Obama a caccia di
asteroidi: ecco come vuole catturarli! No, non è una stravanza del
presidente degli Stati Uniti d'America, ma bensi una strategia per prendere al volo gli
asteroidi che potrebbero essere pericolosi per la
Terra e insaccarli letteralmente, per poi portarli
fuori rotta. Questo è ciò che prevede il
piano Nasa, in continuo mutamento a dire il vero, perchè in realtà l'
obiettivo fondamentale è far guadagnare celebrità al proprio
progetto in senso lato: ovvero quello di
sviluppare esperienza con gli
asteroidi, anche camminandoci sopra, e poi di corsa su
Marte.
Il progetto che a dire il vero non appare molto appetitoso per l'
industria americana, creando più di un problema anche al
Congresso Usa, dove però il
Presidente americano trova un'appoggio fin qui insperato. Commentatori dell'
attività parlamentare Usa infatti riportano che anche i più reazionari
deputati creazionisti e contro ogni forma di scienza hanno
paura di venire colpiti da un
sasso cosmico. Sarebbero cosi disposti a votare di buon grado a favore di un'impresa del genere, anche se esosa. Insomma la paura fa 90 anche nello
spazio.
Venendo alla questione
pericolosità il
JPL, acronimo di
Jet Propulsion Laboratory di
Nasa, ha dato vita ad una mappa dei
1.400 asteroidi più pericolosi per la Terra.
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Barak Obama Presidente USA |
Praticamente si vede che l'
orbita della nostra Terra è avviluppata in una ragnatela fittissima costituita dalle
orbite di questi potenzialmente pericolosi
sassi spaziale, con misure che vanno da 100 metri di diametro a qualche chilometro. Certo gli urti sono frequenti su
tempi "astronomici", ma comunque ci sono, basta alzare la testa e guardare la
Luna per vedere come sia tutta butterata e sulla
Terra di crateri di dimensioni significative, anche decine di chilometri di diametro, ne conosciamo parecchi.
Per avere il ruolo di "pericoloso" un
asteroide deve avere almeno 140 metri di
diametro e avvicinarsi, prima o dopo, a poco più di 4 milioni di chilometri dalla
Terra. Ma niente paura comunque anche se la
mappa fa venire i brividi a guardarla tanto è fitta, per i prossimi 50 anni almeno nessun problema.
La
Nasa sta potenziando i suoi sforzi in corso per
identificare e caratterizzare gli oggetti vicini alla
Terra, anche i più piccoli che possiamo vedere solo all'ultimo momento, ma quando ben abbiamo capito che un
asteroide ci cadrà addosso che si fa? Lo si va a prendere, lo si mette in un sacco gigante e poi lo si devia, ma anche va bene studiarlo, dato che ne sappiamo poco di questi oggetti che sono molto significativi per capire l'
origine del sistema solare.
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Mappa degli asteroidi che circondano la terra |
In realtà la
missione asteroidi Nasa, ad oggi, serve per
sviluppare tecnologie che sono in incubazione, necessarie proprio per poter andare in seguito a
Marte e oltre. Ad esempio il mezzo di
recupero asteroidi avrà la
propulsione elettrica solare, bassi consumi e velocità, ma spinta costante.