Il-Trafiletto
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18/08/14

Quell'infezione fastidiosa degli occhi: l'orzaiolo, cos'è e come trattarlo.

L'orzaiolo è un'infiammazione acuta delle ghiandole sebacee alla base delle ciglia, causata generalmente da una infezione batterica da stafilococco. Quasi sempre l’infezione interessa le ghiandole sebacee esterne, dando luogo alla formazione di un’escrescenza di forma rotondeggiante e di piccole dimensioni a livello della linea ciliare ( orzaiolo esterno ). In questo caso il paziente avverte un dolore continuo associato a una spiacevole sensazione di gonfiore come se avesse un corpo estraneo nell'occhio. Al centro dell’orzaiolo si può notare la presenza di un punto purulento di colore giallognolo che solitamente si rompe in modo spontaneo. A differenza degli orzaioli esterni, che interessano le ghiandole di Zeis, gli orzaioli interni sono più complicati. Essi vanno ad interessare le ghiandole di Meibomio . La terapia dell’orzaiolo interno consiste nell’ incoraggiare la sua rottura per mezzo di applicazioni di impacchi caldo-umidi co delle garze sterili da appoggiare sull’occhio per circa venti minuti e per più volte al giorno e favorire così’ la fuoriuscita del liquido purulento. Questo procedimento potrebbe essere accompagnato all’uso di una pomata antibiotica, oltre all’assoluto divieto di toccarsi gli occhi con le mani. Se non ci saranno complicazioni il processo infiammatorio si risolverà entro pochi giorni. Nel caso di un orzaiolo interno è opportuno fare ricorso all’esperienza di un medico specialista, in entrambi i casi è assolutamente sconsigliato la “spremitura” personale per evitare di aggravare il processo infiammatorio. La prevenzione degli orzaioli consiste nella normale pulizia dell'occhio, trattarlo sempre e comunque con le mani pulite, ma soprattutto in soggetti predisposti cercare di eliminare con attenzione gli eccessi di sebo dalle ciglia, pulendole co saponi neutri o con shampoo per bambini, al fine di tenere sempre puliti i dotti escretori delle ghiandole.(immagine presa dal web) .

