Il-Trafiletto
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10/08/17

Consigli vacanze in montagna per chi soffre di cuore

Fonte - OKSALUTE - Quando saliamo di quota, la pressione parziale dell'ossigeno si riduce e questo può indurre il cuore a uno sforzo maggiore, perché cerca di compensare la ridotta ossigenazione aumentando i battiti cardiaci (tachicardia) e aumentando la pressione sanguigna. 


Per questi motivi, chi soffre di problemi cardiovascolari, può avere difficoltà o veder peggiorare i suoi disturbi.

Che la meta sia il mare o la montagna, ecco le raccomandazioni degli esperti per chi soffre di pressione alta o bassa, scompenso cardiaco, aritmie o cardiopatie.
Quando il caldo aumenta, aumenta anche la sudorazione, il corpo disperde sali e liquidi, la pressione scende, il cuore batte più rapidamente e il respiro può diventare affannoso.
È per questo che, chi soffre di disturbi cardiovascolari, può essere colpito da qualche fastidio in più durante i mesi estivi.
Ipertensione, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco cronico e fibrillazione atriale sono le malattie più frequenti.
Per quanto riguarda eventuali modifiche alla terapia farmacologica bisogna discuterne sempre e solo con il proprio medico, ma nello stesso tempo si può fare molto nella quotidianeità, seguendo alcune semplici regole.
Perché, come spiega Massimo Volpe, presidente della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (Siprec), ordinario di cardiologia e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia, Ospedale Sant’Andrea di Roma e preside preside della Facoltà di Medicina e Psicologia, Università “La Sapienza” di Roma, «andare in vacanza non significa che anche le nostre malattie vanno in ferie».

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28/11/16

Come viaggare gratis: Biglietti aerei Ryanair a zero euro

Ryanar potrebbe permettere ai propri clienti di volare gratuitamente: presto biglietti aerei a zero euro.


L'ad dell'azienda, Michael O'Leary, ha in mente un'idea che potrebbe rivoluzionare il modo di volare, basata sui numeri, sempre in crescita di persone che scelgono la sua compagnia aerea per muoversi.

L'idea è quella di stringere accordi con i ristoranti e gli esercizi commerciali che pagheranno loro uno "stipendio" a fronte del numero di persone che popolano gli aeroporti e che vi spendono al loro interno.
«Siamo noi che portiamo i clienti agli esercenti degli aeroporti. E gli aeroporti sono ormai diventati come dei centri commerciali.

Per cui penso che in futuro una proposta del genere possa avere un senso. Forse non la accetteranno subito tutti gli aeroporti o tutte le compagnie aeree.

Ma la nostra e alcuni degli aeroporti più piccoli di cui ci serviamo possono trovarla di mutuo interesse».

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22/02/15

Escursioni in Norvegia Attraversando il Lysefjord

La Norvegia è senza ombra di dubbio un luogo ideale per dare luogo ad escursioni dal tipico carattere nordico, in grado di trasmettere sensazioni uniche, grazie alla sua purezza ed un paesaggio incontaminato, in cui domina un paesaggio rude ma variegato e ricco di fascino.


Sono centinaia i fiordi ricchi di pendii rocciosi e desolati situati nella parte meridionale del Paese che fanno da contrasto con i paesaggi che dominano l’estremo nord, in cui contrariamente sono prevalentemente dominati da altipiani sconfinati, in cui vivono renne, ed il sole di mezzanotte da vita alle meravigliose aurore boreali.

Tra le maggiori attrattive che trasmettono emozioni uniche ed indimenticabili di pura adrenalina, merita di essere nominato il Preikestolen, che si affaccia sul fantastico fiordo di Lysefjord (che significa il fiordo della luce, presso la città di Stavanger), una delle località più visitate, al punto che ogni anno sono più di 200.000 i visitatori.

La maggior parte delle escursioni in Norvegia hanno come punto di ritrovo la rinomata “roccia pulpito” ovvero sia il Preikestolen Fjellstue, un rifugio alpino che si trova situato a 270 metri d’altezza: una località gradevole, ideale per fare una piccola sosta, prima di ripartire ed affrontare all'incirca 2 ore di camminata lungo il sentiero che sale per 350 metri tramite un fondo impervio prima di fare capolino al Preikestolen, la fantastica falesia di granito le cui origini risalgono sin dal periodo del disgelo avvenuto 10.000 anni fa, alta 604 metri.

