mimetici, come quelli usati dall’esercito per nascondere i carri armati», ha raccontato un funzionario del ministero delle Finanze. Grazie alle immagini satellitari, negli ultimi anni sono state rilevate oltre 500 piscine nei sobborghi della capitale, quasi 180 del tutto oscure al fisco in quanto non riportate nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi, spiega il sito economico Capital.gr.

11/06/14

Tutti i metodi da provare in vasca: movimenti molto fluidi

Ginnastica in acqua: esercizi di ginnastica terrestre riproducibili in acqua abbinati a movimenti tipicamente acquatici per la tonificazione di tutta la muscolatura del corpo. Può essere eseguita con o senza musica e in tutte le profondità: vasca bassa 70- 100 cm, vasca media 120- 140 cm e vasca profonda oltre i 150 cm considerata attività acquatica per eccellenza poiché manca ogni tipo di vincolo terrestre. Si utilizzano anche attrezzi galleggianti per aumentame l'intensità. È adatta a tutti, non presenta particolari controindicazioni. La temperatura corretta dell'acqua per poter svolgere l'attività al meglio è di 28-29°C. Non occorre saper nuotare poiché la testa rimane sempre emersa, !'importante è non avere paura dell'acqua soprattutto se si svolge in acqua profonda.

Aquaerobica: attività ginnica in acqua a tempo con la musica finalizzata a un miglioramento dell'apparato cardiorespiratorio, muscolare, della coordinazione. Si può eseguire in tutte le profondità e con l'utilizzo di attrezzi. Consigliata a persone che hanno già praticato sport in precedenza, che amano muoversi a ritmo con la musica, che hanno confidenza con l'elemento acqua poiché richiede coordinazione el'intensità è più elevata. Se sono presenti particolari patologie dell' apparato osteo-articolare è preferibile evitare esercizi di impatto elevato (cioè saltati) in acqua bassa dove il tratto lombare della colonna vertebrale non è immerso (vaschette da 70/80 cm). È un ottimo allenamento cardiorespiratorio e di controllo del peso corporeo.

Hydrostep, aquaflap, hydrobike, watercombact: sono le novità del fitness acquatico. Vengono praticate con particolari attrezzature ideate appositamente per l'esercizio in acqua: step, calzari con alette, flap, bike simili a quelle dello spinning terrestre, guanti per la box in materiale espanso apposta per l'acqua. Non sono ancora diffuse in tutti gli impianti se pur presenti nei principali centri dove si pratica acquafitness.

I corsi per la terza età e pre-parto meritano un attenzione particolare poiché richiedono altrettante particolari condizioni per il loro svolgimento. Essendo i movimenti eseguiti meno dinamici, più blandi e a intensità meno elevata rispetto a quelli di un corso di aquaerobica, la temperatura dell'acqua non dovrà essere inferiore ai 29°C per evitare la sensazione di freddo durante la lezione. I movimenti e gli esercizi vengono infatti proposti con l'obiettivo di mantenere una buona efficienza del sistema cardiorespiratorio e un buon livello di mobilità articolare e non con il fine di incrementare la forza muscolare.

10/06/14

MOVIMENTI FLUIDI

Ormai ogni attività da svolgere a terra ha il suo corrispettivo in piscina. Importante è sapersi orientare. Senza seguire solo la moda del momento La ginnastica in acqua è ormai diffusa in ogni centro sportivo in cui sia presente una piscina (indipendentemente dalle dimensioni che può avere) e soprattutto in tutte le piscine. 

Il segreto della sua popolarità? È presto detto: Gli innumerevoli benefici che si traggono dalla pratica del movimento in immersione, con o senza 1'ausilio di attrezzature specifiche, sfruttando le resistenze offerte dal- l'elemento acqua senza il rischio di incorrere in eventuali infortuni.

Ma oggi è che non si può più parlare solo di ginnastica in acqua, il termine più giusto per racchiudere tutte le tipologie esistenti è aquafitness. Che comprende la tradizionale ginnastica in acqua, 1'aquaerobica, l'hydrostep, e le emergenti aquaflap, hydrobike, watercombact, la ginnastica per la terza età e la ginnastica dolce pre-parto. Si affiancano poi settori e tipologie di fitness acquatico in crescendo come l'aquatraining, il watsu, la riabilitazione in acqua (quest'ultima potremmo addirittura considerarla madrina della stessa ginnastica in acqua). Esiste perciò un fitness in acqua per ogni esigenza, per ogni età e per ogni gusto.

Ma come scegliere 1'attività più adatta alle proprie esigenze? Perché, nonostante la grande diffusione di questa attività, spesso non vi sono veri esperti che sanno indicare le differenze tra le varie tipologie di aquafitness; non esiste ancora un' adeguata specializzazione da parte di chi insegna e i media (giornali e televisione) ne parlano saltuariamente. Vediamo allora insieme come trovare l'attività che più si addice alle caratteristiche personali.

