Il-Trafiletto

14/12/13

Un albero di Natale alto due metri illuminato da un pesce

Ogni marchingegno inventato per il risparmio energetico è sempre il benvenuto in momenti di crisi, ma che si potesse affidare ad un pesce l'illuminazione Natalizia è veramente fantasioso. Ma
In tempi di crisi economica risparmiare sui consumi e sugli sprechi, evitando spese inutili, riscuote il consenso di tutti. E' quello che è successo ai gestori di un acquario in Giappone, che hanno acceso le luci di un albero di Natale, alto oltre 2 metri, con un'anguilla elettrica. L'originale idea è stata apprezzata dai visitatori, consentendo anche all'acquario di risparmiare.

Acquario Giapponese
 Il meccanismo ideato dai gestori dell'acquario sfrutta la capacità dell'anguilla di generare elettricità quando si muove. La corrente viene catturata con piastre di alluminio, collocate ai bordi dell'acquario. Ovviamente l'elettricità generata non è costante ed ha intensità diverse in base al movimento dell'anguilla, tuttavia questo pulsare di tensione aggiunge ancora più fascino all'originale albero di Natale!

Giocattoli sicuri: bambini felici e Natale tranquillo

Regalare un giocattolo fa la felicità di ogni bambino, soprattutto a Natale, e vedere i suoi occhi scintillare per la curiosità è un tuffo al cuore. Facciamo però attenzione a cosa regaliamo, perchè scegliere un giocattolo è facile, ma controllare che sia sicuro per chi lo riceverà deve essere una priorità. Bando dunque alla fretta e spendiamo un po' di tempo in più nella scelta, affinchè sia mirata, utile e sicura. I giocattoli possono fare anche male.  L'età critica e' quella compresa tra uno e tre anni, nella quale i bambini, spinti dalla curiosità e con scarsissimo senso del pericolo, smontano gli oggetti e li portano alla bocca: e' allora che la probabilità di ingestione del gioco o di alcuni pezzi e' maggiore.
Giochi sicuri

 A questo rischio segue quello dell'inalazione, che può dare luogo ad incidenti dall'esito anche infausto. A dare dei consigli per feste all'insegna del divertimento e della sicurezza con i più piccoli il dottor Antonino Reale,  responsabile di Pediatria dell'emergenza dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. "La prima cosa da fare e' innanzitutto cercare un giocattolo sicuro, perdere un po' più di tempo nella scelta" spiega Reale, che sottolinea: "Tra i parametri principali sui quali basare l'eventuale acquisto di un gioco vi è la presenza del marchio Ce, anche se viene facilmente contraffatto possiamo identificare quello vero basandoci su altri giochi che il bimbo ha a casa". " Attenzione poi alla traduzione delle istruzioni, deve insospettire il fatto che non vi sia quella in italiano e occhio anche al nome del produttore e del fabbricante, che devono essere specificati- prosegue l'esperto- oltre al prezzo, che non deve essere eccessivamente basso, vi sono poi altre cose che un genitore può valutare, come la resistenza allo strappo o il fatto che non abbia punte". "Se il bimbo ingerisce un pezzettino del giocattolo la cosa generalmente non ha il carattere dell'urgenza ma bisogna portarlo in Pronto Soccorso, dove i medici stabiliranno qual e' la migliore maniera per procedere" sottolinea Reale. "L'inalazione invece, sebbene più rara e' più rischiosa: nel caso in cui si verifichi, soprattutto se il piccolo respira, e' necessario mantenere la calma, spingerlo a tossire e chiamare il 118- evidenzia- mentre se diventa cianotico e ha difficoltà a respirare la situazione e' più grave e bisogna chiamare con urgenza i soccorsi e provare a fare le manovre di emergenza, ma solo se si conoscono bene altrimenti si rischia di peggiorare ulteriormente la situazione".

Ma che freddo fa!

