Un
ragazzo muore dopo ad essere sottoposto a turni massacranti. Lavorava in una fabbrica d
i iPhone. Shi Zaokun aveva una polmonite e lavorava
80 ore a settimana.
La Pegatron, azienda taiwanese con sede a Shanghai che produce per la
Apple, nega qualsiasi responsabilità ma è la quinta vittima negli ultimi mesi

La Pegatron nega qualsiasi legame tra la morte del ragazzo e il lavoro presso la fabbrica, ma
China Labor Watch, l'organizzazione che si occupa dei diritti dei lavoratori, sostiene invece che sarebbero state proprio le difficili condizioni di lavoro, turni anche di 12 ore consecutive per sei giorni alla settimana, a farlo ammalare. Secondo le accuse inoltre
, la Pegatron, per poter far lavorare Shi avrebbe falsificato i suoi documenti, facendo risultare che avesse 20 anni e non 15 e aggirare il divieto di assumere minorenni. La legge cinese, e le policy di Apple prevedono che gli operai debbano lavorare per non più di 60 ore a settimana mentre, a quanto sostengono gli attivisti di
China Labor Watch, gli ingressi e le uscite dimostrano che il giovane ne lavorava sempre quasi 80 a settimana.
Dopo la Foxconn, altro importante fornitore della
Apple in Cina, dunque anche
Pegatron è finita nell'occhio del ciclone. Negli ultimi mesi sono stati cinque gli operai dell
a Pegatron morti. Apple ha intanto inviato un team di suoi medici esperti per valutare la situazione e individuare le eventuali anomalie ma i primi accertamenti non hanno portato a nulla. "Non abbiamo trovato prove di collegamento tra le morti e le condizioni di lavoro nella fabbrica - si legge in un comunicato dell
a Apple -, ma ci rendiamo conto che questo non è di conforto per la famiglia che ha perso il proprio caro. Abbiamo un team di lavoro alla Pegatron che serve proprio a garantire che operino secondo i nostri elevati standard".
fonte