Più o meno profonda Prima di tutto è bene sapere che il fitness in acqua, che sia ginnastica o aquaerobica, o altro viene eseguito in varie profondità e che mentre ci sono alcune attività come quelle appena citate che possono adattarsi a tutte le altezze di acqua semplicemente scegliendo gli esercizi più appropriati o l'uso di ausili galleggianti, altre ne richiedono di specifiche per poter essere svolte al meglio. Per esempio, l'hydrostep si può praticare dagli 80-90 cm fino a 130 cm; l'aquaflap permette una vasta gamma di esercizi se praticato in vasca profonda oltre 150 cm; ecc. Altre ancora richiedono temperature adeguate: il watsu, o più semplicemente tecniche e movimenti di rilassamento in acqua, perché si possano raggiungere gli effetti che porta, deve essere praticato in vasche con temperature comprese tra i 30-34°C. Stessa regola vale anche per i corsi di ginnastica in acqua pre-parto. Occorre considerare che il variare della profondità in cui si pratica l'attività acquatica determina una risposta fisica differente poiché è diversa l'incidenza della gravità e della spinta di galleggiamento a cui si è sottoposti. Più l'acqua è bassa, più si è vicini a una condizione simile a quella terrestre, e articolazioni e colonna vertebrale sono sottoposti a un carico gravitazionale maggiore rispetto a quando si è in acqua alta con immersione fino alle spalle o fino al collo dove vi è uno scarico quasi totale.

Troppa o poca confidenza La prima cosa da tenere in considerazione quindi, quando ci si avvicina a un' attività acquatica, è di verificare in base alle proprie caratteristiche fisiche ed eventuali patologie, il tipo di vasca in cui viene praticata nel centro prescelto. Al momento dell'iscrizione a un corso, quindi, è bene chiedere informazioni relative a:.Tipologia di lezioni proposte (aquagym, aquaerobica, ecc.). Profondità della vasca in cui si svolge l'attività. Inoltre specificate sempre se avete paura o confidenza con l'elemento acqua e, in particolare, se presentate particolari patologie a carico dell'apparato osteo-articolare o cardiocircolatorio per conoscere eventuali controindicazioni dell'attività prescelta.

ginnastica in acqua
il trafiletto.blogspot.it
Se siete tra coloro che temono un po' l'acqua e non praticate attività fisica da tempo, il consiglio è di scegliere un corso di ginnastica in acqua di base, in acqua bassa o media (si intende di altezza fino al petto) a intensità non elevata, dove non è indispensabile seguire il ritmo della musica e potete eseguire i movimenti con l'intensità a voi più adeguata senza la preoccupazione di non stare dietro al gruppo. Aquaerobica, hydrostep, acquaflap, watercombact, sono sicuramente proposte più dinamiche dove è richiesta una discreta padronanza dell'utilizzo dell'acqua poiché gli esercizi sono a tempo di musica, a impatto, intensità maggiore, richiedono più coordinazione motoria e grande motivazione. Sono questi presupposti che non lasciano tempo alla preoccupazione di dover stare a galla durante lo svolgimento della lezione perché l'attenzione deve essere rivolta esclusivamente all'istruttore e alla musica.

Quando invece si hanno obiettivi ben specifici di carattere sportivo, e lo scopo è il miglioramento nel breve tempo delle proprie prestazioni atletiche, e capacità condizionali, l'attività in acqua deve sicuramente essere più individualizzata e mirata per ogni praticante. In questo caso meglio avvicinarsi all'aquatraining, o allenamento in acqua: l'istruttore diventa allenatore e vi è un monitoraggio della risposta fisica individuale anche attraverso l'uso di cardiofrequenzimetri.

27/04/14

Lo Spazio in Terra | Modelli in miniatura della Stazione Spaziale Internazionale

Neutral Buoyancy Laboratory
In una immensa piscina ospitata dal centro addestramento Sonny Carter della NASA a Houston, Texsas, si è portato una porzione di...Spazio in Terra!

Proprio cosi, all'interno della piscina sono stati realizzati  alcuni modellini in miniatura dei moduli della Stazione Spaziale Internazionale. Il serbatoio, collocato nel laboratorio di galleggiamento neutro (Neutral Buoyancy Laboratory, NBL) della struttura, è profondo 12 metri, lungo 62 metri e largo 31 metri, ed è dunque più esteso di una piscina olimpionica.

All'interno della vasca, gli astronauti imparano a "passeggiare" nello Spazio in condizioni simili a quelle di microgravità. "Aggiungiamo zavorra alle tute per riprodurre le condizioni di galleggiamento neutro", spiega Robert Durking, direttore dell'NBL.

"Alcuni effetti della gravità terrestre sono però percepibili: se indossando la tuta ci si mette a testa in giù, il sangue va comunque alla testa", dice Durkin. "Inoltre, quando si è nello Spazio, la deriva di un oggetto lasciato andare continua indefinitivamente, mentre nella piscina, a un certo punto l'oggetto si ferma, a causa della resistenza idrodinamica".
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