Il plateau del Preikestolen a strapiombo sul Lysefjord dona una impareggiabile veduta del fiordo dall'alto della cima di una roccia del tutto sospesa nel vuoto e senza nessuna protezione, una caratteristica che rappresenta gran parte della sua fama.
Lysefjord -Norvegia
Lysefjord -Norvegia

Nonostante si tratti, già di suo, di una meta incredibile, da qui si può partire per salire fin sul Kjerag, la vetta che si erge al di sopra di tutte le altre, visto i suoi 1084 metri di altezza, il Kjerag, può essere raggiunto in quasi 2 ore di cammino e, può bessimo essere ritenuto l'ideale sia come base per una arrampicata oppure come base per il jumping. Ma la sua fama è dovuta pure per il masso incastrato in un crepaccio a 1000 metri di altezza sopra il fiordo.

Tenendo conto del clima nordico, il periodo ideale per recarsi a Lysefjord è senza ombra di dubbio quello che va da aprile a ottobre, quando per l'appunto i sentieri non sono pieni di neve e camminare sarà senz'altro più semplice. Per dare inizio all' organizzazione del vostro viaggio, potete trovare le prime informazioni sul sito www.visitnorway.com

13/11/14

In viaggio per Londra a caccia di Jack...lo squartatore

Non c'è nulla che possa spegnere gli echi della torbida ed inquietante storia di Jack lo squartatore, efferato serial killer che seminò terrore nella capitale londinese intorno la fine del XIX secolo! Ogni tanto, per un motivo o per un’altro ci si ritrova sulle sue tracce. 


Cronologicamente l'ultima volta che fu riproposta, fu esattamente lo scorso mese di settembre, durante un'operazione dove sono stati eseguiti accertamenti in pieno stile CSI. Sembra che a sguito tali esami, abbiano scoperto la vera identità del misterioso killer. Proprio cosi, perché Jack è un nome di fantasia, dato a quell’ombra misteriosa che colpiva nelle brumose notti londinesi nei vicoli malfamati del quartiere di Whitechapel.

La storia di per se appare essere semplice e terribile al tempo stesso: nell'arco di pochi mesi, a partire dall’agosto del 1888 fino al mese di novembre, si verificarono omicidi che per modalità e fattezze hanno assunto il carattere efferato del personaggio stesso, riguardo delle prostitute uccise tutte nella stess identica maniera: sgozzate e tremendamente mutilate. Gli omicidi compiuti da questo killer ebbero un enorme eco in tutto il continente europeo, e la stampa dedicò molteplici pagine riguardo i suddetti delitti; fu il primo incredibile caso di cronaca nera, che fu seguito dai giornali, e in maniera fobica dal pubblico. Vennero sospettati in molti, ma nessuno degli indiziati fu mai dichiarato colpevole e per più di un secolo gli omicidi restarono irrisolti. Improvvisamente però, ecco il colpo di scena, degno del miglior thriller cinematografico: attingendo agli appunti dei poliziotti che avevano indagato (conservati nel Museo del Crimine di Scotland Yard) e grazie al contributo delle tracce biologiche trovate su uno scialle di lana che pare appartenesse a Catherine Eddowes, una delle vittime, si sono fatte le analisi sul DNA dei discendenti degli indiziati, fino a che non si è trovato un riscontro: Jack lo squartatore sarebbe, dunque, un giovane barbiere ebreo immigrato polacco, Aaron Kominski.

Il quartiere di Whitechapel, nell’East End di Londra, si trova leggermente a nord della Torre di Londra: una zona centrale e ricca di movimento commerciale, al punto tale che pare difficile ed inverosimile che nel secolo passato si trovava in uno stato estremamente povero, dove vivevano famiglie poverissime e vigeva lo sfruttamento dei minori e la prostituzione. L'unico rifugio e conforto a tale condizione di miseria e povertà era l’alcolismo. La zona dovette subire forti bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale e oggi viene soprannominata Banglatown in quanto vi abita una cospicua comunità indiana, i cui ristoranti e botteghe profumano di curry ogni via e le strade. Effettivamente ancora oggi determinate caratteristiche che erano proprie del quartiere nel tardo ottocento restano intatti: una zona abitata in gran parte da immigrati (che un secolo fa provenivano nella stragrande maggioranza da altri Paesi europei), con numerose stradine e vicoli sporchi, simili a corridoi, che collegavano fra loro le case e le strade principali. Tra l’altro gli edifici spesso non avevano neanche il portone, quindi era possibile fuggire o nascondersi molto facilmente.

