Fonte - OKSALUTE - Quando saliamo di quota, la pressione parziale dell'ossigeno si riduce e questo può indurre il cuore a uno sforzo maggiore, perché cerca di compensare la ridotta ossigenazione aumentando i battiti cardiaci (tachicardia) e aumentando la pressione sanguigna.
Per questi motivi, chi soffre di problemi cardiovascolari, può avere difficoltà o veder peggiorare i suoi disturbi.
Che la meta sia il mare o la montagna, ecco le raccomandazioni degli esperti per chi soffre di pressione alta o bassa, scompenso cardiaco, aritmie o cardiopatie.Quando il caldo aumenta, aumenta anche la sudorazione, il corpo disperde sali e liquidi, la pressione scende, il cuore batte più rapidamente e il respiro può diventare affannoso.
È per questo che, chi soffre di disturbi cardiovascolari, può essere colpito da qualche fastidio in più durante i mesi estivi.Ipertensione, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco cronico e fibrillazione atriale sono le malattie più frequenti.
Per quanto riguarda eventuali modifiche alla terapia farmacologica bisogna discuterne sempre e solo con il proprio medico, ma nello stesso tempo si può fare molto nella quotidianeità, seguendo alcune semplici regole.Perché, come spiega Massimo Volpe, presidente della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (Siprec), ordinario di cardiologia e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia, Ospedale Sant’Andrea di Roma e preside preside della Facoltà di Medicina e Psicologia, Università “La Sapienza” di Roma, «andare in vacanza non significa che anche le nostre malattie vanno in ferie».
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