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05/08/14

Rendi speciali i tuoi acquisti | Il prezzo della felicità

Rendi speciali i tuoi acquisti 
A volte, non soltanto procrastinare il consumo, ma anche limitarlo può renderci più felici. 

Per dimostrarlo lo studente Jordi Quoidbach ha chiesto ad alcuni appassionati di cioccolato di mangiarne in due diverse occasioni, a distanza di una settimana una dall'altra.

Dopo la prima volta, ad alcuni è stato chiesto di astenersi dal consumo di cioccolato durante i successivi sette giorni, altri sono stati congedati con un grosso sacchetto di dolciumi e con la raccomandazione di mangiarne il più possibile, mentre un terzo gruppo non ha ricevuto istruzioni. Alla seconda degustazione, il gruppo invitato all'astinenza è stato quello che ha provato più piacere assaggiando il cioccolato.

Questo semplice esperimento rovescia l'assunto secondo il quale più aumenta la disponibilità di qualcosa che ci piace, più siamo felici, mettendo in crisi una premessa fondamentale della moderna economia. Quanto osservato trova conferme nel mondo reale. Ricercatori dell'Università del Michigan hanno chiesto a un gruppo di automobilisti, possessori di auto di valore compreso tra 300 euro e 30mila euro, di ripensare alla loro più recente esperienza al volante del proprio mezzo e di quantificare il piacere di guida provato. L'esperimento ha dimostrato che non esiste alcuna relazione tra il valore dell'auto e il livello di divertimento sperimentato dal conducente. Quando invece è stato chiesto allo stesso gruppo di ripensare all'ultimo tragitto percorso per puro piacere, i proprietari dei modelli più costosi sono risultati molto più felici.

Un acquisto speciale di tanto in tanto, dunque, può effettivamente convertire la spesa extra in un supplemento di felicità. Sapere che consumare di più non ci rende automaticamente più felici, d'altra parte, può servire a farci riconsiderare le nostre strategie di spesa quotidiana.(science)




Compra ora, consuma poi | La felicità può comprarsi

Ciò che compriamo è importante, ma come lo compriamo è altrettanto decisivo. 

Spesso ci facciamo tentare dall'opportunità di usare la carta di credito in un negozio, o portare subito a casa un nuovo computer, rimandando a più tardi il pagamento, effettuabile "in comode rate mensili".

Indebitarsi, però, è una delle più gravi minacce per il nostro benessere psichico. Uno studio condotto su oltre 2mila soggetti da ricercatori dell'Università di Sheffield ha dimostrato che chi è gravato da debiti non garantiti è significativamente meno felice di chi vive senza chiedere prestiti. Chiediamo di rateizzare i pagamenti perché versare piccole quote ci sembra istintivamente preferibile: i neuroeconomisti hanno scoperto che quando ci separiamo da una somma di denaro, proviamo addirittura dolore fisico, che comprensibilmente tentiamo di evitare.

Osservando con uno scanner a risonanza magnetica alcuni acquirenti ai quali veniva comunicato un prezzo molto alto, scienziati della Stanford University hanno notato pattern di attività cerebrale perfettamente sovrapponibili a quelli prodotti quando ci schiacciamo un alluce. Se dilazionare i pagamenti non è una grande idea, dilazionare il consumo di quanto acquistato può amplificare le sensazioni piacevoli, consentendoci di pregustarle. Quando i ricercatori dell'Università di Breda, nei Paesi Bassi, hanno "misurato" la soddisfazione di mille turisti nelle settimane che precedevano e seguivano un vacanza, hanno rilevato che il massimo tono dell'umore veniva registrato prima della partenza.

Ricordare una bella esperienza può rendere felici ma l'attesa di viverla appaga ancora di più. Rimandare la gratificazione fa apprezzare maggiormente anche quanto acquistato: una ricerca pubblicata dal Journal of Consumer Research ha evidenziato come studenti ai quali veniva chiesto di aspettare anche solo 30 secondi prima di mangiare una barretta di cioccolato la gustavano di più di quelli ai quali era invece consentito abbuffarsi senza indugio. La secrezione di saliva, la famosa "acquolina in bocca", in effetti migliora il sapore del cibo.

