Il-Trafiletto
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19/10/13

Le lune di Marte sono sovrapposte! Un'inusuale eclissi marziana

Le lune di Marte sono sovrapposte! Un'inusuale eclissi marziana. Questa meraviglia dell'universo è il regalo di Curiosity, il SUV della Nasa da 900 kg che risulta essere un vero e proprio laboratorio scientifico che scorrazza sul suolo del pianeta Marte da quasi un anno, fornendoci immegini, video e curiosità altrimenti sconosciute del tanto enigmatico pianeta rosso.
Sono ben 41 le immagini scattate in sequenza rapida dalla giusta posizione il 1 agosto scorso, che ci fanno osservare una delle lune di Marte, Phobos per l'esattezza la più grande delle due, che passa sovrapponendosi davanti alla seconda dal nome Deimos.
Marte, il pianeta rosso, chissà perchè tale nickname, forse per il suo colore che ricorda quello del sangue, è stato identificato con il dio greco della Guerra. Conseguentemente le sue due piccole lune, venute ad essere scoperte soltanto nel lontano 1877, sono state chiamate Phobos e Deimos, due figli del dio Marte e della dea Venere: Paura e Terrore.
Le due lune sono poco più che dei giganteschi sassi, con ogni probabilità degli asteroidi catturati dalla gravità del pianeta mentre gli passavano vicino, come una biglia di ferro che passi vicino a una calamita. Phobos ha un raggio di soli 11 chilometri mentre Deimos di 6.
Phobos e Deimos

Entrambe orbitano molto vicine a Marte, 9.000 e 23.000 chilometri rispettivamente, questo spiega perché, pur così piccole, appaiono alquanto grandi nel filmato in cui viene usato un obiettivo normale. Per fare un confronto la nostra Luna ha un raggio di 1.738 chilometri e sta a oltre 384.000 da noi. Il video è senz'altro una divertente curiosità, al momento unica, ma ha un valore scientifico notevole, dato che permette di calcolare al meglio le orbite dei due satelliti, capire quanto siano densi e quindi di cosa sono fatti, ma soprattutto capire meglio quali maree provocano su Marte. Quando diciamo marea infatti pensiamo sempre al mare, ma anche nel caso della Terra la Luna esercita un'attrazione anche sulla parte solida del nostro pianeta, che si "stira" o meno a seconda dell'azione del nostro satellite. Egualmente accade su Marte anche se i satelliti sono molto più piccoli, ma più vicini. Un dato importante per capire meglio che succede sul pianeta rosso dove, sempre più, gli americani vogliono sbarcare prima possibile con degli astronauti. Passeranno notti al chiaro di due lune.

18/10/13

Obama a caccia di asteroidi: ecco come vuole catturarli!

Obama a caccia di asteroidi: ecco come vuole catturarli! No, non è una stravanza del presidente degli Stati Uniti d'America, ma bensi una strategia per prendere al volo gli asteroidi che potrebbero essere pericolosi per la Terra e insaccarli letteralmente, per poi portarli fuori rotta. Questo è ciò che prevede il piano Nasa, in continuo mutamento a dire il vero, perchè in realtà l'obiettivo fondamentale è far guadagnare celebrità al proprio progetto in senso lato: ovvero quello di sviluppare esperienza con gli asteroidi, anche camminandoci sopra, e poi di corsa su Marte.
Il progetto che a dire il vero non appare molto appetitoso per l'industria americana, creando più di un problema anche al Congresso Usa, dove però il Presidente americano trova un'appoggio fin qui insperato. Commentatori dell'attività parlamentare Usa infatti riportano che anche i più reazionari deputati creazionisti e contro ogni forma di scienza hanno paura di venire colpiti da un sasso cosmico. Sarebbero cosi disposti a votare di buon grado a favore di un'impresa del genere, anche se esosa. Insomma la paura fa 90 anche nello spazio.
Venendo alla questione pericolosità il JPL, acronimo di Jet Propulsion Laboratory di Nasa, ha dato vita ad una mappa dei 1.400 asteroidi più pericolosi per la Terra.
Barak Obama Presidente USA

Praticamente si vede che l'orbita della nostra Terra è avviluppata in una ragnatela fittissima costituita dalle orbite di questi potenzialmente pericolosi sassi spaziale, con misure che vanno da 100 metri di diametro a qualche chilometro. Certo gli urti sono frequenti su tempi "astronomici", ma comunque ci sono, basta alzare la testa e guardare la Luna per vedere come sia tutta butterata e sulla Terra di crateri di dimensioni significative, anche decine di chilometri di diametro, ne conosciamo parecchi.
Per avere il ruolo di "pericoloso" un asteroide deve avere almeno 140 metri di diametro e avvicinarsi, prima o dopo, a poco più di 4 milioni di chilometri dalla Terra. Ma niente paura comunque anche se la mappa fa venire i brividi a guardarla tanto è fitta, per i prossimi 50 anni almeno nessun problema.
La Nasa sta potenziando i suoi sforzi in corso per identificare e caratterizzare gli oggetti vicini alla Terra, anche i più piccoli che possiamo vedere solo all'ultimo momento, ma quando ben abbiamo capito che un asteroide ci cadrà addosso che si fa? Lo si va a prendere, lo si mette in un sacco gigante e poi lo si devia, ma anche va bene studiarlo, dato che ne sappiamo poco di questi oggetti che sono molto significativi per capire l'origine del sistema solare.
Mappa degli asteroidi che circondano la terra

In realtà la missione asteroidi Nasa, ad oggi, serve per sviluppare tecnologie che sono in incubazione, necessarie proprio per poter andare in seguito a Marte e oltre. Ad esempio il mezzo di recupero asteroidi avrà la propulsione elettrica solare, bassi consumi e velocità, ma spinta costante.
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