04/03/14

Roma | Acqua “potabile”all’arsenico dai rubinetti. Divieto di berla per tutto il 2014.

Fino a dicembre prossimo, quindi per tutto il 2014, sarà vietato, in alcune zone a Nord di Roma, bere l’acqua che fuoriesce dai rubinetti. Motivo? Non è sicura, contiene agenti chimici pericolosi. «Il divieto di utilizzo di acqua - specifica l'Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale - emesso tramite ordinanza n.36 del 21 febbraio 2014 riguarda un numero molto limitato di utenti dei municipi XIV e XV. Si tratta di circa 500 utenti con allaccio agli acquedotti rurali dell'agenzia regionale Arsial». Il Comune è sotto accusa per il ritardo con cui sono state date le informazioni. Gli acquedotti interessati dall’ordinanza sono gestiti dall’Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura. Lo specifica l’ordinanza del 21 febbraio, dove si legge che gli acquedotti coinvolti saranno oggetto di trasferimento a Roma Capitale e poi ad Acea. La quale, per statuto, può acquisire solo reti idriche perfettamente a norma; dunque non quella dell’Arsial, almeno per il momento: «Siamo aperti a qualsiasi acquisizione - dicono fonti di Acea - per il momento Ato 2 sta procedendo alla sistemazione della rete Arsial con fondi della Regione, ma dobbiamo ancora fare una valutazione dell’impatto finanziario che questa operazione avrà sulle nostre casse». Ad effettuare le analisi sulle acque è stata l’Asl Roma C. I risultati hanno rilevato «acqua con caratteristiche chimiche e batteriologiche non adatte al consumo umano a causa del superamento dei valori di parametro prescritti». È quindi scattato il divieto di utilizzo dell’acqua fino al 31 dicembre 2014 per le utenze Arsial. Disagi notevoli per i residenti colpiti dal provvedimento e non ancora avvertiti dal Comune. Mentre l’Acea procede al risanamento degli acquedotti, l’Arsial dovrà assicurare la fornitura di acqua mediante punti di rifornimento dislocati sul territorio. Il divieto dell’uso dell’acqua è totale e non solo per l’utilizzo alimentare, ma anche per l’igiene personale. Nessuno era stato informato dell’enorme disagio che in migliaia saranno costretti a subire: l’ordinanza è del 21 febbraio e ad allarmare i cittadini nord sono stati i rumors sul web. Nell’atto si prevede tra l’altro di comunicare ai residenti l’emergenza con manifesti da affiggere in strada che però nessuno ha ancora visto. L’ordinanza è solo sul sito del Comune di Roma, poco visibile in home page.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.