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07/08/14

Stare belli e freschi | Cosa fare per rimanere freschi d'estate?

Bere bevande frersche
Dopo avere visto che per rimanere freschi d'estate è consigliabile, 1 ridurre i vestiti, 2 usare abbigliamento sportivo per fare attività fisica, passiamo al 3 consiglio: bere qualcosa di...

3 BEVETE QUALCOSA DI FRESCO
Quando sudate, dovete reintegrare i liquidi persi. "Il colore dell'urina vi aiuta facilmente a capire il vostro stato di idratazione", spiega Douglas Casa, esperto in colpi di calore al Korey Stringer Institute, all'Università del Connecticut. "Se l'urina è chiara come una limonata, il vostro stato è ottimale; se invece è scura come un succo di mela, siete disidratati". In questo caso, il corpo rallenta la sudorazione per trattenere i liquidi e vi sentite ancora più accaldati. Una bevanda fresca avrà così il doppio effetto di reidratarvi e di raffreddare il corpo. Tuttavia, se pensate che un birra gelata sia una buona idea, ricordate che l'alcol è un diuretico e dunque ha un effetto disidratante; inoltre, esso dilata i vasi sanguigni della pelle, aumentando il senso di caldo.
Una tazza di buon Tè

4...E UNA BUONA TAZZA DI TÈ?
Se siete stati in un Paese arabo, quasi certamente avrete visto qualcuno sorseggiare una bevanda calda in una giornata torrida. Sembra un controsenso, eppure ha un fondamento scientifico. Nel 2012 alcuni ricercatori dell'Università di Ottawa hanno scoperto che i ciclisti che bevevano acqua calda accumulavano in corpo meno calore dei colleghi che si erano dissetati con bevande fresche. Quelle calde aumentavano la sudorazione, creando un effetto refrigerante che compensava abbondantemente il calore introdotto con la bevanda. "L'unico inconveniente è che il sudore in eccesso deve evaporare affinché il raffreddamento prevalga sul calore della bevanda", spiega Ollie Jay, che ha diretto lo studio.(science)

20/07/14

LA CERIMONIA DEL TÈ

LA CERIMONIA DEL TÈ È UN VIAGGIO DENTRO SE STESSI

I gesti la concentrazione, la «disciplina»:a Roma una scuola insegna il rito giapponese 

«Tutte le persone sono uguali nella stanza da tè» per i giapponesi il che-no-yu, la cerimonia del tè, è una filosofia di vita. Che ha regole precise: bisogna passare da una porta che costringe tutti a inchinarsi, non indossare gioielli, togliere qualunque oggetto che possa indicare la propria condizione sociale. «Esistono oltre 60 versioni del che-no-yu», spiega la maestra di cerimonia del tè. «Non è un semplice corso, ma una pratica interiore, con diversi scogli da superare.

Il primo? Valutare le proprie attitudini, mentali e fisiche: occorrono, per esempio, una notevole concentrazione e la capacità di restare a lungo in ginocchio. Poi si impara a "muoversi" nella stanza: come entrare, come camminare, la respirazione. Solo dopo aver appreso questi gesti l'"allievo'' può cominciare a maneggiare le tazze .», È una disciplina che si conquista con grande lentezza: quello che conta non è preparare una tazza di tè , ma farlo con la giusta disposizione di spirito. La cerimonia è uno strumento di conoscenza di sé, per acquistare distacco dalla routine quotidiana e vedere ogni cosa nella giusta dimensione.

Un obiettivo da inseguire per tutta la vita. Si dice che per diventare maestro del tè occorrano 25anni.«Dipende dall'impegno di ciascuno. In Giappone si ottiene un titolo ufficiale anche con un corso base che dura 3 anni e va frequentato a tempo pieno», Il Centro Urasenke, diretto da Michlko Nojiri, è stato fondato nel 1969 da un discendente di Sen no Rikiu, il maestro che nel '500 codificò i principi della cerimonia del tè

LA NONNA DICEVA CHE ... Per gli occhie e per i capelli il tè è un cosmetico alleato della bellezza  

• Per gli occhì arrossati: due compresse di garza o di cotone imbevute di tè - dal ben noto effetto astringente - dopo un quarto d'ora ridonano un aspetto fresco e uno sguardo limpido. Per dare ai capelli castani un bel riflesso ramato, aggiungere una tazza di tè scuro all'ultimo risciacquo. La bella tovaglia color écru, che una lavatura troppo energica ha reso bianca, riprenderà invece il suo colore se immersa per mezz'ora in acqua allungata con una tazza di tè.
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18/07/14

UNA PIANTA LEGGENDARIA

Un nobile in meditazione e un infuso che vince il sonno: così l'lndia racconta la nascita del tè 

