Il-Trafiletto
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09/07/15

Lavare le cavità nasali con la lota

Lavare le cavità nasali con la lota: Raffreddore , sinusite , naso chiuso, riniti , voce cavernosa..... Sono tutti disturbi che irritano le cavità nasali, che andrebbero lavat...

24/06/14

Botulino in agguato, attenzione alle confetture "fai da te".

L'estate, tempo di marmellate e conserve fatte in casa.Una pratica che va sempre di più allargandosi con gli anni. Ma attenzione, sono sicuramente più buone e genuine, ma i pericoli sono immancabilmente dietro l'angolo. Il botulino, tossina neurotossica che causa spesso avvelenamento alimentare,è in agguato, se non si rispettano i metodi di preparazione e confezionamento. Sono state pubblicate dall?Istituto Superiore di Sanità le "linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico", realizzate con la collaborazione della facoltà di Bioscienze e tecnologie agroalimentari di Teramo e con il Centro Antiveleni di Pavia. Ecco di seguito alcune regole che si dovrebbero necessariamente seguire se non si vuole andare incontro a spiacevoli conseguenze. 1) - MASSIMA IGIENE, sia dell'ambiente di lavoro che personale, lavare frequentemente le mani col sapone prima di lavorare gli alimenti. 2) - INGREDIENTI. Per frutta e verdura si consiglia di usare preferibilmente quella di stagione, sicuramente più nutriente. Usare sempre aceto di vino bianco e olio extravergine di oliva, zucchero semolato e non di canna. LAVARE bene per eliminare residui terrosi aggiungendo bicarbonato per contrastare l'azione di eventuali pesticidi presenti. 3) - CONTENITORI. Usare preferibilmente quelli di vetro, non vanno mai riempiti fino all'orlo, ma lasciare un piccolo spazio per creare un sottovuoto durante la cottura. 4) - CONTROLLO FINALE. Dopo l'ebollizione, togliere i contenitori dal bagno maria e capovolgerli per qualche minuto per creare appunto il sottovuoto. Una volta raffreddati controllare che il tappo di metallo sia in posizione leggermente concava, segno questo di una corretta chiusura ermetica e sottovuoto, quindi di buona conservazione della vostra confettura. ( immagine presa dal web)

26/03/14

Perchè si dice "avere la puzza sotto il naso"?

Vi sono dei modi di dire, facenti parte del nostro lessico quotidiano, che usiamo con grande facilità e in svariate occasioni. Ci sono persone con cui abbiamo a che fare che ci guardano dall'alto a lbasso dandoci l'impressione di mettere fra noi e loro una barriera sociale, che nei nostri confronti sono scostanti,  come se avessero disgusto. Siamo portati a dire che "hanno la puzza sotto il naso".
Ma da dove deriva questo modo di dire?
Naso

Avere la puzza sotto il naso, essere altezzosi, schizzinosi, sembra avere origini molto antiche, addirittura bibliche. Noè, compunto e lindo si apprestava a fare salire sull'Arca gli ultimi animali. Alcuni di questi, molto piccoli, si infilavano tra le zampe di quelli più grossi; degli elefanti persino, dei leoni, delle giraffe, riuscendo anche a impaurirli. Di più: prima del loro passare, quegli altri si ritraevano quasi, con le orbite rivolte al tetto dell'Arca, quasi a passarci attraverso, pure di evitare il contratto tra questi incroci tra gatti forse e scoiattoli: erano le puzzole. -"Ma Signoriddio" esclamò Noè, con una pezza attorno al naso, "come puoi costringere noi e loro a vivere sotto lo stesso tetto, per tutto questo tempo, e nell'impossibilità di aprire persino uno spiraglio, a causa di questo diluvio senza precedenti che ci stai mandando? ". "Che problema c'è..." chiese l'Iddio. " Signore, Signore ma avete visto: noi e loro, loro e noi insieme a respirare la stessa aria... La loro aria!". "Allora?". "Ma la ...puzza, Domineddio! La puzza!!". "E vabbè, quante storie.... ...Si abitueranno...'ste piccole creature del Signore".
Un'altra teoria invece, riporta al Medioevo,  alla scoperta dell' America, quando iniziò la schiavitù.  Gli schiavi non potevano usufruire dei servizi pubblici, quindi il loro odore era quasi insopportabile,e le loro condizioni igieniche altrettanto. I nobili quindi per scappare da questo odore dovevano allontanare il loro naso in qualche modo senza far capire a nessuno di farlo, e quindi lo facevano come se fosse un segno di superiorità, alzando la testa con presunzione e arroganza e torcendo il naso in segno di insoddisfazione e odio.

04/03/14

Roma | Acqua “potabile”all’arsenico dai rubinetti. Divieto di berla per tutto il 2014.

Fino a dicembre prossimo, quindi per tutto il 2014, sarà vietato, in alcune zone a Nord di Roma, bere l’acqua che fuoriesce dai rubinetti. Motivo? Non è sicura, contiene agenti chimici pericolosi. «Il divieto di utilizzo di acqua - specifica l'Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale - emesso tramite ordinanza n.36 del 21 febbraio 2014 riguarda un numero molto limitato di utenti dei municipi XIV e XV. Si tratta di circa 500 utenti con allaccio agli acquedotti rurali dell'agenzia regionale Arsial». Il Comune è sotto accusa per il ritardo con cui sono state date le informazioni. Gli acquedotti interessati dall’ordinanza sono gestiti dall’Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura. Lo specifica l’ordinanza del 21 febbraio, dove si legge che gli acquedotti coinvolti saranno oggetto di trasferimento a Roma Capitale e poi ad Acea. La quale, per statuto, può acquisire solo reti idriche perfettamente a norma; dunque non quella dell’Arsial, almeno per il momento: «Siamo aperti a qualsiasi acquisizione - dicono fonti di Acea - per il momento Ato 2 sta procedendo alla sistemazione della rete Arsial con fondi della Regione, ma dobbiamo ancora fare una valutazione dell’impatto finanziario che questa operazione avrà sulle nostre casse». Ad effettuare le analisi sulle acque è stata l’Asl Roma C. I risultati hanno rilevato «acqua con caratteristiche chimiche e batteriologiche non adatte al consumo umano a causa del superamento dei valori di parametro prescritti». È quindi scattato il divieto di utilizzo dell’acqua fino al 31 dicembre 2014 per le utenze Arsial. Disagi notevoli per i residenti colpiti dal provvedimento e non ancora avvertiti dal Comune. Mentre l’Acea procede al risanamento degli acquedotti, l’Arsial dovrà assicurare la fornitura di acqua mediante punti di rifornimento dislocati sul territorio. Il divieto dell’uso dell’acqua è totale e non solo per l’utilizzo alimentare, ma anche per l’igiene personale. Nessuno era stato informato dell’enorme disagio che in migliaia saranno costretti a subire: l’ordinanza è del 21 febbraio e ad allarmare i cittadini nord sono stati i rumors sul web. Nell’atto si prevede tra l’altro di comunicare ai residenti l’emergenza con manifesti da affiggere in strada che però nessuno ha ancora visto. L’ordinanza è solo sul sito del Comune di Roma, poco visibile in home page.
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