Il-Trafiletto

16/12/13

Inciampa in 40 kili di marijuana e chiama i Carabinieri

Quando si dice "inciampare nella fortuna" Un cacciatore camminando per i boschi inciampa in un paccheto, anzi in venti pacchetti di marijuana.
Un cacciatore di Corciano (Perugia) si è ritrovato davanti a ben venti pacchi sigillati con dentro della marijuana. Immediatamente ha chiamato i Carabinieri per denunciare il fatto. Non si è però riusciti a risalire agli spacciatori “
Carabinieri di Perugia
Corciano Perugia cacciatore trova marijuana bosco




CORCIANO (PERUGIA) - Era andato a caccia ma invece di sparare si è trovato costretto a chiamare i carabinieri per denunciare la presenza nel bosco di venti pacchi di marijuana. Il reparto operativo di Perugia si è quindi appostato per alcuni giorni cercando di identificare i “proprietari” dei venti pacchi dal peso di 2 chilogrammi ciascuno per un totale di ben 40 chilogrammi di droga.
Nessuno però si è presentato nel bosco. Alla fine i carabinieri non hanno potuto fare altro che sequestrare i pacchi. La marijuana è stata quindi trasportata nel laboratorio analisi del comando provinciale e sottoposta ad analisi dai carabinieri che ne hanno stabilito l’elevato grado di purezza.



Potrebbe interessarti: http://www.today.it/citta/corciano-droga-marijuana-sequestrata-bosco.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

L'uomo più invidiato del mondo, è diventato impotente

L'uomo piu invidiato dai suoi simili, dopo tre settimane di erezione ha perso la virilità per salvarsi la vita.  Un intervento gli ha salvato la vita, risolvendosi positivamente ma lo ha reso impotente.
Un uomo d’affari di Kolkata, in India, di 55 anni, ha aspettato 21 giorni prima di rivolgersi ai medici, ed è proprio per questo il motivo dell’impotenza a seguito dell’intervento. "Il trattamento deve essere richiesto entro sei ore; altrimenti questo potrebbe portare anche alla morte, oltre la degenerazione del pene".
L’uomo, il cui nome non è stato rivelato, al fine di proteggere la sua privacy, non avrebbe preso alcuna pillola di Viagra. I medici ritengono che egli era affetto da una malattia chiamata priapismo, aggravata da un disordine neurologico. “Durante l’erezione, il flusso sanguigno si ferma", dice il Dott. Mukherjee. "Quindi, se l’erezione persiste per più di un’ora, il rifornimento al pene è ridotto, il che può danneggiare l’organo. Se il rifornimento viene interrotto per lungo tempo, il pene può anche andare in cancrena".

Seduzioni a tavola: Cocktail di frutta tramonto d'oro


Seduzioni a tavola
Questo cocktail di frutta prota con sè tutto il profumo delle pesche, succosi frutti zuccherini già noti nell'antica Roma, ma originaria della Cina, poi del Giappone, come confermato da poetiche rappresentazioni orienetali, presenti ancor oggi nei raffinati kimono.
Ingredienti
1 pesca noce
1 arancia
1/2 banana
1 susina
1 kiwi
2 fette biscottate
Cointreau
Per la crema:
1/4 di latte
2 uova
50 gr di zucchero
25 gr di farina

Affettate e zuccherate la frutta (ad esclusione della banana) in una terrina e tenetela in frigorifero per qualche ora perchè possa emettere i succhi. Preparate secondo la ricetta classica la crema pasticcera e mettetela a raffreddare (potete farla anche il giorno prima, si manterrà benissimo). Prendete due belle coppe di cristallo o due calici un po' larghi, sbriciolate sul fondo una fetta biscottata e bagnate di Cointreau. A questo punto versate un bello strato di crema, poi uno di frutta  (alla quale avrete nel frattempo aggiunto la banana affettata) fino ad esaurire gli ingredienti. Terminate con uno strato di crema e infilateci qualche spicchio di pesca noce con la buccia, giusto per ricreare l'atmosfera solare di un bel giorno di primavera inoltrata. Invece di un dessert, potrebbe essere una sostanziosa merendina per quando vi viene fame, magari avvolti in un morbido kimono, un cucchiaino a te e uno a me......
Siate previdenti e trasformate antipasti e dessert in originali spuntini, non tenete a freno la fantasia, la creatività è il sale dell'amore. La vostra dovrà arrivare alle stelle e sarà premiata.

Perchè si dice:"fuori i barbari"?