Secondo una leggenda indiana il nobile Darma, fattosi monaco, trascorreva le notti in meditazione per raggiungere la trascendenza. Una notte però il sonno ebbe la meglio e cadde addormentato. Al risveglio, sconvolto dalla propria debolezza, si strappò le palpebre che, cadendo in terra, misero radici e si trasformarono nella pianta del tè: la bevanda che consente all'uomo di vincere anche il sonno......Più prosaici i cinesi, che nella seconda metà del Settecento, approfittando della nuova e già incontenibile passione degli inglesi per la nuova bevanda, vendettero una grande partita di piante del tè, le quali giunte a destinazione, invece delle tenere foglioline produssero foglie rigide e senza aroma e grandi fiori dall'aspetto affascinante. Fu così che gli inglesi persero una certa quantità di tè, ma scoprirono le camelie...
NIENTE ZUCCHERO: MEGLIO IL 'MIELE ma l'ideale sarebbe berlo sempre liscio. Come fanno i veri intenditori...

Meglio saperlo: gli "esperti" non aggiungono nessun tipo di dolcificante. E neppure limone o latte: soprattutto se il tè è usato per pasteggiare, come fanno gli orientali. Un po' di zucchero - raffinato, greggio, di canna - può però rendere il tè più gradevole e più energetico. Anche se, in questo caso, le più attente calcoleranno le calorie dello zucchero per non ingrassare... Come per tutti gli infusi, il dolcificante più appropriato è il miele.
Ma ci vuole un po' di attenzione perché il sapore del miele non si sovrapponga a quello della bevanda: bene quindi il miele d'acacia (meno caratterizzato) e il millefiori, mentre il miele d'agrumi si sposa solo con i tè aromatizzati al limone o all'arancia. Poco adatti altri mieli dal sapore forte, come il castagno, il cardo, il corbezzolo. Non è chiaro da dove nasca la consuetudine tutta britannica di aggiungere latte (che in realtà rende il tè meno digeribile), né quella francese del limone, che cambia il sapore "sciupando" il tè. Comunque il buonsenso insegna che almeno ai tè dall'aroma più netto non sia fatta nessuna aggiunta: né latte né limone.

IL TE? GIUSTO PER OGNI OCCASIONE
Vivacissime scatole di latta propongono dagli scaffali innumerevoli varietà di teè: da provare, regalare, collezionare. Le aziende produttrici sono diverse, mentre i nomi delle varie specialità si ripetono. Ma come orientarsi fra tanti prodotti? “Il tè è un po' come il vino”, diceva Mariarosa Schiaffino, esperta di cultura della tavola e autrice de L'ora del tè, il primo libro sull'argomento pubblicato in Italia. «Come col pesce non si accompagna il vino rosso e con la cacciagione quello bianco, così il tè della prima colazione non è adatto per la sera».


Vediamo allora quali sono i tè ideali per i vari momenti della giornata.
Per cominciare la giornata il migliore è I'English Breakfast, miscela di tè neri, dal gusto forte e corposo. Twìning consiglia anche il Prince of Wales, una miscela di tè cinesi, che dà un'immediata sensazione di energia; mentre per la Betjenam & Barton il tè perfetto per l'ora della prima colazione è lo Yunnan.
• Per una pausa di mattina o di pomeriggio è ideale lo fasmine, notissimo tè cinese aromatizzato al gelsomino, oppure il Ceylon, di colore scuro, dal sapore rotondo e pieno.
• Per il tè più importante, quello delle cinque, la scelta è ampia: c'è il Darjeeling , tè nero dell 'India del Nord, il Vintage Darjeeling, miscela di tè neri indiani di prima fioritura, appena un po' aromatìzzato, il Ceylon Orange Pekoe (dove Orange non sta per «arancio», ma è il nome della Casa reale olandese). E anche il Russian Caraoan, di provenienza cinese, ma prediletto, a suo tempo, dai nobili russi. 
• Per un tè dopo cena? Chi teme l'effetto lievemente eccitante della teìna, chi ha problemi d'insonnia e vuole prepararsi un infuso rilassante prima di coricarsi, chi cerca un tè adatto ai bambini può scegliere fra il Green Gunpouider e il China Black: due tè cinesi, verde. Il primo, nero il secondo, a bassissimo contenuto di teina.
• Per ogni momento della giornata il Lapsang Souchong e il Formosa Oolong sono fra i tè cinesi più pregiatì, adatti sia al pomeriggio sia alla sera: hanno aroma deciso e un effetto disse tante. Fra i più diffusi c'è che l'Earl Grey; uno dei pochi che gli esperti ritengono adatto a qualsiasi ora: ha un leggero profumo di bergamotto.
Il tè più delicato? Il Queen Afary, indiano, selezionato dalla Twining pe la regina d'Inghilterra, meno crratterìzzato e .qnìndi più facile da accompagnare durante il pasto. con ogni tipo di cibo, dolce o salato.
Per riscaldarsi nelle giornate fredde è perfetto uno Spiced, tè di Ceylon aromatizzato con chiodi di garofano e scorzette d'arancia. E quando si ha voglia d'una bibita ghiacciata sono perfetti i Vanilla e i Rose, due profumate miscele di tè neri.
• Per accompagnare un pasto cinese? Ancora Gunpowder oppure Ceylon o Lung Cbing o . Keemun. Mentre con i piatti giapponesi ci vuole lo Yamakiro, delicata miscela a base di tè verdi.

