Il-Trafiletto
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23/06/14

Quel prepotente mal di denti | che cosa propone la fitoterapia

Tantissime sono le piante utilizzate in odontoiatria per l'attività antisettica e anche per le altre proprietà farmacologiche. Vediamo le principali.  
Eugenia caryophyllata: i suoi fiori essiccati, i chiodi di garofano, ricchi in eugenolo, dalle proprietà antibatteriche e sedative, sono adoperati esternamente come antisettici, antidolorifici, antibiotici; Alliaria officinalis: assicura l'asepsi del cavo orale e coadiuva la prevenzione della carie;  
Aloe ferox: dotata di attività batteriostatica; 
Betula verrucosa: indicata per la prevenzione della carie dentale; 
Polygonum bistorta: nelle patologie infettive come rimedio contro il mal di denti;  
Hydrocotyle asiatica: in presenza di gengive arrossate e doloranti, dato che le elevate proprietà astringenti e lenitive svolgono un benefico effetto sull'intero tessuto gengivale;  
Symphytum officinale: astringente, cicatrizzante ed emolliente, è efficace contro la piorrea alveolare;  
Fragaria vesca: la fragola schiacciata sullo spazzolino e sfregata sui denti sembra avere la capacità di sciogliere il tartaro;  
Clycyrrhiza glabra: recenti studi hanno evidenziato che la liquirizia combattendo la proliferazione batterica e la formazione della placca, è utile nella prevenzione della carie; 
Solanum tuberosum: la patata è un buon rimedio «casalingo» per il mal di denti se applicata direttamente sui punti doloranti; 
Thymus vulgaris: ha azione batteriostatica e può essere utilizzato per la medicazione analgesica della carie dentaria;  
immagine presa dal web
Vemena offidnalis: contro il mal di denti si consiglia di far bollire 30 g di sommità fiorite in mezzo litro di aceto per 15 minuti e di applicare, con un impacco, sulla parte dolorante. È infine importante ricordare la sanguinarina, alcaloide naturale estratto dalle radici della Sanguinaria canadensis;
Sanguinaria canadensis: che ha dimostrato possedere attività antinfiammatoria, largo spettro d'azione contro i batteri, capacità di rallentare la formazione della placca dentale: è pertanto utile nelle gengiviti e nelle forme avanzate delle malattie parodontali.  

E IN PIÙ, GRANULI PREZIOSI
L'utilizzo dell'omeopatia può offrire anche per queste patologie un valido supporto. Si useranno i seguenti medicinali omeopatici:
Belladonna: nella crisi dolorosa, con dolore pulsante e gengive tumefatte, nell'ascesso in fase iniziale;  
Pyrogenium: per frenare la formazione dell'ascesso;
Silicea o Calcarea fluorica: per ridurre l'incidenza della carie;  
Arnica: per ridurre l'edema e il dolore;
Hypericum: nella nevralgia dentaria.

29/05/14

Il tè. Quali sono i vantaggi di assumere questa bevanda.

Da dove proviene il? Sembra che i cinesi lo conoscessero già 5 mila anni fa, ma alcuni testi riferiscono che in Cina fece la sua comparsa nel III secolo. Un’altra leggenda narra che la scoperta del tè venne attribuita all’imperatore Shen Nung, che nel 2.700 a. C. notò che alcune foglie cadute in acqua bollente emanavano un ottimo aroma profumato e volle assaggiarlo, scoprendone anche la bontà. Furono i monaci buddisti i primi a promuovere il consumo di tè, si espanse durante la dinastia Song e approdò in Giappone, mentre in Europa venne importato presumibilmente dai portoghesi, si espanse in Francia e Paesi Bassi mentre in Gran Bretagna crebbe moltissimo e si impose come costume nazionale. Molti studi e ricerche sono state fatte su questa foglia, derivante dalla pianta “Camellia sinensis”, scoprendone diverse proprietà, se non curative, sicuramente benefiche. Uno studio pubblicato sulla rivista Psychopharmacology il tè, specialmente quello verde, può migliorare alcune funzioni cerebrali compresa la memoria di lavoro. Infatti in questo studio 12 persone hanno ricevuto alcune una bevanda contenente 27,5 grammi di estratto di tè verde, altre la stessa bevanda senza il tè verde. Sottoposte queste persone a dei test di memoria, si è dimostrato come il tè verde ottimizzasse le prestazioni e i collegamenti tra la parte frontale del cervello e le regioni parietali. Un altro studio del 2006 pubblicato sul Journal of American Medical Association dimostra che il tè verde è riduce i casi di malattie cardiovascolari. In questo studio i volontari che hanno bevuto almeno cinque tazze di tè al giorno si sono visti ridurre significativamente il rischio di morire rispetto ai soggetti che bevevano una tazza di tè al giorno. Un altro beneficio di queste foglie è la proprietà di combattere la carie. Infatti alcuni suoi composti minimizzano la crescita di batteri che causano la carie, di conseguenza degli sciacqui con i tè riducono l’accumulo di placca sui denti. Anche il tono muscolare è sensibile ad una buona tazza di tè, riducendo questi lo stress ossidativo dovuto all'età e l'infiammazione che colpisce i muscoli e le ossa. Per dirla tutta, il tè è una bevanda che, se presa senza zucchero, ci dà un apporto calorico pari a zero, mentre se si sceglie il tè verde rispetto a quello nero si ha un’assunzione di caffeina molto minore.
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