Purtroppo, però, gli studenti costretti ad attendere hanno riferito ai ricercatori che avrebbero preferito evitare la dilazione, e di non ritenere di aver apprezzato di più il cioccolato. Il potere della gratificazione immediata, in questo caso, è stato più forte di ogni altra considerazione.(science)

29/01/14

Google Glass | Scende sul parquet dell’NBA!

Google Glass scende sui parquet dei campi del NBA! Pensate, ad un big match del campionato americano di basket NBA e riuscire e sentire, vedere la partita come se fossimo in mezzo ai protagonisti. Si potrà percepire perfino i singoli passi e gli scambi fra i giocatori, i lanci e poi dulcis in fundo i canestri diventano più nitidi che mai!

Vi ho appena descritto ciò che è l'esperienza che garantisce la squadra di Sacramento Kings, a tutti i suoi tifosi ed appassionati. Potrete guardare la partita sia che siate sistemati all'ultima tribuna oppure da casa, comodamente sul divano, la visione sarà realistica esattamente come se si fosse in campo. Slamson, la mascot, due cheers leaders, alcuni impiegati della squadra e personaggi connessi all'organizzazione, hanno indossato venerdi 24 gennaio, i Google Glass, durante lo svolgimento della partita allo stadio Sleep Train Arena dei Sacramento Kings contro gli Indiana Pacers.

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Sacramento Kings offre i Google Glass ai suoi tifosi
Le inquadrature, più dettagliate, catturate dai Google Glass permetteranno al pubblico di assistere al match come se fosse in prima fila. Un'operazione resa possibile grazie alla collaborazione con CrowdOptic, una società di software basata in Silicon Valley che ha creato una tecnologia capace di trasmettere on streaming e anche on mobile i video e le immagini colte con gli occhiali.

Secondo Chris Granger, presidente della squadra , l'iniziativa fa parte di una più ampia strategia che oggi e in futuro coinvolgerà maggiormente l'innovazione tecnologica: l'obiettivo é quello di intensificare l'esperienza degli spettatori e dei fans.

L'organizzazione che ha già dimostrato la sua curiosità e predisposizione verso le distruptive tecnologies qualche mese fa annunciando di accettare i Bitcoins per il pagamento dei biglietti, ha sperimentato i Google Glass il 12 gennaio, durante la partita contro i Cleveland Cavaliers. L'idea ha entusiasmato due giocatori a tal punto che,contro il regolamento, hanno indossavato gli occhiali durante la partita.

14/12/13

Papa Francesco per mantenersi agli studi da giovane ha fatto il buttafuori in discoteca

E' certo che Papa Francesco ha il gran dono di saper stare con la gente, sa captare l'attenzione e il suo modo di fare è semplice e diretto, abbatte il muro della distanza
Umiltà e umanità: qualche giorno fa ha addirittura ammesso di aver fatto il buttafuori in discoteca, quando era più giovane. Un’esperienza da cui ha saputo ricavare qualcosa di buono, che ha rivelato poi a tutto il mondo.
Papa Francesco

Da buon cristiano ogni esperienza è per lui occasione di imparare qualcosa di nuovo. Sapevamo già che aveva lavorato come uomo delle pulizie e per sopravvivere e studiare ha svolto altri umili mestieri, ma mai avevamo sentito parlare di una discoteca, il luogo che più ci sembrerebbe lontano dalla vita di un Papa. Papa Francesco l’ha confessato ai fedeli durante un incontro nella chiesa di San Cirillo di Alessandria, un quartiere popolare di Roma. Il Papa si è infatti soffermato a parlare con i più giovani e ha spiegato loro di aver fatto nella sua vita diversi lavori, dall’insegnante di letteratura al buttafuori nelle discoteche. La vocazione infatti è arrivata tardi per Francesco, che ha scelto la sua strada dopo la confessione con un prete sconosciuto. A riportare la notizia è lo stesso Osservatore Romano, una fonte dunque più che attendibile: stando a quanto scritto nell’articolo, il Papa avrebbe detto che fare quel lavoro lo avrebbe aiutato a capire come spingere le persone a tornare a credere nella Chiesa tramite la speranza.
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