Il-Trafiletto

06/12/13

Dopo la maxi multa le banche rischiano la class action.

Dopo la maxi-multa da 1,71 miliardi di euro complessivi che si è abbattuta sulle banche, adesso le stesse rischiano di trovare dietro l’angolo anche il provvedimento di class action nei loro confronti: così la Commissione Europea ha sanzionato nei confronti di 6 grandi istituti di credito internazionali per aver manipolato, tramite la costituzione di due cartelli, i tassi interbancari Euribor e Tibor in yen utilizzati in mutui immobiliari e derivati. A fare da cassa di risonanza alla multa comminata a questi istituti di credito, potrebbe giungere una seconda batosta, nel caso in cui le autorità europee dovessero decidere di rimborsare gli eventuali danni ai clienti di prodotti finanziari, come i prestiti o i mutui ancorati all'Euribor. Ma non finisce qui: non è detto che ci sia finanche la possibilità di ulteriori cause civili e class action direttamente dai cittadini interessati.
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Commissione Europea
«È ancora troppo presto per capire se saranno previsti dei risarcimenti per i consumatori», commenta Vincenzo Somma, direttore della divisione finanziaria di Altroconsumo. Secondo Somma, la strada delle class action è lunga e costosa: «Meglio sperare che siano le stesse autorità europee a intervenire, chiedendo alle banche di restituire il maltolto, ovvero gli interessi i cui tassi sono stati manipolati, senza necessità di intentare cause collettive da parte degli utenti danneggiati».

Viene da chiedersi quanto sia probabile una simile eventualità. Somma si dice fiducioso: « Se dovessi guardare al sistema giuridico italiano sì, sarebbe difficile. Ma ripongo le speranze nell'Europa, che è spesso contraddistinta da dinamiche di grande pragmatismo quando si tratta di intervenire su questioni del genere».

Il responsabile di Altroconsumo ritiene che la decisione della Commissione, e lo scandalo che ne consegue, minino ulteriormente la fiducia degli utenti nel settore finanziario. «I consumatori sono sfiduciati già dal 2008. Movimenti come Occupy Wall Street fanno di tutta l'erba un fascio, ma poi arrivano sentenze come questa che forse danno loro ragione. La multa potrebbe, certo, restituire fiducia almeno nelle istituzioni di vigilanza; ma potrebbe anche essere un boomerang se alla fine dei conti gli utenti danneggiati non ricevessero alcun rimborso».

Più critico il parere di Antonio Tanza, avvocato e vicepresidente di Adusbef, che ritiene l'ultima sentenza soltanto la punta dell'iceberg: «È già da due anni che lavoro su casi simili. Mi aspetto che a gennaio o febbraio vengano emessele prime sentenze civili in Italia su questo tema». Secondo Tanza, il punto è che i tassi «non dipendono da criteri oggettivi ma vengono fissati su un parametro soggettivo, basato sul parere del funzionario addetto e fissato ex ante da un panel di banche, in piena violazione della normativa antitrust che vieta le intese tra imprese».

D'altro canto, a settembre lo stesso commissario ai servizi finanziari, Michel Barnier aveva affermato che «questa situazione non può andare avanti», perché con con lo scandalo Libor e Euribor «le banche hanno mentito sui tassi applicati e l'indice stesso è stato falsato, e l'impatto di questa manipolazione ha cifre enormi, perché Il volume di mercato cui si applicano questi indici sistemici è di mille trilioni».

Nel citare Barnier, Tanza non ha dubbi: l'illegalità di fondo darebbe il diritto a tutti i cittadini e alle imprese che abbiano sottoscritto finanziamenti o leasing legati ai tassi incriminati di fare causa alle banche, anche a quelle che non rientrano nella cerchia dei 6 istituti multati. «Qualsiasi contratto – afferma – appare irrimediabilmente nullo per violazione della normativa antitrust. Alla banca va restituita la sola componente capitale del debito, al netto di ogni spesa o competenza, secondo il piano di ammortamento originario. E nessun interesse è dovuto», conclude Tanza.



Esperimento di successo



In giro per la rete se ne vedono proprio di tutti i colori.
Questo mi ha incuriosita perché mi aveva l'aria di una cosa intelligente, ed ecco il link passo, passo.
Lo menziono perché l'ho sperimentato personalmente.
Per cominciare va usato proprio uno stampo da plum cake, quattro candeline e due vasi di coccio. Nel mio primo esperimento ho fatto un mezzo macello con vasi "diversi": non si presta ad interpretazioni fantasiose.
Nell'esperimento numero due, ho tappato il foro con l'alluminio di una candelina usata, ma puzzava.
L'esperimento numero tre è stato un successo: ho tappato il foro del vaso piccolo con una monetina (niente puzza) ed ho usato questo simpatico riscaldamento nel bagno, una decina di mq, non venti metri quadri come dice nel video, ma è magnifico!
Io le candeline le ho pagate 2 euro per 50 pezzi, quindi per quasi cinque ore di riscaldamento ho speso poco meno di 16 centesimi, ma con questa piccola spesa ho ottenuto un bagno riscaldato a dovere e - soprattutto, deumidificato.
Immagino che per lo stesso risultato in una stanza sarebbero necessari almeno due "marchingegni", ma lo consiglio per il potere deumidificante: un esperimento di successo.