Ed è esattamente di sera che nel quartiere di Whitechapenel, intorno le 19.00, che vengono messi in piedi i tour guidati, pure in lingua italiana, proponendo un percorso che conduce ai luoghi dove trovarono la morte, venendo uccise le cinque donne. Si parte dala fermata della metropolitana di Aldgate East, dove ci si introduce in direzione di Whitechapel High Street tagliando per il Commercial Road, dando il via all’esplorazione delle vie secondarie; Gunthorpe Street conserva ancora il suo aspetto ottocentesco. Il percorso prosegue alternando modernissime architetture in vetro a fabbriche in mattoni in disuso, toccando i luoghi dove avvennero i terribili omicidi.
Londra, sulle orme di Jack lo squartatore
Londra, sulle orme di Jack lo squartatore

Le donne uccise si chiamavano Mary Ann Nichols, Annie Chapman, Elizabeth Stride, Catherine Eddowes e di Mary Jane Kelly, avevano parecchie caratteristiche in comune: non esattamente giovanissime, sposate ma scappate dal marito per violenza subita, con molti figli, e rigorosamente alcolizzate. Il loro unico modo per potere sopravvivere era la vendita di fiammiferi oppure la prostituzione. Il killer riuscì a scappare alla polizia anche perché, pensando forse di essere imprigionato, fermò improvvisamente la serie di delitti: l’uso di armi da taglio, come coltelli o rasoi, aveva indirizzato Scotland Yard a concentrare le ricerche su barbieri, macellai e conciatori, che utilizzavano tali attrezzi come strumenti del mestiere.

Anche se appare quasi scontato che sia stata rinvenuta la vera identità del serial killer, se volete provare il brivido della paura, quando vi ritroverete ad andare a Londra non dimenticate di seguire questo itinerario: si narra che negli angoli ancora intatti, in quelle piazzette deserte che nelle sere più fredde e nebbiose emanano un brivido senso di inquietudine come se fossero ancora illuminate dai fiochi lampioni a gas, sia ancora possibile scorgere l’ombra di Jack che scivola furtiva.

05/11/14

Le sagre irlandesi di ostriche: più raffinate delle italiane

Che l'Italia sia al primo posto in Europa per la cucina mediterranea che ci invidiano in tutto il mondo, lo sappiamo anche dalle numerose "Sagre" culinarie che si svolgono in Italia come la "sagra del cinghiale"-dei tortelli-dei ranocchi-del pesce fritto ma decisamente più raffinata dell'Italia è l'Irlanda con la sua sagra delle ostriche.

E' nelle acque della Brandy Bay che gli abitanti di Galway, Irlanda, ingrassano le loro ostriche per tre anni per poterle maturare al punto giusto, da presentare in sfide gastronomiche tra cuochi internazionali dove si premia anche il campione mondiale di apertura delle ostriche.

SESSANT’ANNI di ostriche
Galway, sulla costa occidentale d’Irlanda, possiede i migliori vivai del Paese dove dell'ostricultura ne hanno fatto un'arte. Dalla prima edizione nel 1954 ad oggi la fama della kermesse gastronomica ha varcato i confini dell’Irlanda: attirando più di 500mila persone a partecipare con oltre tre milioni di ostriche consumate. L’edizione 2014 si è svolta nell’ultimo weekend di settembre, dunque dal 26 al 28 del mese. La serata di gala prevedeva musica dal vivo, degustazioni di ostriche, cena a base di pesce e la prima gara di apertura ostriche, quella riservata agli irlandesi. Come da tradizione, ad aprire l’International Oyster Festival, è il sindaco, a cui spetta il diritto di aprire la prima ostrica, e anche il piacere di mangiarla.

DEGUSTAZIONI, GARE E ...Perle Irlandesi. 
Potevano mancare le perle nelle ostriche irlandesi? Ce ne sono tante, e tutte le belle ragazze nominate "reginette delle perle" delle manifestazioni precedenti, che sfilano per le strette vie medievali di Galway, con majorette, suonatori di flauti, tamburelli e cornamuse e molti figuranti in costumi d’epoca. La sfilata si conclude nella zona del porto dove è allestito il tendone che ospita spettacoli di musica dal vivo, degustazioni di ostriche in abbinamento con birra o vino, dimostrazioni culinarie e competizioni tra chef.

IL CAMPIONATO MONDIALE di apertura di ostriche...e craic
International Oyster Festival di Galway
International Oyster Festival di Galway
Alla conclusione il tendone al porto ospita la gara più attesa della "Sagra delle ostriche":il campionato mondiale di apertura delle ostriche. Partecipano concorrenti che provengono da 15 paesi, per confrontarsi ad aprire 30 molluschi muniti soltanto di coltello e un guanto, nel minor tempo possibile e presentarli in ordine su di un vassoio di legno: nel 2013 Jesper Knudsen ha impiegato appena due minuti e diciassette secondi. Poi si festeggia tutti in maschera per le strade di Galway, con una cena a buffet con ostriche, frutti di mare, altre specialità tipiche, vino e champagne. Parteciparvi non è economico, visto che costa 100 euro, ma in compenso si riesce a comprendere cosa gli irlandesi intendono con il termine craic.


