Il-Trafiletto
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05/02/14

Grenoble, Francia | Branco picchia disabile mentale e lo getta nel fiume.

Grenoble. La Francia è sotto choc per un caso di bullismo estremo. Un giovane disabile è stato picchiato brutalmente e poi gettato in un torrente . L'intero episodio è stato ripreso con un telefono cellulare da uno dei teppisti. Ma la pubblicazione del video su internet per il solo scopo di vantarsi della bravata, è stata fatale per i quattro bulli responsabili dell'aggressione che sono stati rintracciati ed arrestati dalla polizia francese. Dei quattro fermati, due sono adolescenti di 14 e 15 anni, residenti nella zona di Grenoble. La crudele aggressione è stata messa in atto in un parco, ai danni di un 18enne affetto da handicap mentale, riuscito poi, fortunatamente, ad uscire da solo dall'acqua, tutto zuppo, dolorante e oltremodo umiliato. "Guardate che abbiamo fatto a un handicappato..." si intitola il video del pestaggio, che dopo essere stato messo on-line ha suscitato rapidamente l'indignazione di migliaia di internauti. E non sono mancate le segnalazioni alle autorità. La polizia, proprio basandosi sulle immagini diffuse su internet, ha riconosciuto uno dei due aggressori, rintracciando poi anche il suo socio. Fermati anche altri due presunti complici, uno dei quali appena 12enne. Quanto accaduto è stato duramente condannato dal ministro francese per i Diritti dei disabili, Marie-Arlette Carlotti, che ha parlato di "barbara aggressione"handicap, complici, handicappato.

14/12/13

Bimbo salvato da un paio di corna artificiali

Ci sono casi veramente strani, ed è grazie all'ingegno dei medici che spesso si giunge ad una soluzione che non solo salva la vita al paziente ma fa sì che possa vivere una vita normale e piena, senza traumi. Nel caso del piccolo George i medici hanno davvero avuto un'idea geniale.
 George aveva  un ematoma molto evidente posizionato proprio sulla fronte e che mostrava un aspetto non molto rassicurante e si presentava come un insieme di grumi rossi, ossa, vasi sanguigni che erano cresciuti in modo anomalo. L’unica preoccupazione di mamma Karen, malgrado suo figlio ai suoi occhi fosse bellissimo, era che crescendo, George sarebbe stato vittima di bullismo e che altri bambini lo avrebbero evitato, preso in giro e di mira.
George prima e dopo

La mamma del piccolo ha così dichiarato: “quando nacque George la mia mente andò avanti negli anni e immaginai George senza amici, non avrebbe mai avuto una fidanzata…”. Ma per evitare tutto questo i dottori hanno avuto una bella ma particolare soluzione. All’età di quattro anni, George ha subito un intervento chirurgico per allungare ed estendere la pelle della sua fronte, così da avere la possibilità di utilizzarla per rimuovere e quindi ricoprire, la zona in cui era presente l’angioma. Per rendere questo possibile, i medici gli hanno dovuto inserire due espansori di tessuto cutaneo sotto la pelle i quali, gradualmente, si sono gonfiati a tal punto da prendere le sembianze di due vere e propria corna come un diavoletto. Queste le considerazioni di mamma Karen quando ha visto per la prima volta quest’impianto di “corna” sulla fronte del suo piccolo: “quando ho visto per la prima volta gli impianti sono rimasta ammutolita, erano molto più grandi di quanto mi aspettassi. Erano posizionati su ambo le parti della fronte così da sembrare davvero due corna da diavolo. La faccina del mio angioletto si era trasformata in quella di un piccolo diavolo in carne ed ossa.” Nel 2009, dopo quattro mesi dall’operazione, George è stato nuovamente ricoverato in ospedale al Great Ormond di Londra per rimuovere le protesi. In questo modo è stato rimosso anche l’evidente angioma e la parte di pelle che si era formata sopra le protesi, è stata utilizzata in un certo senso come “toppa” per rendere ottimale il tessuto, lasciando quindi solo un’innocua cicatrice sulla sua fronte.
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