08/07/14

Le cause che ci arrossano gli occhi

DEFINIZIONE • L'arrossamento oculare può interessare tanto la cornea (cheratite) che la congiuntiva (congiuntivite); entrambe le strutture sono sede di infiammazione acuta. A volte l'infiammazione è localizzata e si presenta sotto forma di un bottoncino arrossato, detto orzaiolo.
DISTRIBUZIONE • La cheratite si localizza al centro del bulbo oculare, mentre la congiuntivite si diffonde alla periferia, visto che la congiuntiva riveste la superficie interna della palpebra e dunque avvolge tutto l'occhio.
CAUSE 
• Infettive: sono frequenti sia le forme batteriche sia quelle virali.
• Allergiche: sono su base stagionale, legate soprattutto ai pollini che vagano nell'aria.
• Traumatiche,da trauma più o meno violento dell'orbita o del bulbo oculare. Una forma particolare è la cheratite da raggi ultraoioletti.
CARATTERISTICHE • Le congiuntiviti possono essere locali, da irritazione meccanica, fisica, chimica o batterica, oppure il sintomo periferico di qualche altra malattia, come allergie, parassitosi (vermi), disturbi del tratto urogenitale. La cheratite da raggi ultravioletti si manifesta dopo circa 6-8 ore dall'esposizione ai raggi ultravioletti, può avvenire al mare, in montagna, dopo esposizione alla lampada al quarzo o dopo ore di lavoro con la saldatrice.
DURATA • Dipende dalla gravità e dalla causa: in genere non supera un periodo di una settimana, salvo forse le forme localizzate (orzaioli) che durano un po' di più.
DISTRIBUZIONE PER ETÀ E SESSO • Non esiste una grossa differenza, salvo forse per le forme allergiche in cui c'è una leggera prevalenza femminile.
SINTOMI
Le congiuntiviti batteriche sono caratterizzate da iperafflusso di sangue sulla superficie dell'occhio (iperernia), un'abbondante secrezione di muco e di pus, e un intenso prurito che induce a stropicciarsi 1'occhio in continuazione. Le forme virali, oltre all'arrossamento, causano una secrezione scarsa. Le congiuntiviti allergiche presentano iperemia della congiuntiva, lacrimazione, starnuti a ripetizione e scolo nasale (rinorrea). Le congiuntiviti traumatiche sono caratterizzate da uno spasmo della palpebra, in reazione al trauma subìto; concomitano dolore intenso e fotofobia (ovvero incapacità a sopportare la luce). La cheratite da ultravioletti si presenta con dolore intenso, fotofobia, prurito, lacrimazione intensa e iperemia, oltre allo spasmo palpebrale, tipico delle lesioni traumatiche.
ESAMI DA EFFETTUARE Per le forme infiammatorie dell'occhio non sono necessari particolari esami, bensì attenzione e igiene accurata. In caso di affaticamento visivo o di dolore improvviso, potrà essere utile un esame del fundus oculare da effettuarsi nel corso di una visita oculistica comune.
TERAPIA
1. Alimentazione Non esiste una dieta per gli occhi. Possiamo semmai identificare alcune linee dietetiche generali da seguire. L'alimentazione ideale è quella vegetaliana, a base unicamente di frutta e di verdura. Va seguita in modo stretto per un paio di settimane: ciò favorisce la guarigione delle forme infiammatorie e la riparazione delle stesse.Vanno molto bene i succhi e i centrifugati, da bere puri o diluiti. Per la stessa ragione è utile bere grandi quantitativi di acqua pura. Si eviteranno accuratamente cibi pesanti o interferenti sui processi di guarigione, quali tè, caffè, cioccolato, formaggi, carne, uova, legumi, dolci raffinati.
2. Igiene generale  •Ricordarsi che le lacrime rappresentano il miglior detergente e disinfettante naturale a nostra disposizione. Per questa ragione, in caso di arrossamento oculare o sintomi fastidiosi, come prurito o dolore, si possono trattare almassimo con acqua di rubinetto o, meglio, con soluzione fisiologicasterile.
• Astenersi dall'effettuare impacchi di camomilla, nonostante la forte tradizione a suo favore. Camomilla e cotone non sono mai sterilie l'occhio è una struttura delicata. 
• Esporre regolarmente gli occhi (e tutto il corpo) ai raggi del sole (non con il sole allo zenit e per troppo tempo). Ciò favorisce la nutrizione e la circolazione di tutto l'apparato oculare.
• Utile è pure il lieve massaggio delle palpebre con i polpastrelli delle dita ben puliti.
• Il sonno è una buona cura, così come il rilassamento e globalmente il riposo.
• Dedicarsi a esercizi di rieducazione visiva, che possono essere fatti anche praticando alcuni sport, come tennis, ping pong, calcio, pallavolo, pallacanestro.
• Evitare pratiche che sovraffatichino l'occhio, come eccessiva esposizione agli schermi della tv o del cinema o, peggio ancora, del computer.
Nelle oculoriniti allergiche Indicata è l'eufrasia, in tintura madre, 50 gocce in un po' d'acqua, tre volte al giorno. È utile in tutte le forme di congiuntivite e nelle manifestazioni allergiche a livello oculare. Esistono in commercio anche colliri all'eufrasia o a base di associazione con camomilla, altra pianta ad azione antinfiarnmatoria e disinfettante. In alternativa, o in associazione, nel corso della giornata, si potrà somministrare Ribes nigrum MG1DG, da 50 a 100 gocce, al mattino verso le 8 (almeno un quarto d'ora prima di colazione) e nel pomeriggio verso le 15. Le gemme del ribes nero posseggono spiccata attività antinfiammatoria e antiallergica, perché riescono a stimolare la corteccia surrenalica e a secernere cortisone, quello naturale, prodotto dal nostro organismo (ben diverso da quello sintetizzato nell'industria).
Congiuntiviti In alcune cheratocongiuntiviti di origine virale (herpes) si è rivelata efficace una pianta esotica, la Tabebuia. La pianta (un albero di origine brasiliana) ha mostrato azione antinfiammatoria, antidolorifica, antiparassitaria, antibiotica. L'azione antivirale è data dalla capacità di una sostanza in essa contenuta, il beta-lapachone, di bloccare la replicazione di alcuni virus, come quelli del gruppo herpes. Come in ogni situazione di tipo infiammatorio, in cui si verifica una diminuzione dell'immunità, la fanno da padrona le piante del genere Echinacea.
• Echinacea angusti/olia: contiene alcuni principi antinfettivi contro una serie impressionante di germi, fra cui ricordiamo stafilococchi, escherichia coli, la temibile Pseudomonas aeruginosa e il Trichomonaso La specie angustifolia agisce in senso antinfiammatorio stimolando la produzione, a livello dell'ipofisi, dell'Acth, l'ormone che stimola le ghiandole surrenali a secernere cortisone. L'assunzione di Echinacea angusti/olia provoca un aumento dei globuli rossi del sangue con un miglioramento della resistenza alle infezioni. È dunque un potente antibiotico che, inoltre, stimola le difese organiche. In più è dotata di azione cicatrizzante e riepitelizzante, potendo quindi completare la guarigione di una forma oculare che interessi anche la palpebra sottoforma di desquamazione ed eruzione.
• Echinacea purpurea: possiede le stesse proprietà della varietà precedente, ma in più è dotata di azione interferono-simile. L'interferone è una proteina dotata di potente azione antivirale. Presenta però alcuni inconvenienti: può interferire anche nella replicazione di molecole di Dna normali, va dato per lungo tempo, può essere pesante da sopportare e costa molto, al singolo o allo stato.