30/10/14

Per una vacanza esclusiva da VIP | Montenegro tra tendenza e fascino

Il Montenegro, località turistica di tendenza con i suoi 300 km di litorale tra il mare Adriatico e la catena montuosa dei Balcani per un entroterra di montagne, laghi e parchi nazionali. 


Il luogo più affascinante è senza alcun dubbio l’isola resort di Sveti Stefan, restaurata agli splendori passati grazie al gruppo Aman. Divenuta icona di rifugio per soli VIP (il fuori classe del tennis Novak Djokovic ha pronunciato qui, a luglio il fatidico "SI").

La parte che più si candita ad emergere come la Costa Azzurra dei Balcani, si trova a pochi chilometri più a settentrione, a poca distanza dalle romantiche fattezze veneziane di Kotor, sul panorama mozzafiato del fiordo costiero delle Bocche di Cattaro: Porto Montenegro, località di mare che può vantare ben 250 posti barca, residence e hotel, sui ruderi della antica base navale militare di Tivat. In mezzo, i 35 chilometri di spiagge della Budvanska Riviera, a corona dell’antica città di Budva, con resort, ristoranti, locali, boutique.

Per godere del tepore al mare di settembre, il Montenegro Beach Resort è senz'altro uno dei più attrezzati e attuali hotel della Nazione, sulla profonda spiaggia di Becici (7 giorni comprensivi di volo e mezza pensione, da 915.00 €, Suend Tour Operator, tel. 02.94.43.70.16, suendtouroperator.com).
L'isola Sveti Stefan, un resort esclusivo

28/10/14

Relax tra selvaggi sedimenti sabbiosi piccole comunità e lagune Brasiliane

Il cuore che pulsa dell'America Latina come mai lo avreste immaginato! Il Brasile "nature", senza le sue città sconfinate, senza le disparità che lo logorano, dove le favelas sono lontane, quello del samba senza freni, il centro della movida, delle spiagge come passerelle di moda. 


Siamo ad Uruaù, lungo la costa del Ceará, lo stato del Nordest che da solo è grande quanto la metà dello "stivale" nostrano, la vita si svolge serena, con andamenti guidati da Madre Natura oltre che dall'innata attitudine degli indigeni che contano ben 8,5 milioni, dove 3,5 si concentrano nella capitale Fortaleza in apparenza dispensata dai pericoli inerenti al turismo: maggiore fonte di guadagno seconda soltanto alla pesca, il suo impatto è lontano dagli eccessi e dagli stereotipi che caratterizzano altri lidi del paese-continente sudamericano.

Qui ogni vacanza ha la sua massima espressione nelle ville private e nelle rare strutture ricettive ecosostenibili costruite negli ultimi 20 anni dall'imprenditoria italiana che si è invaghita del luogo, un piccolo paese che si sporge sulle rive dell'immenso Oceano Atlantico con 3 strade di piccole case basse e e variegate, chiese che fanno riferimento a la quasi totalità delle religioni e credi che si affiancano ad una interminabile serie di «barracas de praia» - prima di avviarvi progetti di vita e di lavoro. L'inestimabile ricchezza è l'immensa spiaggia di dune, rigorosamente non attrezzata, paradiso dei kite-surfisti, con acque calde tutto l'anno grazie alla vicinanza dell'equatore, e una bellissima laguna blu orlata di palme e mangrovie, perfettamente calma in antitesi alle spumeggianti onde dell'oceano.

Spostandoci a circa 90 km verso sud di Fortaleza, Uruaù, nel bel centro della Costa do Sol Nascente, ci si ritrova in una posizione strategica per dare il via ad un'esplorazione del territorio a bordo delle dune buggy, unica traccia della presenza della modernità in un ambiente in cui sono per fortuna vietate le moto d'acqua. La struttura leggera in vetroresina, consente alle piccole vetture scoperte di fare fronte a quasi ogni sorta di difficoltà, e i mitici autisti «credenciadi» vi condurranno volentieri ovunque, facendovi anche da guida.
Lo stato a nord est del Brasile: Uraù

Se le maree lo permettono, dal momento che mutano del tutto l'aspetto della costa improvvisamente durante il giorno, perchè è così che si raggiungono, volando senza pensieri particolari sulla sabbia dorata, alcune delle località più belle della regione. Ci si potrà spostare in direzione Nord, verso la capitale, dopo una sosta di carattere tecnico (una buona quantità d'acqua, acquisti di Havaianas, l'infradito nazionale) nel centro di Beberibe, le mete da non perdere sono Praia das Fontes, chiamata così per le rigeneranti fonti d'acqua dolce chzampillano copiose nella roccia, e Morro Branco, il «gran canyon» del Brasile, dove le alte falesie hanno il fascino e la dimensione di monumentali scenografie naturali.

