Il-Trafiletto

14/12/13

Muore di troppo lavoro a 15 anni | Faceva 80 ore di lavoro a settimana

Un ragazzo muore dopo ad essere sottoposto a turni massacranti. Lavorava in una fabbrica di iPhone. Shi Zaokun aveva una polmonite e lavorava 80 ore a settimana.
La Pegatron, azienda taiwanese con sede a Shanghai che produce per la Apple, nega qualsiasi responsabilità ma è la quinta vittima negli ultimi mesi

La Pegatron nega qualsiasi legame tra la morte del ragazzo e il lavoro presso la fabbrica, ma China Labor Watch, l'organizzazione che si occupa dei diritti dei lavoratori, sostiene invece che sarebbero state proprio le difficili condizioni di lavoro, turni anche di 12 ore consecutive per sei giorni alla settimana, a farlo ammalare. Secondo le accuse inoltre, la Pegatron, per poter far lavorare Shi avrebbe falsificato i suoi documenti, facendo risultare che avesse 20 anni e non 15 e aggirare il divieto di assumere minorenni. La legge cinese, e le policy di Apple prevedono che gli operai debbano lavorare per non più di 60 ore a settimana mentre, a quanto sostengono gli attivisti di China Labor Watch, gli ingressi e le uscite dimostrano che il giovane ne lavorava sempre quasi 80 a settimana. Dopo la Foxconn, altro importante fornitore della Apple in Cina, dunque anche Pegatron è finita nell'occhio del ciclone. Negli ultimi mesi sono stati cinque gli operai della Pegatron morti. Apple ha intanto inviato un team di suoi medici esperti per valutare la situazione e individuare le eventuali anomalie ma i primi accertamenti non hanno portato a nulla. "Non abbiamo trovato prove di collegamento tra le morti e le condizioni di lavoro nella fabbrica - si legge in un comunicato della Apple -, ma ci rendiamo conto che questo non è di conforto per la famiglia che ha perso il proprio caro. Abbiamo un team di lavoro alla Pegatron che serve proprio a garantire che operino secondo i nostri elevati standard".                                  fonte

Paese che vai usanza che trovi: a Capaci è vietato giocare a pallone in strada

Paese che vai, usanza che trovi, un proverbio che la dice lunga su usi e costumi che possiamo trovare quando andiamo in giro e a cui dobbiamo prestare la giusta attenzione e rispetto. Ma è anche vero che taluni usi possono anche risultarci strasi o astrusi. Ma vale la pena di conoscerli e di indagarne le origini.
Per quelli che non sono preparati, tale novità può essere uno shock, soprattutto se le leggi o i divieti imposti riguardano attività sportive o di svago.
Divieto

 A Capaci, un piccolo paese della Sicila, a noi noto per l'assassioni di Giovanni Falcone, per esempio, esiste il divieto di giocare a pallone sulla strada; lo sapevate? L’ordinanza è stata emanata lo scorso 30 Agosto e prevede una multa salata a tutti coloro che siano stati colti in flagrante. La multa può variare da 50 a 500 euro, a seconda dell’orario in cui avviene il “reato”, e ci sono severe punizioni per chi commette più volte l’infrazione, come un aumento della pena del 50%. Tale divieto nasce dall’esigenza di mantenere ordine per le strade, rispettare la quiete pubblica, evitare molestie ai passanti e danni ad edifici e monumenti. Nonostante i buoni propositi del sindaco, però, sono molti i cittadini che si sono lamentati, convinti che tale mossa nasca più dal desiderio di vendetta. Durante la metà di Agosto, infatti, un gruppo di bambini era stato severamente ammonito da un vigile per aver disturbato il sindaco, giocando sotto il comune. All’ordine di consegnare la palla, i ragazzi si sarebbero opposti animatamente, sostenuti da un adulto; pochi giorni dopo sarebbe arrivata questa dura legge. Dunque attenzione cari lettori che andate in vacanza a Capaci, non portatevi palloni o potreste trovarvi a pagarla molto cara!

Papa Francesco per mantenersi agli studi da giovane ha fatto il buttafuori in discoteca

E' certo che Papa Francesco ha il gran dono di saper stare con la gente, sa captare l'attenzione e il suo modo di fare è semplice e diretto, abbatte il muro della distanza
Umiltà e umanità: qualche giorno fa ha addirittura ammesso di aver fatto il buttafuori in discoteca, quando era più giovane. Un’esperienza da cui ha saputo ricavare qualcosa di buono, che ha rivelato poi a tutto il mondo.
Papa Francesco

Da buon cristiano ogni esperienza è per lui occasione di imparare qualcosa di nuovo. Sapevamo già che aveva lavorato come uomo delle pulizie e per sopravvivere e studiare ha svolto altri umili mestieri, ma mai avevamo sentito parlare di una discoteca, il luogo che più ci sembrerebbe lontano dalla vita di un Papa. Papa Francesco l’ha confessato ai fedeli durante un incontro nella chiesa di San Cirillo di Alessandria, un quartiere popolare di Roma. Il Papa si è infatti soffermato a parlare con i più giovani e ha spiegato loro di aver fatto nella sua vita diversi lavori, dall’insegnante di letteratura al buttafuori nelle discoteche. La vocazione infatti è arrivata tardi per Francesco, che ha scelto la sua strada dopo la confessione con un prete sconosciuto. A riportare la notizia è lo stesso Osservatore Romano, una fonte dunque più che attendibile: stando a quanto scritto nell’articolo, il Papa avrebbe detto che fare quel lavoro lo avrebbe aiutato a capire come spingere le persone a tornare a credere nella Chiesa tramite la speranza.