Brrr che freddo che fa! Siamo appena a 5° e sentiamo un freddo barbino. Ma quanto freddo farà nei luoghi vicino ai poli?  E quale sarà la temperatura più bassa registrata sul nostro pianeta?
Recentemente un nuovo record è stato registrato in Antartide, sulla dorsale di Dome Argus. In questo altopiano, durante il 2010, è stata rilevata dai satelliti una temperatura di ben -93,2 gradi. A renderlo noto uno studio scientifico americano. Il record precedente apparteneva alla stazione russa di Vostok, con -89,2 gradi rilevati nel 1983.
Località più fredda della terra
 Questa comunque resta la temperatura più fredda mai rilevata direttamente. Per quanto riguarda i luoghi abitati, invece, il record del freddo spetta a due villaggi siberiani: Verkhojansk e Ojmjako, dove venne registrata una temperatura di -67,8 gradi rispettivamente nel 1892 e nel 1933. I dati sono stati rilevati con gli strumenti a bordo del satellite Landsat 8, un progetto del Servizio geologico degli Stati Uniti e della Nasa.

Bimbo salvato da un paio di corna artificiali

Ci sono casi veramente strani, ed è grazie all'ingegno dei medici che spesso si giunge ad una soluzione che non solo salva la vita al paziente ma fa sì che possa vivere una vita normale e piena, senza traumi. Nel caso del piccolo George i medici hanno davvero avuto un'idea geniale.
 George aveva  un ematoma molto evidente posizionato proprio sulla fronte e che mostrava un aspetto non molto rassicurante e si presentava come un insieme di grumi rossi, ossa, vasi sanguigni che erano cresciuti in modo anomalo. L’unica preoccupazione di mamma Karen, malgrado suo figlio ai suoi occhi fosse bellissimo, era che crescendo, George sarebbe stato vittima di bullismo e che altri bambini lo avrebbero evitato, preso in giro e di mira.
George prima e dopo

La mamma del piccolo ha così dichiarato: “quando nacque George la mia mente andò avanti negli anni e immaginai George senza amici, non avrebbe mai avuto una fidanzata…”. Ma per evitare tutto questo i dottori hanno avuto una bella ma particolare soluzione. All’età di quattro anni, George ha subito un intervento chirurgico per allungare ed estendere la pelle della sua fronte, così da avere la possibilità di utilizzarla per rimuovere e quindi ricoprire, la zona in cui era presente l’angioma. Per rendere questo possibile, i medici gli hanno dovuto inserire due espansori di tessuto cutaneo sotto la pelle i quali, gradualmente, si sono gonfiati a tal punto da prendere le sembianze di due vere e propria corna come un diavoletto. Queste le considerazioni di mamma Karen quando ha visto per la prima volta quest’impianto di “corna” sulla fronte del suo piccolo: “quando ho visto per la prima volta gli impianti sono rimasta ammutolita, erano molto più grandi di quanto mi aspettassi. Erano posizionati su ambo le parti della fronte così da sembrare davvero due corna da diavolo. La faccina del mio angioletto si era trasformata in quella di un piccolo diavolo in carne ed ossa.” Nel 2009, dopo quattro mesi dall’operazione, George è stato nuovamente ricoverato in ospedale al Great Ormond di Londra per rimuovere le protesi. In questo modo è stato rimosso anche l’evidente angioma e la parte di pelle che si era formata sopra le protesi, è stata utilizzata in un certo senso come “toppa” per rendere ottimale il tessuto, lasciando quindi solo un’innocua cicatrice sulla sua fronte.

L'arcobaleno di fuoco

 E' come vedere fiamme bellissime alte e colorate, lassù in mezzo al cielo azzurro, ma è un fenomeno piuttosto raro. Un arcobaleno davvero particolare, che gli esperti  chiamano “arcobaleno di fuoco”, per una ragione molto semplice: osservandolo dal basso, sembra di vedere una fiamma colorata che brucia nel cielo.
Arcobaleno di fuoco

Il suo nome scientifico è arco circumzenitale: può verificarsi solo in condizioni climatiche particolarmente fredde. Secondo quanto dichiarato dagli scienziati che si sono occupati del caso, i raggi del sole devono colpire i cirri, ovvero delle nuvole che si formano a più di 6 mila metri di altezza, con un’inclinazione precisa di 58°. Di conseguenza, i cristalli di ghiaccio esagonali delle nubi si allineano orizzontalmente e rifrangono la luce creando un prisma dalle enormi dimensioni. Questo raro fenomeno è noto anche come nuvola iridescente. Nonostante si chiamino “arcobaleni”, si distinguono nettamente dagli arcobaleni che tutti conosciamo, perché hanno dei colori molto più vivaci, proprio per l’interazione tra la luce e i cristalli di ghiaccio, che la indirizzano verso il sole. Inoltre, questi archi sono rovesciati e più corti rispetto ai classici arcobaleni.
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