E Aguas Belas, un nome plurale che ha origine dal mischiarsi delle acque del mare e la foce di un rio che si introduce come un serpente fra i sedimenti di sabbia d'origine eolica e le piante di cocco, formando lagune - ambiente ideale per fare scuola di kite - e piccoli guadi da attraversare caricando le buggy su chiatte trainate a mano, con un sistema di corde, dagli stessi conducenti. A pochi chilometri addentrandoci, il mercato di Cascavel è uno dei più movimentati e originali della luogo: oltre a fare acquisti di ogni sorta i locali si intrattengono a lungo per mangiare in compagnia e farsi tagliare i capelli in un apposito «distretto».

16/10/14

La Danimarca meta ideale per una vacanza di Natale

Una vacanza in Danimarca durante il periodo natalizio per chiudere il 2014 in bellezza. Un’occasione meravigliosa per visitare e ammirare i fantastici mercatini di Natale.

Se vi sono rimasti giorni di ferie e state magari programmando un viaggio durante il periodo Natalizio rilassandovi in un’atmosfera fiabesca, la nordica Danimarca è il paese che fa per voi. Avrete l’opportunità di visitare il posto più felice della Terra, come sostiene il World Happiness Report 2013 di passeggiare per le strade di Copenaghen al fianco di tranquilli genitori a spasso con i biondissimi figli, di giovani coppie e di una moltitudine ciclisti che vi sfrecciano vicini, in un clima completamente sereno e rilassato e in compagnia del garrito dei gabbiani.

Se prendete alloggio nella capitale Copenaghen avrete in quel periodo un’occasione fantastica per visitare i mercatini di Natale, una delle principali attrattive della capitale della Danimarca che in questo periodo dell’anno diventa magica e fiabesca. I mercatini natalizi a Copenaghen vengono allestiti in varie aree della città, ma con un po’ di buona volontà non sarà difficile visitarli tutti visto che la città è collegata molto bene dalla efficientissima metropolitana.

 Mercatino dei giardini di Tivoli. Con le sue bancarelle allestite nei giardini del grande parco dei divertimenti è l’ideale per chi ha l’abitudine di regalare souvenir a parenti ed amici. Non perdetevi l’occasione di farvi una pattinata sul laghetto all’interno del parco. L’ingresso è a pagamento.

Mercatino natalizio di Nyhavn. E’ allestito presso il pittoresco e antico porto cittadino. Qui vi aspetta un'esplosione di colori in un'atmosfera rilassata e romantica in cui potete godervi un caffè, un pranzo o una semplice ma piacevolissima passeggiata con la possibilità di acquistare le specialità artigianali del posto. Periodo di apertura: 15 dicembre-22 dicembre dalle 11,00 alle 18,00 nei giorni feriali e fino alle 19,00 di domenica.

Mercatino di Natale di Frederiksberg. Questa municipalità indipendente ma circondata completamente dalla città ospita un mercatino tradizionale nel giardino della città, al coperto, per proteggersi dal freddo.

Mercatino di Christiania. Non poteva mancare Pusher Street per gli amanti della trasgressione. Il mercato di Natale più alternativo, quello che si svolge nella Grey Hall a Christiania, per due settimane, a metà dicembre, offre prodotti artigianali e un’atmosfera accogliente nel pieno della città libera di Christiania.

Voli Italia-Danimarca. I voli diretti dall’Italia per Copenaghen partono dai principali aeroporti del Paese. Cercando accuratamente si possono trovare voli low cost in partenza da Roma e Milano. Per gli amanti della Ryanair è necessario cercare i voli per il secondo scalo aeroportuale della citta, Billund.

Dove alloggiare. Copenaghen è una città molto costosa (gli stipendi dei danesi sono 3-4 volte i nostri). Un’alternativa agli alberghi si potrebbe avere prenotando in un ostello ( Hostelbookers.com è uno dei siti più affidabili ma ce ne sono diversi). Un consiglio per chi dispone di un budget ben definito: un giorno in meno di pernottamento, una posizione alberghiera centrale per risparmiare sui biglietti di bus e metro ed il gioco è fatto.(immagine presa dal web)
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