Il-Trafiletto
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02/12/17

Bambino in prognosi riservata ingestione farmaci

Un bimbo di tre anni è rimasto intossicato ed è ora ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Perrino di Brindisi, dopo avere ingerito alcuni farmaci che erano in casa. Il piccolo che vive a Ostuni, è stato accompagnato la notte scorsa al pronto soccorso dell'ospedale cittadini e poi trasferito in ambulanza a Brindisi. Avrebbe ingerito degli antinfiammatori. Le sue condizioni gravi ma stazionarie, respira autonomamente ma la prognosi resta riservata. Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/12/02/bimbo-tre-anni-ingerisce-farmacie-grave_fd602174-9118-413a-9b32-cb701a9fb88f.html

30/08/14

Uccide per strapparle il bimbo dal grembo

Una giovane donna pensa di essere incinta ma quando si accorge che non lo è, porta avanti il suo inganno fino a concepire un omicidio per impossessarsi di un neonato e avallare così la sua menzogna.  

Messico-Maria Rodriguez, 29 anni, di Tepic, in Messico racconta a tutti, famiglia e amici, di essere incinta. Quando si rende conto di aver avuto un amenorrea e di non aspettare un bambino, ha continuato a fingere di aspettarne uno. Quando si è fatto evidente che non poteva esibire il supo stato e sopratutto non poteva partorire, ha invece partorito un crimine barbaro per impossessarsi di un neonato. Con la promessa di regalarle vestitini per bambini, attira a casa sua Nadia Avila, 29 anni, all'ottavo mese di gravidanza, per poterle rubare il bambino che portava in grembo.
foto della vittima
(presa dal web)
"L'ho fatta entrare e le ho messo una mano sulla bocca per non farla gridare – ha raccontato la donna – Continuava a supplicarmi di lasciarla in pace e io ho iniziato a colpirla violentemente per farle perdere i sensi". A quel punto Maria avrebbe steso la donna e avrebbe iniziato ad accoltellarla sulla pancia. "Non ce l'ho fatta a prendere subito il bambino – ha detto l'assassina – quando ho tirato fuori il corpicino era morto"!. La donna ha raccontato alla polizia che non sapeva come confessare alla famiglia di aver mentito sulla sua gravidanza. "Prima di attirarla a casa - ha raccontato – l'avevo vista un paio di volte. Non la conoscevo, ma appena ho adocchiato la sua pancia mi è venuto in mente di prenderle il bambino per portare a termine la mia menzogna".

Maria è stata catturata dopo aver chiamato i paramedici ai quali ha raccontato che il suo bambino che era nato morto. In ospedale non hanno creduto alla sua versione dei fatti. "Erano stati sospettosi fin da subito – ha raccontato un portavoce della polizia – quando sono arrivati i soccorsi lei stava sulla porta: non li ha fatti entrare perché dentro c'era ancora il cadavere di Nadia". La donna è fuggita quando i medici hanno insistito per farle degli esami ed è stata arrestata dopo che il marito della vittima, Juan Hernandez, ha denunciato la scomparsa della moglie. La polizia ha dunque collegato la morte del bimbo, la fuga sospetta e l'impossibilità di rintracciare la vittima. La donna ha confessato l'atroce delitto: dovrà rispondere delle accuse di duplice omicidio, per la morte di Nadia e del piccolo che portava in grembo.

17/01/14

Della serie “Non sapevo di essere incinta”. Suora partorisce un bimbo

“Non sapevo di essere incinta”. Così si intitola un programma di Real TV in onda in questi giorni in seconda serata. La stessa frase è stata probabilmente recitata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Camillo De Lellis di Rieti, dove una suora ha partorito un bimbo del peso di 3 chili e 500 grammi. La donna si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale della cittadina laziale nella notte di martedì, accompagnata da un'ambulanza del 118, chiamata dalle consorelle, preoccupate per le condizioni della giovane suora, accusando forti dolori di cui non sapeva spiegarsi la natura. Il personale paramedico che l'ha accompagnata al pronto soccorso con codice rosso, ha messo a verbale che la donna accusava "forti dolori addominali con sospetta colica renale". Il medico che l’ha visitata e sottoposta ad ecografia non ha avuto dubbi  nel certificarle lo stato di gravidanza, tanto che nel certificato di ricovero, forse per un eccesso di scrupolo, è stato scritto "sospetta gravidanza in suora".  La suora, 32 anni, nativa del San Salvador, appartenente all'Istituto religioso delle Missionarie Catechiste, ha poi dato alla luce con un parto naturale un bimbo che pesa tre chili e mezzo. Notevole è stato l’imbarazzo dei medici che si sono occupati del caso e che nonostante abbiano cercato di mantenere il segreto sulla notizia, tutta la verità è trapelata nei corridoi dell’ospedale per arrivare poi ai media. La notizia che fosse una suora, poi, si è diffusa a gran velocità finendo fin sulle pagine di facebook. Sull'identità padre non si esclude nulla, da una possibile violenza subita a un rapporto avuto nel suo paese con qualche ex o comunque con un amico.
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