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29/05/14

Il tè. Quali sono i vantaggi di assumere questa bevanda.

Da dove proviene il? Sembra che i cinesi lo conoscessero già 5 mila anni fa, ma alcuni testi riferiscono che in Cina fece la sua comparsa nel III secolo. Un’altra leggenda narra che la scoperta del tè venne attribuita all’imperatore Shen Nung, che nel 2.700 a. C. notò che alcune foglie cadute in acqua bollente emanavano un ottimo aroma profumato e volle assaggiarlo, scoprendone anche la bontà. Furono i monaci buddisti i primi a promuovere il consumo di tè, si espanse durante la dinastia Song e approdò in Giappone, mentre in Europa venne importato presumibilmente dai portoghesi, si espanse in Francia e Paesi Bassi mentre in Gran Bretagna crebbe moltissimo e si impose come costume nazionale. Molti studi e ricerche sono state fatte su questa foglia, derivante dalla pianta “Camellia sinensis”, scoprendone diverse proprietà, se non curative, sicuramente benefiche. Uno studio pubblicato sulla rivista Psychopharmacology il tè, specialmente quello verde, può migliorare alcune funzioni cerebrali compresa la memoria di lavoro. Infatti in questo studio 12 persone hanno ricevuto alcune una bevanda contenente 27,5 grammi di estratto di tè verde, altre la stessa bevanda senza il tè verde. Sottoposte queste persone a dei test di memoria, si è dimostrato come il tè verde ottimizzasse le prestazioni e i collegamenti tra la parte frontale del cervello e le regioni parietali. Un altro studio del 2006 pubblicato sul Journal of American Medical Association dimostra che il tè verde è riduce i casi di malattie cardiovascolari. In questo studio i volontari che hanno bevuto almeno cinque tazze di tè al giorno si sono visti ridurre significativamente il rischio di morire rispetto ai soggetti che bevevano una tazza di tè al giorno. Un altro beneficio di queste foglie è la proprietà di combattere la carie. Infatti alcuni suoi composti minimizzano la crescita di batteri che causano la carie, di conseguenza degli sciacqui con i tè riducono l’accumulo di placca sui denti. Anche il tono muscolare è sensibile ad una buona tazza di tè, riducendo questi lo stress ossidativo dovuto all'età e l'infiammazione che colpisce i muscoli e le ossa. Per dirla tutta, il tè è una bevanda che, se presa senza zucchero, ci dà un apporto calorico pari a zero, mentre se si sceglie il tè verde rispetto a quello nero si ha un’assunzione di caffeina molto minore.

11/12/13

Seduzioni a tavola: Cocktail di frutta secca Gran Mogul

Seduzioni a tavola

Quando le giornate si accorciano e il freddo diventa pungente, viene voglia di un sostanzioso spuntino, un vero e proprio pieno di energia. E allora questa macedonia fa proprio per voi.

Ingredienti
300 gr di frutta secca mista (albicocche, prugne, datteri, fichi, mele, pesche)
2 fettte di ananas candito
10 noci
12-13 mandorle
3 arance
1 mandarino
zucchero

Cointreau
cannella

Preparate un tè molto forte, e dopo mezz'ora di infuzione immergetevi tutta la frutta secca per farla rinvenire, fate riposare tutta la notte quindi scolatela e tagliatela a pezzetti. Se volete tenerla pronta per un ultimissimo momento, surgelatela e utilizzatela al momento dell'uso. In ogni caso poi procedete così: dopo aver tagliato a pezzi la frutta ammollata nel tè, tagliate anche l'ananas candito, il mandarino e un'arancia; riunite il tutto in una terrina, aggiungete le noci e le mandorle, il succo delle due arance rimaste, poco zucchero e 2-3 cucchiaini di Cointreau. Mescolate, spolverate di cannella, regolate lo zucchero e il liquore, tenendo presente che gli ingredienti sono già dolci. Fate riposare nel frigorifero e togliete la macedonia quando vi mettete a tavola: fresca sarà più buona.
Forse il sostanzioso contenuto, così ricco di proteine (e calorie!) ha associato questa insalata di frutta secca al nome della più favolosa dinastia indiana; fatto sta che nel presentarla agli ospiti stupisce sempre, e sicuramente stupirà anche Lui/Lei. Presentatela in una coppa di cristallo scintillante, e sul piattino mettete un centrino di pizzo. La trasparenza, , si sa, esalta i colori, così che possiate goderne appieno insieme ai profumi, come nella più dolce sinfonia d'autunno.

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