I figli sono tutti uguali | Finalmente lo sancisce una legge

Approvato dal Consiglio dei ministri il DLgs in materia filiazione che elimina la discriminazione fra figli naturali e illegittimi, ( Nati dentro o fuori dal matrimonio) come già preannunciato lo scorso luglio dal premier Enrico Letta.

La legge viene cioè modificata in modo da equiparare i diritti tra i figli nati dentro e fuori dal matrimonio, così da garantire la completa eguaglianza giuridica degli stessi. Letta: "Sparisce l’aggettivo accanto alla parola figli, da adesso in poi saranno tutti figli e basta". Queste le novità della riforma, che riguarda anche modifiche al codice penale, a quelli di procedura penale e civile e alla legge consolare

Equiparazione figli naturali e legittimi. Viene introdotto il principio per cui la "filiazione fuori dal matrimonio produce effetti successori nei confronti di tutti i parenti, allo stesso modo in cui li produce la filiazione nel matrimonio": viene così eliminato in tutta la legislazione vigente ogni riferimento ai figli "legittimi" e a quelli "naturali".

Genitori. Viene superata la nozione di "potestà genitoriale" e introdotta quella di "responsabilità genitoriale": una diversa visione che "privilegia il superiore interesse dei figli minori".

Nonni. Viene prevista la "legittimazione degli ascendenti", ossia i nonni a far valere il "diritto di mantenere rapporti significativi con i minori", ferma restando la "valutazione delle istanze alla luce del superiore interesse del minore".

Adozioni. Stop alle discriminazioni per i figli adottivi: nei casi di adozione piena, ossia che riguardi persona minorenne, si acquisisce lo stato di figlio "nato nel matrimonio". Esclusa, invece, l’equiparazione per gli adottati maggiorenni, per i quali non sorge alcun vincolo di parentela con i parenti degli adottanti.

Casi di abbandono e indigenza. Viene specificata la nozione di abbandono, con la previsione della segnalazione ai Comuni da parte dei tribunali per i minorenni delle situazioni di indigenza dei nuclei familiari. Inoltre, nel recepire la giurisprudenza della corte costituzionale e della corte di Cassazione, si è deciso di limitare a cinque anni dalla nascita i termini per proporre l'azione di disconoscimento della paternità. Viene introdotto anche l'ascolto dei minori, se capaci di discernimento, all'interno dei procedimenti che li riguardano

Successione. Il decreto porta a dieci anni il termine di prescrizione per l'accettazione dell'eredità per i figli nati fuori dal matrimonio e modifica la materia della successione prevedendo la soppressione del "diritto di commutazione" in capo ai figli legittimi fino ad oggi previsto per l'eredità dei figli naturali.

13/12/13

Sui tacchi per le feste

Le abbiamo viste tutte prima o poi, oppure siamo una di loro: donne vestite a festa sui tacchi alti, impacciate fino al ridicolo. Mai più.


Per la "prova costume" prima dell'estate si sprecano le diete, le creme autoabbronzanti e mille accorgimenti pur di non sfigurare. Desiderare un bell'aspetto è un valore, basta non farne una malattia legata a qualche irraggiungibile stereotipo.
Indossare i tacchi alti riesce bene a suon di abitudine, come la convivenza con un abito scollato e un look non proprio quotidiano. Non è soltanto questione di scegliere i capi d'abbigliamento adatti all'occasione e alla nostra figura: bisogna indossarli con classe e disinvoltura.

Quindi la scelta del nostro abbigliamento delle feste richiede attente riflessioni su come trascorrere serate felici senza sentirsi un pesce imbalsamato.
Liberarsi dal timore di qualche scollatura in movimento è un obiettivo raggiungibile con del nastro biadesivo sapientemente sistemato o una sottile striscia di silicone applicata sul bordo interno della scollatura.

Se le scarpe con il tacco fanno proprio male ai piedi è meglio lasciar perdere, la salute viene sempre prima di tutto, ma se non è il dolore a fermarvi, fate esercizio.
Trascorrete qualche ora al giorno sui tacchi dentro casa, in orari che non infastidiscano i vicini, indossate un bel paio di tacchi alti al posto delle pantofole e datevi da fare.
Questo vero e proprio allenamento vi permetterà di stare a vostro agio e con naturalezza indosserete i vostri tacchi dopo aver steso il bucato e passato l'aspirapolvere da sexy casalinghe per nulla disperate.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.