Sarebbe bello bastasse una frase per cacciare i barbari, in qualunque senso si usi il termine barbaro.
Fuori i barbari, questa frase è erroneamente attribuita, almeno così comesi legge, a vari personaggi storici, mentre non si trova conferma in un nessun testo o documento. Secondo la tradizione, a pronunciarla la prima volta sarebbe stato papa Giulio II della Rovere, che occupò il seggio pontificio dal 1503 al 1513. Giulio II si dette da fare per cacciare dall'Italia gli Spagnoli e dai suoi contemporanei fu definito "Liberatore d'Italia".
Giulio II
 Parlano di lui Raynaldus negli Annales Ecclesiastici, il Guicciardini nella Storia d' Italia, e il Foglietta, nei Clarorum Ligurum Elogia. Ma, a ispirare la storica frase, fu probabilmente un sonetto attaccato alla statua di Pasquino, poi pubblicato in un libro molto raro del 1510, in cui ad un certo punto l'anonimo autore dice, invocando il papa guerriero: Per amore della patria tua excellente, porgi soccorso al Popul flagellato, Scaccia questa barbarica aspra gente. Il desiderio, comunque, di cacciare gli stranieri dall'Italia, era ancora prima di quel tempo nell'animo di tutti, una conseguenza naturale del rinascimento artistico e letterario della nostra penisola. Fin dalla fine del XIV secolo, il capitano di ventura Alberico da Barbiano, il primo condottiero che avesse organizzato una compagnia di ventura con elementi esclusivamente nazionali, nel suo stendardo, croce rossa in campo bianco, aveva scritto il motto: Lib. Ita. ad Ext. (Liberata Italia ab Exteris). Stendardo e motto sono poi rimasti ai Belgioioso di Milano, suoi discendenti.

VITELLO AL DRAGONCELLO

IL SAPORE LEGGERMENTE AGRODOLCE DEL DRAGONCELLO CONFERISCE A QUESTO PIATTO UN PROFUMO E UN GUSTO PARTICOLARE. COMPLETATE CON PATATE COTTE AL VAPORE. Calorie contenutissime...292 kcal per porzione.

Ingredienti per 4 porzioni • 800 G DI FESA DI VITELLO • 1 GROSSO CIUFFO DI ORAGONCELLO • 1 RAM ETTO DI TI MO • 1 RAM ETTO DI MIRTO • 5 SCALOGNI • 20 G DI BURRO • 2 CUCCHIAI DI OLlO EXTRAVERGINE D'OLIVA • 1 DL DI VINO BIANCO SECCO • SALE E PEPE

SCIACQUATE il dragoncello, il timo e il mirto, poi asciugateli tamponandoli con carta assorbente da cucina. Sbucciate gli scalogni. In una grossa casseruola fate sciogliere il burro con l'olio; quando sono ben caldi, aggiungete la fesa di vitello e fatela rosolare a fiamma alta, rigirandola per ottenere una doratura uniforme.

Vitello al dragoncello
AGGIUNGETE gli scalogni e le erbe aromatiche e lasciate insaporire per circa l minuto. Salate, pepate, bagnate con il vino, coprite con un coperchio e cuocete a fiamma bassa per circa l ora, finché la carne diventerà tenera. Controllate la preparazione di tanto in tanto, unendo altro vino se il fondo di cottura dovesse asciugare troppo.

TOGLIETE la carne dalla casseruola, quindi tagliatela a fette piuttosto sottili. Sistematele sui piatti da porzione caldi (li potete riscaldare nel fomo a microonde) e versatevi sopra il sughetto bollente. Portate subito in tavola.

VARIANTI APPETITOSE 
l• Questa ricetta è ottima se lo preparate con 3 cipolle rosse di Tropea, tagliate a fette spesse,al posto dello scalogno.
2• Se preferite un sapore più agro, sostituite il vino con 4-5 cucchiai di aceto di vino bianco, unendo poi
UN BUON CONSIGLIO
Se, dopo aver cotto la carne, il fondo di cottura risulta molto liquido, addensatelo in questo modo: togliete il pezzo di carne e tenetelo in caldo. Impastate 10-20 g di burro ammorbidito con 1 cucchiaino di farina, unitelo al fonda di cottura e lasciate che si sciolga. A questo punto fate sobbollire dolcemente il sughetto per qualche minuto, il tempo necessario per ottenere una salsa più densa e omogenea. Ricordatevi di mescolare spesso.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.