Il-Trafiletto
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26/03/14

Perchè si dice "avere la puzza sotto il naso"?

Vi sono dei modi di dire, facenti parte del nostro lessico quotidiano, che usiamo con grande facilità e in svariate occasioni. Ci sono persone con cui abbiamo a che fare che ci guardano dall'alto a lbasso dandoci l'impressione di mettere fra noi e loro una barriera sociale, che nei nostri confronti sono scostanti,  come se avessero disgusto. Siamo portati a dire che "hanno la puzza sotto il naso".
Ma da dove deriva questo modo di dire?
Naso

Avere la puzza sotto il naso, essere altezzosi, schizzinosi, sembra avere origini molto antiche, addirittura bibliche. Noè, compunto e lindo si apprestava a fare salire sull'Arca gli ultimi animali. Alcuni di questi, molto piccoli, si infilavano tra le zampe di quelli più grossi; degli elefanti persino, dei leoni, delle giraffe, riuscendo anche a impaurirli. Di più: prima del loro passare, quegli altri si ritraevano quasi, con le orbite rivolte al tetto dell'Arca, quasi a passarci attraverso, pure di evitare il contratto tra questi incroci tra gatti forse e scoiattoli: erano le puzzole. -"Ma Signoriddio" esclamò Noè, con una pezza attorno al naso, "come puoi costringere noi e loro a vivere sotto lo stesso tetto, per tutto questo tempo, e nell'impossibilità di aprire persino uno spiraglio, a causa di questo diluvio senza precedenti che ci stai mandando? ". "Che problema c'è..." chiese l'Iddio. " Signore, Signore ma avete visto: noi e loro, loro e noi insieme a respirare la stessa aria... La loro aria!". "Allora?". "Ma la ...puzza, Domineddio! La puzza!!". "E vabbè, quante storie.... ...Si abitueranno...'ste piccole creature del Signore".
Un'altra teoria invece, riporta al Medioevo,  alla scoperta dell' America, quando iniziò la schiavitù.  Gli schiavi non potevano usufruire dei servizi pubblici, quindi il loro odore era quasi insopportabile,e le loro condizioni igieniche altrettanto. I nobili quindi per scappare da questo odore dovevano allontanare il loro naso in qualche modo senza far capire a nessuno di farlo, e quindi lo facevano come se fosse un segno di superiorità, alzando la testa con presunzione e arroganza e torcendo il naso in segno di insoddisfazione e odio.

28/02/14

Perchè si dice "essere draconiano"?

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Se avete ancora qualche ricordo degli studi di storia, anche vagamente vi ricordere il nome di Dracone. Egli era un arconte e primo legislatore d'Atene, vissuto nel VII secolo a.C.
Dracone era un duro: l'acciaio di una catana era molliccio al suo confronto. Le leggi che promulgò, pur avendo avuto il merito di arginare le faide della giustizia privata e di iniziare il discorso sul diritto penale in occidente, non sono ricordate per la loro illuminata civiltà, né per il particolare spirito democratico, né per la serena temperanza. Si tratta di leggi di durissima rigidità, ferree - che in concreto prevedevano la pena di morte o la schiavitù per reati anche minori (e con forti discriminazioni a seconda del censo di appartenenza).
Essere draconiano o draconiano, si dice, in senso figurato, di provvedimento, legge, regime di governo particolarmente rigido e severo, ma anche di persona molto dura.

05/02/14

Mafia nigeriana costringeva giovani donne a prostituirsi | Blitz antiprostituzione

Quando si tratta del mestiere  più antico del mondo non c'è moralità che tenga, il business economico che alimenta la prostituzione è incredibile. Sulla base di questo concetto, la mafia nigeriana, aveva messo in piedi una tratta di giovani donne, che venivano fatte arrivare in Italia, ridotte in schiavitù e le costrette a prostituirsi.
Prostituzione di ragazze nigeriane
Questo è emerso da un blitz del Ros e del Comando provinciale dei carabinieri di Roma che ha portato all'esecuzione, nella capitale e in altre localita', di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 34 indagati per associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico di droga, aggravati dalla transnazionalita' del reato, riduzione in schiavitu', tratta di esseri umani, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, riciclaggio e altri gravi delitti. Al centro delle indagini, "un pericoloso sodalzio in grado di gestire, con modalita' tipicamente mafiose, diversificate attivita' illecite nei remunerativi settori del traffico e sfruttamento di esseri umani, del narcotraffico e del riciclaggio degli ingentissimi proventi". Grazie alla cooperazione internazionale instaurata con le autorita' della Repubblica del Togo e' stato possibile ricostruire l'intera filiera della tratta di giovani donne. I particolari dell'operazione, denominata "Cults", saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma presso il Comando provinciale dei carabinieri di Roma alle 11.
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