24/02/14

Medicina alternativa: iridologia

E' interessante secondo me esplorare alcune metodologie di indagine che la naturopatia ci mette a disposizione. Fra le tante discipline attraverso le quali è possibile fare alcune tipologie di diagnosi, una molto interessante è l'iridologia.
L’iridologia è un metodo di analisi che si riferisce in prevalenza alla parte colorata dell’occhio: l'iride. L' obiettivo è stabilire la costituzione della persona, le debolezze e sovraccarichi emuntoriali e predisposizioni patologiche. All' iridologia organicista si affianca anche un' iridologia di tipo psicosomatico che valuta sopratutto gli aspetti emozionali.
Iridologia
Si esegue attraverso una specifica apparecchiatura detta iridoscopio e rappresenta una metodica non invasiva ed accurata per fotografare le condizioni psico energetiche dell' individuo. Questa tecnica permette l’ osservazione delle predisposizioni ad alterazioni funzionali ed organiche e l’individuazione delle cause collegate agli squilibri. L’ iride rivela un mondo di minuscoli dettagli attraverso i quali si evidenziano un’ enorme quantità di informazioni e queste vengono veicolate verso la struttura iridea tramite le fibre nervose dell’occhio. Attraverso queste connessioni nervose, l’iride è collegata agli organi ed ai tessuti del corpo ed è quindi in grado di registrare le variazioni del loro stato bioenergetico. Attraverso i segni che si manifestano sull’iride, si possono rilevare situazioni infiammatorie, che verranno “registrate” indicandoci su quali organi sono localizzate; si possono rilevare i cambiamenti dello stato di salute che possono dipendere dagli eventi stressanti vissuti nella propria vita, sia attuali che trascorsi; si possono rilevare gli accumuli di scarti metabolici nell’organismo, le predisposizioni legate alla propria costituzione, le capacità reattive agli eventi esterni, intervenendo nella prevenzione dei disturbi. Si individuano inoltre i cambiamenti dello stato di salute che possono dipendere: dallo stile di vita, dalla alimentazione e dallo stress, anche pregresso. L'analisi Iridologica può quindi evidenziare alcune tendenze patologiche ancor prima che appaiano i sintomi.

05/02/14

Phoenix, Arizona | Con i suoi 16 kg. è il gatto più grosso del mondo.