Seduzioni a tavola: Involtini di bresaola

Seduzioni a tavola

Cari seduttori, indigeni della cucina, eccovi un semplice e nutriente antipasto, adatto all'estate. E' un piatto che riesce a solleticare un appetito un po' svogliato, e a risolvere il pranzo, magari accomapgnato da una stuzzicante bruschetta. Potete prepararlo anche all'ultimo momento avendo ne freezer gli ingredienti principali, che si conservano perfettamente.

Ingredienti
4 fette grandi di bresaola
200 gr di gorgonzola e mascarpone
prezzemolo
cetriolini sott'aceto
cipolline sott'aceto
4 uova

Prendete le fette di bresaola e spalamtele con il fomraggio diviso in quattro parti, e al quale avrete mischiato un cucchiaio di prezzeolo tritato.

Disponete a croce le fette su un piatto e decoratele con le fettine di uova (che nel frattempo avrete rassodato), i cetriolini tagliati a ventaglio, le cipolline e i ciuffetti di prezzeomolo tutt'intorno. Se il piatto dovrà attendere  in frigorifero sigillatelo, altrimenti la bresaola annerisce.

Perchè si dice: "essere un anfitrione"?

Anfitrione
Ed eccoci ad un altro adagio, anche questo desueto devo dire, in realtà mi riporta alla mente una canzone di Aznavour.
Essere un Anfitrione, si dice di un ospite generoso e accogliente, presso il quale si mangia bene, abbondantemente in allegria. Anfitrione è un eroe mitico, figlio di Alceo e re di Tirinto.

Restò forse, ironicamente, famoso per la sua prodigalità. Ospitò Zeus e questi, innamoratosi di sua moglie Alcmena, si travestì ed eluse la fedeltà della donna, rendendola madre di Ercole. Ma l'origine vera del detto è probabilmente nella battuta dell'Amphitryon di Molière, dove Sosia, per indicare chi è il vero marito di Alcmena, tra Anfitrione e Zeus che ne ha assunto l'aspetto, dice: Le véritable Amphitryon, c'est l'Amphitryon où l'on dine (il vero Anfitrione è l'Anfitrione presso cui si mangia).

ARAGOSTA CON AGRUMI

Per finire con gusto e iniziare con stile l'anno nuovo, una entrèe curata nei dettagli per un cenone di capodanno. Ricca di proteine, sodio e vitamine E e C presenti in abbondanza negli agrumi. Per la composizione completa di nutrimenti, può essere servita anche come secondo, abbondando con le porzioni. Ricca di gusto e povera di calorie solo 175 kcal per porzione.

Ingredienti per 4 porzioni • 2 aragoste di 800gr ciascuna• 1 arancia non trattata • 1 limone non trattato • 1 cipolla • 1 carota • 1 costa di sedano ·4 zucchine • 4 cucchiaio di olio EVO • 1 pomodoro secco • 1/2 cucchiaino di bacche di pepe rosasale.

LESSATE per 5 minuti, nella casseruola ovale con abbondante acqua, la cipolla, la carota e il sedano con uno presa di sale, una striscia di scorza d'arancia e una di limone, poi immergetevi le aragoste, Chiudete lo casseruola con un coperchio e cuocete per un minuto. Scolate i crostacei e lasciateli intiepidire. A questo punto legate un mestolo di legno alle due estremità delle aragoste dalla parte del ventre, per tenere diritta lo coda, e immergetele ancora nel liquido in ebollizione. Cuocetele per 10 minuti, scolatele e lasciatele raffreddare
Aragosta con agrumi
 SPUNTATE le zucchine, lavatele, asciugatele, tagliatele a nastro con il pelapatate quindi scottatele per 5-6 secondi in acqua appena salata in ebollizione; scolatele e raffreddatele in acqua ghiacciata, per fermare la cottura e mantenerle croccanti. Sbucciate al vivo l'arancia e il limone e asportate lo polpa di ogni fetta con un coltellino affilato, Poi riducetela a dadini; raccogliete in una ciotola il succo che fuonesce.

STACCATE le teste delle aragoste, tagliate il guscio che racchiude lo coda con le forbici da cucina, staccate la polpa e affettatela sottilmente. Sistemate i nastri di zucchina in 4 piatti, appoggiatevi le fette di aragosta, unite lo polpa degli agrumi e condite il tutto con il loro succo emulsionato con l'olio, un pizzico di sale, il pomodoro secco tagliato a piccoli pezzetti e le bacche di pepe rosa leggermente pestate.

VARIANTI APPETITOSE
l • Questa ricetta risulta molto buona scegliendo come ingrediente prinCipale ostici o mazzancolle.
2 • Ottima l'aragosta servita tiepida con una passata di pomodoro delicata sul fondo del piatto. profumando poi il tutto con basilico fresco tagliuzzato.

MAIONESE AROMATIZZATA
A parte, per accompagnare questo antipasto di aragosta, potete preparare una maionese agli agrumi. Frullate un vaseno di maionese con l cucchiaio di succo di limone e l di arancia, filtrati con un colino, Insaporite con un pizzico di pepe e del prezzemolo tritato, poi servite. Oppure miscelate la maionese con poche goccedi aceto balsamico e qualche fogliolina di aneto fresco tritato finemente. Oppure mescolate alla maionese due cucchiaio di Cognac all'arancia e una manciata di olive nere tritate grossolanamente.
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