Un gatto proveniente dall'America, più precisamente dall'Arizona, da pochissimo tempo sta diventando famoso in tutto il mondo per essere molto più pesante di un bambino della sua stessa età (in anni umani). La fama che questo simpatico micione si è aggiudicata non è molto gratificante; infatti non ha ricevuto un premio come gatto più bello del mondo oppure è stato il vincitore di una coppa o di una premio ad un concorso per felini ma è stato denominato ufficialmente il gatto più grasso ed voluminoso del mondo. Secondo le comuni statistiche mediche, il peso medio di un bambino di tre/quattro anni dovrebbe aggirarsi tra gli 11 ed i 13,5 chilogrammi. Polpetta, questo il nome del grosso felino, li supera abbondantemente, infatti questo immenso gattone pesa la bellezza di 16 chilogrammi ed ha solo 4 anni di vita. Purtroppo Polpetta ha una storia abbastanza travagliata. il micione è stato abbandonato e trascurato da parecchie famiglie in nemmeno 4 anni di vita fino ad arrivare all'attuale ricovero situato a Phoenix in Arizona, dove è stato portato e vive attualmente. Tutti gli vogliono molto bene e non potrebbero mai separarsene, infatti gli infermieri ed i dottori del ricovero di Phoenix dicono che è molto amichevole, giocherellone e nonostante il grande peso riesce a muoversi anche se in certi momenti con qualche problema. Sfortunatamente il gattone non gode di buona salute, infatti quando arrivò al centro per animali era già cieco ad un occhio. Sicuramente altre patologie si aggiungeranno se il centro in cui si trova attualmente Polpetta non prenderà provvedimenti visto l'enorme mole e la quantità di grasso con cui la povera bestiola è costretta a convivere.

04/01/14

L’Ordine degli Illuminati: mito o il governo segreto del mondo?

L’Ordine degli Illuminati: si tratta di un mito oppure di un vero e proprio governo segreto mondiale? Molto si è dibattuto riguardo agli impatti sulla storia dell’umanità di presunti ordini e società segrete.
A tutt’oggi, ci si domanda e chiede se si tratti soltanto di un mito oppure di un vero e proprio governo segreto del mondo: ma cerchiamo con molta calma ed umiltà di andare con ordine, in quanto che non ho certo alcuna pretesa di potere spiegare e fare chiarezza in poche righe, l’inspiegabile.

Gli Illuminati dunque, la parola stessa li indentifica come “portatori di luce”, ovvero coloro che SANNO! La loro luce, però, è molto spesso identificata come quella di “Lucifero”ovvero sia l’Angelo di Luce, portatore di luce oppure con il termine “Satana”.

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Simbolo degli Illuminati
Chi siano in realtà gli Illuminati, probabilmente, non lo sapremo mai, ma è interessante sapere che si dice appartengano a 13 delle famiglie più ricche al mondo. Vengono identificati con vari nomi: possono essere definiti “Nobiltà Nera”, “Decision Makers” (coloro che prendono le decisioni), e in tanti altri modi ancora, ma quello che più importa è che si dice, creino le regole da far seguire a Presidenti e Governi di tutto il mondo.

Il simbolo con cui solitamente vengono rappresentati è il classico occhio, e c’è un motivo ben preciso per cui è stata fatta questa scelta: gli Illuminati sono celati agli occhi del mondo. Oltretutto, il loro albero genealogico va indietro di migliaia di anni, e il loro legame di sangue viene mantenuto con estremo rigore di generazione in generazione, e non viene mai interrotto. Si dice che uno dei loro motti sia “il denaro crea potere”, e infatti il loro potere si dice sia quello dell’occulto e dell’economia. Sarebbero i possessori di tutte le Banche Internazionali, ma anche del settore petrolifero e di tutti i settori industriali e commerciali più potenti.

Sono infiltrati nella politica internazionale, come già detto, e comandano persino gli organi sovranazionali come il Fondo Monetario Internazionale o l’ONU.
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Piramide geneaologica degli Illuminati
A questo punto c’è da chiedersi davvero se ed in che maniera gli Illuminati abbiano seriamente influenzato la nostra storia? Secondo molti è proprio così: ad esempio, per quanto riguarda l’elezione del Presidente degli Stati Uniti, si dice che chi tra i candidati ha più sponsor vince sempre le elezioni, poiché “distrugge” con i soldi di tali sponsor l’altro candidato.

Questo sarebbe uno dei modi di operare di questa setta segreta.
Gira voce che Bill Clinton, addirittura, sapesse di dover diventare Presidente degli USA sin da quando era giovane, e che fosse stato appunto già preparato dagli Illuminati. L’obiettivo di questa organizzazione segreta sarebbe quello di creare un unico governo mondiale, e di conseguenza un nuovo ordine mondiale, al quale loro stessi sarebbero a capo per tentare di sottomettere il mondo ad una nuova schiavitù “spirituale” ed affermare la propria ideologia, che sarebbe appunto quella di “Lucifero”, e che in effetti troverebbe conferma tra le pagine della Sacra Bibbia nel libro dell’Apocalisse dove è scritto:
« Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. » (Apocalisse 13,16-18).

Infine, vi interesserà sapere che questo complotto sarebbe stato formalizzato nel 1700, e da quel momento vennero elaborati dei veri e propri documenti programmatici. Si dice che si incontrarono il Gruppo dei Savi di Sion e Mayer Amschel Rothschild, fondatore della dinastia che tuttora controlla il Sistema Bancario Internazionale.

04/12/13

Un singolo fotone per fare luce al buio!

Basta un singolo fotone per fare luce al buio! Che fare dei visori termici o delle lenti all'infrarosso, quando per fare luce al buio, da oggi in poi, sarà sufficente avere solo un pò di fotoni a portata di mano. Tutto ciò grazie all'ingegno con cui un'équipe del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, ha messo in atto un algoritmo di imaging con il quale si potrà essere in grado di ottenere immagini ultra-risolute di oggetti poco illuminati: vi starete chiedendo come sarà mai possibile, di certo il trucco c'è ma non si vede!
Ebbene si, come raccontano i ricercatori su Science, il vero trucco è quello di “cucire” matematicamente insieme le informazioni estratte da singole particelle di luce emesse da un laser, per poi essere riflesse e registrate da un rivelatore a stato solido.
Immagini ultra-risolute di oggetti poco illuminati

Grazie a questo lavoro, sostengono gli scienziati, sarà possibile conoscere meglio come funzionano materiali biologici “fragili”, come l'occhio umano – che può essere danneggiato o addirittura distrutto da illuminazioni troppo potenti – o sviluppare nuovi sistemi di sorveglianza da usare in ambito militare e civile. Per ricostruire immagini dettagliate di oggetti bui, l'ingegnere elettrico Ahmed Kirmani e la sua équipe hanno sviluppato un algoritmo che tiene conto delle correlazioni tra punti vicini di un oggetto colpito da fotoni. Nel set-up sperimentale, degli impulsi a bassa intensità emessi da un laser scansionano l'oggetto da riprendere.

Il raggio viene indirizzato verso un punto preciso e tenuto acceso finché un singolo fotone, riflesso dall'oggetto, non colpisce il rivelatore. Ogni punto illuminato corrisponde a un pixel nell'immagine finale, e i tempi di arrivo delle particelle forniscono informazioni dettagliate sulla struttura tridimensionale dell'oggetto. Con estrema precisione, a quanto pare: “La quantità di dati che si possono estrarre con quest'approccio è quasi incredibile”, commenta il fisico sperimentale John Howell, della University of Rochester di New York, non coinvolto nello studio.

Dal momento che il laser utilizzato nel set-up emette luce di una singola lunghezza d'onda, la tecnica per ora permette di produrre soltanto immagini monocromatiche, ma è comunque possibile distinguere tra materiali diversi in base al tasso di riflessione dei fotoni da parte dell'oggetto. In media, infatti, regioni più scure riflettono meno fotoni rispetto ad aree più chiare. In ogni caso, gli scienziati hanno dichiarato di riuscire a produrre immagini tridimensionali ad alta risoluzione usando un totale di circa un milione di particelle. Tanto per fare un confronto, una foto di qualità analoga scattata con un telefono cellulare ne richiederebbe almeno qualche centinaia di migliaia di miliardi.
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